Lettera a un'aspirante suicida. Cosa le diresti?

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Mi arriva un messaggio da parte di una persona che ho incontrato quando aveva 12 anni, più di 30 anni fa e che ora si è rivolta a me in un momento buio.
Ci siamo incontrati, abbiamo parlato. Non sono riuscito a scalfire la sua disperazione. Ora mi scrive come fosse in procinto di uccidersi.
Ho provato a scriverle. Ma sento che le mie parole sono spuntate.
Qualcuno vuole mandarle un messaggio di incoraggiamento?
Cosa si dice a una persona che non vuole più vivere?
Ecco quel che sono riuscito a scriverle io

Cara Adelaide
la tua lettera mi spaventa molto.
Hai intenzione di ucciderti?
Capisco che tu sia in uno stato di grande dolore e che continuare a vivere ti risulti insensato.
Ma credo che tu possa decidere di iniziare una nuova vita. Sei ancora giovane e bella, sei piena di spirito, sei intelligente e colta. Sei stata colpita e umiliata ma hai ancora di fronte un'enorme possibilità di dare e ricevere amore, rispetto e intelligenza.
Puoi uscire dal ripeterti ossessivo vecchie rabbie, vecchie ferite.
Puoi girare pagina, tirare un profondo sospiro di sollievo e guardare tutte le opportunità che hai di fronte.
Il costo potrebbe essere alto: difficile abbandonare le rabbie alle quali siamo ormai abituati.
D'altronde questo immenso universo esiste per te solo questa volta. Per il resto veleggeremo nell'immensa pace dell'energia cosmica, dell'essere una cosa sola con l'Esistente.
Perchè non cercare la generosità di tentare ancora?
Tanto questo gioco finisce comunque alla svelta. Vale la pena affrettarsi?
Puoi colpire il mondo con il tuo suicidio oppure con un bel sorriso. E puoi pure scegliere cosa fare....
Ti abbraccio
Auguri
Jacopo


Commenti

Io sono un ateo,non credo ci possano essere consigli da dare ad una persona che sta male nel profondo dell'anima.Io che non sono nessuno,ho fatto culturalmente ,per me(un'esperienza limite) ho fatto il barelliere in un viaggio della speranza(Lourdes) per esseri bellissimi allo stato terminale,mi vergogno ancor oggi a d...irlo ma erano loro che davano a me il coraggio e la gioia di vivere e la forza di capire che siamo tutti noi protagonisti dello stesso infinito e te lo dimostro con una Poesia maledetta che scrissi dopo aver sbagliato per fortuna ..e prima di quel Viaggio.....

Satra Satra profumo di morte/ Uccelli di ghiaccio ritaglian cornici nel sole/ Ricordi steso strappavo gli ultimi sogni alla notte Freddo il risveglio percosse il mio corpo/ perchè fuggisti Satra/ Ti sentii abbandonare con passo marcato la mente/ Poi attraversasti con passo leggero la spina dorsale/ accarezzando i centri nervosi col tuo freddo calore/ che attimi mai nati mi donasti Satra. Di te non è rimasto sgomento....ma profumo che alita ancora la parte più oscura della mia anima/ un profumo che è per chi non vuol essere più ,,,l'ultimo e più infimo amore.Adesso per grazia natur/vivendo abbraccio anime quando posso ,un uomo,un bimbo,un anziano, un malato nell'anima o nel corpo,un cane un pesce ,un pettiroso,una farfalla.Ti chiedo di perdonarmi ,perchè non potrò mai comprendere il tuo dolore e permettimi di abbracciare forte ,forte la tua dolce ,sensibile e magnifica anima ciao nando

Ciao.
Non ti conosco e credo che se ti dicessi che ti capisco non ci crederesti o ti arrabbieresti. Hai ragione. Tu sei tu, e anche se non sei l'unica al mondo che si è sentita disperata, la tua disperazione è solo tua. Cosa possiamo aggiugere noi? Solo le nostre idee ed esperienze, ma ti prego di leggerle. Pochi minuti del tuo tempo, cos'hai da perdere? Questo è il mio piccolo contributo, tirato fuori da quella montagna russa emotiva che è stata per me la vita fin'ora.

Primo punto: se tieni duro domani la tua sofferenza (la TUA speciale sofferenza) ti renderà una persona più forte, incredibilmente forte, più forte di chiunque altro. Sarai super-fica. Anch'io sono stata diperata, maledicevo la mattina perchè la notte prima non era stata l'ultima. Ma ho tenuto duro. Risultato: 10 anni dopo mi è nata una figlia handicappata ed è stata una bazzecola in confroto con QUELLA disperazione: l'ho presa bene, sono riuscita ad aiutare mia figlia e adesso sta benissimo. Tiè.

Punto due: si, la vita è uno schifo, è ingiusta e cattiva. Quelli che non se ne accorgono sono solo troppo stupidi per non vederelo. Ma tu vorresti vivere come un paramecio incollato alla tv fino all'ultimo piattissimo giorno? Tu hai la sensibilità per accorgerti della vita: la tua storia è già da romanzo, tu soffrendo VIVI. Questo ti dà la capacità di accorgerti anche di quelle cose talmente belle che ai parameci passano sotto il naso. Devi solo forzare la statistica in modo che ti capitino.

