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Oriana Fallaci ha ragione? L'islam puo' conquistarci?

Jacopo Fo

Oriana Fallaci ha ragione?
L'islam puo' conquistarci?
Si puo' fermare il terrorismo?
Possiamo esportare la democrazia?

Gli ultimi libri della Fallaci sono in testa a tutte le classifiche. Gli intellettuali di sinistra li hanno liquidati come l'ennesima opera razzista e guerrafondaia della giornalista.
Si e' cercato di demolire il lavoro della giornalista con quattro frasi fatte senza capire perche' milioni di persone leggono i suoi libri e le danno ragione.
Tanti intellettuali di sinistra, e non solo di sinistra, non hanno capito che molte persone danno ragione alla Fallaci perche' lei HA ragione.
Lo so che parecchi amici che mi conoscono come un sincero progressista inorridiranno davanti a questa affermazione: "Come puoi dare ragione a una nemica della pace come Lei?!?"
Ma, care amiche, cari amici, io mi sono stancato di vivere in un mondo dove la gente si ammazza, si tortura, si violenta. Sono stufo di questa cappa di conformismo, accettazione della banalita' del male, idiozia che porta la gente a non ragionare con la propria testa e prendere posizioni assurde.
Da un po' di tempo mi sono accorto che ha ragione Grillo quando parla di "incantesimo": la societa' attuale veleggia nella merda non perche' la destra e le multinazionali sono al potere ma perche' una coltre di falsita' e pregiudizi secolari impedisce all'Umanita' di ragionare.
Ci sono idee che sono assi portanti di questo incantesimo altre che tendono a spezzarlo.
Per sintetizzare questo punto di vista posso dire (esagerando) che l'assenza del concetto della verginita' nella cultura danese fa si' che la destra di quel paese, quando e' stata al potere, abbia preso iniziative piu' di sinistra di quelle realizzate dalla sinistra italiana.

Io il libro "La rabbia e l'orgoglio" della Fallaci l'ho letto e mi sono accorto che questa scrittrice ha una qualita' che non trovo in moti giornalisti omologati presso gli uffici reclutamento dell'Unione: e' viva. E' incazzata, e' emozionata, e' combattiva. Tutte qualita' che cozzano con l'autoreplicarsi dell'Incantesimo. Lei non sta con Matrix, sta con i ribelli. Poi dice anche cose che non condivido assolutamente ma le afferma in un'ondata di vita,  urlando contro tutti (destra, sinistra, intellettuali e popolo).
Ma tra tutto quel che lei grida trovo parecchie cose essenziali che condivido. Alcune sono decisamente condivisibili.
Uno in particolare puo' chiarire il mio punto di vista di destra, almeno dal punto di vista dei preconcetti di sinistra. E ci sono, tanto per chiarire, anche concetti di destra che la Fallaci non sostiene ma che mi trovano d'accordo. Uno in particolare mi sembra esemplare di uno strano capovolgimento dei ruoli che porta la sinistra a farsi assurdamente paladina di uno dei pilastri dell'Incantesimo. Mi riferisco alla difesa della privacy, cavallo di battaglia di chi si oppone alle dittature militari e alla mancanza di liberta'.
Ci si dimentica a sinistra del fatto che l'insieme dei problemi del mondo ha al suo centro un meccanismo di autoriproduzione del male finanziato dalla criminalita' e dal terrorismo. L'enorme massa di denaro che il traffico di droga, di armi, di esseri umani, la truffa e l'evasione fiscale muovono nutre la corruzione la violenza, l'ignoranza e la poverta'.

Detto questo vorrei iniziare ad analizzare le tesi della signora Fallaci.
Come ho detto condivido con lei molte cose, e capisco perche' persone oneste e intelligenti concordino con quello che lei dice. Questo non vuol dire che condivida tutto. Ma quando leggo un libro non voglio che abbia le mie idee, voglio che contenga delle idee.
Tanto per iniziare la Fallaci dice una cosa di importanza assoluta per i destini dell'umanita': dice che viviamo un momento di crisi spaventosa dell'occidente che tutti fanno finta di non vedere. La destra, la sinistra, la chiesa cattolica non hanno ormai niente a che spartire con ideali e credi, sono bande assetate di potere, cosche affaristiche. Le loro azioni sono insensate, o meglio sensate ma contro gli interessi dei cittadini.
Quello che sostiene la Fallaci e' che a furia di patteggiamenti e inciuci la classe politica e l'autorita' religiosa hanno annacquato la nostra morale, hanno lasciato che la nostra societa' fosse corrotta a livelli che quasi eguagliano quelli dei tempi del crollo dell'Impero Romano, almeno per quanto concerne l'alienazione dal senso della vita.
Un altro punto delle tesi della Fallaci che condivido riguarda l'origine della corruzione politica e morale. Questo obbrobrio nasce da una cultura della violenza e della prevaricazione. Da sempre destra e sinistra si sono alleate quando c'era da mazziare i ribelli, i non conformisti, quelli che volevano cercare altre vie. Nel nostro sistema puoi essere di sinistra, di destra, apolitico ma non puoi cercare altre strade, uscire dalla dicotomia destra-sinistra.
E, attenzione, destra e sinistra, da sempre hanno usato mezzi simili: massacrava Stalin, massacrava Hitler.
Ognuno ha sempre visto i peccati degli avversari e ha sempre nascosto le porcherie che facevano i suoi alleati. La destra difendeva i torturatori greci e spagnoli o argentini, la sinistra difendeva i torturatori russi, cinesi o cubani.
Disonesta' culturale. Questo e' il primo nemico della Fallaci. E le va dato atto che ha avuto il coraggio di dirlo, di chiamarsi fuori dal grande sistema delle due parrocchie che domina l'Italia da troppo tempo. La Fallaci racconta di essere stata "linciata moralmente" da entrambi gli schieramenti. Non ho difficolta' a crederle. Che cosa orribile. Si insulta una donna per le sue idee. E sappiamo benissimo di che razza di volgarita' sono capaci tanti "compagni". Mi ricordo quando sul giornale "Cuore, settimanale di resistenza umana", al primo posto tra i sogni del popolo della sinistra, si classifico' "violentare Irene Pivetti"e la cosa sembrava spiritosa. Un po' di persone, tra cui il sottoscritto, si incazzarono e fecero notare che l'ideologia della punizione sessuale di una donna per le sue idee non era una cosa molto civile e progressista. Tolsero la Pivetti dalla classifica. Ma non tolsero certo il fascismo dalle loro teste. E' gente che ama il linguaggio violento, l'insulto...
Persone che non amano capire e discutere.
Questo articolo e' innanzi tutto un atto di accusa verso questo modo di ragionare: la Fallaci e' stata attaccata in modo ingiurioso e becero, in modo incivile. Quindi, la prima cosa che mi sento di fare e' di prendere le sue difese.
Secondariamente noto che il primo motivo per cui e' stata massacrata e' che se la prende con il potere, con la logica ottusa dei potenti. Ora e' chiaro che questa gente "di potere" sta portando il mondo alla rovina e che se le persone di buona volonta' non fanno nulla per fermarli ci troveremo veramente molto male in un futuro estremamente prossimo.
Il secondo bersaglio della Fallaci, dopo l'ottusita' dei potenti, e' l'islamizzazione del mondo. E anche su questo punto sono d'accordo: non voglio l'islamizzazione del mondo.
Vivere in uno stato teocratico non e' tra i miei obiettivi esistenziali. Non mi interessa se la teocrazia poi sia cattolica, buddista o islamica.
Ha ragione la Fallaci quando resta inorridita da un certo atteggiamento di sostegno a gruppi mussulmani da parte della sinistra. Non capisco proprio come si sia potuto difendere Arafat, notoriamente violento, a capo di un regime corrotto e autoritario che non rispetta i diritti umani di nessuno e che fa di tutto per mantenere in vita tradizioni millenarie di segregazione delle donne, eccetera.
E l'attuale tragica situazione della Palestina, dopo la vittoria di Hamas alle elezioni, e' la prova piu' limpida del fatto che per decenni sia Israele e gli Usa, sia il blocco comunista, abbiano seminato tempesta.

