Ecologia e Ambiente

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Notizie sull'Ecologia e sulla salvaguardia dell'Ambiente

Ieri sera ho avuto un orgasmo guardando Report della Gabanelli su Rai 3.

Ieri sera ho avuto un orgasmo guardando Report della Gabanelli su Rai 3. Quella donna sta entrando nell’immaginario erotico di migliaiai di oppositori. E’ un rapporto sado maso. Perché tu stai lì e soffri mentre ti raccontano di come un pezzo di merda ha incassato centinaia di milioni di euro di finanziamenti per salvare aziende in crisi e posti di lavoro, senza fare nulla e senza che qualcuno lo controllasse, mentre, dall’altra parte, un poveraccio di imprenditore onesto ha tirato su un’azienda vera senza nessun cazzo di aiuto da nessuno. Ma a me la Gabanelli mi fa sesso perché dopo averti fatto soffrire per un’ora poi track! ti manda in estasi con una carezza molto esperta… E ieri sera ho proprio goduto giusto nell’ultimo servizio dove scopriamo che in Campania, mentre si affoga nell’immondizia, ogni giorno centinaia di operai addetti alla raccolta differenziata si presentano al lavoro e stanno lì per 8 ore a non fare un cazzo. Pagati, presenti, inutilizzati. E dopo questo ultimo pugno nello stomaco arriva l’intervista a Bassolino che per 4 anni è stato commissario straordinario all’immondizia. Il giornalista gli fa una domanda facile facile: durante il suo commissariamento lei ha pagato una consulenza 500 mila euro, perché non l’ha utilizzata?” E poi vedi il primo piano della faccia di Bassolino che è evidente che non ne sa un cazzo. Finita l’intervista una telecamera resta accesa e Bassolino, che non se n’è accorto, sbotta urlando e buttando le carte sulla scrivania, diventa rosso come un peperone, e grida al giornalista di Report che sono dei disonesti, che non l’hanno avvertito sennò lui si informava su checcazzo erano quei 500 mila euro. Era proprio incazzato duro! Il giornalista implacabile mostra poi la lettera in cui Report annunciava a Bassolino l’argomento dell’intervista: il rapporto della commissione di inchiesta sugli sprechi della mondezza campana, dove appunto c’è un capitolo che parla proprio di questi 500 mila euro. Beh, ho goduto. Perché ora molti italiani hanno visto la faccia di questi politici quando gli chiedi di spiegare quel che fanno. Quel che vedi chiaramente da quella faccia è che non ha la più pallida idea di come ha speso quei soldi, come tutto il resto delle centinaia di milioni di euro che ha buttato dalla finestra in questi ultimi dieci anni. Quando credevo ancora a babbo Natale ho visto quella faccia quando ho cercato di spiegare a un amministratore come stesse buttando i soldi dalla finestra. Quasi sempre quella faccia… Questo è il cuore del problema della politica: non sanno quel che fanno. Sono interessati a gestire il potere non a capire come far funzionare le cose. E ora, visto che hai letto fin qui voglio approfittarne per parlarti di questo blog che da oggi compie una notevole virata. Ho proprio la sensazione che siamo finalmente arrivati a un clik nella testa di molta gente. Il Movimento è al riflusso più totale. All’assemblea di Roma dei Girotondi non si è manco arrivati a riempire la sala… Ma, d’altro canto, qualche cosa si muove non nelle piazze ma nelle coscienze. Chi ancora ha voglia di sognare si sta radicalizzando e inizia ad avere le idee chiare sulle priorità. Perché è questo il problema del movimento: non la debolezza ma la difficoltà di trovare sbocchi concreti all’azione. In realtà il compito che abbiamo davanti è un casino proprio perché stiamo reinventando il Movimento dopo che il disastro degli scontri di Genova ha definitivamente tagliato la testa ai vecchi modelli dell’impegno politico. Ieri, discutendo con www.angese.it ho finalmente sciolto un ingarbuglio mentale che riguarda