Formiamo la squadra!!! (Invito a una lotta completamente diversa)

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Riporto qui un’idea nata in un dibattito a Alcatraz in occasione della festa per i 25 anni.

Premessa: il modo di fare attività politica attuale non ci piace e non ci sembra veramente efficiente.

Molte persone hanno voglia di fare ma non si riconoscono nei modi tradizionali dell’attivismo.

Abbiamo bisogno di qualche cosa di completamente diverso.

Per trovarlo andiamo a vedere cosa ha funzionato di quel che abbiamo fatto fin’ora. Sicuramente abbiamo totalizzato un numero notevole di errori e fallimenti in molti settori.
Abbiamo invece avuto successo nel far circolare idee nuove.
Abbiamo partecipato a una serie di battaglie di comunicazione vincenti: biologico, corsi creativi, comicoterapia, intelligenza emotiva, punto G, biodiesel, riduttori del flusso dell’acqua, sono alcune delle idee pratiche che siamo riusciti a veicolare.

Allora partiamo da qui.
E’ possibile individuare un modo organizzato per diffondere nuove idee concentrandosi ogni volta su un tema particolare?

In effetti un esperimento in questo senso lo abbiamo realizzato quando ci siamo posti come obiettivo che Prodi dicesse: “Il risparmio energetico è una priorità dell’Unione”.
Non è ovviamente solo merito nostro se ci siamo riusciti ma credo che con tutto quello che abbiamo messo in moto abbiamo portato il nostro sassolino alla diga.

L’idea
In Usa esiste un nuovo modo per lanciare prodotti innovativi: la catena del passaparola.
Si tratta di gruppi organizzati, che raccolgono fino a 20 mila volontari.
Queste persone si dedicano a parlare di un nuovo prodotto (se li ha convinti) ai loro conoscenti.
Ovviamente queste organizzazioni si impegnano solo su prodotti che abbiano particolari qualità. Infatti i “comunicatori” si mobilitano perché amano conoscere le novità, avere argomenti di conversazione, essere utili al proprio gruppo di relazione.
L’aspetto curioso del rapporto che i “diffusori” hanno con questa attività è che le aziende li incentivano offrendo loro, oltre a un’informazione accurata, anche regali. Ma circa la metà dei partecipanti non ritira questi omaggi. Non lo fanno per un tornaconto materiale. E’ una specie di gioco.
Da questa storia è nata l’idea di costituire una squadra di comunicatori volontari.
Ad esempio Prodi ha presentato una riforma che va nella giusta direzione ma a noi piacerebbe che fosse anche abolito il numero chiuso dei notai.
Se ci sono mille notai bravi ma grazie al numero chiuso possono passare solo in 50 è chiaro che i furbi proveranno a truccare le carte.
Franca presenterà un emendamento in questo senso.
Ma si otterrà qualche cosa solo se porteremo “sulla ribalta” questo tema.
Potremmo agire in modo scientifico.
In questo momento ci servirebbe contattare il maggior numero di parlamentari e convincerli a appoggiare questa mozione.
Come si fa?
Pochi di noi conoscono un parlamentare ma stai certo che se analizzi con attenzione le persone con le quali sei in contatto e poi fai girare la voce, scopri che conosci qualcuno che conosce la zia di Bertinotti.
E se la zia di Bertinotti va da Bertinotti e gli dice: “Fausto, il numero chiusco dei notai mi fa senso!” Bertinotti le dà retta.
Perché Bertinotti ha paura di sua zia.
E sono sicuro che qualcuno conosce anche la zia di Prodi. Quella che abita a Ferrara e ha la settima di reggiseno.
Prodi a questo proposito ebbe delle turbe infantili. Non sa dirle di no.

Il concetto della SQUADRA.

In appendice abbiamo anche elaborato il concetto di Squadra (essenziale in questo progetto).
Il partito, l’azienda, si basano sul leader.
Sono strutture semplici.
Il nostro modo di essere ci rende insofferenti a questo tipo di strutture.
Abbiamo bisogno di un modo di connetterci più variegato e aperto.
Innanzi tutto decidiamo di limitare la nostra azione alla sola comunicazione di particolari idee pratiche. Lasciamo ad altre componenti del movimento altre azioni che speriamo sinegiche.
Cioè scegliamo di praticare uno sport specifico e non di intervenire ovunque come fanno i partiti.
Si forma una squadra per fare una partita. Possibilmente si vince e poi si riforma la squadra quando c’è da giocare un altro matc.

