Aiutiamo Dario a scrivere un pezzo sul disastro ambientale

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Con mio padre e mia madre stiamo preparando un nuovo spettacolo che avrà come tema l'ecologia attiva, cioè cosa fare concretamente per arrestare subito il collasso ambientale.
In particolare Dario sta scrivendo il pezzo di apertura che vuol essere una panomica di dati che dimostrino la situazione di rischio a cui siamo esposti.
Stiamo quindi realizzando una ricerca.
Chiediamo agli appassionati del tema un aiuto: quali sono, secondo te, i dati che meglio possono far capire la gravità della situazione?
Quale elemento ti ha colpito di più?
Quale pensi possa essere il dato che meglio può raccontare alla gran massa dei non interessati, l'urgenza di un cambiamento radicale?
Grazie a chi vorrà contribuire a questo laboratorio.

NOTA METODOLOGICA
Non bombardatemi di link, sennò devo trascorrere i prossimi 3 anni a leggere tutto. Mi servirebbero i dati più interessanti già selezionati, ovviamente con il link alla fonte dove sono pubblicati.
Grazie sentitamente.


Commenti

ciao a tutti ............e si anche a te jacopo:)...........ti lascio questo messaggio per renderti partecipe di un fatto che conoscevo ma onestamente mi ha lasciato molto perplesso.........
AVVISO CHE IL FILMATO SULLA MATTANZA DEI DELFINI che troverete su questo indirizzo e' piuttosto forte.
Che dirti jacopo non so' se puo servirti..............sicuramente e' una di quelle notizie che credo debba essere nota.
http://www.glumbert.com/media/dolphin
questo e' l'indirizzo, per chi volesse, per la petizione destinata al governo giapponese:
http://www.petitiononline.com/golfinho/

Caro Jacopo, riporto qualche passo di uno scritto di Emanuele Severino apparso su Micromega n° 5/2001, dove il filosofo mette in luce come il rapporto fra capitalismo e tecnica sia contraddittorio e, in alto grado, conflittuale.

"....capitalismo e tecnica non solo si distinguono, ma procedono in direzioni opposte. Qui richiamo soltanto la circostanza che lo scopo di ogni forma di capitalismo rimane pur sempre l'incremento del profitto.; mentre lo scopo della tecnica è l'incremento indefinito della capacità di realizzare scopi e pertanto è l'incremento indefinito della riduzione di quella scarsità dei beni di consumo che invece il capitalismo, per sopravvivere, è costretto ad alimentare.
Il capitalismo si serve pertanto di un mezzo - la tecnica - che ha uno scopo antitetico a quello del capitalismo stesso.
Ma il capitalismo non può rinunciare a servirsi della tecnica, è anzi costretto a potenziarla continuamente, ossia è costretto a potenziare la propria distruzione.
La globalizzazione è dunque l'estensione a tutto il pianeta non già del modo capitalistico di produrre ricchezza, ma del processo in cui, attraverso la distruzione del capitalismo e di tutte le forme della tradizione occidentale, la potenza della tecnica diventa lo scopo supremo dell'uomo".

Questa trattazione del rapporto fra tecnica e capitalismo mi ha stimolato diverse riflessioni.
Ve la propongo così come è, non so se può essere utile al lavoro che state svolgendo.
Con affettuosa stima

Aspettando aspettando, lei arriva da sola
(abbozzo fuori tema in attesa del collasso)