Dovrebbe essere chiaro a tutti che se un popolo vuole liberarsi dal giogo di un dominatore deve per prima cosa liberare le proprie donne. Proprio la resistenza di molti atteggiamenti maschilisti e' un'enorme palla al piede del popolo palestinese. Il non voler liberare le energie culturali e lavorative delle donne contribuisce all'incapacita' di creare uno sviluppo economico e culturale abbastanza forte da divenire uno strumento di liberazione nazionale (ma questo e' un concetto sul quale torneremo in seguito)
Io credo, come la Fallaci, che sia stato orribile tollerare tanto a lungo (in Italia!) che alcune etnie musulmane potessero privare le figlie femmine della clitoride senza incappare in nessuna punizione e, per giunta, potendo disporre di medici della Asl che, gratuitamente, compivano questo abominio. E trovo assurdo che l'Italia non sia riuscita per anni ad arrestare o espellere definitivamente migliaia di extracomunitari che si erano macchiati di crimini nel nostro paese. Trovo assurda la pretesa di alcune associazioni islamiche di dover rispettare in Europa non le leggi europee ma la sharia islamica.
Come laico, come libertario, come pacifista aborro alcuni precetti islamici che riguardano la possibilita' di picchiare la moglie, di ripudiarla, di tenerla soggiogata. Aborro la guerra santa e la conversione degli infedeli. Aborro i regimi dittatoriali che dominano quasi tutti i popoli dell'Islam. Aborro la brutalita' delle pene fisiche inflitte per legge, e l'uso generalizzato della tortura, la tolleranza verso lo stupro e ogni forma di violenza sulle donne...
Fino a qui tutto quello che dice la Fallaci e' Vangelo per me. E il fatto che cosi' poche persone abbiano avuto il coraggio e la forza di far sentire queste opinioni credo che spieghi (in parte) il suo successo.

Chiariti i punti sui quali sono d'accordo con Oriana Fallaci vorrei cercare di capire qual e' il centro del suo modo di vedere il mondo e quindi del suo messaggio. Non e' complicato perche' lo dice chiaramente: l'Occidente e' minacciato da una subdola invasione islamica basata sul numero incredibile di figli che questi esagerati sfornano. L'arma islamica per eccellenza e' quella demografica. Attraverso questa vogliono arrivare a creare l'Eurislam, colonizzarci, imporci la loro legge e il velo obbligatorio, anche alle svedesi.
Perche', dice Oriana, l'Islam tende a imporre le sue leggi, nel momento in cui diventa egemone non tollera ragazze con l'ombelico scoperto, non tollera critica, non tollera diversita'. Non e' democratico. Noi tolleriamo che loro girino con il fazzoletto in testa... Prova ad andare a Teheran in minigonna... L'Islam non tollera comportamenti diversi nei non islamici, li considerano comunque crimini anche se non lo sono per chi li compie.
E in effetti non e' equo che un islamico voglia venire qui e vestirsi col velo e quando io vado a casa sua non posso mettermi la minigonna perche' senno' si offende... Non e' un atteggiamento di parita' reciproca...
La Fallaci cita addirittura dichiarazioni di intellettuali islamici che teorizzano questa colonizzazione...
Oriana sostiene che il pericolo islamico e la disgregazione etica dell'Occidente (che ha permesso la contaminazione islamica) possano portare gli occidentali alla completa rovina economica e all'annientamento dei grandi valori di liberta' e democrazia faticosamente conseguiti dopo secoli di sofferenze e traversie.
Lei vede l'Occidente come una sorta di Impero Romano all'inizio del suo crollo. Si e' esaurita la spinta propulsiva, culturale e spirituale, che ci ha fatti primeggiare nel mondo e ora stiamo cedendo il passo alle orde barbariche. E conclude il suo discorso scrivendo che solo uno scatto di dignita' e volonta' puo' salvare l'Occidente.

Sono d'accordo che l'Occidente sia in gravissimo pericolo e che questo sia dovuto al crollo etico...
Non sono invece d'accordo quando dice che il primo pericolo per l'Occidente e' l'Islam. Sinceramente credo che anche se esistesse una possibilita' di colonizzazione culturale e economica, quella islamica avrebbe bisogno di una ventina d'anni per acquisire una forza tale da incidere profondamente sulla nostra cultura e sulle nostre istituzioni democratiche. Se entro venti anni l'Occidente non trovera' una dimensione culturale diversa saremo colpiti in modo drammatico da inquinamento, malattie mentali, droghe legali e illegali, disastri climatici, guerre e terrorismo che l'occidente opulento sara' solo un ricordo. Non ci sara' nessuna Europa da conquistare...  Ne' peraltro esistera' un Islam che possa conquistare qualche cosa... Ormai perfino gli studi del Pentagono hanno certificato che se entro dieci anni non cambia radicalmente il nostro modello economico avverra' il disastro. L'inquinamento oltrepassera' la soglia del non ritorno e la catastrofe ecologica non sara' piu' un'eventualita', sara' un fatto certificato da milioni di morti. Basterebbe questa osservazione, che nessuno confuta piu' ormai, a farci capire che l'Islam, anche se fosse un vero pericolo non sarebbe quello principale. Abbiamo un problema da affrontare immediatamente. Stiamo precipitando dentro un aereo in fiamme, dobbiamo innanzi tutto salvarci. La questione se poi domani il vicino di casa cerchera' di rubarci le finestre e', momentaneamente, secondaria. Prima devo trovare il modo di non morire subito: l'aereo in fiamme non aspetta. Continua a precipitare con la caparbieta' di un ferro da stiro.
Questa semplice osservazione dovrebbe provocare un piccolo dubbio alla signora Fallaci. Ma visto che due ragioni sono meglio di una continuero' portando altre motivazioni al mio disaccordo: non credo che l'Islam sia oggi il pericolo primario.
Una persona attenta alle cose del mondo potrebbe rendersi conto che non solo il sistema ecologico e' al collasso, ma pure il sistema dei valori (e la Fallaci lo scrive). Quando in 2 anni la quantita' di psicofarmaci consumati dalla popolazione occidentale aumenta del 500%, forse bisogna chiedersi se non ci sia qualche grave problema. In Occidente la meta' della popolazione soffre di disturbi psichici, stati ansiosi e depressivi, schizofrenia, crisi di panico...
Se poi parliamo dell'economia c'e' da sentirsi male. Ancora si fa finta di non vedere che Enron e Parmalat non sono casi isolati, ma la norma. Il mondo dell'alta finanza, quelli che controllano tutta la ricchezza del pianeta, sono impazziti e cercano di tenere in piedi un'economia basata sul debito. Le banche hanno fatto il piu' grande gioco di prestigio che si potesse immaginare: sono riuscite a rendere legale prestare piu' denaro di quanto si possieda. E' un meccanismo che si studia nei primi esami di diritto bancario. Per ogni euro prestato alla banca la banca ne presta almeno dieci. E' assurdo ma e' cosi'.
Gli economisti hanno noleggiato il cervello ai banchieri e fanno finta di non vedere che l'economia mondiale e' un gigantesco caso Parmalat.
Vogliamo parlare del pericolo costituito dal cocktail di cibi transgenici-esperimenti batteriologici-vaccinazioni di massa con vaccini edulcorati-uso smodato degli antibiotici? Cioe', secondo i ricercatori piu' prudenti l'umanita' sta giocando a vedere se riesce a venir fuori una bella peste di nuovo tipo con dei batteri-barracuda che quando vedono gli antibiotici se li fanno in salmi'... C'e' scritto su tutti i testi di medicina che gli antibiotici vanno dati il minimo possibile perche' se si esagera si finisce per selezionare nuovi ceppi batterici, insensibili agli antibiotici. Ma se ne fregano. Anzi hanno scoperto che e' conveniente che la gente si ammazzi di antibiotici cosi' loro ne devono inventare sempre di nuovi e piu' potenti... E ci guadagnano di piu'. E quindi anche noi viviamo gia' in una teocrazia, quella del Dio denaro. Gli epidemiologi hanno provato a far osservare che cosi' facendo aumentiamo la probabilita' di ottenere mutazioni in grado di sterminare i due quinti dell'umanita' in una settimana... Macchissenefrega!

