I Romanzi e le storie di Jacopo Fo

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Non raccontiamoci balle: e' veramente in corso lo scontro tra il Bene e il Male!

 

Capitolo quarto

E possiamo vincerlo.
E qui discutero' del perche' i malvagi partono svantaggiati rispetto alle brave persone.
Del perche' cosi' spesso i buoni commettono errori grossolani che vaporizzano ogni vantaggio iniziale.
Del come costruire una strategia esistenziale che aiuti le brave persone a non farsi male da soli.
(Il cuore dello scontro sociale e' tra stronzi e beneandanti. Cerchiamo di darci un’organizzata senno' ci menano.)

Non e' piu' tempo di grandi scontri ideologici e religiosi. Molte persone, se sentono parlare di scontro tra Bene e Male (con la maiuscola), sorridono con compatimento.
Io invece credo che sia necessario riaffermare questo concetto.
Affrontiamo questo mondo impreparati, ci educano in modo belluino, non ci forniscono le informazioni fondamentali per agire in modo sensato e dobbiamo affrontare grandi problemi filosofici come farci una ragione del fatto che la vita abbia un termine e che rischi pure ogni sorta di malanni.
CHE PALLE!
E come se non bastasse ci sono in giro un sacco di malvagi rompicavolo che si dedicano intensamente ad ammorbarti l’esistenza ostacolandoti, colpendoti, attentando in mille modi al tuo benessere.
PEZZI DI MERDA SECCA!!!
E non mi riferisco solo a politici corrotti e maniaci sessuali, preti pedofili, imprenditori ladri, truffatori, medici e ingegneri incompetenti, guidatori imbecilli, terroristi, criminali e simili.
Chi si adopera grandemente per rovinarci la vita, i piu' infidi, sono un gruppo di esseri umani dei quali la magistratura, ahime', non si occupa mai, sui quali i leader di partito non fanno comizi. Non ci sono manuali nelle librerie per affrontarli e non ci sono scuole quadri che ti offrano una formazione adatta a distruggerli.
Ma sono loro l’Humus del Male. La fanghiglia putrescente del mondo.
Sto parlando degli STRONZI!
Essi si dividono in 6 grandi categorie:

Gli spettegolanti.
Quelli che ti vengono a dire che Paolo ha parlato male di te (e godono a vedere quanto ci resti male).

Gli spargiletame.
Quelli che ti descrivono con dovizia orrenda di particolari disgustosi il loro ultimo intervento chirurgico (o qualunque altra disgrazia sia capace di rovinarti la giornata).

Gli sprovvisti di rispetto.
Quelli che ti chiedono la macchina e poi te la restituiscono con il serbatoio vuoto (e mai che ti offrano un caffe').

Gli inetti.
Quelli che ti dicono che fanno una cosa e poi non la fanno. E poi ti spiegano che non sono riusciti a fare la traduzione perche' non avevano il vocabolario. Gli manca sempre qualche cosa.

I non professionisti.
Quelli che ti dicono che fanno una cosa e invece fanno un disastro epocale perche' ne fanno un’altra (che non ti avevano detto). E poi si scusano perche' non avevano il vocabolario di inglese e allora hanno tradotto in cinese.

I depressivi.
Quelli che ti dicono che tanto non riesci a combinare niente. E a volte hai la sfiga che siano il tuo papa' e la tua mamma.

Questo e' il grande esercito del male.
Sono loro che danneggiandoci la voglia, l’autostima, la fiducia, la speranza, ci rendono quotidianamente deboli e insicuri.
Io sto veramente meglio da quando ho iniziato a non rivolgere piu' la parola a persone di questo tipo.
Sono stronzi. Meglio perderli.