Terzo punto: sperare è faticoso, e tu probabilmente non ce la fai più, ma tra le infinite possibilità della vita vuoi davvero scegliere quella che non te ne dà più? Io quattro mesi dopo aver preso la mia decisione di restare ho incontrato l'uomo della mia vita! La vita è caso, se fino ad ora ti sono capitate solo cose brutte,statisticamente ti sono rimaste quelle belle.

Quarto punto: in realtà la cosa fondamentale è lo stato mentale in cui ti trovi. Ogni cosa ha mille lati da cui essere vista. Vai a fare psicoterapia in modo da fare chiarezza, sospendere per un attimo il giudizio e ri-analizzare la tua vita in maniera lucida. Fai conto che tu sia la protagonista di una storia. Vediti in terza persona (io a questo punto mi sono fatta veramente tanta pena e mi sono in un certo senso "perdonata") e capirati tante di quelle cose che passerai i successivi 10 anni a dirti "ma và? non ci avevo mica pensato!".

Quinto punto: le persone che hanno risposto a questo messaggio non ci guadagnano niente a cercare di farti cambiare idea, Però siamo tutti qui. Il motivo è che se te ne vai è un peccato, NOI ci andiamo a rimettere. Che ne sai che un giorno incontrando te a uno di noi non venga cambiata la vita? Una parola, un gesto al momento giusto... la vita è caos, e questo caos ha bisogno di te. Facci sapere!

silvia sei fantastica!!!

ehi! troppa grazia ;)

l'ironia è una grande strumento, mi ha salvata tante volte...

Che dire? Posso parlarti della mia esperienza, e solo di quella.
In passato ho pensato seriamente di uccidermi, lo sentivo necessario perchè la sofferenza era tale che preferivo la morte. Non avevo le palle per farlo ma ci ho pensato seriamente. Mi si può credere o meno, ci mancherebbe, ma tant'era. Alla fine però pensandoci e ripensandoci mi sono chiesto "ne vale veramente la pena?".
No perchè uccidersi non è proprio facile, e spesso è doloroso, se sbagli sono cazzi, e oltre al danno pure la beffa. Ripeto, "ne vale davvero la pena?", no perchè prima o poi a morire moriamo, su questo non ci sono molti dubbi, quindi anticipare "la corsa" non so se abbia poi tanto senso.
Quando volevo uccidermi, questo mi dava sollievo, immaginavo che dopo tutta quella sofferenza (una sofferenza lancinante e senza parole, un'enorme disperazione insomma) la morte mi avrebbe dato un enorme sollievo...poi mi sono accorto che probabilmente dopo non avrei sentito un cazzo visto che morendo non avrei avuto più un corpo per farlo... Oddio, non si sa mai, forse dopo c'è qualcosa...Ma perchè rischiare prima del tempo?
Che dire dunque? Secondo me non conviene, è faticoso, poi se tieni a qualcuno ti viene pure in mente che lo fai stare male, e sono altri sensi di colpa in più...Ma chi te lo fa fare?
Poi non si risolve un cazzo, più che altro perchè tanto nemmeno la vedi la soluzione...volendo pensare che dopo potrebbe non esserci niente... D'altronde se c'è invece rischi pure di pentirtene... E' sono altri cazzi! Ma dai!
Secondo me non vale proprio la pena...
Un abbraccio.

CAROTE, UOVA E CAFFE´

Una giovane ragazza venne dalla madre per lamentarsi di come la vita fosse così dura per lei. Non sapeva più come cavarsela e aveva tanta voglia di piantare tutto; era stanca di combattere con le vicende della vita. Sembrava che, appena un problema era risolto, un altro ne sorgesse a complicare le
cose.

La madre la portò in cucina. Riempì tre tegamini di acqua e li depose sul gas a fuoco alto. Presto l´acqua cominciò a bollire. Nel primo mise una carota, nel secondo un uovo, e nel terzo una manciata di chicchi di caffè macinati. Li lasciò bollire per un certo tempo senza dire niente.

Dopo circa venti minuti spense il fuoco. Tirò fuori la carota e la depose su un piattino. Così fece anche con l´uovo, e versò il caffè, filtrandolo, in una tazza.