Il particolare che notò subito, fu quel mucchio di roba color verde marcio al centro della carreggiata della strada provinciale 29, che passava davanti a casa sua da quando era andato ad abitare lì. “Sarà sceso un marziano,” pensò, “oppure l’imbianchino è caduto col secchio del colore, mentre attraversava la strada”.
Una lieve scossa di terremoto lo distrasse momentaneamente dal particolare. Uno o due minuti dopo, passò il farmacista, uomo di scienza e di vasta cultura, che tutti conoscevano, tranne un centenario paralizzato a letto da quando aveva dodici anni, e da allora non usciva di casa, perché la sua era l’unica farmacia del paese.
Scambiarono due chiacchiere, di quelle che si scambiano quando in paese c’è una lieve scossa di terremoto, poi gli ritornò in mente la cosa color verde marcio, che aveva visto sulla strada.
“Guardi qui,” disse al farmacista. “È una roba strana, pensa che c’entri col terremoto?”
“Non dire cretinate,” rispose il farmacista, “sei il solito campagnolo…Non sai che i terremoti…Però è strana davvero”.
E in quel momento passò anche l’analista che lavorava in clinica. “Ecco cosa succede quando c’è il terremoto,” disse il solito campagnolo. “Non dire idiozie,” disse il farmacista. “Ci penso io,” disse l’analista. Prese una manciata della cosa verde marcio, che ostruiva mezza strada, se la mise in tasca e la portò al laboratorio.
Manco passò un’ora e il mistero era risolto. Telefonò al farmacista. “È merda,” disse. “Comunissima merda.”
“Ma la merda non ha quel colore,” disse il farmacista.
“Se nella fogna ci scarichi i rifiuti della fabbrica, diventa proprio così,” disse l’analista che sapeva il fatto suo. “È una fogna troppo piccola, la nostra, per tutta quella roba. Domani ce ne sarà di più, e crescerà di cinque, sei, dieci centimetri al giorno…Tra un mese, forse anche meno… Bisogna fare qualcosa.”
Detto, fatto. Il farmacista telefonò al solito campagnolo e gli chiese se nelle vicinanze c’era qualche tombino della fogna.
“Certo che c’è,” disse il bifolco.
“Sei sicuro,” disse il farmacista.
“Abito qui, lo vedo tutti i giorni il tombino, è la prima cosa che vedo appena mi alzo,” rispose l’altro.”
“Non ti preoccupare, è solo merda, anche se ha un colore diverso. Risolviamo subito la cosa, vado dal sindaco e poi ti faccio sapere.”
Cazzon Della frasca, sindaco da diciannove anni, stava firmando la licenza per costruire la seconda fabbrica accanto alla prima fabbrica. La richiesta di sigarette artificiali, per togliere il vizio di fumare, era aumentata tanto che una fabbrica sola non ce la faceva a fabbricare in tempo tutte quelle sigarette finte.
Farmacista: “Buongiorno.”
Segretaria: “Buongiorno.”
Dallo studio del sindaco uscirono il padrone della fabbrica, il figlio del padrone e il commercialista. La segretaria lo fece entrare.
“Le finte sigarette non servono a niente,” disse subito il sindaco. “Ma tu le vendi in farmacia, e poi il prestigio per il paese, due fabbriche, decine di famiglie che lavorano…,” e via di questo passo per una ventina di minuti.
Quando il giorno dopo, il farmacista telefonò al bifolco, questi se n’era andato con tutta la famiglia. La merda arrivava già sotto la sua finestra, e approfittando di un varco lasciato libero dalla roba color verde marcio, aveva raccolto le poche cose che avevano e via col calesse, in direzione della montagna più alta.
Nessuno in paese ne sentì più parlare, fino a quando la cima del campanile scomparve sotto la merda verde. I fumatori ordinavano sigarette finte, a una fabbrica che non esiste più, e il contadino bifolco, che non aveva mai fumato in vita sua, visse con la sua famiglia, in una capanna in cima alla montagna.
Il parlamento sta aspettando risposta che non arriverà mai, dal sindaco di Merdopolis City, famosa per la sua fabbrica di finte sigarette, per potere aprire un’indagine ufficiale sull’accaduto, e trentadue progetti di legge, giacciono nei cassetti dei ministri più solerti, che ogni giorno sospirano come sospirano gli ex fumatori, e ogni tanto guardano fuori dalla finestra sperando che non sia quello il giorno che accadrà.