Non ha senso che tu ti ribelli a un governo di ladri e magari fai pure i cortei e non dedichi un po’ di energie a combattere gli stronzi nel tuo giro di frequentazioni.
Bisogna dare loro battaglia. Bisogna dirglielo. Difficile che capiscano ma comunque si puo' sperare di contenerli. Fare argine.
E’ una necessita' storica.
Una battaglia centrale. Lo dobbiamo dire con gli altoparlanti. Fare comizi, volantinaggi.
Facciamo una giornata mondiale dello stronzo. In quel giorno li' tutti vanno dagli stronzi che conoscono e glielo dicono. E poi si dovrebbe istituire un archivio degli stronzi.
Almeno per quanto riguarda avvocati medici e geometri. Sono pericolosissimi e nessuno se ne occupa.
So che non sara' facile… Ma varrebbe forse la pena di tentare.
Ma e' importante che io mi renda conto che quando voglio realizzare qualche cosa gli stronzi li devo mettere in conto dall’inizio. Devi sapere che c’e' un costo-stronzi per qualunque impresa. Vuoi costruire una casa? Hai calcolato l’eventualita' dell’ingegnere del Comune stronzo? Guarda che ti tocca matematicamente uno stronzo comunque. Se non e' un burocrate e' il geometra o il costruttore. Oppure quello che ti vende le finestre. Non ci scappi.

Gli stronzi hanno cosi' grande capacita' di danneggiarci l’esistenza perche' il meccanismo della determinazione nel realizzare qualche opera e' molto delicato, soprattutto per chi e' alle prime esperienze. Provi, fallisci, ti demoralizzi e passi il resto della vita a non concretizzare quel che desideri.

Ma il danno materiale degli stronzi e' forse il meno.
Il guaio e' che minano la tua determinazione, l’immagine che hai di te e quindi il peso di quello che fai. La caduta di energia che ne consegue modifica la tua idea di te, cosi' cambiano i messaggi che trasmetti attraverso i tuoi movimenti e il tuo atteggiamento corporeo. E questo ti toglie potere.

Ma la questione va ben al di la' di questo.
Proprio a causa della sordita' sensoriale, del non ascolto di se', del non uso del peso delle intenzioni emotive, e degli insuccessi, finisce che non mi rendo conto delle reali dinamiche evolutive della situazione.
Alla fine siamo prigionieri della visione dei libri di storia della scuola. Tutto viene compiuto attraverso battaglie, avvelenamenti, complotti. E anche tra i ribelli ce ne sono molti che credono all’esistenza di complotti super potenti che determinano i grandi cambiamenti storici: gli Illuminati, i Rothschild, la Massoneria. Si', e' vero, esistono i complotti, ci sono persone che ci provano. Ma non ci riescono. Perche' la storia viaggia su altri binari, misure ben piu' grandi della misura di un pugno di potenti.
Ci sono alcuni fatti storici esemplari che nessuno e' riuscito ancora a spiegare.

CHI HA DETTO AL DALAI LAMA CHE C’ERA LA RIVOLUZIONE?