Rivolgendosi poi alla figlia, le chiese: "Dimmi cosa vedi."
"Una carota, un uovo e del caffè", rispose la figlia.
La madre le disse di avvicinarsi e di toccare la carota. Lo fece e notò che era soffice. Poi la madre le disse di prendere in mano l´uovo e di romperlo. Dopo averlo tolto il guscio, notò l´uovo indurito dalla bollitura.
Poi la madre disse alla figlia di sorseggiare il caffè. La ragazza cominciò a sorridere al contatto con il ricco aroma del liquido che beveva.
Poi, chiese alla madre: "*Che cosa significa tutto questo?"*

La madre le spiegò che ognuna delle tre cose aveva dovuto far fronte alla stessa avversità: l´acqua bollente. E ognuna di esse aveva reagito in modo diverso.
La carota era entrata nell´acqua forte e dura.... Ma dopo aver lottato con l´acqua bollente, si era rammollita e indebolita.
L´uovo era entrato nell´acqua fragile. Il guscio sottile proteggeva il suo interno liquido, ma dopo aver lottato con l´acqua bollente si era indurito.
Il caffè macinato, invece, si era comportato in modo del tutto unico. Dopo essere stato gettato nell´acqua bollente, esso aveva agito sull´acqua e l´aveva trasformata!
"Con quale di questi tre ti identifichi", chiese la madre alla figlia?
"Quando l´avversità bussa alla tua porta, come rispondi? Ti comporti come la carota, come l´uovo o come i grani di caffè macinati?

Chiediti sempre "a quale di questi tre rassomiglio"? Sono come la carota che sembra forte e dura, poi a causa della sofferenza e dell´avversità divento soffice e rammollita e perdo la mia forza?

Sono come l´uovo che all´inizio ha un cuore tenero e malleabile, ma cambia con il calore? Avevo un buon carattere e un´indole serena, poi a causa di una sofferenza causata dalla morte di una persona cara o da una depressione,una transazione finanziaria andata male o qualche altra prova, sono
diventato indurito e gelido? Forse il mio guscio sembra sempre lo stesso, ma all´interno mi sento amareggiato e indurito, con uno spirito arido e un cuore duro?

Oppure, sono come il caffè macinato? Se guardi bene, esso cambia l´acqua, cioè proprio quelle circostanze che gli procurano sofferenza. Quando l´acqua si scalda, il caffè comincia a emanare il suo aroma e la sua fragranza.
Se sei come il caffè, quando le cose cominceranno ad andarti male, tu diventerai migliore e cambierai la situazione che ti concerne.
Quando ti senti male, e le prove della vita sembrano essere enormi, cerchi di elevarti ad un altro livello? Come ti comporti nelle avversità? Sei come una carota, un uovo o come i grani di caffè macinato?

Le persone più felici non sono quelle che hanno il meglio di tutto; Sono quelle che sanno tirare il meglio da quello che la vita riserva loro. Il futuro più luminoso sarà sempre basato su un passato dimenticato; non puoi avanzare nella vita se non lasci andare gli sbagli del tuo passato e tutto quello che ti fa soffrire nel profondo.

mi e' capitato piu'volte nella vita.
sono ancora qui',non l'ho mai fatto.
magari pensi:questo sta messo peggio di me(se questo pensiero ti serve ben venga!).
ogni volta e'arrivata inaspettata una scintilla,come quella negli occhi dei bimbi.
a volte ci e'voluto tempo,per me e' stata questione di resistere piu' che cercare,
arriva da se.
anche tu hai questa luce.e lo sai.

prendo a prestito da Jacopo una sua considerazione sul rilassamento che puo'essere utile in questi stati d'animo;
i pensieri si accavallano,
prendine uno alla volta-lascia che si visualizzi brevemente e con leggerezza lascia che se ne vada.
ti prego,ora che c'e l'ha prestato,bisogna restituirlo!

e ogni volta che mi e' successo ho imparato qualcosa, mi sono arricchito.
questo e' di un monaco tibetano;il fabbro non mette il ferro nel fuoco per torturarlo,ma per migliorarne le qualita'.

ti ringrazio,mi stai aiutando,anch'io ho bisogno di te.
un'abbraccio forte forte

Cara Adelaide,
non ti conosco e non so nulla di te, non so neppure se ti piace la musica e se leggi l'inglese... però so che c'è un brano che ho ascoltato ennemila volte in certi periodi della vita, quando il pensiero del suicidio mi accarezzava spesso i neuroni... e so che mi aiutava. Per questo te lo riporto, con la speranza che tu voglia leggerlo (fino alla fine!!!) e che ne possa trarre un po' di energia per aspettare che il peggio passi.
Perché prima o poi passa, promesso!
Il pezzo s'intitola "Suicide", l'avresti mai detto? ;•)
L'autore è un tale Bobby Gaylor.

"Animals don't have a choice.
If they're not happy with their place in the world... too bad.
They have to live the life they've been given.
Humans, on the other hand, don't have to.
We have a choice.
If you don't like your place in the world, you can get off anytime you want.
Suicide. That's right.
You don't like the way your life's going,
you don't like the way you are in the world,
anything around you, you can check out anytime you like.
Animals aren't allowed that thought
and believe me, if they were, they would use it.
There'd be a lot of dogs and cats, owned by assholes
that live in high-rises, diving out the windows.
Zebras... if they even had remotely that thought
would take a look at themselves and go, "What the F*#K!
Black & white in a green & brown world... this blows.
I'm just gonna jump in the river....
I don't have a thumb to work a gun or hold a knife
or even open a jar of pills.
I'm just gonna dive into the next lion's mouth.
Why even bother?"
Now, monkeys have the opposable thumb
so they could kinda do it the exact same way we do.
Now, there's a bunch of people that say,
"Oh, it's against the law".
Well, it's only against the law if you do a crappy job and get caught.
Other people say, "Oh, we should save them".
Yeah, well you know what?
Not everybody wants to be saved.
Not everybody should be saved.
And who are we to force our will upon them?
I mean, isn't that one of the joys about being a human?
Freedom of choice?
Now, it's not all bad.
Now, I'm not saying "Kill yourself".
But if you're gonna be an idiot and do it anyway,
it's no sweat off of my back.
There's a lot of good that could come from it.
A little bit of bad thrown in.

