I Ching

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Innamorarsi e' matematico.

Capitolo sesto

Quando sperimenti gli effetti destabilizzanti di un’erezione e' importante che tu sappia che le forze stesse che danno solidita' al concetto di numero stanno operando furiosamente per portarti a un livello frenetico di godimento.

Molto di quanto realizziamo nella nostra vita, nel bene e nel male, e' determinato dalla nostra idea del mondo.
Tutte le persone che rubano, che imbrogliano, che opprimono, che fanno violenza sono evidentemente convinte che il mondo sia un caos senza regole dove ognuno puo' fare quel che vuole.
Le persone che lasciano trascorrere la propria vita senza compiere scelte, senza lavorare per realizzare sogni importanti, senza cercare di trovare il proprio modo di esprimersi, di comunicare emozioni sono persone che pensano che la vita abbia poco senso, non abbia uno scopo preciso. E non credono che sia loro interesse prioritario scoprire cosa desiderano, cosa loro e solo loro possono costruire, qual e' la loro possibilita' di realizzarsi in modo originale, unico.
Le persone che dedicano la propria esistenza a incazzarsi con gli altri, a spettegolare, a sparlare, a disprezzare non credono che la legge primaria dell’universo sia la cooperazione e che solo attraverso la condivisione l’essere umano puo' vivere con il massimo della soddisfazione.

C’e' invece chi trova la forza del proprio impegno nella fede in Dio, nell’idea della vita come transito verso un livello superiore e perfetto dell’esistenza. Questo modo di vedere la vita e' certamente portatore (potenzialmente, se vissuto con autenticita') di grande passione positiva per la vita.

Ma io sono nato da una famiglia laica come un mazzo di carte.
Mi sono dovuto quindi costruire un motivo per vivere diverso dalla semplice accettazione del volere di Dio.

Perche' siamo qui?
C’e' uno scopo?
Perche' e' meglio comportarsi onestamente?

Queste domande frullavano nella mia testa di giovane comunista. E fu con grande emozione che trovai un testo di  Karl Marx che parlava proprio di questo.
Nella raccolta “Scritti filosofici giovanili” troviamo il punto di partenza del pensiero di Marx e Engels.
Egli dice ai cristiani: accusate i comunisti di essere materialisti ma in realta' voi siete materialisti, non noi. Voi credete in un compenso in una vita futura. Noi invece crediamo che l’universo intero contenga una forza positiva che attraverso un percorso tortuoso di crescita stia portando l’umanita' verso una societa' giusta e umana. Noi ci impegniamo per assecondare questo spirito positivo. Siamo spirituali.

Questo pensiero e' presente poi in tutto il lavoro dei due fondatori della filosofia comunista ma ben poco e' stato capito.
Tutto lo studio sul capitale, tutti gli studi storici e sociali di Marx e Engels avevano lo scopo di provare l’esistenza di precisi meccanismi storici che operavano in modo conseguente nei millenni portando a una continua evoluzione positiva.

Non si vedeva nella storia l’opera di singoli individui.
Si vedevano meccanismi sociali ed economici. I modi di produrre cibo e ricchezza, a causa della loro stessa meccanica, erano destinati a produrre anche l’evoluzione. E’ un meccanismo naturale come la funzione clorofilliana.
Una definizione del comunismo che non ho mai letto potrebbe essere: e' la scienza che studia l’evoluzione sociale verso il meglio.

I due filosofi battezzano la loro filosofia Comunismo Scientifico proprio per sottolineare che non si tratta solo di impegnarsi nella lotta per la giustizia sociale.
I comunisti non si occupano del cambiamento pensando di doverlo realizzare direttamente. I comunisti credono che il cambiamento sia ineluttabile e vogliono vivere schierandosi dalla parte del cambiamento. Engels parla di comunismo non perche' ha PENSATO che sarebbe una societa' migliore. Egli ha studiato la storia dei sistemi di produzione, ha visto che il salto dalle societa' dominate dai guerrieri alla societa' dominata dai capitalisti e' avvenuto a causa dello sviluppo economico che era naturalmente cresciuta DENTRO la societa' feudale. I nobili avevano bisogno di denaro per le proprie guerre e di artigiani e commercianti capaci di procurare armi e cibo. Erano stati meccanismi economici fondamentali insiti nel sistema feudale a creare la borghesia manifatturiera. Ed essa aveva preso il potere quando le macchine avevano moltiplicato per 1.000 la sua potenza economica e finanziaria. In Inghilterra e in molti altri paesi non era stata necessaria una rivoluzione violenta per suggellare questo cambio di classe al potere. E’ l’essere sociale che determina l’uomo. Sono le forme produttive che determinano chi ha il potere. Chi ha piu' denaro ha il potere. Questa realta' oggettiva, meccanica, misurabile, e' un fatto potente che determina di per se' che equilibri sociali che durano da migliaia di anni si vaporizzino in un soffio.

La teoria di Marx e Engels e' diventata presto carta straccia per la maggioranza delle persone che si dichiaravano comunisti, non avevano mai letto Marx e non si ponevano domande difficili.

Quando ero un ragazzo ero convinto come molti, che il disastro dell’Unione Sovietica, diventata presto una dittatura terroristica, fosse dovuto al fatto che Stalin era un pezzo di merda che aveva massacrato i veri comunisti.