Alfredo Bruni

ciao.... non è un dato che "possa far capire la gravità della situazione", ma mi ha davvero colpito molto: usando la bicicletta a Milano con un andatura davvero tranquilla impiego lo stesso tempo di auto e metropolitana, se non di meno; non arrivo sudato a lavoro; faccio attività fisica e anche la mia ragazza ne è piacevolmente sorpresa ;-)

perchè non se ne accorge nessuno in Italia??
ciao

io non credo che siano molto efficaci i dati per far capire cosa sta succedendo al mondo: ci ha provato Legambiente con le lenzuola fuori dai balconi... più evidente di quello cosa ci può essere? perchè invece non provare con la tua strategia, quella delle cose belle, proponendo dati positivi... come quelli della bicicletta che ti ho postato?
cioè per esempio se agli italiani che sono dei "culi pesanti" dici di usare la bici perchè il ghiaccio si sta sciogliendo quelli ti ridono in faccia...
ma se gli dici che un pò di attività può migliorare le loro prestazioni sessuali al contrario dell'auto...secondo me un pò ci riflettono...:)

sono d'accordo con el gauchito i dati sono importanti per chi è già convinto per gli altri sono solo fastidiosi .. mentre un argomento del genere fa incominciare a riflettere .. un altro tasto da toccare per la scarsa (ridicola) sensibilità ambientale del 95% degli italiani è quello, molto sentito, dei FIGLI ... ho notato che tra amici e sul lavoro, fin quando parlavo dell'ambiente nel migliore dei casi ero piacevolmente "sopportato" ma si vedeva chiaro nei loro occhi il continuo tentatvo di cambiare argomento; ogni qualvolta, invece, sparo la frase "STIAMO CONSEGNADO UN MONDO DI MERDA AI NOSTRI FIGLI" in loro subito si accende una luce ed incominciano a pensare!

E' di questi giorni la notizia che -ancora una volta- la raffineria Api di Falconara ha avuto un "guasto" ed ha riversato in mare da una conduttura subacquea, diverse tonnellate di olio combustibile ATZ (alto tenore di zolfo) che si ritiene sia caratterizzato dalla presenza di elevate quantità di idrocarburi leggeri. Naturalmente la direzione Api ha subito cercato di dare la colpa ad altri (una petroliera di passaggio) ma questa volta non c'è riuscita. Tutta la costa da Falconara a Senigallia è stata invasa dalla marea nera che ha sporcato in modo irrimediabile scogli, spiagge e litorale. In prossimità della stagione balnerare potete immaginare il panico, l'indignazione e la paura. Questa non è che l'ultima delle troppe malefatte dell'Api. Alla manifestazione che è seguita allo sversamento, erano presenti qualche centinaio di persone, per lo più "addetti ai lavori" delle associazioni ambientaliste.Neppure un abitante del quartiere che si trova di fronte alla raffineria. Pochissimi da Falconara. Non lo avevano saputo? Possibile. Nessun rilievo sui giornali, sulle televisioni. Un silenzio di tomba. La popolazione continua a non capire. Si illude che l'Api fornirà posti di lavoro, senza rendersi conto che è tutta una colossale presa in giro. La mano d'opera che è impiegata all'interno, è quasi totalmente appaltata alle ditte esterne. Sono siciliani, pugliesi, napoletani ed anche extracomunitari. Sono stati tantissimi gli incidenti negli ultimi anni e da fonti certe ho saputo che l'enorme potere della raffineria ha sempre avuto la meglio. Eppure nel 1998 scadeva la licenza di raffinazione..bastava dire "basta"! Invece hanno rinnovato il permesso per altri venti anni (venti) con la benedizione dei vari assessori (verdi e rifondazione) e facendo incamerare ai comuni coinvolti dalla disgustosa presenza, una cifra considerevole a fondo perduto (si parla di dieci miliardi).
Penso che sarebbe comunque utile aggiungere che la raffineria si trova in una posizione strabiliante: sulla rotta di atterraggio dell'aeroporto di Ancona-Falconara, a pochi metri da un deposito di bombole di gas, attraversata per tutta la sua lunghezza dai binari della ferrovia Milano-Taranto. Come dire: le città di Falconara ed Ancona sono mollemente adagiate su graziose polveriere che solo per un miracolo non sono ancora esplose. Un tempo i treni avevano l'obbligo di procedere a velocità limitata. Ma ora, che sto scrivendo a bordo dell'Eurostar Taranto-Milano, mi sono accorto che il treno non ha rallentato neppure un po'. Sfreccia velocissimo tra i fumi e le esalazioni delle enormi cisterne. Ogni istante, il mio respiro si fa più tranquillo. Mi allontano, fuggo...sempre di più.