Come gioca la squadra.
Secondo le moderne idee sul diffondersi delle idee (vedi “Il punto di crisi.”) perché si diffonda un nuovo comportamento sono necessari gli “esploratori” che lo scoprono e lo sperimentano, i “comunicatori” che raccontano la scoperta e i “certificatori” che confermano che si tratta di una cosa buona. Il certificatore è quella persona alla quale ti rivolgi per chiedere un consiglio quando devi comprare l’auto o il cellulare.
L’idea è che esista una sorta di alchimia nelle comunicazioni inter umane. Servono caratteristiche diverse per creare sinergie.
E’ un ragionamento che ha notevoli implicazioni e sviluppi.
Infatti nella “Squadra” sono necessari altri “caratteri” oltre a quelli nominati fin qui.
Capire come le differenze caratteriali possano diventare una risorsa è un terreno interessante.
Nella discussione ad esempio è emersa un’altra figura essenziale nel gioco: lo “Spettatore Muto”. Quello che apparentemente non fa niente.
Ma se non c’è lui non quaglia nulla.
Questo personaggio infatti ha un’enorme capacità di ascolto e la sua semplice presenza motiva il gruppo. Sono persone che nelle situazioni di emergenza si limitano a azioni microscopiche che però sono risolutive.
Un mio amico si stava facendo un panino enorme quando la mia piccola figlia iniziò a cascare all’idietro dalla sedia sulla quale era si era messa in piedi (gli Ascoltatori Muti generalmente si dedicano a saccheggiare il tuo frigorifero).
Io e la madre guardavamo impotenti la sequenza, della bimba che cadeva al’indietro, troppo lontani per tuffarci a impedire la caduta. L’Ascoltatore Muto era l’unico abbastanza vicino da intervenire ma il suo esclusivo interesse per il suo panino gli impediva di muoversi.
Poi, un istante prima dell’impatto tra la testa e il pavimento, lui allungò il piede, bloccando la caduta della testa, sbilanciò così la caduta della pargoletta e l’impatto avvenne in area culo-pannolone.
E’ in quei momenti che capisci perché hai coltivato con passione l’amicizia con un Ascoltatore Muto.
Questo discorso sull’Ascoltatore Muto apre la via a una visone diversa dei reali meccanismi che determina i cambiamenti culturali.
Potrebbe essere che il 99% della comunicazione “alternativa” vada perduta perché non si verificano contemporaneamente tutte le condizioni adatte al fissarsi delle nuove informazioni.
Un po’ come succede per i semi delle piante portati dal vento.
E’ possibile ottenere risultati enormemente migliori passando dall’”Informazione Casuale” alla “Coltivazione Scientifica delle Nuove Idee”?

Va bene, queste sono le idee venute fuori.
Apriamo il dibattito.


Commenti

Ti ho già sentito varie volte fare questo discorso.
A me però non è che mi convince del tutto.
Mi spiego, se in una cosa ci credo sicuramente faccio "spontaneamente" uno qualsiasi o forse anche tutti i ruoli che tu descrivi.
Altrimenti non lo farei mai, nemmeno per tutto l'oro del mondo.

Ora tu dici, facciamolo per cose in cui crediamo.
Ma a me questa pianificazione, questo recitare dei ruoli obbligati, questo organizzare e pianificare tattiche e strategie mica mi piace molto.
Secondo me la forza dovrebbe essere proprio nel NON usare questi metodi, perchè se alla fine vinci usando le stesse armi, la tua vittoria è solo apparente, perchè hai veicolato idee in cui credevi ma con i mezzi sbagliati, cioè fondamentalmente cercando di convincere qualcuno in modo subdolo e non perchè veramente è della tua stessa idea.
Domani arriva uno più bravo e quella stessa pesona si fa convincere del contrario.
Io credo che si debba lavorare per far crescere il livello di consapevolezza e di informazione delle persone, in modo che possano avere le modo e possibilità di decidere con la loro testa da che parte stare.

Max.

Girando per un sito tunisino. Ho visto che hanno adottato come protesta contro il dittatore, l'inviare foto al sito con scritto "Ben Ali YEZZI", che vuole dire B.A. BASTA!"
Assomiglia in qualche modo all'idea dei falsi del web-corteo.
Mi dispiace che questo spazio non ha più trovato immagini.
Intanto ecco il link delle foto inviate a sostegno dei tunisini.
Dopo 18 ore il sito è stato censurato, raccolte 56 foto affisse nel sito.

http://www.yezzi.org/?seuil=all

Noi abbiamo la fortuna, comunque sia, di non essere censurati.
Potremmo fare "WAR YEZZI"...
Lancio l'idea, si potrebbe in città segreta aggiornare con topic, per raccogliere le foto del basta alla guerra.
:))))))))))
Lo so che ci sono mille motivi per cui fare raccolte foto, e meno presuntuosi... "POFmanifestiamo"... "WAR YEZZI!!!"