Il piu' grande cambiamento storico degli ultimi 50 anni, e' la grande ribellione mondiale alla rigida cultura autoritaria che ha sconvolto il mondo intorno al 1968.
Quello che sfugge di questo evento e' che ha coinvolto non soltanto i giovani occidentali ma anche i giovani cinesi che vivevano condizioni economiche e sociali completamente diverse. E come se non bastasse questo vento e' arrivato fin nei piu' sperduti monasteri tibetani e nelle case di fango degli sciamani messicani.  Questi mistici hanno deciso contemporaneamente di rendere note ai non iniziati le informazioni che in segreto si tramandavano da secoli.
Non e' successo nulla che possa spiegare la contemporaneita' di un tale fenomeno a un livello cosi' profondo. Il cambiamento culturale ha coinvolto studenti, operai, contadini, sacerdoti, scienziati, artisti, artigiani, professionisti. Non c’e' stata branchia dell’attivita' umana o zona nel mondo dove il vento del rinnovamento non sia arrivato.
Come e' successo?
Se osserviamo bene quegli anni scopriamo che c’e' stato un gran viaggiare. Gli studenti, gli antropologi, gli artisti occidentali sono migrati su tutto il pianeta, raggiungendo popolazioni sperdute nelle giungle per fotografarli, intervistarli o solo per farci quattro chiacchiere.
In Cina chiusero le scuole superiori per un anno e 80 milioni di studenti e professori iniziarono a girovagare per il paese, pagandosi il viaggio lavorando nelle comuni agricole.
Per spiegare l’entita' di simili fenomeni i messaggi non verbali non sono sufficienti. Gli esseri umani, infatti, non si limitano a comunicare in modo inconscio ma si sintonizzano anche, costantemente, con gli altri esseri umani.
Ovunque si incontrino.
E’ noto che le donne che vivono o lavorano assieme tendono a sintonizzare il periodo mestruale. Questo avviene perche' nel branco si deve conservare la ricchezza genetica. Se le donne avessero il mestruo in periodi diversi sarebbero anche fertili in periodi diversi. Quindi un solo maschio grande e grosso o bellissimo potrebbe ingravidare tutte le femmine. Il che vorrebbe dire perdere rapidamente il patrimonio genetico di quelli gracilini e timidi.
Se invece tutte le donne sono fertili nello stesso momento i maschi piu' aitanti non ce la fanno a far l’amore con tutte le donne. Quindi resta qualche possibilita' anche per i piu' sfigati della compagnia.
Ma quel che mi interessa qui sottolineare e' che questa sincronizzazione del mestruo avviene in maniera assolutamente incontrollabile e inconscia ma prevede un certo livello di complessita'. In qualche modo un certo meccanismo inconscio della donna registra l’insieme dei tempi mestruali di tutte le altre donne e decide di anticipare o ritardare gradatamente i mestrui fino a combaciare con il tempo medio del gruppo.
E’ complicatissimo!
Chi fa questi conti?
Nella sperimentazione di nuovi farmaci ci sono svariate ricerche che dimostrano un altro fatto apparentemente strano: se nel gruppo che prende la medicina vera ci sono alcuni che hanno un effetto collaterale (ad esempio brufoli sulle chiappe) anche nel gruppo di pazienti che prende una medicina finta (placebo) ce n’e' qualcuno che ha lo stesso effetto collaterale. Come ha fatto a sapere che quella medicina (che lui non ha preso) poteva provocare quell’effetto collaterale? Chi glielo ha detto?
E’ stato evidentemente un messaggio che ha ricavato guardando alcuni pazienti e percependo che emettevano il segnale corporeo: “Brufolo sulla chiappa”. Quindi, siccome era convinto di prendere la medicina vera e' scattato dentro di lui uno strano meccanismo imitativo e s’e' fatto venire un brufolo sul sedere per sentirsi ancor piu' parte del gruppo.
Esistono molti studi sull’ipnosi che dimostrano che agire in gruppo, in sincrono, e' un’attivita' che da' molto benessere. E’ la molla che spinge le persone a lasciarsi ipnotizzare. Trovano gradevole che una voce esterna si sostituisca a quella interiore. Imitare, eseguire gli ordini, accettare le gerarchie, ha i suoi vantaggi.