E non dimentichiamo il crimine... Ogni anno centinaia di migliaia di persone vengono uccise perche' si oppongono a una delle Mafie del mondo. Milioni di persone sono tenute in schiavitu' da questi criminali organizzati. Essi controllano il crimine sotto ogni forma, accumulano quantita' di denaro colossali e con queste si infiltrano nella vita economica e politica. Oggi, intere nazioni sono in mano a questi criminali e l'economia mondiale e' influenzata dalle loro scelte politiche e finanziarie... Hanno uomini seduti in tutti i consigli di amministrazione delle grandi multinazionali e i migliori analisti di mercato sono sul loro libro paga. Insomma sono d'accordo con la Fallaci quando dice che l'Islam e' un grosso problema per l'Occidente ma sinceramente credo che moriremo prima per qualche cos'altro...
Ma visto che mi interessa aprire un dialogo con chi sostiene queste posizioni, perche' le sostengono ormai tante persone culturalmente oneste, voglio provare a prendere per buona l'ipotesi che realmente il pericolo della colonizzazione Islamica sia oggi il piu' grave.
Facciamo finta per un attimo che non esistano piu' inquinamento, fame nel mondo, cibi transgenici, guerre, alienazione e crimine. Immaginiamo che il mondo per salvarsi dovesse per prima cosa eliminare il pericolo islamico. Come si fa?
La Fallaci non lo dice. Lancia un appello a una generica resistenza civile, a una sollevazione di etica e orgoglio.
Ma credo che anche lei si renda conto che e' un po' poco. Affermare con orgoglio che il Cristianesimo con il suo messaggio d'amore e tolleranza ci ha permesso di essere  i primi a concepire la democrazia e a cercare di realizzarla non e' ci proteggera' da sopraffazione culturale...
Ma la Fallaci sembra soddisfatta di aver lanciato il suo grido di dolore. In realta', lei lo dice chiaramente, non ha fiducia nell'umanita', nella possibilita' di creare un mondo migliore. Oriana ne vede la totale decadenza, si lamenta per quel che vede, si lamenta per essere stata trattata per anni come una Cassandra ma in fondo in questo ruolo ci si trova bene perche' il suo libro indica il male ma non indica la soluzione. E allora vorrei invitare io i lettori della Fallaci a giocare con me a cercare una via d"uscita.
Credo che ne valga la pena. Se veramente non c'e' nessuna speranza a che servirebbe leggere libri che ce lo dicono? Poter dire "io lo sapevo che andava a finire cosi'" non e' una gran consolazione quando la tua nazione diventa una depandance dei possedimenti del Principe di Alessandria d'Egitto.
Davanti alle difficolta' a me piace, invece, esercitarmi a scorgere un modo per superarle, se e' possibile...
E allora vediamo... Facciamo finta che io sono la Fallaci, e per una serie di casi fortuiti divento presidente dell'Unione Europea. E voglio bloccare l'avanzata dell'Islam antifemminista. Qual e' la mia prima mossa?
Credo che converra', cara Fallaci, che mettersi sulla difensiva, trincerarsi sui sacri confini dell'Occidente sarebbe una mossa perdente. Il nostro primo scopo deve essere quello di stroncare il male alla radice. E la radice del male islamico e' il suo disprezzo per la donna e il suo culto della forza. Soltanto se ci sara' un grande cambiamento nell'Islam, solo se tutti i popoli islamici saranno governati democraticamente da autorita' che rispettano la liberta' e i diritti umani, solo se alle donne verra' realmente riconosciuta uguale dignita' e potere potremo essere certi che non vi sia piu' alcun pericolo islamico.
Ora converra' con me, cara Oriana, che non potremo mai ottenere niente di questo se non escogitiamo un sistema molto efficace per agire.
E per prima cosa dobbiamo capire la storia dell'Islam.
Lei giustamente, racconta che e' da secoli, a partire dal 600 dopo Cristo, che i Musulmani ci invadono. E' nella loro natura aggredire altri popoli, sono strutturalmente imperialisti e sono stati capaci di crimini inumani. Vero. Ma da dove viene questa loro aggressivita'? Non fu certo Maometto a trasformare un popolo pacifico in una falange di guerrieri assetati di sangue. Come lei ben sa le religioni possono solo plasmare una materia culturale latente.
Ecco signora, se osserviamo serenamente la storia degli ultimi millenni non vedo proprio come si possa dire che i popoli Occidentali siano stati in qualche modo piu' pacifici, umani o civili dei popoli che oggi chiamiamo islamici.