Io da qualche tempo ho preso l'iniziativa di inviare all'e-mail dell'ufficio del cittadino del Comune tutte le notizie interessanti e attuabili per un miglioramento ambientale che ricevo tramite la newsletter di Cacao.
Mi ha dato coraggio provare a scrivere una lettera aperta al sindaco con cui ho indicato quello che si potrebbe fare per migliorare ciò che non mi piace ...e vedermi arrivare la ricevuta di lettura!
Non so se un giorno tutti gli spunti e i suggerimenti che ho tentato di far arrivare a chi può decidere di realizzarli diventeranno realtà.
Con la forza della speranza io insisto in questa mia personale crociata.

Forse estendendo la comunicazione tra cittadini e comuni potremmo arrivare a far muovere qualcosa nel verso giusto.

Tiziana Viareggio

Sai che ho cominciato a farlo anch'io? Per i riduttori di flusso mi sono mossa, ho esposto l'idea, scritto in comune. Spero che useranno gli spunti per muoversi, ora c'è anche la lega ambiente a promuovere la cosa. Scrivere mail informative al comune penso sia un bene. Dopo tutto possiamo fare come la vedova, che andando ogni giorno a bussare alla casa del giudice per avere giustizia, lo fece stancare, e questi si mosse a suo favore.
E' poco, ma è già qualcosa.
:))))))
In linea con la rivoluzione pigra, il resto del tempo faccio l'ascoltatrice muta!!!

Secondo me la squadra c'è già. E' una squadra bislacca, emotiva, ma ci siamo. Ognuno con le sue caratteristiche, il suo tempo e le sue idee. Siamo già qui. Manca l'allenatore, mancano le tattiche... il gioco della vita è complesso e per ottenere risultati occorre avere chiari gli obiettivi.
Vorrei rispondere a Max (il negro), dicendo che noi non saremo mai come loro, neanche utilizzando le stesse tattiche di gioco... ma comunque non siamo fatti così... anche se ci provassimo non saremmo in grado, le tecniche non funzionerebbero. Amiamo la fantasia, il sorriso ed il gioco. Se fosse una partita di calcio dovremmo essere in 50 a dare la disponibilità per avere 11 giocatori in campo nello stesso momento. Di quegli 11 solo un paio saprebbero le regole del gioco... gli altri nove però, non conoscendo le regole, hanno la possibilità di stupire e stregare il gioco. Abbiamo con noi fate in grado di ammaliare l'altra squadra, predicatori logorroici in grado di piantonare il miglior attancante con l'antico dilemma: è nato prima il pallone o il calciatore? In fondo è un gioco. E se finisse che parte degli altri 11 giocatori giocasse con noi? Solo perché si divertono di più? E se anche i tifosi dell'altra squadra si appassionassero al nostro modo di giocare? In fondo cambiare il mondo è un gioco che ha poche regole da rispettare ed è un gioco a cui giochiamo già tutti i giorni. Solo non ce ne rendiamo conto.

Caro Jacopo, abbandonerei il concetto di "lotta" (siamo troppo pigri, troppo poco allenati...) e avanzerei il concetto di "gioco"... senza tabellone e senza punti (mi pare che siamo anche troppo poco competitivi...) giochiamo per giocare!
Occorre però un premio... sapere che si è cambiato il corso della storia è un po' vago... anche il sapere che si sta cambiando il mondo... e' un concetto difficile... alcuni potrebbero pensare che sia al di la delle loro possibilità e non partecipare affatto.

Proporrei quindi un gioco per fasi... a cui segue un premio edonistico tipo: "vinci un mare di coccole" ... ci troviamo sui monti di Alcatraz e tutti giocatori accarezzano, massaggiano, sbaciucchiano i vincitori... un'altro premio potrebbe essere guardarsi negli occhi per un quarto d'ora senza ridere...

Ci saranno obiettivi di più ampio respiro (tipo l'abolizione del calzino stretto) e missioni piccole ma significative come trovare un nome al nuovo gioco.

M.
PS per ora la zia di Bertinotti la lascierei in pace... mentre per il numero chiuso di notai ... quanti sono? Quanti ce ne dovrebbero essere? A cosa servono?

E' vergognoso! Solo pochi eseplari rimasti!!!

Gentilissimo Romano Prodi (Presidente de Consiglio), come tuoi elettori riteniamo urgente il ripopolamento della specie, sono oberati di lavoro, non vanno mai in ferie se non ad agosto, per avere un appuntamento occorrono tra le due settimane ed il mese. E' un'ingiustizia che lo stato continui a tenere il numero chiuso costringendoli ad orari di lavoro improbi. Se lo stato richiede atti notarili, allora lo stato deve anche dare la possibilità a questi seri professionisti di poter lavorare un po' meno e porre l'attenzione necessaria nell'effettuare il proprio lavoro.
I valori fondanti di questa democrazia devono considerare la salute ed il benessere della categoria e pertanto richiediamo l'avvio di una politica volta al miglioramento delle condizioni di lavoro dei notai attuabile attraverso l'ampliamento del numero di almeno il 10% annuo.