proprio quel che io voglio fare del mio impegno politico. Quel che segue può sembrare un discorso serio e profondo ma tieni conto che lo sto facendo io che sono un claun. Sono arrivato alla conclusone che quello che sono bravo a realizzare è un servizio tipo quello dei centri studi per le aziende. In questi 25 anni ci siamo occupati di tutto, dalla controinformazione alle terapie per i disabili e i tossicodipendenti, dalla comicoterapia al Punto G. Abbiamo dato vita a decine di campagne e di iniziative ma alla fin fine quel che siamo stati veramente bravi a fare è stato sperimentare e diffondere PROGETTI DI AZIONE RIBELLE. Non siamo bravi a costruire organizzazioni, non abbiamo capacità da leader, abbiamo grosse difficoltà a costruire ampi fronti di alleanze… Siamo però capaci di diffondere nuove modalità, idee semplici che funzionano: il parto dolce, il biodeasel, la cucina biologica. E ho deciso che nei prossimi anni mi dedicherò esattamente a questo: lavorare per individuare e testare percorsi per costruire pezzetti di quel mondo migliore che desideriamo. Chi mi legge sa che da tempo sto battendo su questo chiodo: bisogna seguire la strategia dei piccoli passi, azioni semplici che diano risultati immediati (vedi La Rivoluzione Pigra. Capitoli 14 e seguenti. Il nemico da battere è il pensiero lineare E più in generale: Indice dei miei articoli più importanti su questo blog.) Quel che ho capito ora è che la nostra funzione come Alcatraz non sarà mai quella di dirigere o coordinare in qualche modo questo movimento. Noi ci possiamo invece occupare di diffondere piccoli progetti concreti con tanto di libretto di istruzioni. Da oggi vorrei caratterizzare il lavoro della Libera Università di Alcatraz come Centro Ricerche per la progettazione di Azioni Ribelli chiavi in mano. Attenzione, non ho detto che ci occuperemo anche di fornire questi progetti. Per farlo servirebbero teste diverse dalle nostre (capaci di organizzare meglio le iniziative). Noi siamo bravi a cercare, sperimentare e comunicare. Limitiamoci a questo. Da questo ragionamento è discesa l’idea di lanciare una campagna su questo blog: una serie di manifesti che abbiano come obiettivo il racconto di questa idea, espressa qui in termini teorici. 1) Vogliamo affermare che, nonostante tutti nostri insuccessi, siamo convinti che sognare la Rivoluzione e agire ottenendo piccoli risultati concreti e immediati sia il modo migliore per dare sapore alla nostra vita, amare, essere artisti, incontrare persone eccezzionali, ridere e prendere per il culo le allucinazioni dominanti. 2) Ci offriamo come Agenzia di Viaggi con voli quotidiani dal tuo pc al cuore della Rivolta. Nel senso che questo blog sarà ancor di più un posto dove FARE. Non un blog-partito con un leader (non siamo capaci) ma un self service di idee e progetti dove chiunque abbia mezz’ora di tempo può collaborare. Ad esempio partecipando a un laboratorio solidale: raccontare come hai affrontato le emorroidi o come ti piacciono i rapporti orali E’ UN ATTO POLITICO di RIVOLTA contro l’individualismo. Ti dà un vantaggio immediato: scambi informazioni, sviluppi la condivisione e la cooperazione, conosci persone nuove. 3) Se hai più tempo a disposizione puoi trovare qui una serie di progetti. Puoi sostenere una campagna particolare, oppure proporne una. E’ il caso della campagna sui detersivi alternativi. E’ nata su queste pagine ma in maniera assolutamente autonoma. Hanno usato perfettamente questo spazio per sviluppare una loro idea, trovare collaborazioni e alla fine sostegno nella diffusione dei risultati. Un’azione semplice (ma non facile), che sta dando vantaggi a chi l’ha realizzata e a tutti noi che stiamo abbandonando l’uso dei detersivi tossici e cari sostituendoli con prodotti naturali, migliori per efficienza, non tossici, non inquinanti e molto meno dispendiosi. Ti posso giurare che aceto bianco e acqua sono una mistura fenomenale, c’ho pulito il bagno: sia le piastrelle che i rubinetti poi brillavano di luce propria!!! (Leggi qui storia e ricette per i detersivi ecologici.) 