Ecologia e Ambiente

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Notizie sull'Ecologia e sulla salvaguardia dell'Ambiente

Come diventare ecologicamente pazzi ovvero storia di un’ecologista barbona.

di Gabriella Canova
Seconda puntata

Riduttori di flusso per rubinetti e docceOrmai e' piu' di un mese che ho iniziato la mia nuova vita. Niente piu' sprechi, massima attenzione all’ambiente e minima immissione di CO2, non saro' certo io la responsabile del disastro planetario.
Oddio, non che prima fossi una fanatica del petrolio o conducessi una vita dissoluta di sprechi e sperperi, vivo in campagna, avevo gia' le lampadine a basso consumo, i riduttori di flusso per il risparmio idrico, non comperavo acqua minerale da anni… ma lo stesso, ho scoperto che ancora la mia vita era all’insegna delle spreco e della criminale incoscienza per le sorti dei miei simili.
La prima scelta e' stata quella di non andare in vacanza. Si', lo so, avevo gia' comperato il biglietto aereo per un’isola dei Caraibi.. mi potrete mai perdonare? L’aereo inquina da matti, il turismo selvaggio snatura la vera essenza delle popolazioni autoctone, per non parlare poi della deforestazione per costruire nuovi aeroporti e dell’inquinamento dovuto alle scie chimiche.
Lampadine a risparmio di energiaE poi arrivata li' cosa avrei fatto? Mi sarei spaparanzata su una spiaggia bianca a prendere il sole, magari usando dannosissime creme solari che poi si sarebbero disperse nel mare al momento del bagno, provocando la morte di un tonno che passava li' per caso, avvelenato dalla mia protezione 30, un tonno femmina magari che avrebbe cosi' lasciato migliaia di orfani… a pensarci mi vengono i brividi.
E poi alla sera magari in discoteca! Avvalorando cosi' con la mia presenza il disastroso inquinamento acustico di quelle coste. Non nel mio nome! Oppure un bel falo' in spiaggia e magari con un barbecue ove cucinare la suddetta tonna o, peggio, il di lei marito privando cosi' i gia' orfani di madre anche del padre con relativi shock facilmente immaginabili. 
No, no, a casa, a riciclare. Tutto il mese di agosto dedicato al riciclo. Al riciclo e alle pulizie naturali.
Ho tagliato tutti i sacchetti della spazzatura togliendo loro il fondo cosi' da ricavarne bei grembiulini per i bambini, utilissimi per quando giocano con l’acqua o i colori, cosi' non si sporcano. Non ho figli, va beh.. ma stiamo a guardare il capello? Intanto ho risolto il problema del riciclo delle buste della spesa, cosi' adesso sono sempre al solito posto ma si chiamano grembiuli! Lo dico sempre che la rivoluzione passa dal linguaggio.
Poi ho preso le lattine, le ho lavate, asciugate a anche qui tagliato il fondo. Sono diventate dei bellissimi porta ovatta. Dal buchino da dove usciva la bibita ora esce un morbido batuffolo. La mia vecchia vita mi aveva portato ad accumulare alcune decine di lattine… beh.. ho molti portaovatta sparsi per tutta casa e tutti questi pennacchi bianchi danno un’aria natalizia all’ambiente. Vi immaginate.. tutti i giorni e' Natale!
I tappi corona delle bottiglie rivoltati coi dentini all’insu' e incollati a una tavoletta di legno sono diventati uno straordinario zerbino. L’unica attenzione e' quella di non camminarci sopra a piedi nudi, anche se l’effetto fachiro sugli ospiti porta a reazioni decisamente interessanti. Ho imparato un paio di imprecazioni che non sapevo.
Avevo delle vecchi maglioni ormai inutilizzabili, prima ho fatto una cernita tra quelli molto infeltriti e quelli pieni di buchi. I primi li ho usati per fare le suole di comode e calde pantofole per l’inverno. Hanno un doppio uso: tengono caldo e mi lucidano pure il pavimento di casa. Devo stare solo attenta agli scivoloni, ma cosa sara' mai una distorsione alla caviglia se in cambio c’e' il risparmio delle pantofole?
Sono poi andata da un tappezziere e mi son fatta triturare tutti i maglioni con i buchi, cosi' ora ho circa trenta chili di ottime imbottiture per cuscini, le fodere le ho cucite rigorosamente a mano con cotone non trattato e aghi che mi sono forgiata da me fondendo l’acciaio di alcune vecchie latte di pomodori, utilizzando vecchie stoffe recuperate sempre dal tappezziere: fine serie, scampoli e quant’altro. Oddio non che mi servissero tutti ‘sti cuscini ma potrei farne dei regalini per Natale. Appena mi passano le ferite alle dita delle mani mettero' a bagno vecchi giornali, poi li pressero' e mettero' a seccare al sole in larghi fogli cosi' da avere una straordinaria carta da regalo che non e' stata la causa dell’abbattimento di alcun albero in nessuna foresta amazzonica.
Per quanto riguarda lo spago per incartare i regali ho iniziato a raccogliere tutti i peli di gatto in giro per casa e li tessero' per farne nastrini alternativi.
Ahhh… che vacanze interessanti!

(continua)

Per leggere la prima puntata http://www.jacopofo.com/rivista-ecotecno-centrali-nucleari

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