Ribellione spirituale

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Viviamo in un'allucinazione collettiva.
La gente non vive veramente

Le preghiere che fanno incazzare Dio. Breve manuale per imparare a smettere di pregare.

Ci sono parole che sono un disastro perché danno significano il contrario di quel che dovrebbero. Pregare è una di queste. Pregare è la parola che indica quel che facciamo per manifestare a Dio la nostra devozione, per comunicare con l’energia che ci ha creati. Ma pregare significa chiedere con atteggiamento sottomesso. E in effetti succede questo. Le persone non pregano per manifestare a Dio la loro DEVOZIONE ma per trovare la guarigione, l’amore, un po’ di soldi…
San Francesco ci mostrò con il suo ringraziamento a sorella Acqua e fratello Sole che esiste un altro modo di concepire la preghiera che cambia radicalmente l’atteggiamento, l’intenzione nel pregare.
La comunicazione con l’Energia Cretrice può essere infatti ringraziamento e celebrazione per aver goduto del privilegio di vivere, di essere.
Ho recentemente letto un testo che dice che la chiave della serenità è vivere due parti di gratitudine per ogni parte d’amore.
Sull’amore siamo tutti d’accordo. Ma come si fa ad essere grati a Dio per questo mondo pieno di violenza e crudeltà?
E’ difficile. Bisogna realmente arrendersi a un sentimento di fiducia per il buono che è nascosto in ogni atomo e riconoscere il male come il pagamento di un debito contratto da Dio quando ha scelto di esistere. Nei secoli lentamente l’Umanità sta imparando a riempire questo buco energetico con il piacere, con la condivisione, con l’arte e la comunicazione. Possiamo essere grati per la vita nonostante l’orrore che ancora inquina il mondo solo vedendo le cose in questo modo. Il mondo migliora. La tassa del dolore è sempre minore, cresce la consapevolezza della centralità del piacere. Dai romani che si divertivano guardando agonizzare centinaia di esseri umani per volta, nei circhi, al volontariato sociale abbiamo fatto molta strada.

Entrare in questa idea non è facile: si tratta di trovare nella tua mente una giustificazione per Dio e poi aprire il cuore alla gratitudine.
Sentirsi grati verso il mondo, verso il proprio corpo, verso la propria mente e la propria anima apre all’amore e l’amore apre a rinnovata gratitudine.
Quindi se vuoi l’amore, la salute, un modo migliore senza guerre e miseria e una vita piena di esperienze eccellenti impara a onorare il tuo Dio.
Onoralo con gratitudine per quello che esiste, nonostante l’immenso potere del nulla. Solo valorizzando quel che è dai forza a quel che sarà.
Come disse Marx, i comunisti sono veramente spirituali perché credono che il bene dell’umanità si realizzarà a causa delle leggi stesse del creato, grazie alla sua intima natura positiva.
I comunisti credono che il mondo migliori costantemente e benedicono le società imperiali e schiaviste perché ha superato l’immobilismo del matriarcato primitivo.
E benedicono le società feudali perché hanno distrutto l’abomino delle società schiaviste dando un’identità sociale al popolo e perché hanno aperto il mondo all’accellerazione della libera impresa. E benedicono il capitalismo perché ha distrutto la dittatura della nobiltà e perché ha moltiplicato le potenzialità umane in tutti i campi e unificato gli interessi materiali di quasi tutti i terrestri, rendendo possibile un mondo futuro basato sulla cooperazione e la condivisione delle opportunità.
Ma quest’idea del mondo è, lo ripeto, un atto di fede mistico. Sta a ognuno vedere se lo sente proprio o no. Si tratta di una sorta di chiamata spirituale.
La razionalità può offriti sospetti che le cose stiano così e il mondo stia migliorando. Ma la prova certa la puoi trovare solo nel tuo cuore, sentendo dentro di te il fuoco amorevole del mondo.
Al contrario le religioni tradizionali ci propongono una fede materialista basata sul premio e il castigo finale, su inferno e paradiso, e sulla preghiera come strumento per avere più vantaggi materiali in questa vita.
E, sinceramente, se fossi Dio e avessi sudato sette camicie per creare questo universo mi incazzerei di brutto con persone che invece di darsi da fare a godere di questo mondo e a celebrarlo stanno lì a implorare per qualche bonus in più. Quindi, se posso dare un consiglio, evita di rivolgerti a Dio chiedendogli di guarirti dalle emorroidi. Non è fine, non è rispettoso. Dio deve occuparsi giorno e notte di far girare l’universo… Come cazzo vuoi che si occupi del tuo buco del culo? Non funziona. Lo dico per esperienza.
Dai retta a me, smettila di pregare, inizia a onorare Dio. Se lo merita.

Ps
Due osservazioni in appendice:

Questa gratitudine, poi ha effettivamente un effetto straordinario sulla nostra vita, sulla nostra salute, sulla nostra capacità di trovare amori e amicizie e il modo di lavorare realizzando aspirazioni profonde.
Ma avviene in modo indiretto e non certo: la capacità di essere grati garantisce di assaporare appieno la coscienza e l’emozione della vita e apre la possibilità del miglioramento esistenziale senza offrire però certezze.
Al contrario pregare per chiedere a Dio un favore è una pratica stolta che priva l’essere umano del sentimento di condivisione del miracolo della vita che è insito nella gratitudine.

Sulla questione della preghiera c’è poi da dire che il concetto della messa e dell’Eucarestia come rito pubblico fanno a pugni con i precetti di Gesù.
C’è infatti chi prega non allo scopo di comunicare con il creatore ma per farsi vedere dagli altri, vanno a messa per una questione di look.
Gesù su questa seconda questione è stato inflessibile. Nei Vangeli canonici è detto chiaro di non pregare in pubblico. Ce ne sarebbe da chiudere tutte le chiese e farla finita con le messe.

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