Some of the things:
A job will open...
An apartment will become available...
There'll be more air for me...
They say there's two girls for every guy - if you're a man,
there'll be four chicks for me...
There'll be more Ketel One vodka for me...
There'll be one less idiot in line at the bank who gets up to the window
without their F*#King slips filled out...
I won't ever have to go to the store to buy my favorite Salt & Vinegar Chips
and have the clerk point at you and say, "They bought the last bag"....
You won't help change the McDonald's sign to a Hundred Billion Served...
You'll never get AIDS...
You won't have to worry about calories ever...
No more, "Hey, does this make me look fat?"...
There'll be one less polluting human...
You won't have to recycle... There'll be one less car on the road...
There'll be more Ring Dings for me...
Fifty or so chickens' lives will be spared...
Your fingers won't ever get red from eating pistachios...
You won't be forced to visit your Grandparents on Sundays anymore...
No more church...
You'll be saying, "Hey, World - Kiss My Ass!"...
No more wet dreams about Supermodels...
No more Barry Manilow... Not for a few years anyway...
Wondering "Am I a loser?" will be a thing of the past...
Say good-bye to crappy Xmas presents from Aunts and Uncles...
You won't have to suffer through a Motley Crue reunion...
F*#K flossing and brushing...
You'll never lose sleep over a pregnancy scare...
Adios, Acne...
Worrying whether you fit in or not won't be on your brain...
See ya later, homework...
You'll never have to sit through another movie brought to you
by the creators of South Park...
School's out forever....
No more paying bills...
You won't have to do chores...

You won't be able to run over toads with the lawnmower though...
You'll also miss McDonald's French Fries...
Bugs Bunny...
The amazing electrifying feeling that surges through your body
when you kiss someone for the first time...
You won't be able to watch the letterbox director's cut of Jaws...
Candy...
Living above ground...
Pudding crust...
You'll miss the rush of getting your first apartment...
Getting to the point in your life where you can tell your parents to "F*#K Off!
I gotta make my own mistakes, you did"...
You'll miss sex - you'll miss thinking about it, looking for it,
sex by yourself, sex with a partner, sex with multiple partners...
No more summer nights that seem to go on forever... Roller coasters....
Naming your kid the name you always wanted...
Making a difference in the world...
You'll miss the experience and pleasure of Hallucinogenics...
Watching your neighbor's wife change clothes with her blinds open...
A lifetime of masturbating...
Watching your favorite team sweep the series...
Music, you will definitely miss music...
Trying to sneak into your house drunk - three hours past your curfew...
You'll miss the blaze and glory of the 4th of July fireworks...
The taste of Captain Crunch...
If you're a boy, you'll miss the feeling the first time you reach up a girl's shirt...
If you're a girl, the feeling the first time you reach down a boy's pants...
You'll miss your favorite coat...
Waffles with whipped cream and strawberries...
Beating your friends at video games...
You won't be around to see what shape and color
the new marshmallow in Lucky Charms will be...
You'll miss the feeling you get when reminiscing
about your first love - thirty years after the fact...
The joy of giving and receiving at Christmas... Skinny dipping...
Getting stoned, reading Green Eggs & Ham,
and eating like a horse that got loose in the grain bin...
Flying cars...

Hey, you were born, finish what you started!"

Perdona il testo terribilmente lungo, non sono riuscita a fare diversamente, dovevo scriverti tutto ciò che per me era indispensabile che tu sapessi!
..spero riesca ad aiutarti almeno un pò!
con affetto aRianna :)

Ho appena finito di leggere l’articolo sul quale i miei occhi si sono casualmente posati...una freccia diretta al cuore, questo perché mi sento tremendamente coinvolta nella situazione descritta in quanto sto ancora cercando di rimarginare la profonda ferita che è nel mio cuore, fatta dall’ultima ed estrema scelta presa da mia sorella nel gennaio scorso.

Ho quindi subito pensato: non sono riuscita ad aiutare lei, ma posso almeno provare a far cambiare idea a questa ragazza.

Sò bene come può sentirsi una persona quando si trova nel buio della depressione, non riesce a trovare stimoli, motivazioni, non un raggio di sole nella propria vita, un continuo turbinio di malessere, e proprio per questo non riesce a trovarne il senso.
La vita spesso è surrettizia, raramente mostra in superficie le sue ragioni, quando invece il suo vero percorso avviene in profondità.