Ora se andiamo all'origine del popolo arabo scopriamo una cosa strabiliante per molti, certamente non per lei signora. 6500 anni fa, 4500 anni prima della nascita di Cristo, le pianure del Po, del Danubio, del Tigri e del Nilo erano abitate da pacifiche popolazioni di pescatori contadini. Gli archeologi ci dicono che non costruivano mura ne' palazzi, ne' tombe sfarzose per i loro capi. Erano popolazioni pacifiche e non avevano re o generali "di nascita" ne' grandi differenze sociali. Ma non erano primitivi, conoscevano l'arte di costruire case con camini e porte munite di cardini, costruivano vasi raffinatissimi e statue e furono capaci di trasformare centinaia di chilometri quadrati di paludi in campi rigogliosi, scavando canali ed erigendo dighe e terrapieni.
Poi, 3500 anni prima di Cristo, 5500 anni fa, arrivarono le orde di allevatori nomadi provenienti dalle steppe euroasiatiche. La vita con gli armenti, sempre minacciati da belve, malattie e ladri, li aveva resi feroci e individualisti, la scoperta dell'arco e della doma del cavallo li aveva trasformati in invincibili predatori. Sono questi i guerrieri che portarono la guerra nelle pacifiche valli del Nord Africa e del Medio Oriente e dell'Europa. Ma questi invasori, signora, appartenevano tutti a uno stesso ceppo culturale e genetico, come ci dimostrano le ricerche sul Dna di Cavalli Sforza e il fatto che le nostre lingue (l'arabo, il greco, il latino l'inglese) hanno la stessa origine e si chiamano appunto "lingue Indoeuropee". Le differenze tra la cultura Islamica, quella Ebraica e quella Cristiana dipendono da un fatto soltanto: la diversa stratificazione delle invasioni che si sono succedute nei millenni. Le prime ondate portarono gli invasori a fondersi con i vinti e a subire una contaminazione culturale piu' o meno marcata. Poi queste prime aristocrazie furono sopraffatte da successive migrazioni di guerrieri allevatori provenienti sempre dalle immense steppe euroasiatiche... In realta' la storia degli ultimi 5500 anni e' la storia di queste invasioni. Erano guerrieri nomadi delle steppe i primi faraoni, i generali Hittiti, gli aristocratici Ateniesi, i patrizi Romani, i principi Galli, e anche i figli di Visnu' che colonizzarono l'India e gli Han che colonizzarono la Cina e i Mongoli che conquistarono l'Islam e mezza Europa nel medio evo. Lo so che a guardare un tedesco e un iraniano a prima vista sembrano molto diversi, ma come ci spiega Cavalli Sforza, bastano poche migliaia di anni per schiarirsi la pelle e farsi venire gli occhi azzurri se si vive al freddo e al gelo. Ugualmente, in un tempo relativamente breve, ti diventano scuri i capelli e la pelle se vivi in luoghi assolati. Sotto la pelle lo sciassi' genetico e' praticamente identico. E anche le strutture culturali. Antichi romani, greci e Indu' non ebbero niente da invidiare agli arabi per quanto riguarda la capacita' di essere brutali in guerra, stupratori, padroni assoluti delle loro donne e dei figli considerati oggetti. Cosi' come la struttura sociale basata su un'aristocrazia feroce e ingiusta che tiene in stato di semi schiavitu' una parte dei vinti, e l'altra parte in schiavitu' completa. Un sistema basato su , caste, principi e vassalli...E Dei crudeli che imponevano ogni sorta di divieto, soprattutto sessuale.
Nel 100 avanti Cristo le donne adultere a Roma venivano strozzate , sepolte vive a Atene e lapidate in Palestina o in Pakistan. Anzi per molti versi le donne erano molto piu' rispettate in Egitto e in Iraq che a Roma o Atene. Tanto che Erodoto, scrittore e viaggiatore (un giornalista, diremmo oggi) ci ha lasciato resoconti scandalizzati per l'atteggiamento e il comportamento sessuale delle donne Babilonesi... Tanto che da allora in Europa si sparse il vezzo di dire "e' una Babilonia" per intendere che e' un bordello. Infatti, in mezzo a quel mare di culture patriarcali sessiste, resistevano in Iraq ancora delle enclavi culturali all'interno delle quali erano forti elementi delle piu' antiche culture matriarcali.
Per qualche incongruita' della storia gli invasori patriarcali non riuscirono mai a cancellare del tutto la cultura dei vinti. L'amore per la vita, la sacralita' del sesso e del ridere, la santita' della donna non furono mai completamente  cancellate. Babilonia (come Sparta, la Germania del Nord Est, la Danimarca, i Paesi Baschi, Creta, Troia, l'Egitto, restarono a lungo influenzate dalle tradizioni culturali matriarcali, con le Dee Madri e la verginita' delle donne nubili giudicata come uno stato di malattia. A Babilonia, ancora ai tempi di Erodoto, le donne dovevano andare al tempio della Dea e far l'amore con uno straniero prima di sposarsi. Avevano conservato il culto del meticciato. I figli fatti con uomini di altri popoli hanno una maggiore ricchezza genetica e quindi saranno piu' sani e forti e arricchiranno il sangue del Clan. Quindi sposare una donna gia' gravida di uno straniero era una ricchezza, non un disonore.
Erodoto, da buon patriarcale guerriero al 100% non poteva credere ai suoi occhi, per lui non esisteva nulla di piu' sacro della verginita' della moglie, nulla di piu' prezioso. E questi pazzi lasciavano che le loro donne si sedessero lungo il viale del tempio della Dea Madre e aspettassero che uno straniero gettasse loro una moneta simbolica che esse poi regalavano al tempio. Erodoto ci racconta inorridito che poi si accoppiavano con questi stranieri proprio li', in un boschetto dietro al tempio della Dea Madre. E tutte le donne facevano questo, perfino le figlie dei nobili e le principesse. Nessuna donna avrebbe rinunciato a quel sacro servizio. Nessun uomo avrebbe infamato il proprio onore sposando una femmina vergine. Neppure un Re. Erodoto si sentiva grossomodo come si potrebbe sentire oggi un fondamentalista pachistano a Stoccolma.
Ma ben presto, le invasioni patriarcali che si sovrapposero nei secoli, sgominarono quasi completamente le resistenze matriarcali un po' dovunque. Dopo aver distrutto i templi di Knosso, bruciarono Troia, abbatterono il tempio della Dea di Babilonia, corruppero l'animo degli spartani, domarono i cretesi. E crebbero figli educandoli al culto della rapina e della sopraffazione.
E qui sta l'origine dello scontro delle civilta'. Il problema risiede in queste origini guerriere e maschiliste. L'Occidente Ebraico-Cristiano e l'Islam Arabo sono diramazioni dello stesso male, mutazioni di una millenaria infezione della mente umana. Non tutti sanno che l'Islam riconosce come suo testo sacro, a fianco del Corano, una versione della Bibbia presa di sana pianta dalla tradizione ebraica. E non a caso, alla fine, cristiani, ebrei e musulmani hanno sedimentato la propria identita' culturale intorno a un unico racconto degli inizi dell'umanita', quello che e' contenuto nel libro biblico della Genesi, che a sua volta deriva dall'antico patrimonio di miti comune alle tribu' di allevatori guerrieri sovrapposti ai miti dei popoli matriarcali soggiogati.
Leggete la Genesi: inizia con un Dio Padre che scaccia le sue creature e va avanti con Caino che uccide Abele, poi c'e' Abramo che sta per sgozzare il figlio per ordine del Signore e finisce con Dio che odia talmente gli esseri umani che ha creato che li annega tutti col Diluvio Universale ad eccezione di Noe'... Cioe', non e' certo una lettura pacifista...
La storia del Mediterraneo e' la storia delle guerre tra questi gruppi di guerrieri che via via crea due schieramenti. I due contendenti cambiano ma lo scenario e' uguale in modo evidente.
Iniziano i mercanti semiti che colonizzano tutte le coste, poi gli invasori Dori arrivati in Grecia la conquistano e per mare arrivano a prendere Creta. Poi attaccano i Troiani, poi sono i Persiani a attaccare i greci. Intanto i Romani, cugini dei Dori, spodestano i post-matriarcali etruschi e poi si gettano contro i Cartaginesi, di origine mediorientale sterminandoli e arrivano a dominare tutto il Mediterraneo spingendosi per terra fino a Alessandria d'Egitto. Un solo popolo resiste loro: i Parti, cugini di secondo grado dei Babilonesi e degli attuali Iracheni. E in quanto a brutalita' non scherzavano entrambi gli schieramenti. Ai tempi di Giulio Cesare, qualche anno prima della nascita di Gesu', i Romani provarono per l'ennesima volta a vincere i Parti. Questi erano terribili arcieri a cavallo. Si fecero inseguire dai Romani per giorni nel deserto e poi  li annientato completamente, li comandava il ricco e avido Crasso che pare venne ucciso con una colata d'oro fuso. I Romani  invece quando presero Cartagine e la distrussero definitivamente, uccisero 500mila tra uomini donne e bambini. Non ne uccisero di piu' solo perche' non ce n'erano piu'. Erano finiti.
E potremmo proseguire per ore narrando come Giulio Cesare stermino' gli Eburoni, nobile popolo gallico, fino all'ultimo bambino. Come Traiano si dilettasse a massacrare al Colosseo quarantamila prigionieri di guerra, in un mese di spettacoli sanguinosi che avevano lo scopo di allietare un popolo privo di ogni senso di pieta'.
Giusto per restare in tema cristiano potremmo ricordare come i crociati diretti in Palestina si siano fermati a sterminare gli abitanti di Costantinopoli ammazzandoli a decine di migliaia dimenticandosi che erano loro stessi cristiani.
Poi ci fu il massacro di tutti gli abitanti di Gerusalemme.
I testimoni raccontano che i vescovi cristiani benedirono i crociati vittoriosi immersi nel sangue fino alle ginocchia.
Il cristianesimo puo' vantare secoli di torture e roghi autorizzati dai religiosi, guerre fratricide spietate... E se nella tratta degli schiavi ebbero come alleati spesso i razziatori arabi, non si puo' certo imputare a questi quel centinaio di milioni che morirono durante il trasporto e durante la schiavitu'. E se anche secoli di persecuzione degli ebrei non sono una prerogativa solo cristiana gli arabi furono dei buoni samaritani a confronto dei tedeschi, dei russi o degli italiani. E', comunque, un vanto tutto europeo in massacro di decine di milioni di nativi americani e di centinaia di migliaia di aborigeni australiani.
Per non parlare dei quasi cento milioni di morti che costarono le due guerre mondiali e le decine di milioni di morti sotto Stalin.
E che dire delle centinaia di migliaia di persone uccisi nei campi di concentramento dei golpisti sud americani, i desaparecidos, le scuole di tortura.
Credo, signora, che se ci mettiamo a contare i morti e gli orrori a noi cristiani non ci batte nessuno.
Gli islamici non hanno mai bruciato centinaia di migliaia di eretici e streghe, non hanno mai soggiogato interi continenti provocando direttamente o indirettamente il decesso del 90% degli abitanti, non hanno mai organizzato campi di sterminio su scala industriale, non hanno mai organizzato guerre mondiali, non hanno mai buttato le bombe atomiche e sono piu' di duecento anni che non hanno modo di colonizzare un bel niente perche' ci siamo presi tutto noi.
Recentemente alcuni intellettuali arabi si sono interrogati molto francamente sul rapporto tra terrorismo e Islam. E sono arrivati a dire che deve esistere certamente un rapporto che va capito e studiato. Infatti e' indiscutibile che la maggioranza degli atti terroristici compiuti negli ultimi venticinque anni sia stato opera di credenti islamici.
Ora io credo che davanti a tanta sincerita' e onesta' culturale anche noi cristiani dovremmo interrogarci sul rapporto tra imperialismo, sterminio e cristianesimo, visto che, da sempre, noi cristiani siamo i piu' fanatici organizzatori di olocausti.
Gli Islamici sono piu' terroristi di noi cristiani che pero' li battiamo alla grande quando si tratta di escogitare un sistema per eliminare milioni di persone molto rapidamente e con costi contenuti. E forse chiamiamo terrorismo la lotta di gente che non ha altri mezzi militari che quelli... Sharon ha la bomba atomica, armi di produzione statunitense, missili e quant'altro. Molti palestinesi hanno solo la loro vita. E allora quella di Sharon si chiama guerra mentre quella dei palestinesi si chiama terrorismo. Basta solo intenderci sulle parole.
Ma al di la' delle parole non esiste differenza sostanziale tra la violenza del blocco cristiano e quella del blocco islamico come non ne esisteva tra blocco statunitense e blocco sovietico. E non e' un caso che una volta che blocco statunitense e islam uniti hanno vinto l'impero sovietico i due alleati abbiano iniziato un processo di separazione che sta portando gli islamici a interpretare il ruolo dei cattivi dal punto di vista occidentale. E appena avremo fregato gli arabi con l'aiuto dei cinesi diventeranno loro i nostri nuovi nemici.
Per le culture che si basano sul sistema patriarcale e sull'oppressione della donna e della sessualita' e' impossibile rinunciare allo scontro e al tentativo di dominare il mondo.