Fui molto colpito da Romano Madera, che durante una scuola quadri del Gruppo Gramsci (un gruppo di pazzi che ci facevano veramente studiare come bestie) disse che la rivoluzione russa era destinata comunque a portare a una dittatura a prescindere dalla bonta' d’animo di questo o quel segretario del Partito Comunista. Se Lenin non fosse morto o se invece di Stalin avesse vinto Trotski, non sarebbe cambiato nulla. Era un pensiero che non riuscivo a capire. Io pensavo che il mondo andasse male perche' c’erano degli stronzi fascisti in giro. Madera e Nanni Arrighi mi spiegavano che ogni sistema economico genera una societa' a sua immagine e somiglianza. Se il sistema economico e' fermo all’era degli zar non e' che facendo un colpo di mano e sostituendo uno zar con un grande leader comunista l’economia cambia la sua struttura.
In Russia erano fermi a un sistema economico di transizione tra feudalesimo e capitalismo. Marx diceva che il sistema feudale DEVE evolversi in sistema capitalista, il capitalismo sviluppa le forze produttive, crea una classe operaia, crea una cultura dell’eguaglianza sul lavoro, crea conoscenza, crea ricchezza. A un certo punto il capitalismo inizia a entrare in crisi. La sua stessa struttura speculativa lo trasforma in un sistema di dissipazione della ricchezza. Quando il capitalismo e' maturo e inizia a distruggere le forze produttive, allora il popolo, grazie alla forza della classe operaia, giunge al livello di consapevolezza tale che riesce a capire che la funzione del capitalista non serve piu'. e' possibile organizzare un’economia che vede lo scambio diretto tra produttore e consumatore. Inizia cosi' un processo di transizione durante il quale si sviluppa la tendenza a socializzare la proprieta' dei mezzi di produzione. Questo sistema sociale viene definito da Marx SOCIALISMO, la societa' nella quale viene dato a ciascuno secondo le sue capacita'. Cioe' a differenza del sistema capitalista i lavoratori ricevono il giusto per il loro lavoro. Questo tipo di societa' si sviluppa anch’essa portando alla nascita di un UOMO NUOVO, che sara' capace di creare una societa' dove l’ansia di possesso e' svanita e dove viene dato a ciascuno secondo i suoi bisogni. Questa e' la societa' comunista.
Se Lenin fosse stato un vero comunista avrebbe lavorato per sviluppare un capitalismo dal volto umano in Russia, invece di nazionalizzare tutte le industrie, creando un super sistema zarista che gli dava piu' potere di quanto uno zar ne avesse mai avuto.

Ma quel che mi interessa di tutto questo discorso e' evidenziare il fatto che Engels e Marx credevano fermamente che esistesse un percorso predeterminato nella storia. Data la premessa della natura umana non vi era possibilita' di altri percorsi. Quando il primo umano disse la prima parola tenendo in mano una pietra sbeccata tutte le successive tappe della storia sociale ed economica erano gia' ferreamente determinate. Il come dipende dalle scelte dei singoli esseri umani, ma i passaggi storici sono ineluttabili.

L’idea centrale nella teoria comunista e' quella che oggi chiamiamo frattale.
Un frattale e' una realta' che si forma a partire dallo sviluppo, dalla moltiplicazione e interazione sempre piu' complessa di una semplice struttura di base.
Il cavolfiore ha una forma frattale perche' ogni sua parte e' un piccolo cavolfiore.
Ma il concetto di frattale comprende anche fenomeni complessi basati sulla ripetizione di reazioni elementari che entrano in sinergia, crescono e alla fine generano un livello superiore di cambiamenti.
Un fiocco di neve e' innocuo. Ma se ne accatasto milioni in un punto particolare di una montagna a un certo punto si trasformano in valanga senza che i singoli fiocchi di neve abbiano cambiato la loro natura innocua.

Potremmo dire che in un certo senso anche il nostro organismo stesso e' un frattale. Una data sequenza di dna forma delle cellule che inizialmente sono tutte uguali e che a un certo punto, pur mantenevo le loro caratteristiche generali, si specializzano e diventano pelle, capelli, unghie, ossa, muscoli...
Ma una caratteristica del frattale e' che il punto di partenza e' elementare, scarno, e semplicemente seguendo le regole insite nella sua forma iniziale si sviluppa fino a generare una realta' complessa. In rete ci sono molti video che mostrano come un segno elementare, combinato con altri uguali secondo un’unica regola geometrica possa dare vita a disegni estremamente complessi che sono contenuti tutti nelle premesse iniziali.

Per chiarire meglio questa idea possiamo guardare i numeri.
Se io comprendo il concetto di 1 e il concetto di due, che e' due volte 1 e il concetto di 3 che e' 2 piu' 1, ho creato tutto il sistema numerico.
Tutti i giochi che posso fare con i numeri, tutte le classificazioni, tutte le complicazioni sono solamente lo sviluppo, l’espressione di tre concetti iniziali assolutamente banali. Una volta che ho capito che posso assommare un numero a un altro e poi aggiungere un altro numero ancora ho preconizzato l’esistenza di un infinito numero di numeri. La possibilita' di assommarli, sottrarli, dividerli, moltiplicarli, frazionarli e tutte le altre cose che posso fare con i numeri non aggiungono nulla al concetto iniziale di 1-2-3. Sono solo la conseguenza immensa della creazione di un modello frattale delle quantita'.
Mi ha sempre dato le vertigini questo fatto.
Da bambino ero affascinato dalla possibilita' di pensare un numero grandissimo e poi poter comunque aggiungere ancora un UNO a quel numero. Senza alcun limite.
E mi piaceva l’idea che i numeri ci fossero al di la' della volonta' degli esseri umani. Non li puoi cambiare in nessun modo. Se inizi a moltiplicare due per due e il risultato lo moltiplichi ancora per due, all’infinito, segui una strada obbligata, scopri un mondo che e' predisposto in quel modo e in quel modo soltanto. E chiunque percorresse quella strada trovava sempre gli stessi numeri ad attenderlo.
Forse ero un bambino con qualche problema… Ma questo fatto che le relazioni tra i numeri fossero una realta' concreta che potevo scoprire nella mia mente quando volevo e che nessuno poteva modificare mi affascinava.
Mi affascinava anche la meravigliosa sicurezza che mi davano i numeri. Se moltiplicavo 3 x 4 ottenevo dodici. E se tre persone mi regalavano ciascuna 4 caramelle mi trovavo effettivamente ad avere 12 caramelle. Una volta tanto la realta' della mia mente corrispondeva perfettamente alla realta' concreta fuori di me.