Mia sorella è stata per me un esempio vitale, essendo la mia sorella maggiore ha potuto mostrarmi quella che è la vita con tutti le sue difficoltà, mi ha insegnato come si sta al mondo, come combattere le ingiustizie e le cattiverie della gente, come farsi dura la pelle.
Lei non era una debole, tutt’altro, era in grado di sfondare in qualsiasi cosa decidesse di fare, era brillante, una ragazza da un’intelligenza spaventosa..e probabilmente era proprio questo il motivo per cui non riusciva a vivere serenamente.
D’altronde si sa, tutte le più grandi menti erano tormentate e cercarono in un modo o nell’altro, comunque invano, di evadere da questa realtà distorta, e gran parte di loro per cessare questo malessere trovarono come unica soluzione il suicidio.

Quello che vorrei dirti è che non sempre la vita è quella che credi, non devi crearti una ristrettezza nelle cose negative della vita.
Tante volte bisogna essere grati alla vita per le sue complicazioni, se ti sforzerai di risolvere gli enigmi diventerai di certo molto più equilibrata e versatile rispetto chi non incontra mai difficoltà.
C’è sempre una soluzione ai problemi, ma prima bisogna avere chiaro quali sono gli obbiettivi che si vogliono raggiungere.

Nel mio piccolo, avendo solo 22anni, mi sento il diritto di dire queste cose poiché da un anno a questa parte il destino mi ha riservato una vita davvero difficile, prima con la perdita della mia unica sorella e dopo neanche un mese con l’incidente di mio padre che lo ha paralizzato completamente.
Tutte queste difficoltà mi hanno fatta svegliare, tutto d’un tratto mi sono vista strappare la mia adolescenza e scaraventata nel mondo degli adulti con tutte le sue responsabilità, e per quanto abbia un cuore che sgorga sangue, queste complessità mi hanno fatto diventare forte ed ora mi sento pronta ad affrontare a quattr’occhi il mondo!

Io ho sempre saputo quello che frullava in testa a mia sorella, ero consapevole del suo malessere e così nel mio piccolo ho sempre cercato di coinvolgerla nella positività della vita, ho cercato di aiutarla facendole capire che il mondo dopo tutto non è poi così male, bisogna saperlo prendere e trovare il modo di essere più furbi di lui scovando un modo per vivere felici!
Anche perché dopotutto di vita ne abbiamo una sola..

Più di una volta mi sono trovata in lacrime a prendere per un braccio mia sorella, scongiurandola di non farlo..altre volte ho sentito che c’era qualcosa che non andava, che mia sorella stava per fare qualcosa di brutto, e quando successe subito la chiamai al cellulare..mi rispose piangendo e la andai subito a prendere.
Questo gennaio lei venne da me a Milano, dove studio, perché voleva passare del tempo assieme a me, passammo una bella serata tra amici ed aperitivi, lei pressava sul voler andare a ballare ma tutti noi eravamo stanchi..quando andammo a dormire lei mi stringeva e lacrimava un po’. La mattina seguente mi svegliai sola nel letto, non intuii nulla per tutta la giornata, anche se aveva il cellulare spento pensavo se ne fosse andata con degli amici al mercato..poi verso le 6 del pomeriggio mi venne una stretta al cuore e iniziai a piangere disperatamente, andai in cucina dove aveva lasciato il suo zaino con solo il suo diario dentro, aprii una pagina a caso e mi trovai davanti ciò che aveva scritto: “La vita proprio per i troppi sensi che ha non ha senso, lo so di essere speciale ma non riesco a trovare il mio posto in questo mondo. Situazione difficile, forse impossibile. Io esco di scena con un salto mortale”.

Quell’ultima volta lei non ha voluto che io capissi o intuissi niente, non voleva essere fermata, e così è stato.

L’unico rancore che mi sento di avere nei suoi confronti è che non ha mai raggiunto l’obbiettivo di una vita, andare in Africa.
E questo è anche il motivo per cui porterò le sue ceneri in Kenya, perché è lì che doveva andare a luglio con la sua scuola di circo contemporaneo di Torino.
L’unica spiegazione per questa sua decisione che ci siamo dati in famiglia è che ha sempre aspirato a qualcosa nella speranza di poter stare bene,o meglio.
Quando finalmente venne ammessa alla scuola di circo Vertigo di Torino, la quale è frequentata da ragazzi semplicemente straordinari e provenienti da tutto il mondo, si rese conto che anche lì non era in grado di essere felice.
E per questo la sua drastica ed orrenda ultima decisione.
Ma perché non poter aspettare di arrivare in Africa?
Una vita con questo progetto in testa e non trovare poi le forze di resistere per metterlo in atto.