UN VIRUS COMPORTAMENTALE HA FATTO CROLLARE IL MURO DI BERLINO

Quello che voglio arrivare a dire e' che la rivoluzione del 1968 e' stata un fenomeno virale portato dal linguaggio corporeo dei viaggiatori. Un linguaggio che a volte si e' mosso di citta' in citta' passando di mano in mano, a volte ha fatto un balzo di migliaia di chilometri in aereo.
Non e' magia, avrai di certo sentito dire che e' stato calcolato che nel mondo esistono solo 6 gradi di separazione. Cioe', la distanza tra te e un qualunque essere umano sul pianeta e' di soli sei passaggi. Tu conosci uno che conosce uno che conosce uno che conosce uno che conosce uno che conosce Obama.
La rivolta della fine degli anni sessanta in realta' e' maturata via via, lentamente, e a un certo punto ha raggiunto il punto critico, quando una percentuale sufficiente di esseri umani, giovani soprattutto, ha iniziato ad andare in giro con stampato in faccia la frase: “Voglio ribellarmi ai condizionamenti patriarcali!” E quando le immagini dei capelloni e delle minigonne sono state stampate in un numero sufficiente di volte, e' partita la rivoluzione sessuale e tutto il resto.
Un fenomeno analogo ha abbattuto l’impero sovietico in maniera per lo piu' pacifica. Anche qui la diffusione subliminale di un messaggio corporeo condiviso da qualche milione di persone ha determinato l’implosione di uno degli imperi piu' potenti della storia.
L’atteggiamento della gente, l’attitudine emotiva, il peso del loro agire ha determinato lo sgretolarsi della capacita' dei soldati di credere che fosse giusto sparare sulla folla e della capacita' dei generali di credere che i soldati avrebbero obbedito se avessero ordinato loro di sparare sulla folla. Ed era esattamente quello che pensava anche Gorbaciov, che era il grande imperatore.
E prima della rivoluzione del 1968 ce ne fu un’altra della quale non si parla quasi mai: dopo la Seconda Guerra Mondiale, inspiegabilmente, senza che nessuno combattesse particolari battaglie, centinaia di milioni di mamme smisero di fasciare i neonati. Costume barbaro che imponeva ai piccoli sofferenza fisica, psicologica e danni fisiologici di vario tipo. Una costrizione allucinante, una forma di annientamento dell’istinto naturale (muoversi!).
La generazione che si ribello' nel 1968 fu la prima generazione nella quale la maggioranza dei giovani non avevano sperimentato la violenza della fasciatura costrittiva.
Ma anche qui: come ci spieghiamo la sincronicita' di questo fenomeno? Sembra quasi che abbia agito un’intelligenza collettiva.
Il libro “L’intelligenza della folla” parla proprio di questo. Cita decine di ricerche che dimostrano come in molti campi la media delle risposte di un gran numero di persone si avvicini sorprendentemente alla risposta esatta. E questo vale per le elezioni, il numero di fagioli contenuti in un barattolo, le partite di calcio e le quotazioni azionarie. In qualunque campo la media delle risposte di un gran numero di persone e' piu' precisa delle previsioni di qualunque specialista.
Il meccanismo e' talmente efficiente che ormai ci sono agenzie di sondaggi che utilizzano abitualmente il parere della folla per realizzare previsioni attendibili.