La sopravvivenza della specie non sarà più messa in discussione da facinorosi sobillatori che per gettare discredito ne hanno insinuato fin'ora l'accondiscendenza nell'evasione delle imposte sui passaggi di proprietà degli immobili ed altre dcerie che non sto a rportarLe.

M.

condivido,
leggendo la tua strategia marco mi è venuto in mente un libro bellissimo che ho appena letto e consiglio a tutti:

" LA QUINTA COSA SACRA" longanesi o tea, di Starhawk

c'è molto da imparare lì dentro,
baci

L'idea dell'ascoltatore muto e' ENORME!

Postuliamola:
avete presente tutte quelle migliaia di militanti attivi tipo Greenpeace, Medici senza frontiere, Amnesty international?
In realta' non fanno molto (e spesso si sentono anche un po fustrati dal fatto che le masse non siano al loro seguito vista la bonta' delle cause che perseguono).

Non fanno molto...APPARENTEMENTE!

In realta’ diffondono il tarlo di un'idea.
Che attecchisce nella testa dell'ascoltatore muto.

L'ascoltatore muto e' come una spugna.

Si ciuccia l'idea e la trattiene quando ci sia un qualcosa di appena appena passabile (o affascinante), l'idea rimane. Ne rimane una briciola. Che poi diventa una montagna.
Che poi si rinforza.
E diventa enorme.

Purtroppo non e’ che sta idea si sviluppi in maniera sempre brillante.
Il comunismo, per esempio, da idea libertaria si e’ trasformato in un’ideologia statalista, verticista, settarista

Altri esempi:
religione (USA)
antirazzismo (USA)
buco dell'ozono che fa schifo
legalizzazione dell'immigrazione clandestina(USA)

Come si fa a diffondere un buon tarlo?

Micheal Moore non e' che si inventa chissa' quali strategie per diffondere i suoi tarli: fa un documentario!

Un buon tarlo si diffonde sobbillando le migliori qualita’ dell’ascoltatore muto: l’intelligenza, la frustrazione derivante dal non vedere chiaramente la realta’ (che sia la vera storia delle piramidi egizie coi suoi fatti contraddittori, la storia di gesu cristo che si sposa maddalena, cosa c’e’ dietro all’11/9), la curiosita’, il senso di giustizia, il senso di decenza e dignita’ umane, la voglia di cambiamento e di rendere il mondo migliore.
(invece sobbillando le cose peggiori si diffonde il tarlo quell'altro, quello schifoso)

Un tarlo del genere on e’ semplice da congeniare.
Ci vuole passione, sacrificio, voglia di vivere, fantasia, spregiudicatezza…
Ma sopratutto ci vuole…un collettivo.

E qua casca l’asino e si rompe il collo.

Nella sx storica esiste un problemino ino ino ino ino ino grosso come le torri gemelle.

Si chiama ”Visto che tu sei una merda, cercati un leader e osannalo:questo e’ il massimo contributo che puoi dare”.

L’ha diffuso Togliatti ad arte nel lontano 46.

Ora: un collettivo si puo’ basare solo sul ribaltamento di questa idea.

Io onestamente come fare non lo so;

So due cose
a) Cosa vale per me: “Cerco di vivere la mia vita costruendo la mia leggenda personale” (potrei stare citando Jacopo Fo ma non ne sono sicuro)
b) Ci sono due poli nella democrazia…il collettivo e l’individuo che vi ci prende parte.
Se questi poli vivono in squilibrio qualche cosa non va.

Anche io sono un'ascoltatore muto.

jacopo scusa se lo scrivo quà ma non so dove altro.

Abbiamo portato a compimento l'enorme lavoro del laboratorio dei biodetersivi, in città segreta.

Ora stiamo elaborando modi e metodi di divulgazione e pubblicità.
Come sempre siamo indipendenti quindi andiamo avanti con o senza te ( prrrrrrr! )

ma ci farebbe molto piacere se dessi un'occhiata anche tu e se avessi voglia di collaborare alla divulgazione.
E' un lavoro stupendo, vale la pena, senza falsa modestia ;ò)
nel caso lo trovi in " fucina, fatti non pugnette"

ho già contattato marco boschini che mi ha chiesto un articolo per presentarlo sul blog, speriamo che questa cosa vada,
se ci sei anche tu ancora meglio
intanto noi andiamo avanti alla grande e con le nostre forze.

Siamo una squadra!

baci, ele