Non so fino a che punto Marx ed Engels conoscessero i principi frattali, ne' quanto sapessero della cultura cinese.
So pero' che Marx scrisse parecchi articoli giornalistici sulla Cina.
Comunque e' curioso che la teoria comunista scientifica sembri presa pari pari dalla concezione taoista del mondo.
Non sappiamo esattamente quando queste idee furono pensate per la prima volta ma possiamo sospettare che le radici del taoismo affondino in epoche piuttosto remote. Sicuramente antecedenti al 1.000 avanti Cristo quando le troviamo gia' in una forma evoluta e strutturata nella cultura dei conquistatori Shang che si dedicano maniacalmente alla costruzione di canali per l’irrigazione e i trasporti e sono patiti per le scienze.
La teoria taoista e' un capolavoro di architettura del pensiero.
Al di la' delle giudizio sulla sua corrispondenza con la realta' non possiamo non restare impressionati dalla semplicita' e arditezza delle idee che contiene e dalla complessa macchina che intorno a queste idee e' stata costruita.

La cattedrale del pensiero taoista e' innanzi tutto completamente laica. Per i taoisti Dio e' la forza creatrice ed e' sprovvisto di una personificazione. Dio e' nelle leggi della natura quindi il devoto studia rigorosamente la natura per avvicinarsi a Dio.
Da questo punto di vista potremmo dire che i cinesi elaborarono la prima forma di pensiero scientifico. Ogni affermazione doveva essere provata attraverso esempi tratti da fenomeni naturali. Non vi era nessun libro sacro che ponesse limiti o imponesse dogmi.
Ma quel che stupisce e' come siano riusciti a concepire un sistema scientifico che ha la stessa naturalezza del mondo dei numeri.
Cosi' come mi basta dire 1-2-3 per creare tutta la matematica cosi' i cinesi partono da una premessa elementare e poi, per secoli si limitano a esplorare tutte le implicazioni che questa premessa contiene in modo frattale.
Ed e' ancor piu' stupefacente osservare che la premessa madre di tutta la scienza taoista e la stessa di tutta la matematica: 1-2-3.
Non c’e' altro.
Essi individuarono semplicemente un secondo sistema di relazioni che e' lo sviluppo della premessa frattale della matematica in un’altra direzione. In effetti non furono il solo popolo a giungere a una simile constatazione, un percorso analogo fu realizzato anche dai cabalisti israeliti.

Spero che tu stia fremendo per sapere come e' possibile sviluppare un'altra branchia della scienza scovando, nella relazione tra i primi tre numeri, la porta per entrare in un altro mondo fenomenico.

Quel che osservarono gli antichi taoisti era il fatto che i primi tre numeri contenevano la matrice frattale della percezione umana del mondo. Le premesse del nostro modo di pensare.
Videro i numeri non come semplici rappresentazioni di quantita' ma come una mappa dei fenomeni essenziali dell’universo.
1 e' l’unicita'. Io sono uno. Ho una misura, occupo uno spazio. L’universo sarebbe completamente diverso se le cose non esistessero come unicita', come entita' indipendenti dal resto.
2 e' il simbolo della relazione. Nell’Universo tutto e' parte di una coppia di elementi. Maschio e femmina; giorno e notte; caldo e freddo; dentro di me fuori di me. Tutto l’universo ruota intorno a questa relazione tra coppie di opposti.
3 contiene il concetto della realta' come frutto di un altro tipo di relazione oltre a quello di coppia. Il tre ci dice che vi sono tre stati, tre fasi, tre mutamenti che coinvolgono ogni elemento esistente.
L’acqua puo' essere solida, liquida o gassosa. Ogni istante inizialmente e' solo immaginato nel futuro, poi diventa presente e infine si trasforma in passato. Il tempo e' un concetto indissolubilmente tridimensionale, non e' possibile formulare l’idea di tempo senza descrivere un futuro, un presente e un passato. Non esiste un punto del tempo che non sia destinato a dover uscire dal futuro per diventare prima presente e poi passato. Ogni elemento per esistere deve essere permeato da queste tre fasi. La forma stessa dell’universo tridimensionale e' l’interazione tra tre qualita': altezza, larghezza e profondita'. 3 sono i colori primari, giallo, rosso e blu.
 