SCIMMIE SALATE E LATTARINI IMBROGLIONI

La scienza non e' ancora arrivata a spiegare alcuni fenomeni che riguardano l’interazione tra un gruppo di animali.   
Un esperimento su un gruppo di scimmie ha dimostrato la potenza dei comportamenti di gruppo.
I ricercatori danno alle scimmie patate dolci, che loro amano, abbandonandole sulla spiaggia. Poi mostrano ad alcune giovani scimmie che si possono lavare le patate nell’acqua di mare, cosi' non si magia sabbia e l’acqua salata rende ancora piu' buone le patate dolci.
Il nuovo comportamento si diffonde lentamente e viene adottato via via da altre giovani scimmie. Ma quando la maggioranza dei giovani impara a lavare le patate in mare, improvvisamente il comportamento viene adottato da tutto il branco.
Ancora piu' stupefacente e' una capacita' dei lattarini, piccoli pesci che vivono in grandi branchi.
Quando un predatore attacca il branco, istantaneamente, tutti i lattarini si dispongono in una posizione tale che il predatore si trova di fronte il naso di uno squalo composto da tutti i lattarini. Una configurazione che dura per meno di un secondo ma che e' in grado di mettere in fuga l’aggressore.
L’affidabile Piero Angela ci informa che questo comportamento e' stato filmato con cineprese ultraveloci e non si e' riusciti a cogliere nessuno scarto temporale tra il momento in cui il primo lattarino, quello attaccato, si dispone in posizione “naso di squalo” e il momento in cui il lattarino piu' lontano si mette in posizione “punta di pinna di squalo”.
Le domande sono due: in che modo i lattarini riescono a comunicare tra di loro l’esatta posizione che deve assumere ogni lattarino perche' il branco nel suo insieme assuma la forma di uno squalo, dal punto di vista del predatore?
Infatti, il problema e' che nessuno dei lattarini vede quello che stanno facendo tutti insieme.
Ma ancora piu' misterioso e' come abbiano fatto i lattarini a inventare una simile tattica.
Un lattarino e' uscito dal branco e si e' messo a far fare le prove di squalo al gruppo?
E come hanno fatto a imparare tutte le posizioni?
Lo squalo lattarino non ha una forma fissa, in cui ogni pesce si piazza ogni volta nello stesso punto. I ruoli cambiano, tutto dipende dalla direzione dalla quale arriva l’attacco.
Anche Piero Angela ha ammesso che deve esserci qualche cosa sulla comunicazione e l’intelligenza collettiva che ancora non sappiamo.
Non cerco certo di sostenere qualche teoria che preveda l’esistenza di poteri telepatici. Nonostante i servizi segreti Usa e sovietici per decenni abbiano realizzato esperimenti costosissimi, non sono mai riusciti a registrare casi di telepatia e alla fine l’idea di usare la telepatia in guerra, come strumento di comunicazione e' stato abbandonato.
Comunque possiamo spiegare questi fenomeni senza ricorrere al paranormale.
Sappiamo che gli animali, anche l’essere umano, hanno sensori in grado di rilevare la polarita' terrestre per orientarsi. Noi siamo dotati di minuscoli frammenti di ferro nel naso. I lattarini potrebbero avere strumenti di conoscenza spaziale in grado di dare loro la percezione della posizione di tutti gli altri componenti del branco.
Sappiamo che le cellule emettono suoni. I lattarini potrebbero essere sensibili a questi segnali cellulari.
Sappiamo che molti insetti si tramandano strutture geometriche e architettoniche complesse, basta pensare alla perfezione esagonale di un alveare. Nel corso di milioni di anni di evoluzioni i lattarini potrebbero aver assorbito la struttura “squalo”. Milioni di anni e miliardi di esperienze possono insegnare molte cose.
Inoltre sappiamo che nella nostra memoria genetica sono scritti comportamenti complessi come la generosita' istintiva delle scimmie che rifiutano il cibo se si accorgono di averne avuto troppo rispetto alle altre scimmie (vedi capitolo 2)
Sappiamo che esiste l’impulso istintivo all’imitazione dei propri simili.
E sappiamo che la mente irrazionale, animale, e' capace di incredibili, istantanee analisi degli aspetti piu' infinitesimali della realta'.
Quello che ci manca e' di capire la potenzialita' dell’azione sinergica di questi elementi ma credo che in futuro si troveranno spiegazioni naturali anche per le capacita' scenografiche dei lattarini.