Sgombrato il campo dalla supposizione errata che l'Islam sia strutturalmente piu' violento del Cristianesimo ci resta comunque il problema di cosa fare per fermare la minaccia islamica, visto che abbiamo ipotizzato, al fine di condurre questo dialogo, che realmente ci sia e sia il pericolo numero uno.
Credo che per salvarci dall'Islam innanzi tutto dovremmo capire come funziona il modo di ragionare di 600 milioni di islamici che, appunto, vivono sotto regimi piu' o meno dittatoriali. E' importante capire come ragionano. Lei stessa, cara Fallaci, ha scritto che la democrazia non si esporta con le armi e per questo lei era contraria alla guerra in Iraq. E questo fa indubbiamente onore alla sua saggezza visto che molti sono ancora convinti che il modo migliore di modernizzare i popoli sia andare a casa loro in tenuta da combattimento. Inoltre lei ha scritto che solo se un popolo ha maturato un desiderio insaziabile di democrazia puo' ottenerla. E anche questo lo condivido appieno. E' musica per le mie orecchie. Ma la ricetta che, forse ironicamente ha proposto per la crisi in Iraq (lasciarli bollire nel loro brodo dittatoriale finche' non avessero la coscienza necessaria per liberarsene) non mi sembra una soluzione accettabile anche se filosoficamente dignitosa.
Percio' vorrei provare a mettermi nei panni di un islamico soggiogato da una dittatura fascista, per capire quale sarebbe il mio punto di vista sul mondo e le propongo di seguirmi in questo esperimento.
Eh si' perche', mentre lei, signora, e' assillata dalla minaccia islamica, loro, gli islamici vivono un'ansia speculare. Perche' appena un musulmano si accorge che e' sottomesso con la forza a un regime corrotto, ha generalmente anche la capacita' di notare che questo regime e' al potere grazie all'appoggio politico e militare di Usa, Gran Bretagna o Francia. Uniche eccezioni la Libia, la Siria e l'Iran che a tortura violazioni dei diritti, umani e corruzione hanno poco da invidiare ai paesi arabi alleati del blocco occidentale. E il nostro islamico si accorge pure che le ricchezze del suo paese finiscono in gran parte in mano alle multinazionali occidentali. E generalmente intuisce che questo neocolonialismo viene dopo qualche centinaio di anni di colonialismo aperto e violento. Per due secoli questi popoli sono stati derubati dall'Occidente in modo selvaggio.
Quindi se mi trovassi ad avere un grande potere e volessi fermare la minaccia islamica, per prima cosa mi occuperei di smettere di appoggiare governi dittatoriali e di addestrare i loro poliziotti alle piu' raffinate tecniche di tortura.
I talebani afgani e Saddam non fanno eccezione a quanto detto visto che entrambi andarono al potere grazie all'appoggio economico e militare degli Usa. I cristiani sostennero Saddam in tutte le sue imprese piu' criminali come la guerra contro l'Iran e l'uso di gas su militari e civili. E non si fecero certo scrupoli per il fatto che Saddam praticasse la tortura su scala industriale.
Io credo che la prima grande opera che l'Occidente dovrebbe realizzare se vuole fermare la minaccia islamica sia quella di smettere di sostenere la corruzione, la criminalita', la dittatura nei paesi islamici. E potrebbe anche smettere di derubarli. Ma anche cosi', ne convengo, non otterremo molto. Anche se io fossi il Presidente degli Stati Uniti non potrei, a questo punto, schioccare le dita e trasformare i governi dittatoriali che ho allattato per decenni in democrazie. Come abbiamo detto la democrazia non si esporta, ogni popolo deve far crescere dentro di se' la sua democrazia. Ma gia' smettere di tramare sarebbe un buon segnale.
Perche' deve essere chiaro che la questione islamica e' costituita da una serie di fenomeni interconnessi.
Come abbiamo detto i paesi arabi rappresentano il cuore della questione islamica. E sono ricchissimi grazie al petrolio. L'Occidente ha sempre preferito che i prezzi del greggio restassero al di sotto del prezzo dell'acqua minerale all'ingrosso. E per portare avanti questa rapina ha pensato bene di appoggiare un'elite patriarcale di allevatori guerrieri animata dal piu' totale disprezzo per la donna e la democrazia. Nei paesi arabi i cittadini dovrebbero essere tutti benestanti e serviti meglio degli svizzeri, vista la quantita' di miliardi di dollari che gli stati arabi guadagnano col petrolio. Invece questi soldi servono per i capricci di questi capi tribali che si comprano automobili, aerei, vasche d'oro massiccio e prostitute da ventimila euro a notte mentre il loro popolo patisce la fame, l'ignoranza e la mancanza di tutto quanto e' necessario.
Non e' che ci siamo comportati cosi' male solo con  gli islamici. Anche in Africa e in Sud America abbiamo brillato per il sostegno ai peggiori criminali: Bokassa, quello che teneva gli oppositori politici fatti a pezzi in frigo e li offriva impanati agli ospiti, era appoggiato dagli Stati Uniti. Cosi' come Amin Dada...Quello che faceva a pezzi personalmente gli studenti. Lui non li mangiava si limitava a sezionarli. E non dimentichiamo che Quando il Cile ha , tramite libere elezioni, di avere Allende come presidente e, gli Usa hanno finanziato e protetto e finanziando un colpo di stato costato decine di migliaia di morti e torturati, Era l'11 settembre di molti anni fa.

