Libera Università di Alcatraz: 25 anni di cultura alternativa

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Alcatraz: 25 anni di cultura alternativa

Compie un quarto di secolo la Libera Università di Alcatraz, centro culturale atipico diretto da Jacopo Fo.
Nata dall'esigenza di creare un centro di studio e di diffusione della cultura antagonista sbocciata negli anni Settanta Alcatraz ha ospitato alcuni dei più importanti intellettuali italiani: oltre a Dario Fo e Franca Rame che l'hanno fondata, hanno insegnato qui Patch Adams, Dacia Maraini, Stefano Benni, Gad Lerner, Andrea Pazienza, Angese, Vincino, Miloud, e molti altri.

In questi 25 anni sono passati, da questa oasi di pace sulle colline tra Gubbio e Perugia, più di 50 mila persone che hanno seguito più di mille corsi. Centinaia sono stati i disabili, i giovani devianti e gli emarginati che in questi anni hanno frequentato le attività grazie a tariffe speciali o borse di studio gratuite.

Molte sono le idee che hanno trovato qui un'iniziale comprensione, sviluppo e diffusione.
Alcatraz è stata la prima azienda italiana a impatto ambientale zero grazie ai 3 milioni di metri quadrati di boschi del suo parco e alla piantagione di altri 320 mila metri quadrati di bosco.

Alcatraz è stato uno dei primi centri culturali rurali, tra i primi a praticare l'agricoltura biologica e a proporre un'alimentazione sana e di grande qualità culinaria (ai tempi il cibo per far bene alla salute doveva essere insapore).

Alcatraz è stato uno dei primi centri di ricerca nel campo delle tecniche psicofisiche, precursore delle idee su intelligenza emotiva e comicoterapia. Abbiamo sviluppato un approccio naturale e spontaneo al benessere mentale e all'integrazione tra mente razionale e non razionale. E questo lavoro scientifico ha contribuito a smascherare decine di truffe di santoni e guru che sfruttavano l'interesse per i fenomeni paranormali e alcune conoscenze fisiologiche poco note.
 
Abbiamo diffuso la filosofia della positività e della ricerca della felicità in ambito lavorativo proponendo per primi in Italia corsi per manager basati sulla valorizzazione delle risorse istintive, l'empatia e il pensiero laterale.

Alcatraz ha organizzato il primo corso italiano di Scrittura Creativa, il primo convegno sui clown negli ospedali, i primi corsi in Italia che proponevano una conoscenza non censurata della sessualità, delle tecniche tantriche, del parto naturale e dei diritti del neonato.

Abbiamo collaborato con molte scuole e associazioni diffondendo l'idea di un insegnamento scolastico che non uccidesse di noia gli allievi. Abbiamo costruito e sperimentato decine di ore di lezioni divertenti nel campo della scrittura, del disegno, del teatro, della matematica, della storia e delle scienze naturali. Abbiamo ospitato centinaia di gruppi scolastici all'interno del nostro programma Aule Verdi.

Il progetto di risparmio energetico sperimentato a Alcatraz ha dimostrato la propria efficienza permettendo di realizzare il taglio di milioni di euro di spreco nel comune di Padova.
Grazie a uno studio realizzato con l'Università di Modena e alla collaborazione con Lega Ambiente Turismo abbiamo dimostrato la validità dei riduttori di flusso per i rubinetti, istallando 2300 kit a Bagnacavallo e monitorando quindi i consumi per 18 mesi. Grazie all'istallazione di 150 mila di questi semplici dispositivi in tutta Italia, Alcatraz è riuscita a far risparmiare, ogni giorno, un intero fiume d'acqua.
Intorno al Dipartimento Energia di Alcatraz si sono poi ritrovati decine di amministrazioni che hanno dato vita alla rete dei Comuni Virtuosi che lavorano sulla razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi.
Ad Alcatraz si è coagulato un gruppo di artisti, giornalisti, tecnici e ricercatori che in questi anni hanno prodotto decine di libri, trasmissioni televisive (150 puntate di Atlantide Tv), siti internet (10, con punte di un milione di utenti al mese, 10 milioni di pagine viste), spettacoli teatrali. Da 6 anni produciamo Cacao, quotidiano di buone notizie che raggiunge un pubblico di 100 mila lettori.

Siamo quindi molto soddisfatti di questi 25 anni. E non è finita qui.

Alcatraz si sta arricchendo di un Parco Fantastico con grandi sculture di cemento armato realizzate dai partecipanti ai laboratori creativi e da un gruppo di artisti.
Entro il 2006 raggiungeremo la completa autonomia energetica attraverso un impianto di produzione di elettricità e calore da fonti rinnovabili.
Stiamo sviluppandoci come centro di produzione televisivo e abbiamo presentato progetti in questo senso a diverse emittenti.