Un problema analogo e' stato risolto con l’ipotesi Gaia. Negli anni ’70 gli scienziati Lovelock e Margulis, si sono resi conto che gli sbalzi enormi dell’attivita' solare hanno avuto, nel corso di 3,5 miliardi di anni, effetti sulla temperatura del pianeta molto inferiori a quel che sarebbe dovuto accadere. Studiando le stratificazioni e i depositi del terreno hanno scoperto che gli effetti del sole venivano ammortizzati dalle reazioni di vari tipi di batteri che esplodevano numericamente e demolivano una serie di sostanze che si trovano nelle rocce delle montagne. Quindi queste sostanze si scioglievano nell’acqua e provocavano vari fenomeni nella flora e nei batteri acquatici. Partivano cosi' una serie di reazioni a catena su scala planetaria capaci di modificare alcune percentuali delle sostanze presenti nell’atmosfera terreste e quindi la sua permeabilita' ai raggi sociali.
In parole povere il nostro pianeta sarebbe capace di mettersi e togliersi gli occhiali da sole a seconda dell’intensita' della luce solare.
L’insieme delle creature viventi sul pianeta sarebbe cioe' capace di modulare il numero delle nascite e il comportamento a seconda delle esigenze globali della conservazione della vita sul pianeta.
La biologa Lynn Margulis, poi, ha offerto un’altra eccezionale ipotesi alla ricerca scientifica.
Studiando per anni i microrganismi piu' elementari si accorse che alcuni organi di cellule eucariote erano uguali, precisi ad alcuni parassiti, i procariote. Guardacaso proprio nel 1967, alla vigilia della grande rivolta, essa propose una nuova sconvolgente teoria che rovesciava le basi della visione accademica dell’evoluzione. Essa ipotizzo' che organismi originariamente parassiti si siano evoluti arrivando a collaborare con gli ospiti fino a fondersi con essi. Cioe'  che cellule eucariote siano nate dalla cooperazioni di cellule procariote con i loro ospiti. Una fusione tra creature diverse con interessi opposti. Il predatore parassita diventa un alleato essenziale della sua vittima e poi si fonde con essa diventandone un organo e rinunciando alla propria identita' separata per il bene comune.
Un’idea affascinante dalla quale e' nata l’ipotesi che l’evoluzione sul nostro pianeta non sia determinata tanto dalla competizione quanto dalla collaborazione.
Credo che i prossimi anni ci riserveranno meravigliose scoperte in questo campo.
La circolazione e l’elaborazione delle informazioni nel regno animale e vegetale sono una frontiera che ci riservera' interessanti sorprese.

INFORMAZIONI PER REALIZZARE I SOGNI

Ma tornando al nostro discorso: come possiamo usare queste informazioni per rendere piu' efficiente la nostra capacita' di realizzare sogni e desideri?
Semplicemente dovremo iniziare a immaginarci non come singoli esseri scollegati, isolati, soli, ma come snodi di una rete che sta collaborando da miliardi di anni per sviluppare e proteggere la vita.
Marx e Engels non sono stati molto compresi. Ma il messaggio essenziale dei loro studi sociali e economici era che l’evoluzione umana, attraverso la cooperazione di miliardi di persone, va naturalmente verso una societa' dove la predazione viene gradatamente sostituita dalla cooperazione.
Pensare che il mondo stia migliorando seguendo percorsi a volte incomprensibili e' essenziale per formare un punto di vista positivo sulla realta'.
E se uniamo questa idea con quella che facciamo parte in modo simbiotico di una comunita' interconnessa che abbraccia tutta l’umanita' e tutte le creature viventi, otteniamo un punto di vista ancora piu' distante da quello dominante.
Se infine mi rendo conto che queste interconnessioni tra me e il resto del mondo vivono di messaggi subliminali ottengo un ulteriore spostamento del mio punto di osservazione.
Non sono piu' un essere isolato. Faccio parte di un grande progetto.
Allora mi puo' venire in mente che i cortei non siano lo strumento piu' adatto per far crollare un governo odioso. Posso agire con molta piu' efficacia se mi adopero per cambiare l’umore delle persone che ho intorno.