E' il titolo del film ("An Inconvenient Truth") che hanno girato riprendendo le conferenze di Al Gore sull'ecologia. La cosa che mi ha più impressionato è il grafico dove si vede, grazie a dei carotaggi fatti nei ghiacci dell'Antartide, la variazione della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera negli ultimi 650.000 anni (mi pare). E' pazzesco l'aumento esponenziale dagli anni '70 in poi.

Il film si può scaricare dal sito

http://www.climatecrisis.net/

e i grafici sono attendibili, ma non saprei citarne la fonte.

In bocca al lupo!

Andro

ciao ultimamente compaiono notizie sul fatto che gli allevamenti di animali sono responsabili dell'emissione di circa il 20% dei gas serra, quindi potreste parlare di come un'alimentazione VEGAN sia importantissima per l'ambiente (oltre che per i singoli animali, ovviamente).
questo è un articolo preso dal sito www.agireora.org

Rischio siccita'? Meno carne, e risolviamo il problema
Un comunicato stampa del NEIC: L'allarme siccita' di cui si parla in questi giorni non e' certo un problema solo italiano: la scarsita' d'acqua, il sovrasfruttamento delle falde acquifere e il loro inquinamento sono uno dei piu' gravi problemi del nostro tempo. Un problema di cui molto si discute, ma troppo poco peso viene dato un aspetto: il consumo d'acqua (e il suo inquinamento) legato alle nostre scelte alimentari.

"Eppure e' proprio su questo aspetto che ciascun singolo cittadino puo' intervenire molto efficacemente", dichiarno gli esperti dl NEIC, il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione - un comitato scientifico interdisciplinare preposto allo studio degli impatti ambientali e sociali delle scelte alimentari. "Se pensiamo che per produrre un solo chilo di carne bovina si consuma tanta acqua quanta ne consuma una persona in un anno per tutte le sue necessita' - bere, cucinare, lavarsi, fare il bucato, ecc. - e' chiaro che la prima cosa da fare, per risparmiare davvero acqua, e' diminuire i consumi di alimenti animali, privilegiando il consumo diretto di vegetali (cereali, legumi, verdura, frutta): come singola azione da compiere è la più potente in assoluto, molto di più di qualsiasi altra azione di risparmio il singolo cittadino possa compiere."

In organizzazioni come l'OMS, la FAO e la Banca Mondiale aumenta sempre di più la preoccupazione per l'impatto dell'allevamento industriale sull'utilizzo delle terre coltivabili e sulla possibilita' di nutrire il mondo. Esse affermano: "L'aumento del consumo di prodotti animali in paesi come il Brasile e la Cina (anche se tali consumi sono ancora ben al di sotto dei livelli del Nord America e della maggior parte degli altri paesi industrializzati) ha anche considerevoli ripercussioni ambientali. Il numero di persone nutrite in un anno per ettaro varia da 22 per le patate, a 19 per il riso fino a solo 1 e 2 persone rispettivamente per il manzo e l'agnello. Allo stesso modo, la richiesta d'acqua diventerà probabilmente uno dei maggiori problemi di questo secolo. Anche in questo caso, i prodotti animali usano una quantità molto maggiore di questa risorsa rispetto ai vegetali."

