Emorroidi solidali: una malattia infamante discriminata
Inviato da Cacao Quotidiano il Dom, 01/31/2016 - 14:58di Jacopo Fo
Tra le demenzialità della cultura occidentale c’è la discriminazione per chi soffre di emorroidi. Si stima che circa 3 milioni di italiani soffrano di emorroidi, ma il disturbo colpisce episodicamente la metà dei nostri connazionali.
Quindi parliamo di un malanno molto diffuso.
Io ho iniziato a soffrirne nove anni fa in modo abbastanza grave, tipo con crisi di una settimana intera che passavo a letto a piangere. Ho quindi scritto l’articolo Emorroidi Solidali, chiedendo consigli. Il mio medico mi consigliava di operarmi ma io avevo paura per via che la percentuale degli insuccessi non è indifferente (sottolineo però che l’operazione ha risolto il problema in modo definitivo a moltissime persone ma io sono un fifone… E comunque affiancare alla terapia convenzionale anche altri accorgimenti è comunque utile)...
Ho ricevuto un numero incredibile di consigli, alcuni molto utili, e soprattutto mi sono fatto un’idea più esaustiva del problema. E ho continuato a raccontare l’evoluzione del mio malanno in cinque articoli che hanno superato i 600mila lettori, a riprova del fatto che si tratta di un problema molto sentito e diffuso.
In questo articolo riassumo i metodi che ho seguito, ma prima vorrei parlare dell’aspetto sociale di questa malattia e della strana esperienza “pubblica” che ho vissuto.
Emorroidi, ciambelle gonfiabili e vergogna
Il problema delle emorroidi, diciamolo, è che assurdamente nell’immaginario collettivo il disturbo resta legato a riprovevoli pratiche sessuali contronatura. E anche in un periodo storico che vede la riscossa gay e l’avanzata della libertà sessuale questo preconcetto resta. Oggi socialmente essere gay non comporta grandi censure, ci sono gay dichiarati che parlano in tv… Lo stesso non vale per gli emorroidici. E lo dimostra quel che è successo a me. Incredibile ma vero!
Forse il rimedio più efficace che ho sperimentato per ridurre la sofferenza emorroidale è quello di eliminare la sofferenza nello star seduti, che ti avvelena le giornate. Ho comprato quindi una ciambella di gomma, gonfiabile (15/25 euro a seconda dell’esosità del commerciante). La tengo non completamente gonfia perché il risultato migliore si ottiene riducendo il peso dell’appoggio dell’area anale senza però che l’ano sia “sospeso” perché sennò si rischia l’effetto contrario in quanto se l’area non è appoggiata la forza di gravità tende a “spingere fuori” quindi NO BUONO. Ma se il contatto con la sedia c’è senza che ci sia troppa pressione si ottiene il meglio e sedersi non è più una tortura (per inciso questo fa benissimo anche per problemi di cistite! In quanto la pressione nell’area pubica aumenta la congestione della vescica e la cattiva circolazione del sangue… Vedi “Le mie cistiti”). La ciambella è pure utilissima per chi soffre di mal di schiena, perché ti porta a compiere continuamente micro movimenti della spina dorsale, grazie all’elasticità della superficie sulla quale si sta seduti. Ci sono sedie “elastiche” che ottengono lo stesso risultato, ma costano parecchio e non te le puoi portare in giro…
Entusiasta per la ciambella gonfiabile ho iniziato a usarla dovunque, in auto, in treno, alle riunioni di lavoro e al ristorante. Queste ciambelle sono di un meraviglioso arancione vivace e ci ho messo poco a rendermi conto che la gente mi guardava strano. Quindi mi sono procurato una bella fodera nera, munita di due strisce di cotone che fungono da manico, tipo borsa, così dà meno nell’occhio (“Che strano quel tipo che si siede sulla sua borsa!”).
Ma essendo molto entusiasta dei benefici ottenuti e a causa del mio istinto socializzante ho deciso di condividere con più persone possibile questa scoperta e quindi mi sono presentato in una nota trasmissione televisiva, chiedendo agli autori di poter mostrare la mia meravigliosa ciambella arancione al grande pubblico. Gli autori mi hanno autorizzato con grandi sorrisi e io al momento opportuno mi sono alzato mostrando il meraviglioso oggetto e spiegando che era eccellente per chi soffre di emorroidi, cistite e mal di schiena.
Nei 12 mesi precedenti a questa esposizione del miracolo della ciambella arancione avevo partecipato ad almeno 5 trasmissioni al mese, più di 60 in un anno. Nei 12 mesi successivi nessuna tv mi ha più invitato.