Ovviamente ognuno è libero di fare quello che vuole della propria vita. Noi siamo quello che pensiamo, tutto ciò che siamo nasce dai nostri pensieri, noi creiamo il nostro mondo.
Ma quello che voglio dirti è almeno di provare a fare tutte quelle cose che hai sempre desiderato fare, da quando eri piccola ad oggi..di soddisfare davvero tutte quelle voglie e desideri che sono nati in te durante la tua vita.
Le uniche cose che puoi sbagliare sono quelle che non provi a fare.
Magari riuscirai a trovare quella cosa in grado di dare un senso all’insensatezza e che prima ti sembrava essere solo un’illusione.
E se dopo aver vissuto davvero tutte quelle cose ancora non riuscirai a trovare un motivo per cui vale la pena vivere, allora fai quello che ritiene opportuno.
Ma un’altra cosa vorrei dirti, non puoi neanche immaginarti il dolore che puoi provocare nelle persone che ti sono accanto, la mancanza che provocherai nei cuori delle persone che ami e che ti amano, il senso di vuoto che si creerà in molte persone.
Tante volte può sembrare che non esistano soluzioni, ma non è così, una soluzione esiste sempre, bisogna solo trovarla ed accettare di essere aiutati in questa ricerca.

E per concludere vorrei farti leggere una citazione:

La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa..da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere l’esperimento di chi è volto alla conoscenza e non è un dovere, non una fatalità, non una frode. È la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo, oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e vittorie, in cui i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. “La vita come mezzo di conoscenza” con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma persino gioiosamente, ridere.
Friedrich Nietzsche

Cara Adelaide,
credo che una persona che vuole togliersi la vita sia arrivata ad una soglia di dolore e di disperazione che nessuna parola può descrivere ........... che non si può commentare.
Esiste una soglia del dolore che ci annichilisce, ci annienta a tal punto che trovo umanamente comprensibile si possa arrivare a pensare che nulla e nessuno possa fare niente per noi , e desiderare quindi la morte come unica via di liberazione.
Ma credo che esista anche un’altra possibilità che ti propongo.
Lavorando in un cantiere edile mi è capitato di assistere ad una classica gara di resistenza fisica fra muratori nel caricarsi sulle spalle sacchi di cemento in successione, fino al limite della sopportazione.
Quando un muratore raggiungeva il confine di tale limite di carico, gli altri muratori al fine di evitare il cedimento finale, immediatamente lo affiancavano pronti ad aiutarlo condividendone il carico.
Il muratore doveva venire affiancato dagli altri poiché il peso raggiungeva tali limiti che da solo sarebbe stato molto difficile liberarsene, direi quasi al limite dell’ impossibile. Al cedimento si rischiava lo schiacciamento.
Anche tu Adelaide, hai raggiunto il tuo limite di carico, e presumo che sei allo stremo.
Io non ti dico cosa fare , perché la mia filosofia di vita è : Vivere nell’amore per l’azione e lasciar vivere nella comprensione della volontà altrui.
La tua volontà, la tua libertà sono sacre, come sacra lo sei tu.
Comunque se scegli l’alternativa di provare a farti aiutare, io sono pronto ad accogliere incondizionatamente anche il minimo peso del tuo carico che tu desiderassi condividere , e te lo dico senza falsa retorica: ne sarei onorato.
Indipendentemente da qualunque scelta farai, nei giorni a venire cercherò di mandarti buoni pensieri.
Ti saluto con uno di questi buoni pensieri, un augurio antico.
Il sole anche di notte!!!
Ti abbraccio

Cara Adelaide in questo momento sto' pensando a te con preoccupazione come tanti altri che già' ti hanno scritto.
La tua sofferenza sono sicuro che e' grandissima ma ti assicuro che passera' se farai una cosa semplice: chiedi aiuto e sostegno a tutte quelle persone che conosci,vedrai che ci sarà' sicuramente qualcuno che ti starà' vicino e ti aiuterà' a superare questo brutto momento.
Devi solo aver fiducia e crederci.
L'Universo ti ama,tutti noi ti amiamo .
Un grande abbraccio Garrone

Ciao sono fiore.
per quel che pùo contare, esercito la professione di infermiere da 27 anni.
Questo mi ha portato a riflettere parecchio sulla morte.
Sono sicuro che presto morirò anch'io.
Prima, però, mi rimangono parecchie cose,
che vorrei fare.
Tu hai già fatto tutto?
Sei proprio sicura, Adelaide?
Puoi fare qualsiasi cosa sai ?
Quasi tutto, diciamo.
Alcune esperienze, potrebbero addirittura essere piacevoli.
trovare un nuovo amore, per esempio.
Io ho una moglie, tre figli, 10 gatti, tre cani (due sono femmine)
e tre galline (uno in realtà è il gallo).
Ma gli amori non mi bastano mai, perchè dopo un certo lasso di tempo,
si esauriscono. ma anche allora puoi decidere di "rilanciare" un amore.
Finito un amore, se ne può iniziare un'altro, anche con la stessa persona, se fisicamente possibile. Io vivo in coppia da 24 anni
e mi spiacerebbe perdere i frutti del lavoro svolto sin'ora.
Spero che per te abbia qualche senso ciò che ho scritto sotto.
Scusa, ma perchè non vai ad Alcatraz?
Io penso che potrebbe essere terapeutico.
Ti segnalo, una tecnica efficace (testata personalmente)
Le costellazioni familiari: il gruppo di Giacomo Bo,
stà facendo un lavoro interessantissimo, e Giacomo è un conduttore molto esperto. Almeno per raccogliere elementi obiettivi sulla difficoltà che stai incontrando,
credo che una costellazione familiare sia consigliabile.
Puoi andare anche da sola, oppure in coppia o con amici. Insomma, per favore, pensaci.
Io ne ho tratto benefici, ed ho compreso qualcosa di me.
ti abbraccio
fiore