Il direttore esecutivo dell'International Water Institute di Stoccolma, ha dichiarato "Gli animali vengono nutriti a cereali, e anche quelli allevati a pascolo richiedono molta più acqua rispetto alla produzione diretta di grano. Ma nei paesi sviluppati, e in parte in quelli in via di sviluppo, i consumatori richiedono ancora più carne [...]. Ma sarà quasi impossibile nutrire le future generazioni con una dieta sul genere di quella che oggi seguiamo in Europa occidentale e nel Nord America". Ha aggiunto inoltre che i paesi ricchi saranno in grado di aggirare il problema importando acqua virtuale, il che significa importare cibo (mangime per animali o carne) da altri paesi, anche da quelli che non hanno abbastanza acqua. [Kirby2004]

"Modificando le nostre abitudini alimentari, faremo molto per l'ambiente, e faremo un gran regalo alla nostra salute" concludono gli esperti del NEIC.

NEIC - Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione
http://www.nutritionecology.org - [email protected]

un altro articolo interessante è
http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=192&a=1&data_from_dd=25&da..., ma è troppo lungo per postarlo qui.
ciao!

Ciao Jacopo la sera del primo maggio metto in scena un 'mini' concerto spettacolo su sprechi e guerra (una sorta di canovaccio scritto velocemnte su sollecitazione del mio comune, ma che allargherò presto); se 'funziona' un po' te/ve lo mando magari c'è qualche spunto interessante.

Cmq c'è un bellissimo (per modo di dire..)articolo su INTERNAZIONALE (n°679 febbraio 2007) di Michael t.klarke che parlando del petrolio e risorse, delinea la nascita nel prossimo futuro (o già ora?) dell'ENERGOFASCISMO, ovvero la militarizzazione della lotta globale per il controllo delle sempre più scarse risorse enegetiche.

Su CENSURA 2007 di Peter Phillips e Project censored, ci sono numerosi articoli tra i quali il problema dell'acqua in bottiglia, un interessantissimo e bellissimo (sempre per modo di dire) articolo sulle gravi situazioni degli oceani o ancora su i ghicciai andini minacciati dall'estrazione aurifera o la continua distruzione della foresta pluviale etc etc

Tra le tante c'è la notizia che ho inserito immediatamente nel mio piccolo spettacolo che la HALLIBURTON (il cui più importante socio fondatore è ninete popo di meno che DICK CHENEY che nonostante non sia più all'interno dell'azienda percepisce ancora lo stipendio posticipato da essa) HA VENDUTO ALL'IRAN NEL 2005 MATERIALI INSPENSABILI PER IL PROGRAMMA NUCLEARE DEL PAESE (nello stesso anno la HALLIBURTON ha visto aumentare le proprie azioni del TRE MILA PER CENTO!!!). Che mattacchioni (alcuni) di sti 'mmericani..

altro:
http://www.disinformazione.it/bottiglie_di_plastica.htm
http://www.aqsystem.it/schede/quella_vera.pdf
http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_17913.html
da cui traggo la citazione:

California institute of technology: il trasporto aereo provoca circa il 10% dell'effetto serra mondiale.

Aggiungo che l'emissione nell'atmosfera di str...ate che certa gente proferisce, provoca più del 30% dell'effetto serra mondiale..

www.orchestrazione.it
www.maxbazzana.it

- Montezemolo, la Chiesa, e la siccità –
a cura di Paolo De Gregorio – 26 aprile 2007