Vede signora, chiunque viva nel Terzo Mondo e abbia un minimo di cervello lo capisce subito che gli occidentali gli hanno fregato qualche cosa. Gli basta guardare una soap opera in tv per vedere che il suo stile di vita fa schifo rispetto a quello del piu' straccione degli uomini bianchi.
Persino la miseria nel terzo mondo ha una misura imparagonabile alla nostra.

Se noi cristiani volessimo fare qualche cosa di buono potremmo smettere di comprare petrolio dai paesi dove gli sceicchi si rubano tutto.
Ma come si fa? La nostra economia si fermerebbe istantaneamente. Il loro petrolio ci e' necessario.
Ma e' proprio vero? Oggi il petrolio e' veramente indispensabile?
In Brasile vanno in auto da trent'anni usando alcol al posto della benzina, basta una piccola modifica. E i diesel possono andare a olio vegetale. E la Germania ha dimostrato che si possono produrre milioni di kilowatt con il sole, le onde e il vento. E ha dimostrato anche che si possono tagliare del 50% i consumi di combustibili per il riscaldamento. Basta isolare le case termicamente. E non costa neanche tanto. Il consumo medio di calore in Germania e' di 170 chilocalorie a metro quadrato, in Italia piu' del doppio. E in Italia fa mediamente molto ma molto meno freddo che in Germania...Volete paragonare Catania con Amburgo? Se negli ultimi trent'anni gli italiani avessero isolato le loro case termicamente oggi avrebbero risparmiato tanto denaro quanto vale la casa che abitano. Invece ogni famiglia italiana ha buttato dalla finestra il valore della propria casa perche' non ha capito cosa volesse dire "isolamento termico". E nessun governo a mai cercato di spiegarglielo.
E poi ormai le tecnologie fotovoltaiche e basate sull'idrogeno sono arrivate a tali livelli di efficienza che non e' piu' una questione di invenzioni ma di volonta' politica.
Se l'Occidente avesse realmente una botta di orgoglio e buon senso una cosa concreta potrebbe farla: tagliare il consumo di petrolio.
E comprare il petrolio che continua a essere indispensabile solo da governi che usano concretamente il denaro ricavato per far crescere il livello economico e culturale dei loro cittadini.
E lei sa benissimo, cara Fallaci, che nessuno di questi sceicchi sarebbe disposto a rinunciare ai soldi del petrolio. Davanti a una simile scelta preferirebbero trasformare i loro paesi in democrazie e perdere un po' di potere piuttosto che perdere tutto...
Appena si spargesse un po' di benessere, si liberassero quei popoli dal giogo delle dittature e si concedesse un minimo di diritti paritari alle donne, succederebbe quel che gia' e' successo altrove: il crollo delle nascite.
Negli anni '60 si calcolo' che se le nascite fossero continuate ai ritmi di allora entro il 2000 avremmo superato i 10 miliardi. Pareva impossibile che si potessero convincere milioni di indiani e cinesi a smettere di fare figli come conigli.
Oggi Cina e India si pongono il problema di organizzare campagne in favore di nuove nascite perche' non c'e' piu' incremento e si teme di entrare in una fase recessiva.
E' successo prima in Europa e in America, poi in Giappone, Australia, India e Cina e ora sta succedendo in Sud America. Appena la popolazione raggiunge un certo benessere e le donne acquisiscono piu' liberta' (fenomeni collegati) il numero delle nascite crolla.
E se crolla il numero delle nascite e si raggiunge il benessere in tutto il mondo gli islamici non hanno piu' motivo di venire a islamizzare l'Europa. Ed ecco che non c'e' piu' nessun pericolo islamico.