Cara Adelaide
stavolta Jacopo ci hai coinvolti in una questione molto molto molto importante...LA TUA VITA.
E' veramente difficile riuscire a trasmettere qualcosa che riesca ad andare oltre il monitor del computer e arrivi al tuo cuore e alla tua testa. La solidarietà e l'affetto di persone che non conosci e che non ti conoscono possono essere d'aiuto? Io credo di si, e credo anche che se proverai a guardare oltre quel muro buio che ti ritrovi davanti oggi riuscirai a vedere la luce che questa vita sicuramente ti riserverà. Voglio raccontarti cosa è successo a me e alla mia famiglia, nella speranza che possa farti arrivare il mio modesto messaggio di VITA. Quindici anni fa in una calda notte di luglio mio fratello undicenne scompare improvvisamente in un incidente stradale e, ancora oggi, la sua morte mi stringe un nodo alla gola e mi fa scendere lacrime di dolore. Durante quegli assurdi giorni che hanno seguito la tragedia un solo commento, tra l'altro di una persona a me quasi sconosciuta, mi ha confortato: 'adesso devi vivere anche per lui'. E questo voglio dirti: VIVI, vivi per te stessa e ama la vita anche per quelle persone che, come Cristian, non hanno più la fortuna di essere tra noi.
Un abbraccio forte, Giallosole

Caro Jacopo, sono state scritte cose belle e certo qualche altra esperienza potrebbe aiutare a riflettere e a far riflettere.
Io però vorrei scrivere a te, nel senso che se questa persona ti ha cercato, ti ha parlato per dirti del freddo che sente, ti ha incontrato, beh vuol dire che se vuole congedarsi dal mondo voleva prima vedere quello spicchio di energia e di speranza che tu interpreti e rappresenti per molti di noi.
Serve una mosssa chiave. Anzi ne propongo tre.
1. adotta questa persona portandola a casa con te se possibile per una volta (un ora, un giorno, un anno...) perché ha voluto rileggere la relazione con te prima del grande saluto...
2. al termine dell'adozione decidete assieme il giorno di addio (che non sia troppo presto...) riflettendo assieme quando deve essere così da preparare l'uscita di scena assieme anche ad altri ad esempio quelli che hanno commentato il post;
3. prima del giorno di congedo stabilito, organizziamo un grande week end di saluto che preveda tra le altre cose un abbraccio/girotondo di parole che raccontano come quotidianamente, quando lei non ci sarà più, molti continueranno a resistere ancora un giorno prima di raggiungerla, ma che le vorremo bene qualunque gesto faccia...
Infine il suo saluto.
Se prorpio deve andarsene, salutiamola bene, e se lei comunque vuole un biglietto per andarsene, suggeriamogli una fiera di ipotesi in cui la sua partenza sia una occasione per un altro/altra per apprezzare quello che vive.
Le parole scaldano, e la poesia di mandela che ci hai riportato da "Invictus" può essere un buon mantra che vorremmo avesse con se il giorno della partenza.
Tuttavia le sia chiaro, lei ci mancherà perchè ci ha dato l'occasione di guardare dentro di noi, e che il giorno dopo la sua partenza saremo, ancora una volta, ancora più insicuri perchè il viaggio della vita che facciamo è più bello in compagnia.
Buon viaggio a tutte/i.
alberto