Il “Corriere della Sera” di oggi ospita due interventi, uno di Montezemolo sulla siccità “che può far chiudere le fabbriche”, l’altro del cardinale Martino sull’emergenza ambiente, che, con enorme sprezzo del ridicolo, si accreditano quali difensori dell’ambiente e del “creato”, mentre fino ad oggi le loro organizzazioni, rispettivamente gli industriali e la Chiesa, si sono opposte strenuamente a livello planetario a qualunque limite alle emissioni del sistema industriale e dei trasporti (che è responsabile dell’80% dei gas serra), e a qualunque iniziativa di contenimento delle nascite, che è probabilmente il fattore di maggior crisi per una presenza umana non più sostenibile.
La sortita dei due personaggi, autoproclamatisi difensori dell’ambiente, anche se non credibile e tardiva, appare una manovra del Partito politico “Corriere della Sera”, raffinata organizzazione di vera destra, che vuole accreditare fraudolentemente i più irriducibili nemici dell’ambiente e dell’uso della ragione demografica, a difensori del “creato”, dopo che per anni scienziati e ambientalisti che segnalavano i problemi sono stati sbeffeggiati e calunniati come catastrofismi e nemici dell’economia.
Bisogna avere la faccia come il proprio fondo schiena per lamentare, come fa Montezemolo, la responsabilità della politica nel non fare infrastrutture e prevenire il problema siccità, si sottrae alle proprie responsabilità e va anche fuori tema, perché la siccità globale non è un problema di condutture che perdono, ma è il risultato di una modificazione del clima a causa di un modello industriale distruttivo e irresponsabile.
Il presidente di una società, la Ferrari, che a livello mondiale propaganda il mito e il fanatismo della velocità, quindi diretto responsabile degli attuali enormi consumi e dei morti legati al suddetto mito, se si mette a fare l’ecologista e protesta per la siccità, ci appare come un intollerabile e sordido personaggio, che, negando l’evidenza, vuole evitare che il sistema industriale sia messo sotto processo e con esso il cosiddetto “liberismo”.
I preti, accodandosi tardivamente alle conclusioni degli scienziati, scimmiottano le raccomandazioni che da anni danno gli ecologisti e, per bocca del cardinal Martino, dicono ”l’uomo può usare il creato, ma non abusarne, questa è la consegna di Dio”.
Ma, come è sempre nel loro viscido stile, non indicano responsabilità e soluzioni vere, forse sperano nei miracoli, che però si manifestano storicamente non per salvare il creato, ma per far sciogliere il sangue di San Gennaro o far apparire il sangue sul volto di una Madonnina di gesso.
Se capitalisti e preti cominciano a parlare come gli ecologisti questo vuole dire due cose: la prima è che l’emergenza ambiente esiste, è studiata, documentata, e sta già offrendo danni visibili e non si può più negare come fatto finora.
La seconda è che scenderanno in massa con i loro apparati mediatici, per non apparire come massimi responsabili del disastro e chiederanno a cittadini e pecorelle comportamenti virtuosi, che però non potranno spostare di un millimetro il problema perché i cittadini del mondo influiscono con i propri comportamenti per il 20% dei gas serra e anche se tutti avessero comportamenti esemplari, il nodo del sistema industriale, dei trasporti e dell’energia continuerebbe a fare danni progressivi.
Se poi, per ridurre drasticamente le nascite, chiedi alle religioni monoteiste di consentire che a tutte le donne sia data la possibilità di disporre gratuitamente e riservatamente della pillola del giorno dopo (contraccettivo progestinico, da non confondere con la pillola abortiva RU486. Questa pillola è in vendita senza necessità di prescrizione medica in Svizzera, Inghilterra oltre che in Francia dove è disponibile gratuitamente nelle scuole), ecco che il “non abusare del creato” non vale più e si preferisce assistere alla morte per fame e sete di milioni di persone.
Bisognerà incalzarli su questi temi, sul necessario disarmo mondiale, sull’uso immediato di energia rinnovabile, sulla necessità di fermare la deforestazione dell’Africa e del Sud America vietando ogni importazione di legname, vietando la pesca industriale in acque internazionali che sta desertificando anche il mare, mettendo regole severissime alle emissioni delle industrie, fino a riconvertire l’agricoltura verso produzioni con poca necessità di acqua.
Ormai non considero più le categorie di destra e di sinistra, troppe sono ormai le vicinanze e le ambiguità, divido le persone in due categorie, quelle che capiscono che stiamo andando verso l’autodistruzione e coloro che vogliono continuare come se niente fosse. Ai consapevoli dico: MUOVIAMOCI!
Paolo De Gregorio

due dati evocativi

2001, prima tromba d'aria in Italia, su arocore, vebbè
http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=11958