COMBATTERE IL CRIMINE CON I PAGLIACCI

Per spiegarmi meglio ti racconto una storia.
Il professor Mockus

Il professor Antanas Mockus stava tenendo una lezione nell'aula magna dell'Universita' di Bogota' a un pubblico distratto di studenti, figli di una citta' dove agli incroci ci si sparava addosso per stabilire chi avesse la precedenza.
Il professore decise che voleva assolutamente farsi ascoltare. Era convinto di avere cose importanti da dire.
Quindi sali' in piedi sulla cattedra, si calo' i calzoni e le mutande e mostro' il sedere agli studenti che ammutolirono.
Il professore concluse la sua lezione e lascio' l'aula magna. Gli studenti erano ancora paralizzati a bocca aperta.
Il professore venne espulso dall'universita' per comportamento disdicevole.
Allora si arrabbio' e decise di presentarsi alle elezioni con un partito dal nome assurdo: "Partito visionario".
Vinse le elezioni.
Il suo programma di governo miro' innanzi tutto a dare ai cittadini la sensazione che qualche cosa stesse cambiando. Bisognava far diminuire la criminalita'. Ma come fare?
Antanas Mockus inizio' da un problema secondario, contiguo a quello della criminalita', di grande visibilita' e relativamente semplice da affrontare con una terapia d'urto. La questione del traffico. E di questa questione secondaria affronto' la parte piu' semplice e visibile: i semafori.
Nessuno si fermava ai semafori. L'idea fu che il rispetto delle segnalazioni semaforiche sarebbe stato un micro shock positivo per la citta'. Si decise per un'azione "molto comunicativa". (Ovviamente oltre all'azione spettacolare dovevano essere varate misure strutturali e questo fu fatto, come vedremo, solo successivamente).
Il sindaco agi' in modo inaspettato.
Vennero ingaggiati tutti i claun della citta' e una bella mattina gli automobilisti di Bogota' trovarono i semafori presidiati da gruppi di claun che piangevano a spruzzo se non ci si fermava col rosso e invece danzavano e offrivano fiori a chi rispettava le precedenze.
Contemporaneamente vennero distribuiti centinaia di migliaia di cartoncini con disegnato sopra il pugno con il pollice in alto nel gesto di "OK!".
Lo stesso cartoncino rovesciato, pollice verso, significa disapprovazione.
Ai semafori si vedevano i claun utilizzare questi cartoncini per approvare o disapprovare il comportamento degli automobilisti. E molti iniziarono a imitarli. E ben presto si scopri' che i bogotesi temevano piu' le prese in giro dei claun e degli altri automobilisti delle multe dei vigili.
Il traffico inizio' a regolarizzarsi. Intanto vennero prese misure strutturali, venne raddoppiato il numero dei mezzi pubblici e vennero escogitati sistemi efficienti di sostegno alle famiglie povere, dando loro la possibilita' di costruirsi case decenti sui terreni pubblici e trasformando la raccolta dei rifiuti in una risorsa per i piu' poveri: cibo, medicine e libri in cambio di rifiuti raccolti in modo differenziato. Cosi' la macchina inefficiente di raccolta dell'immondizia, grazie a sistemi di riciclo e di valorizzazione, forni' lavoro per migliaia di persone attraverso una micro-organizzazione del servizio. E la citta' inizio' a essere pulita. E via di questo passo, semplificando la burocrazia e razionalizzando il sistema.
Ma il punto di svolta nella coscienza che la citta' aveva di se stessa corrispose all'azione iniziale dei claun ai semafori e all'affermazione della cultura del rispetto del codice della strada.
Le misure "a lungo termine" non erano state ancora realizzate ma gia' il numero di omicidi, rapine, violenze, suicidi, era drasticamente diminuito.

L’idea geniale di Mockus e' quella di innescare il cambiamento cominciando con la diffusione di uno stato emotivo allegro, comico: i clown.
Contemporaneamente agisco su un bersaglio relativamente facile che riesce a cambiare un elemento chiaramente percepibile della mia vita, piccolo ma estremamente evidente.
I clown ai semafori, le aree riservate ai mezzi pubblici e l’aumento drastico del numero di autobus in servizio provocano un repentino sveltirsi del traffico e riducono i miei tempi di viaggio quotidiani, che sono costretto a misurare ogni giorno per non arrivare in ritardo al lavoro. Quindi se impiego 10 minuti di meno me ne accorgo subito!
E’ bello vedere i clown ai semafori, e' bello vedere che l’autobus arriva subito, e' bello risparmiare tempo per andare al lavoro. Tutto questo mi fa piacere e inizio a emettere segnali corporei positivi. Questi segnali mandano un messaggio positivo anche ai criminali e la loro aggressivita' diminuisce.
Apparentemente non c’e' rapporto tra il traffico urbano e il numero di morti ammazzati ma in pratica funziona.