Nella struttura 1-2-3 i numeri non sono considerati indicatori di quantita' ma aspetti della realta'. Ogni cosa e' contemporaneamente caratterizzata dal suo essere 1, 2 e 3 o dall’essere in fasi evolutive caratterizzate da una di queste fasi. Posso dire quanta acqua c’e': una brocca, due brocche, cento brocche. Oppure posso osservare se l’acqua e' da sola o dentro un frutto, oppure se e' liquida, se e' vapore o se e' ghiaccio.
Il concetto 1-2-3 contiene naturalmente anche l’idea di una funzione diversa. Uno contiene solamente la qualita' della separazione, dell’identita' del singolo elemento: io sono uno.
Il 2 e' un concetto doppio. Posso essere maschio oppure femmina. Cioe' posso essere descritto come facente parte di una delle due categorie esistenti tra gli esseri umani.
Il giorno e la notte sono 2 in modo diverso: il giorno diventa notte e la notte giorno. Il concetto 2 descrive quindi anche l’idea di mutamento. Il 2 e' un concetto con 2 significati.
Il concetto 3 e' ancora piu' complesso. Da una parte e' la naturale evoluzione del concetto 2: il maschio e la femmina si uniscono e generano un figlio, tesi, antitesi, sintesi. Ma dentro l’idea 3 c’e' anche una descrizione di cio' che esiste: il mondo che ci circonda e' composto da elementi che sono tutti indiscutibilmente dotati di una massa e quindi sono tridimensionali. E, ancora, ogni cosa muta attraversando 3 distinte fasi evolutive Il seme diventa pianta, la pianta genera il fiore. La Pianta e' composta da radici foglie e fiori. La pianta nasce, si riproduce, muore. Il 3 e' un concetto con 3 significati.
I taoisti non aggiunsero nei secoli neppure una virgola a questa constatazione iniziale.
Si limitarono a chiedersi come questa legge fondante potesse creare l’infinita varieta' di cio' che esiste. Si misero quindi a cercare nel mondo i segni rivelatori della struttura qualitativa 1-2-3.
Essi non inventano un modello, lo scoprono.

Innanzi tutto cercano di riconoscere la struttura 1-2-3 in ogni cosa.
Dividere tutto in due parti distinte e poi individuare 3 fasi evolutive non e' difficile. Ma a che serve?
I taoisti erano gente pratica e volevano poter utilizzare questa loro scoperta per migliorare le loro condizioni di vita.
Il primo settore nel quale tentarono di applicare la struttura 1-2-3 fu la cura delle malattie.
Parliamo di un tempo nel quale non esisteva nessun tipo di medicina se non i riti magici degli sciamani e qualche erba curativa.
I paleo taoisti osservarono innanzi tutto che vi erano malattie legate a coppie di fattori: troppo freddo o troppo caldo. Troppo poco cibo, troppo cibo. Troppo movimento, troppo poco movimento. Ogni tipo di eccesso aveva sintomi specifici in varie parti del corpo.
E questi sintomi avevano evoluzioni diverse a seconda che il malato fosse giovane, adulto o vecchio.
Poi andarono al di la' di queste constatazioni elementari e individuarono tre aspetti notevoli di una persona, probabilmente il battito cardiaco che si ascolta nel polso (forte o debole), la qualita' del respiro (profondo o superficiale), la temperatura del corpo (caldo o freddo).
Usarono una scacchiera composta da 3 caselle per registrare le loro osservazioni mettendo un sasso bianco o un sasso nero su ogni casella. Il sasso nero indicava carenza (freddo), il sasso bianco eccesso (caldo).
Piu' tardi iniziarono a trascrivere queste annotazioni tracciando 3 linee di due tipi: linea intera eccesso di energia, linea spezzata mancanza di energia:
- -
- -
---

In questo modo, combinando 3 linee di due tipi, intera e spezzata, si possono ottenere solo 8 possibili segni.
Ne risulto' la prima classificazione della salute delle persone in 8 categorie.
Questi segni composti da tre linee sovrapposte vengono chiamati trigrammi.
E furono il primo passo della costruzione di un modello del mondo.
Questa divisione in 8 categorie fu applicata alla natura.
L’essere umano ha 8 parti, 4 arti, la testa, il petto, il ventre, il sesso.
Le cose piu' notevoli che posso vedere guardando il mondo sono 8
Terra
Cielo
Acqua
Fuoco
Vento
Tuono
Montagna
Lago

Il mondo che percepiamo e' costituito da 8 elementi

Terra
Aria
Acqua
Fuoco
Legno
Metallo
Luce

I proto taoisti furono presi da una smodata sete di archiviazione. Una febbre che li portava a gioire ogni volta che verificavano che veramente era possibile classificare il mondo in 8 categorie.
A te sembrera' una cosa da poco ma loro vivevano in universo completamente sconosciuto e il fatto di poterlo classificare sedava la loro ansia.
Dedicandosi a questa passione classificatrice a un certo punto ebbero l’idea di sviluppare il sistema ottenendo una griglia piu' fitta.
Ma come si doveva procedere?
Essi decisero di provare a mischiare a due a due i trigrammi ottenendo 6 linee sovrapposte. Ognuna poteva essere intera o spezzata.
Cosi' facendo arrivarono in un sol colpo a possedere 64 simboli (8x8=64).

L’uso che ne fecero fu molto curioso.
Essi scoprirono che vi erano 3 punti su ogni polso che davano un “suono” diverso. Sono punti dove effettivamente il battito cardiaco risuona in modo differente.

Dimostrazione chimica dell'esistenza di Dio

Non e' una constatazione difficile. Basta appoggiare le dita come nel disegno, avere un po’ di pazienta, spostare di qualche millimetro le dita e si sentono distintamente 3 polsi. Generalmente in uno dei due polsi il battito cardiaco risuona piu' forte. E questa realta' e' strana, perche' il battito del cuore appare diverso? I taoisti sospettarono che si trattasse di un segnale sullo stato di salute di una persona.
Registrando sopra una scacchiera a 6 caselle con sassolini bianchi e neri, se un polso era piu' forte o piu' debole degli altri si otteneva uno dei 64 esagrammi.
Come ho gia' raccontato nel secondo capitolo essi realizzarono un’operazione simile classificando 6 sapori fondamentali delle piante. E quindi provarono a dare al malato una pianta che fosse catalogata nella stessa categoria/esagramma.