4) Ne discende che la seconda sezione della campagna si occuperà di accreditare www.jacopofo.com come blog di servizio che offre opportunità a chi voglia iniziare a sognare sulle strade delle piccole azioni concrete. Un centro propositivo, un centro studi, come ho detto. E speriamo che non resti l’unico. Ci serve la molteplicità. Ovviamente cerchiamo aiuto per segnalare questa opportunità ma cerchiamo soprattutto Web Militanti che abbiano voglia di proporre e sviluppare ipotesi di progetti. Il sistema come ho detto non è quello del leader ma quello della Rete, della comunità che sceglie (individualmente) cosa vuole fare. Nessuno ti dirà che il tuo progetto non va bene (a meno che tu non proponga lo sterminio degli iracheni!). 5) Infine vorremmo attraverso tutto questo lavoro proporre proprio una figura nuova di Militante. Abbiamo bisogno di ripulire il nostro immaginario politico dall’immondizia lideristica lasciata dalla vecchia politica. Innanzi tutto dobbiamo separare il concetto di militanza politica da quello di sofferenza e sacrificio. Forse dovremo anche inventare una nuova parola: MILITANTE sa troppo di MILITARE. Potremmo forse usare “Giocatore Politico”… diciamo subito che questo Giocatore Politico non è una persona che soffre e aspira a decenni di carcere duro. E’ una persona che si diverte a vedere se può spostare di un millimetro la realtà ottenendo subito un risultato positivo per il suo benessere. Questa scarsa propensione al martirio è controbilanciata da un impegno radicale che coinvolge tutto lo stile di vita. Il Giocatore Politico agisce sulla realtà con un impatto verticale. Mette tutte le sue energie (usa tutto il suo potere) nella direzione del cambiamento. Non compra carburante Shelle-Esso e nello stesso modo rifiuta tutta una serie di rapporti umani inquinanti. Quotidianamente dobbiamo scegliere ad esempio se ascoltare gli irosi e i pettegoli o mandarli al diavolo. La nostra strategia richiede di impegnarsi allo stremo sui micro eventi, quindi oltre alla Esso dobbiamo boicottare i piccoli petrolieri dell’anima, quelli che avvvelenano le coste dei rapporti umani. Sarebbe u discorso lungo. Si tratta di riconoscere che viviamo in una realtà estremamente interconnessa dover anche elementi apparentemente insignificanti diventano determinanti nel grande gioco. Lottare per la pace in Iraq richiede un’azione pacifista nel quotidiano. Ma non si tratta solo di agire ecologicamente sulla propria vita eliminando gli elementi inquinanti, possiamo trarre enormi vantaggi godendoci pezzi di Mondo Migliore da subito. Costruire è oggi ancora più importante che criticare e boicottare. Ci serve il positivo per vivere! 6) Quindi il nostro spirito, la nostra intenzione sarà centrata sullo spirito della creazione artistica, dell’immaginazione, del gioco e del ridere. Lavoriamo per costruire pezzi veri di realtà nuova ma sappiamo che per riuscirci dobbiamo coltivare una realtà virtuale, immaginaria che ci dia ossigeno mentale. La prima azione di ribellione è comica: riconoscere che il mondo è prigioniero di una realtà virtuale (Realtà percepita, Matrix…) di merda e iniziare a creare una realtà migliore innanzi tutto nella fantasia. Senza la capacità di sognare mondi diversi non esiste nessun progresso. Sognare mondi migliori che permette di vivere “virtualmente” nel futuro…(Questo è un pensiero di Eleonora Albanese che amo moltissimo! (Lei)) Ok, ho scritto abbastanza, il resto spero di riuscire a farlo vedere… Viva la Revolution!!! Viva Villa!!! Vamonos a buscar la libertad!!! Aug!