2005, finiscono le lettere per chiamare gli uragani nel golfo del messico, non era mai successo prima
http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-3735.htm

www.kuda.tk

il mio commento riguarda non i dati, ma il modo di presentare i dati. I dati in termini assoluti sono generalmente impresssionanti, ma ci coinvolgono poco, perché oltre un certo punta la nostra sensibilità non va e quindi, ad esempio, non apprezziamo la differenza tra milioni e miliardi.
Consiglierei, quindi, di riferire tutti i dati ad unità apprezzabili.
Ad esempio i dati di consumo di risorse o di emissioni inquinanti potrebbero essere calcolati per persona. Così diciamo che un americano per vivere ha bisogno di x ettari di terra, di y chilogrammi di cereali, etc.
Un altro modo efficace di rappresentare i dati è di ridurli in scala da 1 a un milione, ad un ipotetico villaggio di 6000 abitanti anziché 6 miliardi. Mi sembra più efficace invitare a pensare al fatto che in un villaggio di 6000 persone dove più o meno tutti si conoscono ci sono 200 bambini in età scolastica che lavorano (pare di vederli) anziché duecento milioni nel mondo.

Alcuni dati che mi sembrano abbastanza incisivi:

- Se tutti gli individui del mondo consumassero quanto consuma attualmente un cittadino medio degli USA, sarebbero necessarie sei volte le risorse di tutto il pianeta per sostenere un tale consumo.

- I ghiacciai di tutto il mondo si stanno visibilmente riducendo, creando gia' da ora grossi problemi, come per esempio la riduzione del livello dei grandi laghi del nord Italia e del Po'.

- I fenomeni atmosferici estremi, quali uragani, inondazioni, etc stanno aumentando di anno in anno, a causa della continua immissione di energia termica e gas serra nell' atmosfera.

Simona Ferrari, Parma

Leggendovi ho fatto questa riflessione: ho quasi 43 anni, in quinta elementare, doveva essere la primavera del 1976, ho fatto per la prima volta un tema che terminava con questa frase "...S.O.S. per il pianeta Terra".
Ho usato questo finale per un tema alle medie e alle superiori. Già nei primi anni 80 io parlavo (me tapina...) di energie alternative (solari, eoliche.. NO NUCLEARE). Sono passati più di 35 anni e sento adesso parlare al telegiornale di questi argomenti, solo parlare a dire il vero... O io ero un UFO a 10 anni o siamo in mano a dei deficienti...

Io non mi trovo mai d'accordo con l'utilizzo di questo tipo di "dati", perche` offre il fianco a troppe critiche dal fronte opposto. Benche` ci sembri a tutti ovvio (e con molta probabilita` e` vero) che stiamo distruggendo il pianeta, provarlo scientificamente e incontrovertibilmente e` un'altra cosa. Mi sembra una strategia inefficace visto che con tutti gli interessi in ballo che ci sono, ci sara` sempre qualche fonte "autorevole" che ti tira fuori uno studio in base al quale i tuoi dati non dimostrano nulla o non vanno interpretati come li interpreti tu etc.
Io punterei sull'inutilita` (ancora prima della dannosita`) dello spreco: se per lavarti i denti ti servono 0,2 litri d'acqua,perche` devi farne andare giu` 5 dal lavandino? Se per pulirti dopo aver fatto la popo' bastano 3 foglietti di carta igienica perche` devi usarne 10? Perche` vai a a fare la spesa, a comprare il giornale, a prender tuo figlio a scuola in amcchina e poi vai a iscriverti in palestra perche` sei sovrappeso?
Questo e` innanzitutto STUPIDO (anche perche` sprechi i TUOI soldi, cosa a cui la gente ci bada) e poi abbiamo forti indizi che sia anche DANNOSO...perche` farlo?!?!?!?
Credo che nessuno riuscira` mai a sostenere che questi comportamenti non sono stupidi, mentre che non influenzano il clima, qualcuno ci provera` sempre.