Formiamo la squadra!!! (Invito a una lotta completamente diversa)
Inviato da Jacopo Fo il Mer, 07/12/2006 - 10:44Riporto qui un’idea nata in un dibattito a Alcatraz in occasione della festa per i 25 anni.
Premessa: il modo di fare attività politica attuale non ci piace e non ci sembra veramente efficiente.
Molte persone hanno voglia di fare ma non si riconoscono nei modi tradizionali dell’attivismo.
Abbiamo bisogno di qualche cosa di completamente diverso.
Per trovarlo andiamo a vedere cosa ha funzionato di quel che abbiamo fatto fin’ora. Sicuramente abbiamo totalizzato un numero notevole di errori e fallimenti in molti settori.
Abbiamo invece avuto successo nel far circolare idee nuove.
Abbiamo partecipato a una serie di battaglie di comunicazione vincenti: biologico, corsi creativi, comicoterapia, intelligenza emotiva, punto G, biodiesel, riduttori del flusso dell’acqua, sono alcune delle idee pratiche che siamo riusciti a veicolare.
Allora partiamo da qui.
E’ possibile individuare un modo organizzato per diffondere nuove idee concentrandosi ogni volta su un tema particolare?
In effetti un esperimento in questo senso lo abbiamo realizzato quando ci siamo posti come obiettivo che Prodi dicesse: “Il risparmio energetico è una priorità dell’Unione”.
Non è ovviamente solo merito nostro se ci siamo riusciti ma credo che con tutto quello che abbiamo messo in moto abbiamo portato il nostro sassolino alla diga.
L’idea
In Usa esiste un nuovo modo per lanciare prodotti innovativi: la catena del passaparola.
Si tratta di gruppi organizzati, che raccolgono fino a 20 mila volontari.
Queste persone si dedicano a parlare di un nuovo prodotto (se li ha convinti) ai loro conoscenti.
Ovviamente queste organizzazioni si impegnano solo su prodotti che abbiano particolari qualità. Infatti i “comunicatori” si mobilitano perché amano conoscere le novità, avere argomenti di conversazione, essere utili al proprio gruppo di relazione.
L’aspetto curioso del rapporto che i “diffusori” hanno con questa attività è che le aziende li incentivano offrendo loro, oltre a un’informazione accurata, anche regali. Ma circa la metà dei partecipanti non ritira questi omaggi. Non lo fanno per un tornaconto materiale. E’ una specie di gioco.
Da questa storia è nata l’idea di costituire una squadra di comunicatori volontari.
Ad esempio Prodi ha presentato una riforma che va nella giusta direzione ma a noi piacerebbe che fosse anche abolito il numero chiuso dei notai.
Se ci sono mille notai bravi ma grazie al numero chiuso possono passare solo in 50 è chiaro che i furbi proveranno a truccare le carte.
Franca presenterà un emendamento in questo senso.
Ma si otterrà qualche cosa solo se porteremo “sulla ribalta” questo tema.
Potremmo agire in modo scientifico.
In questo momento ci servirebbe contattare il maggior numero di parlamentari e convincerli a appoggiare questa mozione.
Come si fa?
Pochi di noi conoscono un parlamentare ma stai certo che se analizzi con attenzione le persone con le quali sei in contatto e poi fai girare la voce, scopri che conosci qualcuno che conosce la zia di Bertinotti.
E se la zia di Bertinotti va da Bertinotti e gli dice: “Fausto, il numero chiusco dei notai mi fa senso!” Bertinotti le dà retta.
Perché Bertinotti ha paura di sua zia.
E sono sicuro che qualcuno conosce anche la zia di Prodi. Quella che abita a Ferrara e ha la settima di reggiseno.
Prodi a questo proposito ebbe delle turbe infantili. Non sa dirle di no.
Il concetto della SQUADRA.
In appendice abbiamo anche elaborato il concetto di Squadra (essenziale in questo progetto).
Il partito, l’azienda, si basano sul leader.
Sono strutture semplici.
Il nostro modo di essere ci rende insofferenti a questo tipo di strutture.
Abbiamo bisogno di un modo di connetterci più variegato e aperto.
Innanzi tutto decidiamo di limitare la nostra azione alla sola comunicazione di particolari idee pratiche. Lasciamo ad altre componenti del movimento altre azioni che speriamo sinegiche.
Cioè scegliamo di praticare uno sport specifico e non di intervenire ovunque come fanno i partiti.
Si forma una squadra per fare una partita. Possibilmente si vince e poi si riforma la squadra quando c’è da giocare un altro matc.
Come gioca la squadra.
Secondo le moderne idee sul diffondersi delle idee (vedi “Il punto di crisi.”) perché si diffonda un nuovo comportamento sono necessari gli “esploratori” che lo scoprono e lo sperimentano, i “comunicatori” che raccontano la scoperta e i “certificatori” che confermano che si tratta di una cosa buona. Il certificatore è quella persona alla quale ti rivolgi per chiedere un consiglio quando devi comprare l’auto o il cellulare.
L’idea è che esista una sorta di alchimia nelle comunicazioni inter umane. Servono caratteristiche diverse per creare sinergie.
E’ un ragionamento che ha notevoli implicazioni e sviluppi.
Infatti nella “Squadra” sono necessari altri “caratteri” oltre a quelli nominati fin qui.
Capire come le differenze caratteriali possano diventare una risorsa è un terreno interessante.
Nella discussione ad esempio è emersa un’altra figura essenziale nel gioco: lo “Spettatore Muto”. Quello che apparentemente non fa niente.
Ma se non c’è lui non quaglia nulla.
Questo personaggio infatti ha un’enorme capacità di ascolto e la sua semplice presenza motiva il gruppo. Sono persone che nelle situazioni di emergenza si limitano a azioni microscopiche che però sono risolutive.
Un mio amico si stava facendo un panino enorme quando la mia piccola figlia iniziò a cascare all’idietro dalla sedia sulla quale era si era messa in piedi (gli Ascoltatori Muti generalmente si dedicano a saccheggiare il tuo frigorifero).
Io e la madre guardavamo impotenti la sequenza, della bimba che cadeva al’indietro, troppo lontani per tuffarci a impedire la caduta. L’Ascoltatore Muto era l’unico abbastanza vicino da intervenire ma il suo esclusivo interesse per il suo panino gli impediva di muoversi.
Poi, un istante prima dell’impatto tra la testa e il pavimento, lui allungò il piede, bloccando la caduta della testa, sbilanciò così la caduta della pargoletta e l’impatto avvenne in area culo-pannolone.
E’ in quei momenti che capisci perché hai coltivato con passione l’amicizia con un Ascoltatore Muto.
Questo discorso sull’Ascoltatore Muto apre la via a una visone diversa dei reali meccanismi che determina i cambiamenti culturali.
Potrebbe essere che il 99% della comunicazione “alternativa” vada perduta perché non si verificano contemporaneamente tutte le condizioni adatte al fissarsi delle nuove informazioni.
Un po’ come succede per i semi delle piante portati dal vento.
E’ possibile ottenere risultati enormemente migliori passando dall’”Informazione Casuale” alla “Coltivazione Scientifica delle Nuove Idee”?
Va bene, queste sono le idee venute fuori.
Apriamo il dibattito.