La cosa incredibile e' che funziono'.

Dopo qualche secolo di ricerche e sperimentazioni arrivarono a compiere un’altra osservazione elementare che ebbe grande impatto sul loro modello dell’universo.
Nell’antichita' cinese uno dei sistemi piu' efficaci di cura erano i massaggi. Innanzi tutto perche' il massaggio ha una grande capacita' di ridurre la percezione del dolore e far rilassare il malato, il che e' fonte di beneficio.
A furia di ascoltare il risuonare dei polsi e massaggiare, scoprirono che se uno dei polsi era irregolare vi era una serie di 5 punti doloranti. Se quel punto sul polso era dissonante erano doloranti sempre gli stessi 5 punti. Questi punti si trovavano lungo linee che partono dalle punte delle dita di piedi e mani e arrivavano al gomito o al ginocchio. Sui testi di medicina tradizionale cinese in uso oggi, sono indicati come Punti Antichi. Sono i punti di cura piu' facili da individuare.
A furia di osservare quali malattie provocavano dolore in un certo gruppo di punti, determinarono che ogni punto di ascolto sul polso e ogni gruppo di 5 punti sensibili sulle articolazioni, fosse collegato a un organo: cuore, fegato, reni eccetera.
Poi immaginarono che i punti sensibili fossero disposti lungo canali di energia e fossero simili a rubinetti. Massaggiandoli si poteva aprirli e chiuderli.
La cosa interessante di questo procedimento medico e' che dopo poche ore di lezione una persona e' in grado di classificare lo stato dei 6 polsi e individuare quale gruppo di punti sara' dolorante grazie a un semplice grafico.

Non sto sostenendo che il sistema di auscultazione dei polsi cinese sia semplice. E’ complicatissimo e richiede anni di studio e pratica. Ma qui sto parlando di una versione primitiva e grossolana del sistema, con sei punti di ascolto invece dei 12 individuati in seguito, e solo due tipologie di polso classificate. In alcune scuole di agopuntura oggi si riconoscono decine di caratteri in ogni polso.
Ma sicuramente all’inizio era gia' un grande risultato poter dare la sensazione al malato di avere una grande conoscenza del suo corpo, tanto da potergli predire dei punti doloranti.
 Immagino lo stupore che deve aver prodotto una simile scoperta. Al di la’ dell’efficacia della medicina tradizionale cinese, resta notevole questo fatto che una modesta conoscenza dell’ascolto dei polsi e della disposizione dei punti corrispondenti ai polsi, possa permettere allo sciamano di dire al malato: “Hai l’energia del fegato squilibrata, ora ti tocchero' sul canale del fegato e sara' dolorante.”
E poi cosa facevano questi medici primitivi?
Procedevano individuando, sempre sulla base della sequenza di polarita' osservata nei punti sui polsi, la pianta adatta alla cura. Oppure lo sciamano agiva individuando e massaggiando una serie di 5 punti non doloranti che avrebbero agito sui punti doloranti sciogliendo lo squilibrio. E questo veniva fatto sempre usando come bussola il sistema di catalogazione degli esagrammi.
Per inciso e' molto interessante questa strategia che troviamo chiaramente espressa nel ne I Cing, un testo di medicina che ha piu' di 2.000 anni. Il medico non interviene curando la malattia ma rafforzando una funzione sana del paziente. Sara' questa funzione rafforzata in modo appropriato, che agira' regolarizzando l’organo malato. Cioe' il medico non cura la malattia ma rafforza il corpo cosi' che abbia le forze per curarsi da se'.
Ancora una volta ci imbattiamo in una strategia che tende a far lavorare insieme piu' forze agendo da stimolo dei fenomeni piuttosto che impegnandosi in prima persona. Come ho raccontato, i vietnamiti sbaragliarono i cinesi usando la forza immensa delle maree per far arenare la loro flotta.
Sun Tzu, nel suo “L’arte della guerra” che e' il primo manuale di arte bellica al mondo, dice che un esercito molto potente non ha bisogno di combattere e che vincere senza combattere e' il migliore dei risultati.

La strategia dei numeri
Il pensiero cinese fu profondamente influenzato dalla convinzione che il modello dei 64 esagrammi, fosse realmente corrispondente alla realta' materiale. Oggi i 64 esagrammi sono noti come I Ching e sono considerati un arcano sistema di divinazione e pubblicati nella loro versione imperiale con l’interpretazione e i commenti dei saggi di corte. Pochi si interessano al suo essere il primo grande tentativo di catalogare i fenomeni.
I taoisti furono impressionati dalle osservazioni sulle malattie e le guarigioni e si misero a riflettere sulla possibilita' di trarre altro dai loro preziosi 64 esagrammi.
Potevano essere utilizzati per spiegare le origini e la conformazione dell’universo?
Qualche secolo dopo riuscirono a sintetizzare un modello dell’universo, a partire dalle sue origini, estremamente lineare.
Essi immaginano che il mondo sia costituito da particelle di pura energia, di un unico tipo, che a causa della direzione del loro movimento si polarizzano.
Esse danno vita a particelle yin e yang che si combinano tra loro. (Nota 1)
Questa unione avviene sulla base di polarita' contrarie (yin e yang).
Il livello piu' piccolo della realta' e' costituito quindi da 8 particelle suddivise in 4 coppie. Ognuna di queste particelle ha 3 qualita' relative al proprio movimento.
La teoria continua prevedendo che queste particelle sub atomiche si uniscano tra di loro formando atomi di sostanze diverse.

