Ribellione spirituale

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Viviamo in un'allucinazione collettiva.
La gente non vive veramente

La sfida della complessità: Berlusconi è spiritoso.

A chi gli chiedeva cosa pensasse di Obama ha risposto: “E’ giovane, è bello, è abbronzato… E quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione.”
Apriti o cielo! Franceschini afferma che dire che Obama è abbronzato è un insulto gravissimo.
Veltroni lo accusa di ridicolarizzare l’Italia davanti al mondo.
Silvio risponde: Dio ci salvi dagli imbecilli.
Berlusconi risponde che uno può prendere la laurea da coglione quando vuole.
Berlusconi ha ragione.
E chiunque abbia il senso dell’umorismo ha capito il senso della battuta.
I leader del Pd hanno fatto un altro colossale errore di comunicazione. Livore infantile.
Io penso che Obama abbronzato sia una grande battuta e non sia razzista. Anzi.
Considerare un nero semplicemente un tipo abbronzato vuol dire negare le differenze razziali e al contempo fare un’affermazione scientificamente corretta. Si tratta di una battuta molto raffinata. E fa veramente ridere solo se la pronuncia un capo del governo di una nazione europea. Quindi è doppiamente spiritosa detta da Silvio. Rompe l’ampollosa formalità burocratica che il popolo aborrisce. Porta la comunicazione da bar sula scena della diplomazia internazionale creando un effetto iconoclasta per sovrapposizione di codici e loro conseguente reciproca conflagrazione semiologica.
La figura di Berlusconi è doppia. Complessa. Sicuramente non è un razzista. Da sempre afferma che la topa non ha colore. Berlusconi mangia solo biologico da 30 anni, manda i figli alla scuola staineriana, è un libertario in campo sessuale, è un pioniere delle tecniche psicologiche di vendita.
Ha scelto di vivere nel lato oscuro della forza spinto dalla necessità.
E io vi avevo avvisato che dopo il trionfo di Obama, Berlusconi si sarebbe sentito surclassato come Grande Comunicatore e avrebbe iniziato a fare pazzie… Con 2 parole è già riuscito a far parlare tutto il mondo di sé e a prendere per il culo Veltroni a livello planetario, facendolo cadere in una trappola semantica.
Dio umilia gli stupidi.
La satira è sacra anche quando la fa il presidente del Consiglio dei Ministri.
Poi non piangete se qualcuno dice: “Quelli di sinistra sono tristi, come gli interisti.”

Quando c'è da difendere la satira io non guardo in faccia a nessuno.
Per la prima volta in vita mia mi sento obbligato a lanciare una campagna di sostegno a Berlusconi.
Anche questo per colpa di Veltroni.
Avremo anche noi un Obama o continueremo coi Mazinga de Trastevere.