Per l'anno scolastico 2006-2007 stiamo preparando una serie di proposte su teatro e scrittura creativa per le scuole.

Inoltre Alcatraz sarà il fulcro del lavoro di ricerca sullo spreco dello Stato Italiano iniziato da Franca Rame nell'ambito della propria attività di senatrice. Il 9-11 giugno si è tenuto il primo convegno su questo tema con la partecipazione di tecnici, avvocati, commercialisti, ingegneri che inizieranno a raccogliere dati, idee e proposte concrete.

Il 7-9 luglio Alcatraz festeggerà il suo compleanno con 3 giorni di festival, qui tra le colline. 3 giorni di musica, teatro, comicoterapia, ecologia e cultura alternativa.

Per informazioni e prenotazioni telefona allo 075 9229938-39 oppure scrivi una mail a [email protected]
www.alcatraz.it

Commenti

Ciao Jacopo,

non conoscevo il tuo blog. E' molto assortito ... chat, video, etc.

Gli annunci google sono un pò una pubblicità ... ma non è invasiva, quindi è accettabile.

Ho notato che ti interessi d'arte ... se vuoi puoi venire sul mio blog dove parlo di arte, pittura disegno, tecniche artistiche, trucchi x disegno e pittura, esecuzione step by step ... tutto rigorosamente gratis ... ciao

http://pittura.blogspirit.com

Ciao Jacopo e ciao a tutti. Ho appena finito di leggere il tuo libro (che tra parentesi mi avete spedito per posta e ho poi scoperto che è stato stampato nel mio paese!)e sono proprio contenta di averlo richiesto. Insomma, sono periferica ma vivo a Napoli da quasi un anno, e ho sempre pensato le cose che tu, Eleonora e gli altri avete scritto. Tra l'altro, in maniera molto più documentata e decisamente meno sprezzante - e disinformato - di quello di Giorgio Bocca. Sì, a Napoli ci vogliono leggi speciali. Assolutamente. Per scardinare quella cultura malefica che ha prodotto questa città allucinante di oggi, quella del tira a campà, quella delle regole che ci sono "quasi", approssimativamente, più o meno. Ci vorrebbe davvero qualcosa di rivoluzionario, qualcosa di mai fatto nè pensato prima, in molto campi. Ci vorrebbe insomma qualcosa come quelle inventate a Bogotà, o in quell'altra città brasiliana di cui non ricordo il nome che è raccontata nel vostro libro. Ma chi dovrebbe farle, questa fantastiche cose? Una sindaca che, per carità, persona onestissima, non potrebbe mai mai mettere dei clown ai semafori? O la sua nascente giunta, fatta molto probabilmente sullo stampo di quella precedente (professori universitari, politici, insomma tutta gente inquadrata in vari apparati)?
Senza questo scatto di fantasia e coraggio in più, Napoli non comincerà mai a cambiare. Ma secondo me avete ragione voi, Jacopo ed Eleonora, quando accusate Bassolino e Iervolino di vedere questa città come un luogo normale. E' vero, Napoli normale non lo è per niente, o meglio, ha una normalità perversa per cui è normale non portare la borsa di sera perchè se ti scippano in fondo la colpa è anche tua. E' addirittura normale che gli albergatori propongano ai turisti di scambiare i loro Rolex con cosi tipo Swatch, perchè è "normale" che se giro con roba costosa te la strappano dal polso. E via così, ed è sconfortante, davvero.
Spero che la vostre offerta di collaborazione alla sindaca appena riconfermata venga accolta, e che le vostre bislacche (per alcuni) ma efficaci proposte siano accolte.
Un abbraccio

julia

Cara Giulia io a Napoli ci sono nato ed anche cresciuto. Sono daccordo
sulla difficolta oggettiva di considerare questa come una città normale, anzi è anormale chi la descrive come tale. Però, vedi carissima, Napoli è pur sempre una città italiana, ed è facente parte
fisicamente di un territorio ( quello italiano ) che è abitato da gente che in varie parti del mondo "esporta civiltà". Comico non ti sembra? Militari che muoiono in Irak, per liberarlo, e ragazzi che, in questa tremenda città, si ammazzano sotto al naso degli stessi, che qui sono portatori di un bel niente, da sempre. Ma è così difficile ammetterlo? A napoli tutto è in vendita e forse tutto è gia stato comprato, perfino le anime!

TANTI AUGURI E COMPLIMENTI PER I VOSTRI 25 ANNI!Sono davvero una vita, bravi! Ma...Avete ospitato giovani devianti? Chi,gli spacciatori ? Forse volevate dire deviati, allora beh se lo sapevo non pagavo.Le prossime volte non pago. Sono deviata pure io!!!Scherzo. Sono deviata ma voglio pagare.Complimenti per l'autonomia energetica che mi sembra una bellissima cosa e per tutto quello che fate.