E fino a qui e' semplicemente incredibile che migliaia di anni fa essi abbiano realizzato la descrizione di un modello del mondo sub atomico che corrisponde perfettamente al modello dei quark (su questo discorso vedi “Il tao della fisica” di Capra).
Abbiamo raccontato come con le conchiglie e una scacchiera a 6 caselle posso creare un sistema di classificazione delle piante sulla base dei 6 sapori fondamentali. Se una pianta e' amara metto una conchiglia sopra la casella corrispondente al sapore amaro.
Abbiamo detto che successivamente queste annotazioni sono state rappresentate con gli esagrammi, serie di 6 linee, intere o spezzate, una sopra l'altra.
A quel tempo avevano evidentemente un linguaggio ben articolato. E si erano accorti che le sequenze di suoni che formano le parole che indicano le cose, contenevano un numero limitato di suoni.
Con un numero limitato di suoni posso dire tutte le parole combinandole in modo diverso. Anche se la scrittura cinese era prevalentemente ideogrammatica cio' non vuol dire che non avessero identificato i singoli suoni che componevano le parole.
Scelsero di usare gli ideogrammi perche' la lingua cinese ha molte parole con suono uguale che variano di significato cambiando il tono. Quindi scrivere le lettere non bastava, bisognava scrivere anche il tono. Insomma complicato. Inoltre la scrittura a ideogrammi dava modo a popolazioni che parlavano lingue diverse di capirsi perche' la scrittura era basata sui concetti non sui suoni.
Cosi' arrivarono a pensare che i 64 elementi primari dell’universo, che essi rappresentavano con i 64 esagrammi, fossero le lettere che mischiate davano vita a tutte le cose del mondo.
Essi avevano poi notato le affinita' esistenti in tutte le forme della natura. Le piante e gli animali hanno in comune molte cose. Se tagli la corteccia di un albero esce la linfa se tagli la pelle di un uomo esce sangue. Piante e animali emanano odori, hanno bisogno di cibo, cercano il sole. Probabilmente intuirono anche che le piante respirano.
Gli alberi non camminano ma hanno molte braccia sopra e molte gambe sotto.
Maturarono quindi l’idea che vi fosse una corrispondenza tra tutti gli elementi esistenti.
Le stesse sequenze di yin e yang nei minerali, nelle piante e in ogni specie animale?
E questo permise loro di immaginare una pianta che avesse dentro la stessa sequenza che si ritrova in presenza di una data malattia, quindi posso usare quella pianta per curare quel malato che le e' simile. Oppure scegliere una pianta che sia “di segno” contrario.
Trasformo le caratteristiche del malato in sequenze di polarita' e poi vado a cercare una pianta che abbia la stessa struttura, contenga la stessa sequenza di polarita' positive o negative.
La stessa sequenza e' contenuta in diverse entita'. La sequenza e' la stessa ma da' vita a creature diverse a seconda del contesto nel quale e' inserita.
Ancora una volta il concetto frattale.
Quando arrivarono a formulare questa idea gli antichi alchimisti cinesi resettarono la loro mente.
Avevano trovato la chiave universale.
Immaginarono che le particelle sub atomiche fossero determinate dal sistema di polarita' che essi avevano mappato con le conchiglie appoggiate sopra una scacchiera e poi con i sassolini bianchi neri.
L’universo e' un immenso sistema di scacchiere.
Scopo della vita e' crescere in tutte le direzioni occupando via via le caselle della scacchiera. Il batterio diventa topo, elefante, uomo.
Esistono 64 categorie essenziali, e esistono 64 tipi di sostanze, animali e piante. E ogni livello puo' a sua volta essere ulteriormente suddiviso in un sottogruppo composto da 64 elementi.
Questa e' l’idea generale.
Ma come si arriva alla varieta' dell’universo partendo soltanto da due polarita' disposte sopra una scacchiera con 6 caselle?
E’ un po’ poco per rappresentare la complessita' del mondo.
Per comprendere questa idea possiamo rovesciare il punto di vista.
Esiste un solo tipo di mattone che forma tutto. Ed esiste una legge che impone all’universo di svilupparsi in tutte le direzioni, di esplorare tutte le possibilita' di esistere.
La forma stessa del mattone di base determina cosa puo' esistere e cosa no. Contiene potenzialmente tutte le forme del possibile e la sua forma determina i limiti di quel che puo' esistere.
Il gioco degli scacchi e' in realta' una meravigliosa allegoria del mondo. Ci sono 64 caselle, 32 nere e 32 bianche. E dei pezzi che si muovono soltanto in 3 direzioni. Avanti o indietro, a destra o a sinistra, diagonalmente. Ogni pezzo si puo' spostare per una o piu' caselle ogni volta.
Ognuno dei 6 pezzi puo' muoversi in modo diverso.
Niente e' permesso al di fuori di queste regole, i pezzi non possono saltare, non possono uscire dalla scacchiera, non possono cambiare le regole a cui sono sottoposti.
Queste semplici leggi determinano differenze strutturali enormi e determinano percorsi differenti. Un alfiere potra' raggiungere tutte le caselle di un colore ma mai nessuna casella dell’altro perche' si muove solo in diagonale. Il cavallo puo' raggiungere tutte le caselle della scacchiera ma per arrivare nelle caselle a fianco di quella che occupa deve fare tre mosse.

