Da più parti ci arrivano segnalazioni su quello che sta succedendo nel Partito Democratico.
La nascita di questa nuova struttura e il momento drammatico che stiamo vivendo hanno motivato molti a mettersi a fare politica all’interno del PD sperando che vi sia la possibilità di costruire qualche cosa di nuovo. Si tratta di un’ondata di nuovi militanti, persone che per lo più non hanno mai avuto a che fare con la politica ma che ora sentono la necessità di fare qualche cosa per salvare il nostro paese dallo sfascio. Un segnale molto interessante che ci dà speranza.
Una vera e propria carica di forze nuove, animate dalle migliori intenzioni.
Ho discusso con alcuni di questi neo militanti e ho capito che li anima l’idea che in questa fase iniziale del PD ci sia lo spazio per far passare un modo di fare politica legato agli interessi della gente invece che a quelli della casta.
E si tratta di un fenomeno forte, che in molte sezioni ha creato una maggioranza composta da persone nuove, fuori dai giochini di potere.
Ma pare che la reazione dei vecchi apparati sia in questo momento dura e cerchi di rendere impossibile questo innesto di nuove energie e idee.
La domanda ora è se gli apparati riusciranno a soffocare sul nascere questo rinnovamento che viene dalla base.
Una domanda molto importante: attualmente il PD, come tutti i partiti, è nelle mani da gruppi di potere locale che controllano pacchetti di tessere e voti. Ma in realtà questi piccoli “signori della guerra” controllano un numero esiguo di militanti. Un’ondata di nuovi iscritti e nuove idee potrebbe facilmente sbalzare di sella i vecchi potentati.
E questo fatto ha implicazioni enormi anche perché pare che il PD farà le primarie per nominare i candidati alle elezioni. Quindi teoricamente potremmo assistere a un vero terremoto.
Ovviamente i vecchi apparati stanno cercando di logorare le forze nuove, sfoderando tutto il burocratismo e il politichese di cui sono capaci, sperando che i NUOVI perdano rapidamente l’entusiasmo e si facciano da parte.
Un grosso problema è che in questo momento l’ondata di rinnovamento che parte dalla base è completamente spontanea e disorganizzata. Alcuni compagni stanno cercando di creare uno spazio di dibattito allo scopo di connettere queste forze nuove.
Ve ne daremo notizia. Intanto offriamo lo spazio dei commenti a questo articolo per aprire il dibattito e iniziare a costruire contatti.
NB
Il che non vuol dire che ho aderito al PD. Semplicemente credo che in questo momento tutte le strade che possono portare a uscire da questa situazione di stallo siano da sostenere. Credo che il cambiamento non arriverà da una sola parte, in un solo modo. Abbiamo bisogno di 100 strade. Ovunque le persone oneste che si rendono conto di quel che succede stanno cercando di realizzare qualche cosa di positivo, a sinistra, in centro e a destra. Io mi sento in dovere di sostenere tutti questi tentativi.
E speriamo in bene.
Commenti
Occasione
In questo modo il pd diventa un'occasione per attuare un cambiamento. Mi affascina l'idea, e mi entusiasma, che forse da tutta questa merda possa nascere un fiore. Ieri ad annozero ho finalmente visto alcuni politici mettersi a parlare con le persone comuni, e ho visto persone comuni dire quello che pensavano in televisione e dirlo con sentimento ai politici, che attoniti e sperduti non sapevano che fare. Ma alcuni di loro hanno colto l'occasione per mostrare forza e umiltà e hanno saputo districarsi e finalmente si è assistito al politico che si mette al pari della gente, che sa che da loro dipende, parlare il loro linguaggio, ed ascoltare soprattutto le persone senza etichettarle come provocatori (parole della prestigiacomo).