Si Adelaide io credo di sapere di cosa parliamo.E' successo nel 1991,quasi 20 anni fa e mi sembra ieri, quel dolore costante, sordo, silenzioso eppure offensivo,lancinante e insopportabile, io lo conosco. Mio fratello veniva scaraventato in una cunetta sull'autostrada, è morto mentre lo trasportavano in ospedale, era lì da non so quanto tempo perché chi lo ha ucciso è fuggito senza chiamare i soccorsi in quella sera di dicembre e ancora oggi non sappiamo chi ringraziare per tanto dolore. Era il più piccolo, il cocco di casa ed anche il più bello. Aveva 21 anni, voleva studiare agraria e non è più tornato. Amava il disegno ed era veramente bravo con la matita. E mentre il resto del mondo festeggiava il natale e gioiva coi botti all'ingresso del nuvo anno, la mia famiglia era distrutta dalla sofferenza ed io mi chiudevo alla vita quasi senza accorgermene.
E a me manca tantissimo, piango ogni volta che ricordo quella sera terribile, e il dolore è così forte che non riesco a parlarne a nessuno, ma scrivere si, è più facile. Mia figlia sta ancora aspettando che io le racconti tutta la cronaca della vicenda. Perché ti racconto questo?
Perché anche io ho accarezzato l'idea di morire. Nemmeno mio marito o i miei figli mi distoglievano da quell'idea.Li guardavo e non li vedevo.
Vedevo solo il mio dolore. Il pozzo nero senza appigli dove ero sprofondata, dopo aver provato in ordine crescente: l'incredulità,il senso di impotenza, la rabbia e il dolore.
Perché a me? A noi? A mia mamma? Perché?
Non ho mai perdonato chi lo ha lasciato esamine in quella cunetta.
Ho provato il buio, il freddo, gli attacchi di panico, non mi sono fatta mancare niente.
Eppure... eppure un giorno ho intavisto una possibilità di farcela; di respirare di nuovo, uscire dall'apnea.
Come??
Mi sono seduta al tavolo della cucina ed ho scritto su un quadernone dalla parte sinistra del foglio tutto quello che provavo o che avevo provato e sulla parte destra tutto quello che avevo prima e che mi sembrava di aver perso per sempre.
Si Adelaide, tiravo le somme.
Che cosa folle da fare in un grande momento di disperazione, eppure questo gesto mi ha salvata. La parte destra era molto più lunga oltre che bella, serena e piena.
Allora non farlo Adelaide io conclusi che c'era sempre tempo per finirla, mentre un gesto disperato non mi avrebbe più permesso il ritorno.
Se vuoi Adelaide possiamo parlarne insieme, possiamo anche piangere insieme o scriverci; possiamo fare tutto.
Ti bacio, cara sconosciuta eppure così compresa.
Dora

Cara Adelaide,
sono certa che quello che dirò non sarà rilevante per te, ma lo voglio dire lo stesso...perchè invece spero lo sia!
Abbiamo tutti due alternative: vivere o smettere di farlo (ci sono tanti modi per farlo, lamentarsi tutto il tempo, vivere con il pessimismo nel cuore,ecc... suicidarsi è sicuramente la forma più drastica perchè non c'è possibilità di riabilitarsi alla vita)
Davanti a questa alternativa, per quanto insopportabile, faticosa, brutta possa essere la tua vita, che cosa conviene fare?...secondo me conviene vivere, almeno puoi vedere cosa succede... e le cose succedono, questo è un dato inconfutabile, succedono cose brutte e cose belle, si alternano forse in modo casuale, ma succedono, allora è meglio esserci per poter guardare quello che succede, ancora meglio sarebbe potersi godere a pieno l'alternanza casuale!
Ti faccio tanti Auguri!
Angela

Ciao Adelaide,
hai un nome molto bello.
Fracamente non so se le mie parole possano esserti utili, ma volevo condividere con te anche il mio pensiero come hanno fatto davvero molte persone.
Non so quale sia la causa principale della tua disperazione, se tu abbia perso la fiducia nel mondo o se sei dilaniata da esperienze traumatiche o da sensi di colpa profondi.
Quello che posso dirti è quello in cui credo, che è anche quello che mi fa guardare i momenti duri con un punto di vista diverso.
Non so, ripeto, se potrà aiutarti davvero, ma è tutto quanto sinceramente ti posso dire:
Io sono certo che l'universo, il mondo, la vita, l'energia, si basi tutta su un principio che è quello del cambiamento. Per quanto anche ci si sfrozi di mantenere le cose "ferme" quello a cui andiamo incontro è sempre la trasformazione. Cambiare è l'unica legge che sembra essere universale per tutto quanto esiste. Spesso questo è distruttivo per noi perchè vediamo stravolgersi le nostre certezze. Non è il destino che ce l'ha con noi, è che questa "regola del cambiamento" è al di sopra di tutte le nostre voglie e i nostri desideri. All'esistenza non piace ripetersi troppe volte, se può cambia volentieri. Se ci riflettiamo infatti ciò che cambia è quasi sempre vitale, vivo e permeato di quella brillantezza che dimostra la bellezza dell'universo. Il cambiamento rigenera, in molti casi permette il continuo proleferare dell'esistenza. Ora, la cosa che mi ha sempre colpito di più è che anche quando qualcosa perde movimento, perde la sua possibilità di scorrere,cerca di sottrarsi a questa legge, la magia dell'esistenza sfrutta quella situazione per promuovere comunque cambiamento, così troviamo molta vita anche ad esempio nell'acqua stagnante (le paludi brulicano di esseri pieni di vita).
Non si sfugge alla legge della continua trasformazione. Per questo, se stai pensando che la tua situazione sia immobile o sia putrescente bhe puoi stare certa che essa cambierà, e visto che probabilmente ora è veramente brutta, ci sono ottime possibilità che essa cambi in meglio.
Spero vivamente che tu abbia ancora la voglia di scommettere sulla bellezza dell'universo.
Ti mando un abbraccio supremo.
Nuzzino