Ma l'occidente Cristiano ha a disposizione un'altra potente leva per disinnescare la questione islamica, fermare il terrorismo, favorire i regimi democratici e aiutare l'economia dei popoli arabi: la solidarieta'.
In uno scatto d'orgoglio potremmo comprendere che la ricchezza dell'Occidente e' figlia di secoli di rapine e che e' ora che si inizi a restituire. Alcuni ricercatori hanno tentato di calcolare quanto oro e argento sia stato rubato dagli spagnoli in Sud America. Una cifra colossale che se fosse aggiunta agli interessi di secoli porterebbe a una cifra con cui si sarebbe in grado di comprare mezza Europa. E cosa succederebbe se gli occidentali decidessero di indennizzare i discendenti dei 180 milioni di schiavi fatti morire di stenti e delle centinaia di milioni che hanno servito in catene per quasi 400 anni?
E che dire di tutto il petrolio che ci siamo portati via per un prezzo ridicolo? E quanto the, quante banane, quanto caffe', cacao, diamanti, tungsteno, rame, stagno...
Allora converrebbe che quando Senegalesi, Marocchini, Colombiani, Cingalesi arrivano a casa nostra per lavorare si mostrasse loro un minimo di civilta'.
Sono certo che lei sia d'accordo con me che se si importa manodopera straniera si deve anche provvederle un tetto e condizioni di lavoro e di vita equi...
Quando gli italiani erano poveri come gli albanesi, e forse di piu', andarono in America, in Germania, in Inghilterra e furono trattati a pesci in faccia. Negli Usa, modestamente, poi ci siamo vendicati creando la famosa Malavita di Little Italy.
Per questo dovremmo sapere per esperienza che non conviene far incazzare gli immigrati. E dovremmo preoccuparci di organizzare in modo razionale l'immigrazione della manodopera che ci e' necessaria... Ma questo oggi non avviene. Io ne ho fatto l'esperienza diretta, come responsabile della Libera Universita' di Alcatraz mi sono trovato a far venire in Italia un cuoco cingalese. Sei mesi di problemi, difficolta' assurde, telefonate alla questura, all'ambasciata, al ministero... Se voglio assumere un immigrato illegale lo pago un quarto e ce l'ho al lavoro domani mattina.
E mi sa dire per quale ragione politica, economica o di sicurezza si fanno stare gli extracomunitari a far la coda per notti intere davanti agli uffici preposti a sbrigare le pratiche per il permesso di soggiorno?
Non potremmo mettere qualche impiegato in piu'?
E non dovremmo permettere che gli immigrati sprechino il loro tempo a fare code allucinanti anche perche' abbiamo bisogno che studino. Dobbiamo innalzare il livello culturale, la conoscenza e la capacita' di impresa di tutti gli extracomunitari che arrivano in modo che l'esperienza nel nostro paese li convinca della superiorita' della democrazia, dell'istruzione laica, dell'assistenza medica gratuita. Se noi li accoglieremo come fratelli e daremo loro le nostre conoscenze migliori essi diventeranno piu' interessati a tornare a casa e creare imprese e costruire la democrazia. E anche a noi farebbe bene capire che ci possono insegnare molto perche' sono i depositari di una cultura antica e raffinata.
Ma ho il dubbio che la loro permanenza in Italia, costellata di abusi, disonesta' e razzismo, li faccia tornare a casa ancora piu' convinti che l'Occidente e' Satana e va schiacciato nel sangue.
L'altra fronte della solidarieta' si gioca direttamente nei paesi piu' poveri del nostro. E non consiste soltanto nel giusto apporto personale dei singoli volontari. Per fortuna gia' molti italiani sono impegnati ai quattro angoli del mondo nell'aiuto a donne, bambini e infermi e riescono addirittura a dimostrare che esistono anche cristiani timorati di Dio. Bisogna certo aumentare questo impegno ma la solidarieta' dell'Occidente dovrebbe fare un passetto in piu'.
L'Occidente dovrebbe fare sua l'idea di rapporti umani basati sulla semplice equita'.

Signora Fallaci, mi permetta di dirle che c'e' una realta' arida e invisibile che viene taciuta. Esiste una rete di iniquita' che avvolge il mondo ed e' basata su una serie stupidissima di leggi e leggine, accordi commerciali e regolamenti...Tutte scartoffie apparentemente insignificanti, testi che disquisiscono burocraticamente  sulla misura delle banane. E solo se li si legge molto attentamente si scopre che queste curiose classificazioni poi determinano quali siano le banane che possono essere importate. Capisce, signora, siamo al delirio. Decidono per legge la forma delle banane. E stabiliscono percio' che i contadini della tal zona dell'Africa sono fuori norma e non possono piu' venderci le loro buonissime banane perche' gli manca un centimetro...
Signora, io credo che resteremmo stupiti da quel che succederebbe se tutti i paesi del mondo potessero semplicemente vendere i loro prodotti in condizioni paritarie senza che le lobby e le multinazionali cristiane
possano truccare le carte.
Grazie a un mare di astuzie commerciali milioni di contadini sono ogni giorno rovinati. Lo sapeva che oggi il caffe' viene pagato ai produttori come dieci anni fa? Cioe', calcolata l'inflazione, lo pagano meno della meta'! E quei contadini come fanno a sopravvivere? Non ce la fanno. Vanno a fare i disoccupati in citta' e le loro mogli si prostituiscono. Negli ultimi dieci anni decine di milioni di coltivatori di caffe' sono stati rovinati da un gioco che vuole riuscire a concentrare tutta la produzione nelle mani delle multinazionali. I monopolisti del caffe' non fanno guerre come i petrolieri. Sono gente piu' morbida. Loro strozzano il mercato. Le sembra logico? Le sembra lungimirante? Come puo' succedere? Imbrogli, signora, imbrogli studiati da gente che ha studiato a Oxford.
E poi dovremmo fare un'altra cosa. Subito. Quello che avevano detto di fare quasi tutti immediatamente  dopo l'11 settembre: bisogna chiudere i paradisi fiscali e abolire a livello mondiale il segreto bancario!
Il segreto bancario, signora, in realta' e' il padre di tutti i vizi e la madre di tutte le puttane.
Il segreto bancario, innanzi tutto permette ai terroristi di finanziarsi puntando sull'effetto dei loro attentati sulle borse mondiali. Vuol dire lasciargli un potere sterminato.
L'FBI ha calcolato che il massacro dell'11 settembre 2001 ha fruttato ai finanzieri del terrore (molti erano bianchi e cristiani) una cosa tipo 10 mila miliardi di vecchie lire. Ma questa e' una stima prudenziale. C'e' chi sospetta che la speculazione abbia fruttato una cifra enormemente piu' grande. Da paura.
Ci sono riusciti in modo molto astuto. In borsa esiste la possibilita' di scommettere (perche' e' di questo che si tratta) sia sull'aumento che sulla diminuzione del valore di un'azione. Non e' il modo tradizionale di giocare in borsa. Io non compro azioni, titoli di proprieta', no, mi limito a scommettere che quel titolo cadra' di dieci punti contro un altro che accetta la scommessa perche' e' convinto che invece il titolo salira'. Chi perde, perde tutto. Ma se vinci puoi raddoppiare i tuoi soldi in un colpo solo. E se appena hai incassato (questione di secondi) ripunti tutto su un nuovo ribasso del titolo e se il titolo scende ancora raddoppi di nuovo.
Gli attentatori dell'11 settembre 2001 avevano scommesso sul crollo dei titoli delle aziende che avevano assicurato le Torri Gemelle. E scommettevano anche sul crollo dei titoli delle compagnie aeree proprietarie degli aerei che sarebbero stati dirottati. Iniziarono a scommettere lentamente almeno 10 giorni prima dell'attentato. Poi lasciarono  filtrare la voce, in certi ambienti, che stava per succedere qualche disastro. Intanto i titoli avevano iniziato a scendere, lentamente. E loro scommettevano sul calo successivo e appena incassavano riscommettevano ancora. Cosi' ben prima dell'attentato avevano fatto tempo a scommettere almeno dieci volte sui ribassi, e raddoppiare dieci volte il loro capitale iniziale. Poi gli aerei carichi di esseri umani furono gettati contro le torri piene di altri esseri umani e tutto crollo'. E  loro stavano incassando e riscommettendo su un nuovo crollo. Gli indici dei titoli si polverizzavano. E loro continuavano a scommettere. E lo facevano dopo l'impatto del primo aereo perche' sapevano che un secondo avrebbe colpito. Vendi al ribasso. Vendi a un ribasso incredibile e incassa subito e scommetti ancora, lo sai che ci saranno altri morti!
Mostruoso, signora mia, mostruoso. Ne converra'...
E tutto questo e' stato commesso nel piu' totale anonimato. La piu' grande rapina del millennio, signora, anche se e' stata camuffata da atto politico, anche se i soldi li hanno incassati apparentemente legalmente, si tratta di una rapina portata a termine tramite la morte di migliaia di innocenti. Una morte terribile, con l'agonia registrata sulle segreterie telefoniche.
Allora dobbiamo renderci conto che oggi esistono nuovi tipi di crimini che dieci anni fa non erano proprio tecnicamente immaginabili. Dobbiamo modificare le nostre leggi. Dobbiamo impedire che i terroristi e i criminali possano pasticciare nel cuore dell'economia del mondo sfruttando il segreto bancario e i paradisi fiscali.
Nell'era dei computer e di internet mantenere il segreto bancario e i paradisi fiscali significa mettere nelle mani del crimine una bomba atomica.
Non possiamo permetterci di farlo.
Non possiamo.
Dopo l'11 settembre 2001 tutti (tutti) ammisero che il segreto bancario e i paradisi fiscali erano un'arma mostruosa in mano ai terroristi e si parlo' di misure drastiche. Nessuno ebbe il coraggio di dire che non fosse vero. Nessuno.
Poi pero' qualcuno disse a qualcun altro che in fondo i paradisi fiscali erano comodi, come si fa senza il segreto bancario? Sai le tasse... I fondi neri per le bustarelle... Poi come facciamo a pagartele... e come facciamo a finanziare i golpe, Come  facciamo a vendere le armi sottobanco a gestire le truffe azionarie alla Enron... a riciclare i soldi dell'eroina.
Eh gia, un vero problema... Un mondo senza segreto bancario che mondo e'?
Ragionano cosi'... E attenzione, terrorismo, evasione fiscale; corruzione e criminalita' organizzata sono in realta' un tutt'uno. Una maledetta piovra che muove ricchezze infinite e avvelena le esistenze degli umani. E finanzia guerre e violenza perche' nel caos e nell'abuso la criminalita' e la corruzione sguazzano.
Si parla tanto di pace, legalita', onesta' ma sono tutte balle, mi perdonera' il termine, cara signora.
Non si realizza l'azione essenziale. La prima. Quella irrinunciabile per un'azione che dia dei risultati concreti:abolire i paradisi fiscali e il segreto bancario.
Io non l'ho visto al primo posto del programma di nessun partito. Per questo non mi riconosco in nessun partito.
Destra e sinistra lo sanno benissimo che sta qui la radice del male.
E se tutti i motivi che ho fin qui elencato non bastassero a convincerla, signora Fallaci, io vorrei parlarle ancora un attimo della criminalita'. Spero che avra' ancora la pazienza di seguire il mio ragionamento.
Perche' i governi e i partiti non affrontano realmente il problema della criminalita'? Non parlo soltanto dei piccoli crimini e del fatto che non esiste un'iniziativa preventiva e repressiva concreta contro la piccola criminalita'.
Cosa si fa contro la grande criminalita', le mille cosche che si spartiscono il commercio di droga, il gioco d'azzardo, la prostituzione, il traffico d'armi, di rifiuti tossici e di prodotti con i marchi contraffatti? Non leggo mai molto a proposito del costo umano spaventoso che queste multinazionali del crimine infliggono all'Umanita'.
A confronto della criminalita' internazionale bin Laden e' un foruncoletto. Parliamo di una macro-sanguisuga che ogni giorno in tutto il mondo ruba, uccide, ricatta, corrompe, riduce alla schiavitu' e rovina con la prostituzione, la droga, il gioco d'azzardo e ogni sorta di nefandezza.
Negli ultimi vent'anni in tutto il mondo migliaia di organizzazioni criminali si sono evolute dal livello "banditi da strada" e sono arrivate a controllare pacchetti di aziende, imprese, banche,partiti, governi.
E credo converra' con me che la mafia russa, cinese, giapponese, colombiana sono sicuramente composte dalla gente peggiore che si possa immaginare.
Non credo che si dica uno sproposito parlando di un esercito di milioni di soldati del demonio pronti a tutto ventiquattrore su ventiquattro.
Aboliamo il segreto bancario e i paradisi fiscali e otterremo di tagliare loro la testa e lasciare contemporaneamente i terroristi nella vera difficolta' di trovare i soldi per finanziare i massacri.
Questo mi aspetterei che qualche illuminato politico dicesse!
Ma, come lei ha detto, la crisi dell'etica e la mancanza di orgoglio rendono i nostri politici vilmente inetti.