Il libro “Il punto critico” di Malcolm Gladwell cita una serie di ricerche su queste interrelazioni.
Si tratta di un meccanismo di cambiamento provato da molte ricerche e conosciuto come “il principio delle finestre rotte”.
Se viene rotto il vetro di una finestra di un palazzo vuoto e questo vetro non viene sostituito passera' poco tempo prima che decine di vetri vengano rotti a sassate. Se invece il vetro viene sostituito subito passera' molto tempo prima che un secondo vetro sia infranto.
Ho verificato questa modalita' in parecchi grandi eventi con centinaia di persone. Il modo piu' semplice di impedire che scoppino risse e' quello di garantire una continua pulizia. Quando ci sono persone che girano raccogliendo lattine e cartacce ci sono piu' persone che buttano le lattine nei cestini. Questo gesto dice alle persone aggressive che c’e' un alto controllo sociale e questo ha un fantastico potere dissuasivo.
Il risultato che ho ottenuto in 30 anni di pratica e' che non e' mai volato un solo schiaffo.
Non e' una prova scientifica ma credo renda l’idea.
Questi esempi ci sono utili anche per capire l’entita' della comunicazione non verbale e l’efficienza dell’intelligenza collettiva.

Un'altra ricerca universitaria, sempre citata nel libro, dimostra una relazione tra livello di degrado di un quartiere e percentuale di abitanti di questo quartiere che lavorano in modo autonomo, siano essi avvocati, artigiani, bottegai, ambulanti, imprenditori. Tutte professioni che ti portano a fare affidamento sulle tue capacita', a essere indipendente, padrone di te stesso a coltivare un’immagine positiva di te.
La cosa strana e' che esiste una precisa percentuale di questa popolazione necessaria al benessere del quartiere. Se i “professionisti” sono il 5% o il 10% non fa differenza. Ma se il loro numero scende al di sotto del 5% (?) crollano una serie di indicatori del benessere: abbandoni scolastici, minorenni gravide, furti e violenze.
Come e' possibile che ci sia un punto critico che fa scattare la delinquenza e la miseria?
Come fanno i delinquenti a sapere che e' il momento di incattivirsi?
L’unica spiegazione che ho trovato e' che se una percentuale sufficiente della popolazione ha una certa idea positiva di se' e delle proprie capacita' la comunica attraverso il linguaggio corporeo e diventa in qualche modo un punto di riferimento, un esempio da imitare. Se gli esempi positivi diventano troppo rari non sono piu' percepibili.

RIDERE E’ INFETTIVO

C’e' ancora un esempio che vorrei portare per chiarire fino in fondo questo argomento.
Lo sapevi che il sorriso e' infettivo?
Incredibile ma vero, ridere e sorridere sono cose che si trasmettono.
James Fowler dell’Universita' della California di San Diego e Nicolas Christakis dell’Harvard Medical School hanno realizzato una ricerca pazzesca con lo scopo di provare questa ipotesi. Monitorando le relazioni di un gruppo di persone ha scoperto che se Tizio incontra Caio e gli sorride o ride in sua presenza, Caio, anche se personalmente non ride, trasmettera' alle persone che incontra una sensazione positiva e sara' probabile che la persona che ha incontrato Caio rida di piu' quel giorno.

E detto questo spero di averti definitivamente convinto che il linguaggio corporeo, l’empatia e la mente collettiva non sono ne' bubbole ne' bazzecole ne' bislacchere.
E’ su questo terreno che si giocano le relazioni interpersonali e progressi sociali.

Tirando le fila del discorso possiamo dire che se ho un’idea positiva di me stesso, ho grandi sogni da realizzare e la netta intenzione di agire in modo efficiente e prudente per concretizzarli e riesco a farlo, il mio semplice passeggiare per strada ha un effetto positivo sul genere umano.
Piu' io sto bene, ascolto le sensazioni della vita, traggo soddisfazione dai rapporti d’amore e di amicizia e piu' potente e' il segnale che diffondo. Inoltre andando in giro con un messaggio ottimistico stampato sul volto ho anche molte piu' probabilita' di realizzare quel che desidero perche' le mie azioni hanno dentro un grande peso emotivo e questo da' potenza alla mia iniziativa.

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