Ne discende che evidentemente essere opinion maker è incompatibile con il fatto di fare pubblica dichiarazione di essere emorroidico. Ho anche verificato che la pena per questa colpa è giusto di un anno, visto che trascorso questo tempo ho ricominciato a ricevere inviti in tv. Per fortuna i mass media hanno l’amnesia veloce.
Grazie a questa esperienza mi sono anche convinto che questa censura sociale sia alla base di molte questioni psicologiche legate alle emorroidi e alla difficoltà di curarsi. Non a caso non si vede molta gente girare con delle belle ciambelle gonfiabili. E mi pare incredibile visto che è veramente tremendo stare seduti in treno o in ufficio con quel fastidio che non può che peggiorare a causa della pressione sedia/deretano…
E mi chiedo se un passo verso il miglioramento del malanno non sia anche quello di iniziare a fregarsene della stupidità sociale. Per me è stata una liberazione psicologica con ricadute positive in campo emorroidale, quando ho deciso di presentarmi a una importantissima trattativa di lavoro con la mia ciambella arancione, senza neanche la fodera. È vero che ho rischiato di non concludere il contratto perché avere le emorroidi è vergognoso; ma è anche vero che se mostri di non piegarti alle assurde consuetudini comportamentali mostri grande determinazione e coraggio e questo può essere un punto a tua favore. E nel mio caso alla fine ho concluso molto positivamente… Quindi, emorridici, prendete il coraggio a due mani e ciambellatevi! (Organizziamo un Emorroidi Pride?)
Come vanno le mie emorroidi
La diagnosi di uno specialista rinomato e amico è che ho delle emorroidi di 3° grado con fistola anale. Assolutamente da operare. Alcuni mi hanno criticato perché secondo loro propongo soluzioni palliative mentre l’unica è l’operazione. Io sinceramente non propongo niente. Ognuno faccia quel che crede. Ho solo scritto che io ho paura, visto che sono un fifone e che temo il rischio, che è basso ma esiste, dell’insuccesso dell’intervento...
Chiarito questo ecco il bilancio di nove anni di esperimenti.
Innanzi tutto ho ancora problemi. Più che altro fastidi ma persistono. Non ho più crisi di dolore acuto da almeno sette anni, non ho più sanguinamenti quotidiani, ma non sono guarito, ho ridotto però di molto il problema anche se ogni tanto perdo una goccia di sangue e ogni due o tre mesi il fastidio si acuisce, senza diventare però dolore.
Quali sono le terapie che sono state più efficienti?
Nella fase acuta sicuramente mi hanno aiutato alcune creme, in particolare quella di Aboca, Fitoroid.
Utilissimo è stato consumare un cucchiaino di Psilium, ma ATTENZIONE va prima tenuto a bagno in acqua per almeno tre ore sennò più creare gravi inconvenienti perché si può attaccare alle pareti dell’apparato digerente. E consiglio vivamente di interpellare prima il proprio medico per essere sicuri che non ci siano controindicazioni. La positività di questa mucillagine è che rende morbide e scivolose, quindi non irritanti, le feci.
Poi c’è la già citata ciambella.
Movimento e dieta equilibrata ricca di verdure sono altrettanto essenziali ma sulla dieta ora mi sono ammorbidito, amo il peperoncino e ho scoperto che (su di me!) non ha effetti negativi (ma neanche positivi come alcuni sostengono), idem per un caffè al giorno e la frutta secca.
Fa bene anche respirare in modo naturale, col naso, lasciando che il movimento dei polmoni si espanda verso l’alto e verso il ventre, cioè espandendo la cassa toracica e spingendo in basso gli organi interni del ventre, lasciando poi che l’aria esca senza spingerla fuori, come si fa col sospiro di sollievo.
Utile anche muovere molto lentamente i muscoli della nuca, del collo, della mandibola e dell’area bocca/naso. Molto lentamente…
Ho anche notato che rilassarsi e non incazzarsi è utile, così come lasciar correre le ansie inutili.
Se vuoi saperne di più eccoti i link a tutto quello che ho scritto, dove spiego nel dettaglio anche la respirazione e i movimenti al rallentatore. Ovviamente, lo ripeto, il far da sé senza consultare un medico e fare indagini che escludano altri più gravi malanni è un pessimo errore.
Ecco i link:
Emorroidi solidali
Il segreto delle emorroidi scomparse. Un sunto dei rimedi che mi hanno dato beneficio
Emorroidi solidali (ultimo atto)
Emorroidi solidali: guarire giocando con i videogames!
“Jacopo lascia andare la rabbia”. Ma come faccio? (Gastrite, cistite, emorroidi solidali)