Come definire i giornali che non danno le notizie? Patetici.
Piccoli micragnosi
pavidi lillipuziani etici
piscitelli di mamucazza
sniovordi chicchi licchi micchi
non ci ficchi
pataricchi!
Non sono impazzito. E' che mi mancano le parole per dirlo. Mancano nel vocabolario.
Dobbiamo riinventarle.
Nuove definizioni per la merda psichica
nuovi orizzonti per la putridacatarrobronchialiatà morale.
Anche un cieco può vedere da sé che quella piazza stracolma di Torino conteneva molte più delle 40-50 mila persone di cui parlano oggi i maggiori giornali italiani.
Beppe Grillo parla di 120 mila e non mi sembra una sparata. Potremmo dire anche di più calcolando che la manifestazione è durata 8 ore. Che durante la giornata chissà in quante decine di migliaia saranno andati e venuti.
Per altro i laidi periodici e media, punti sul vivo dagli obiettivi della manifestazione, rinunciano sportivamente a dare i numeri sulle altre 449 città italiane e 17 straniere, dove si è svolto il Vaffa day 2. Io ero a Roma, al pomeriggio, e c'erano già migliaia di persone.
Nessuno che abbia detto niente del fatto che la manifestazione si è svolta poi in contemporanea in rete, con decine di siti che ne hanno fatto la cronaca e con una incredibile produzione di contenuti che nei prossimi giorni verrà riversata in rete (una proposta: servirebbe un indice!) Inoltre la manifestazione era trasmessa in diretta da Ecotv (con gravi problemi tecnici, Ecotv denuncia un boicottaggio da parte di Telecom, vedi www.ecotv.it.). Eco tv è anche riuscita a dare una copertura a altri eventi come quello di Roma con decine di attori e cantanti.
Insomma è stata una grande giornata. Doppiamente grande perché la data era infelice, in pieno ponte lungo di vacanza e dopo una batosta elettorale che comunque ha depresso psichicamente il Movimento.
Un grande grazie a Beppe Grillo e a tutti i Meet Up degli Amici di Beppe Grillo per il lavoro straordinario che hanno fatto.
Un mio grazie particolare a tutti gli amici dei Grillini Romani che mi hanno invitato.
Infine non posso non dire, anche se può apparire scontato, che l'interpretazione teatrale di Beppe Grillo a Torino è stata grandiosa.
Al di là della politica, al di là dello straordinario impegno sociale e umano, e le incredibili capacità di propulsione di un movimento che oggi è l'unica speranza di smuovere qualche cosa, cazzo, da attore devo dire che Grillo è un mostro sul palcoscenico. Quella di ieri è stata una prova titanica, una maratona spaventosa. Credo che nel mondo siano pochissimi gli attori che avrebbero la capacità di dare una simile prova. Ma credo che Grillo sia l'unico che è in grado di creare la situazione dove può offrire una tale esplosione di arte teatrale.
Commenti
ma cosa è che vi divide?
Jacopo, sono stata al V2 day a Roma, e ti ho anche visto sul palco.
Mi rattrista però una cosa, in questo momento storico ci sono alcune voci dello spettacolo italiano che sembrano volere tutte la stessa cosa, ma cosa è che vi divide?
Che cosa vi ha (non parlo di te perchè tu c'eri, ti includo solo per il fatto che sei una persona che fa spettacolo ma tu hai partecipato)separato o meglio che non vi permette di essere uniti in queste occasioni in cui dareste sicuramente molta più forza ad una battaglia che molti conducete in modo così solitario e a volte individualista?
Avrei avuto piacere di vedervi riuniti non dico a Roma ma anche un contributo in una delle piazze più importanti, e apprezzo Celentano che anche se non mi piace come uomo di spettacolo ha partecipato con il suo contributo a distanza, almeno quello qualcun altro lo poteva fare, invece niente.
Ognuno fa la sua battaglia da solo, ma così si fa il Don Chisciotte, io vorrei vedervi tutti uniti, ci carichereste di più, avreste molta più forza insieme e non per questo perdereste le vostre individualità, personalità, caratteristiche.
Qui c'è qualcosa di grande per cui combattere ancora, perchè siete divisi?
Perdona la mia ingenuità, forse qualcuno già sa, può anche darsi che non sia possibile rispondere pubblicamente per non compromettere forse degli equilibri sempre sul filo del rasoio, però gente dello spettacolo, artisti, intellettuali insomma avevate un'occasione per prendere posizione, ma perchè non lo fate?
Avete paura di perdere il posto? Avete paura di perdere dei privilegi? Allora siete una piccola casta di certo meno potente di altre, ma non vi sta a cuore la gente che tutti i giorni si deve scontrare con la fatica di dover pagare tutto quello di cui ha bisogno sempre di più.
No, non vi sta a cuore, non più del vostro posto nel business dell'industria dello spettacolo.
Fatevi sentire per favore se avete a cuore la vostra gente.
Ottima domanda.
E la risposta secondo me te la sei pure data.
25 aprile e V2 day
Per quanto di pancia a volte condivida in parte quello che Grillo ha da
dire....NON SONO però perfettamente in linea con i suoi comportamenti
e con le sue grida POPULISTE; un atteggiamento "demolitivo" delle
istituzioni, fa più male che bene alla democrazia, non l'aiuta e tantomeno
l'incoraggia.
La democrazia ha bisogno di partecipazione della collettività ma non si
deve sempre e necessariamente trasformare in una manifestazione di
piazza che ha il preciso intento di "far di tutta un'erba un fascio"
tipico del regime del VENTENNIO che tanto piace a Mr. Berl e Soci.
Propagandare l'astensionismo per mesi, attaccare le istituzioni (senza
mai minimamente valutare la difficoltà a governare di un governo coi
numeri parlamentari ristretti), farsi bandiera di "partito ANARCHICO
occulto" senza mai confrontarsi direttamente a viso aperto con le stesse
istituzioni o con gli stessi organi di stampa che
attacca per poi arrivare a pochi giorni dal voto ed invitare i suoi
"seguaci" ad andare a votare "col naso turato" NON È SINTOMO DI TRASPARENZA E
LEALTÀ.
La democrazia ed il controllo delle istituzioni nonchè degli organi di
stampa si esercita attraverso l'interesse e la partecipazione, anche
minima, quotidiana; non si può sempre e solo rivendicare i propri diritti
di cittadini quando vengono toccati i propri interessi di
"giardino".
Pertanto io PARTECIPERÒ SEMPRE ALLA FESTA DEL 25 APRILE a dimostrare la
mia riconoscenza a tutti quei giovani che hanno dato la vita perchè
sapevano che "restare a guardare" significava MORIRE nell'anima oltre che
perdere ogni speranza nel futuro che li attendeva.