POF POF POF !!! Scelgo di essere felice! :D
le inutili elezioni
- le inutili elezioni -
a cura di Paolo De Gregorio -8 febbraio 2008-
Mai come ora l’appello alle urne mi è sembrato privo di significato, semplicemente perché i due maggiori partiti PD e Forza Italia non rappresentano sinistra e destra, ma sono entrambi partiti di centro, confindustriali, che non parlano di ambiente, che hanno vedute identiche in politica estera, che intendono lasciare ampio spazio alle ingerenze del Vaticano, entrambi sono per gli inceneritori e l’aumento del PIL, chiusi e indifferenti verso il riscaldamento globale, l’inquinamento, la folle globalizzazione.
Mi dispiace per il bel Casini che voleva ritagliarsi un ruolo di arbitro di centro, ma il centro è saldamente in mano a Berlusconi e Veltroni che come unica novità si scrolleranno di dosso i fastidiosi e petulanti nanetti, per arrivare (non lo dicono ma lo pensano) ad un bipartitismo inglese, dove fai fatica ad accorgerti chi è più di destra tra i laburisti e i conservatori, con un eterno e continuo dominio della classe capitalista e finanziaria dominante.
Veltroni, ufficiale liquidatore della sinistra italiana, ha ripescato un cavaliere ormai defunto politicamente, abbandonato dagli “ectoplasmi” Fini, Casini, Bossi, lo ha fatto resuscitare con un disegno semplice e chiaro: andiamo alle elezioni, ognuno per conto suo, senza nanetti, e una volta legittimati dal voto andiamo insieme al governo per fare una nuova legge elettorale che crei il bipartitismo, e poi la politica è “cosa nostra” (come in Inghilterra).
Anche in America succede lo stesso. Repubblicani e democratici si sfiancano in lunghi mesi di primarie facendo apparire pregi e difetti dei candidati, dando importanza a carisma, telegenicità, aspetto, quadretto familiare, ma chiunque vada al potere non può fare altro che seguire le strategie delle multinazionali, delle lobby, del Pentagono, degli onnipotenti media privati, della Chiesa evangelica, che hanno il controllo reale della società. Anche negli USA la politica è un teatrino inutile, che convince solo il 40% della popolazione, e i giochi veri si fanno nei consigli di amministrazione delle compagnie petrolifere, nel complesso militare industriale degli armamenti, nelle banche e a Wall Street. E in questo felice e democratico paese se qualcuno, di destra o di sinistra, non avesse capito bene chi comanda e volesse cambiare politica estera o finirla con le guerre, troverebbe presto un killer sulla sua strada, come tradizione insegna.
In Italia la fiammella della sinistra istituzionale man mano si è spenta, progressivamente annullata nelle illusioni riformiste. Ha consegnato alle forze economiche e ai capitalisti il monopolio del potere, spiegandoci che questa è una rivoluzione civile e democratica e non un tradimento e una capitolazione.
Una fase si è chiusa, dal “compromesso storico” del 1977 ad oggi, la lenta agonia della sinistra è arrivata alla fine, ossia al centro, con un partito che esibisce fanatici integralisti comela Binetti , e Montezemolo che si complimenta.
Mi perdonerete se non vado a votare.
Paolo De Gregorio
CHI VORRESTI COME MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA?
Abbiamo visto come Clementa Mastella abbia onorato il suo mandato di ministro di "Grazie Giustizia!", difendendo se stesso e i suoi amici dagli attacchi di giudici leali come Luigi De Magistris e Clementina Forleo, garantendo l'impunità per l'intera casta politica con l'avocazione ed il trasferimento dei magistrati stessi.
Parole di De Magistris: "Siamo alla magistratura degli Anni Trenta, siamo tornati a un ordinamento giudiziario gerarchizzato proprio dell'epoca fascista. Prima mi tolgono l'inchiesta Poseidone, poi il tentativo di allontanamento, poi ancora l'avocazione dell'inchiesta Why Not, faccio le corna ma dopo rimane solo l'ipotesi della soppressione fisica".