Un altro gioco inventato come gli scacchi dai cinesi, e' il Go (accento circonflesso sulla O).
Qui invece di una scacchiera abbiamo una griglia, si gioca con pedine bianche o nere che non si spostano. All’inizio della partita la griglia e' vuota e a turno i giocatori mettono una pedina all’incrocio di due linee.

Scacchiera GO

Il gioco consiste nel creare una linea continua di pedine che diventa una specie di animale. Questo animale ha bisogno di respirare e per farlo deve avere a disposizione almeno un incrocio che non sia occupato da una pedina. Quando le pedine circondano un gruppo di pedine avversarie senza lasciar loro un incrocio vuoto tutte le pedine muoiono.
Non esiste nessuna limitazione alle forme che si possono costruire. Tutte le forme vanno bene fino a quando respirano.
Non so quante forme “vive” si possano creare giocando a Go, ma sicuramente si tratta di un numero notevole. Ovviamente la possibilita' reale di una forma di esistere veramente dipende da come l’avversario distribuisce le sue pedine.

Una mappa e' solo la rappresentazione della realta'
Per capire fino in fondo l’idea taoista del mondo possiamo approfondire il loro punto di vista.
Essi non stavano cercando di capire tutte le caratteristiche dell’universo. Sapevano di non avere a disposizione mezzi per guardare dentro gli atomi o le cellule. Quel che cercavano era un modello che permettesse loro di desumere informazioni utili sulla realta'.
Meglio poco che niente.
Pensavano di aver individuato una cosa soltanto: un principio che permetteva di scoprire quali erano gli elementi simili tra le diverse categorie del creato. Sapere quale pianta aveva una struttura energetica corrispondente a quel particolare malato era gia' moltissimo.
Ma il possesso di un METRO GLOBALE DELLE POLARITA’ contenute in qualsiasi cosa permise loro di compiere un’altra impresa enorme. I fabbri iniziarono a realizzare esperimenti arditi. Classificarono con il sistema dei 64 esagrammi minerali e metalli, poi osservarono le differenze nella sequenza di polarita' che caratterizzava il ferro e iniziarono a correggerne le caratteristiche aggiungendo minerali che avevano una sequenza che ADDIZIONATA a quella del ferro poteva renderlo piu' resistente ed elastico.
Bastava guardare come erano disposte le linee intere e spezzate che riassumevano la sequenza di polarita' del ferro e decidere quale linea si voleva provare a far cambiare di segno per migliorare il ferro. Quindi nel processo di lavorazione si aggiungeva una sostanza nella quale proprio quella linea fosse corrispondente al cambiamento che si voleva ottenere.
Questo permise ai cinesi e ai giapponesi, che adottarono piu' tardi il sistema cinese, di costruire spade d’acciaio con caratteristiche straordinarie che solo molto piu' tardi altri popoli riuscirono a eguagliare.
Gli astronomi fecero lo stesso. Si erano convinti che vi fosse una corrispondenza tra la disposizione dei pori della pelle del ventre di una persona e la posizione degli astri nel cielo. Un’idea piuttosto originale. Applicando pero' il loro sistema di classificazione alla distanza dei pori della pelle e confrontando il risultato con quel che vedevano nel cielo riuscirono a interpretare correttamente i movimenti delle stelle e dei pianeti, registrando anche l’esistenza di stelle quasi invisibili a occhio nudo. Sapevano cosa cercare prima di alzare gli occhi al cielo. O almeno cosi' ci hanno detto.
Ma possedere questo modello del mondo fu utile anche perche' essi cercarono di utilizzarlo come bussola strategica delle loro ricerche.
Le spade cinesi e giapponesi sono superiori a quelle costruite da altri popoli perche' si basano sull’idea che un oggetto e' migliore tanto piu' riproduce la struttura stessa dell’universo.
Cosa rende forte l’universo? Il suo essere prodotto dall’interazione di due polarita', lo yin e lo yang. La sua forza nasce anche dal fatto che tutto cio' che esiste e' frutto dell’insieme di moltissime particelle unite tra loro.
Allora costruiamo una spada che sia polarizzata: composta da molti strati di ferro (tenero) e di acciaio (duro) sovrapposti e saldati assieme. Alcuni artigiani arrivarono a costruire spade composte da 32.768 strati. Per farlo battevano una lamina di ferro e una di acciaio incandescenti, fino a unirle in una striscia larga il doppio della spada che si voleva costruire. Poi la piegavano longitudinalmente, la arroventavano di nuovo e la appiattivano fino a raddoppiarne la larghezza. Poi la piegavano un’altra volta. E avanti cosi'. Ogni piegatura aumentava l’elasticita' e la resistenza della spada creando un’affilatura strutturale impareggiabile. Arrivavano fino al massimo di 15 piegature. Che davano appunto 32.768 strati. Ulteriori piegature erano inutili.