E' chiaro che la Magistratura è un organo autonomo, ma abbiamo visto come il potere perseveri nel tentativo di delegittimarlo, gridando al golpe e alla persecuzione politica quando vengono legittimamente indagati i personaggi che lo rappresentano. Nessuno ha dimenticato gli applausi e la standing-ovation della stragrande maggioranza dei politici al discorso di Mastella in Parlamento, quando attaccava in modo vergognoso ed eversivo "quei giudici" che avevano osato addirittura arrestare la moglie del ministro di Grazia e Giustizia.
Un altro governo che continui su questo percorso sarebbe un ennesimo sputo in faccia al cittadino onesto, ed è chiaro quanto sia importante che l'incarico di cui parliamo sia ricoperto da un personaggio che abbia tutti i requisiti per garantire il buon funzionamento della macchina della giustizia, che deve riprendere ad agire autonomamente e punire chiunque violi le leggi in vigore, a prescindere dal suo mandato e dalla carica che ricopre.
Per questo propongo questo sondaggio, che vuole essere solo un modo per esprimere la propria opinione su quanto detto, dando un giudizio tra alcuni personaggi che siamo ormai abituati a vedere sul teleschermo, magari motivando liberamente la propria scelta o proporne altri in alternativa, con la speranza che il prossimo non sia più un ministro di "Grazie Giustizia!" ma un cittadino onesto che faccia gli interessi di tutti gli italiani.
Scegli chi vorresti come ministro di Grazia e Giustizia partecipando al sondaggio su:
www.rossocolore.blogspot.com
lettera mandata a veltroni, vediamo se e come risponde
siamo una comunità di discussione sul territorio dal Pollino alla Maiella, ci occupiamo di bellezza, di paesaggio, di politica
Caro Veltroni,
In Italia abbiamo assistito inermi alla fine del governo di centrosinistra
In Campania assistiamo allibiti allo sfascio del territorio e della politica del centrosinistra
In Irpinia assisteremo impotenti all’ennesima conservazione elettorale del centrosinistra
Abbiamo finora votato per il centrosinistra, in Irpinia, in Campania, in Italia
Non siamo più disposti a farlo
Per votare Veltroni e il nuovo PD chiediamo che alle politiche di aprile 2008 siano candidate persone ‘nuove’
-che non abbiano avuto problemi con la giustizia e che non siano ‘mestieranti’ della politica
-che siano colti, che abbiano meriti, e che sappiano scrivere e parlare bene in italiano
-che siano con il cuore tra la gente, capaci di ascoltare e di inventare.
Capaci di sognare un’Italia, una Campania e un’Irpinia migliori.
Caro Veltroni,
siamo un gruppo civico, un’assemblea di sognatori pratici, una comunità territoriale che scrive su un blog e si incontra settimanalmente per discutere.
Non ne possiamo più di scelte imposte dall’alto e non vorremmo che nel PD si approfittasse dell’attuale legge elettorale per imporre candidati secondo logiche di privilegio feudale.
Non accettiamo più di essere rappresentati dagli stessi totem inamovibili che hanno sfregiato l’immagine della nostra regione dinanzi all’Italia e al mondo.
Se vuoi essere credibile, se è vero che prepari il PD ad una battaglia campale, devi per forza rinnovare anche in Campania (prima regione per numero di giovani elettori), pena la sconfitta.
Non costringerci a non votare o, peggio, a votare, nostro malgrado, contro un PD incapace di rinnovare.
Nel nostro ambito, abbiamo individuato un candidato ideale che tu, marco lodoli e valerio magrelli conoscete e stimate.
Vorremmo trovare ascolto e avere risposta alla presente.
Non ci affidiamo a messaggeri o intermediari; utilizziamo il web spedendo al tuo blog, al nuovo sito del PD e alla stampa.
Angelo Verderosa, Dario Bavaro, Enzo Luongo, Michele Ciasullo, Luca Battista, Nicola Zarra, Sergio Gioia, Vincenzo Cristallo, Antonio Luongo, Federico Verderosa, Alfonso Nannariello, Vincenzo Maddaloni, Michele Natale e tanti altri irpini e altirpini che si ritrovano quotidianamente sul sito di discussione http://comunitaprovvisoria.wordpress.com