Gli enormi successi della cultura cinese sono in gran parte frutto di questa linea strategica che mirava a riprodurre le caratteristiche dell’universo.
Non a caso per millenni la scienza e la tecnologia cinesi anticiparono di secoli le conoscenze del resto del mondo.
Mentre in Europa si andava avanti alla cieca, in Cina la sperimentazione seguiva linee che erano predefinite e che a volte permettevano di immaginare prima che cosa si sarebbe potuto ottenere. Ovviamente si trattava di modelli approssimativi che richiesero comunque una sperimentazione enorme e l’esistenza di una casta di scienziati che dedicavano l’intera vita a questo lavoro e si tramandavano le conoscenza di padre in figlio. Ma il loro percorso era comunque piu' agevole perche' possedevano un modello che anche se in modo grezzo, coglieva gli aspetti fondamentali della natura.
Ma il fatto che usassero metodi primitivi non impedi' loro di arrivare ad un’approssimazione stupefacente alla realta'.
Stupisce  che essi ragionarono come un moderno fisico quantistico.
Anche i greci arrivarono a immaginare che la realta' fosse composta da particelle piccolissime. Ma le vedevano come qualche cosa di solido.
Gli 8 componenti di base dell’universo cinese invece non sono particelle di materia e neppure semplici nuclei di energia. Esse sono delle direzioni di movimento. Delle possibilita' non delle cose solide o delle semplici cariche magnetiche.

Come usare il nodello taoista nella vita di tutti i giorni
Mao Tze Tung (Mao Tze Dong) e' un personaggio molto discutibile. Pero' ha compiuto varie azioni geniali.
Una di queste e' stata infilare per intero la filosofia taoista nei suoi scritti comunisti.
Nel famosissimo “Sulla contraddizione” usa senza mezzi termini il modello taoista per spiegare che l’1 si divide in 2 e che vi sono due forze contrapposte in tutti i fenomeni naturale. E vi e' una contraddizione generale e vi sono contraddizioni all’interno di ogni elemento della contraddizione principale.
E questo discorso non lo fa per sfoggiare sapienza antica ma per spiegare perche' e' giusto schierarsi insieme ai mortali nemici di sempre, i nazionalisti cinesi di Chiang Kai-shek  contro l’invasore giapponese.
Sapere che anche le relazioni umane, a tutti i livelli, sono determinate da scambi di energia e dalla ricerca di equilibrio tra le due forze fondamentali e' utile anche in amore.
Vedo spesso coppie che fanno a gara. C’e' una competizione in qualche cosa e ognuno dei due cerca di vincere e di rinfacciare all’altro il suo essere inferiore.
Vincere competizioni con la persona che si ama e' in effetti idiota: si crea uno squilibrio. Se una persona accumula troppo yang l’altra persona, automaticamente, dovra' riequilibrare la situazione diventando troppo yin.
Cioe' se tu vinci troppo al videogames e glielo rinfacci tracotante e vanitoso poi lei va a letto con un altro. Non e' bene.
Se poi succede che c’e' una discussione importante e alla fine si vede che avevi ragione tu perche' i fatti sono chiari, allora e' meglio che tu faccia proprio finta di niente. Mai, in nessun caso dirle: hai visto!?!
Sarebbe micidiale. Lei poi si vendica. Se invece stai zitto come uno scalino di marmo, lei si accorge che sei stato magnanimo, si commuove per la tua squisita sensibilita', aumenta la fiducia che ha in te, e poi ti fa delle cose estremamente yin.

E’ la storia dello yin e dello yang. Va avanti da 4 miliardi di anni.
E tutto dipende da un modello matematico pazzesco.

PS
Sull’argomento di questo capitolo ho scritto: “La dimostrazione chimica dell’esistenza di Dio” che tratta della numerologia primitiva,
In questo testo tento la ricostruzione dettagliata del sistema dei 64 esagrammi. Infatti oggi possiamo solo immaginare come fosse il sistema originario perche' i testi che lo descrivevano sono andati distrutti.
Questo libro parte dalla sconcertante constatazione che esistono somiglianze impressionante tra I Cing e la Cabala, il sistema ebraico di catalogazione del mondo.
Ma non solo sono uguali premesse, strategie e modo di pensare.
Smontando e rimontando queste due mappe credo di aver dimostrato che sono solo due modi di descrivere lo stesso identico modello. Il fatto che la Cabala sia basata su 22 numeri e non su 64 dipende non dalla sostanza del discorso ma dalla simbologia scelta. In effetti analizzando i Dimostrazione<br />
chimica dell'esistenza di Diodue sistemi troviamo che combaciano e il 64 spunta nella Cabala mentre il 22 spunta nel I Cing. Sono due sistemi complementari, due strade per arrivare nello stesso posto.
Il libro e' disponibile su www.commercioetico.it, una sintesi e' disponibile in inglese su http://www.jacopofo.it/I%20king/contents.html

Su questo tema ho scritto un secondo libro “La macchina teorica dell’agopuntura primitiva” di prossima ripubblicazione.
Si tratta anche qui di un tentativo di archeologia del pensiero.
I manuali di medicina tradizionale cinese che sono arrivati fino a noi sono mancanti di una parte che descriva come dai 64 esagrammi si sia arrivati al riconoscimento dei 5 elementi, dei 12 organi con 24 canali eccetera. Credo di essere riuscito a mettere insieme una ricostruzione plausibile di tutto il modello primitivo soggiacente alla medicina tradizionale cinese come noi la conosciamo oggi.

Nota 1: Queste particelle hanno 2 polarita' dovute al senso del loro movimento: sia come direzione sia relativamente al senso orario o antiorario.
Esse si muovono dal loro centro descrivendo un percorso a 8 e girando su loro stesse come fa ogni giorno la terra. Il loro movimento puo' essere identificato quindi in tre modi.
Una particella  puo' trovarsi in fase di allontanamento o di avvicinamento al centro, puo' percorrere la traiettoria a 8 dal centro alla periferia, in senso orario o antiorario. Puo' girare sul proprio asse in senso orario o antiorario.

 

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