Detto questo, signora, credo che potrebbe convenire che le mie idee siano accettabili quanto le sue e vi sono punti che possiamo certamente condividere. E questo credo sia il senso di una serena conversazione. Anche perche', cara signora, io e lei, ne converra', siamo solo piccole mosche sul sedere della storia. Sinceramente, nonostante le nostre divergenze, credo che se dipendesse da me e da lei un accordo lo troveremmo di certo.
Ma, come lei ha brillantemente detto, siamo nel bel mezzo di una crisi dell'etica e di una scomparsa dell'orgoglio.
Orgoglio: ecco una parola che la cultura di sinistra ha cancellato. Usarla nel titolo del suo libro certamente e' stato un piccolo vezzo di perfidia,  che ho apprezzato. Dovremmo proprio riscoprire l'Orgoglio.
Ma, dopo che la signorina Loon ha masturbato un maiale durante un reality show inglese, lei capisce, l'orgoglio scarseggia.. E se i musulmani vomitano solo all'idea sinceramente li capisco.
Anche perche' il nostro sistema oltre a indurre giovani donne di bell'aspetto a fare sesso con animali sporcaccioni uccide ogni anno 10 milioni di esseri umani e, contemporaneamente, butta dalla finestra la meta' del cibo prodotto sul pianeta. Lo dicono le ricerche realizzate del Rocky Montain Institute, come a dire i consulenti della Ford e della General Motors, non delle femministe viscerali...

Detto questo non so proprio che altro possiamo fare oltre a starcene qui a chiacchierare io e lei, sul senso della vita. Di certo non riceveremo nessun incarico ufficiale plenipotenziario.
Ci tocchera' continuare a guardare questo sfacelo di terrore e osservare che servirebbe un po' di questo orgoglio molto piu' di quanto ci serva il petrolio.
Ma signora, le chiedo sinceramente, lei conosce un modo per convincere i cristiani a cambiare direzione?
Perche' e' questa la questione.
Noi che abbiamo bazzicato i marxisti in gioventu' sappiamo bene che un simile scatto d'orgoglio avrebbe bisogno di un cambiamento epocale, del modo stesso di vivere e lavorare. Un cambiamento tale che possa indurre nell'uomo e nella donna un salto di qualita' mentale.
In effetti signora, nelle notti nelle quali sono ottimista e non mi pento di aver messo al mondo altri esseri umani, spero che questo cambiamento sia gia' avvenuto. L'invenzione tecnologica che ha cambiato la vita quotidiana degli esseri umani esiste: e' il computer.
Per migliaia di anni l'essere umano non ha avuto la prova certa dei suoi errori. Alla fine contavano i risultati. A volte i pensieri sbagliati portavano a risultati giusti. A volta pensieri giusti avevano  effetti disastrosi. La stupidita' umana percio', fino ad oggi, e' restata velata. Ognuno di noi aveva pochi mezzi per scoprire quanto fosse fesso. Il computer invece ci mette ogni giorno davanti alla nostra incapacita' di ragionare con coerenza. Al computer non interessa se tu protesti perche' ha cancellato tutto il tuo lavoro che non avevi salvato prima di schiacciare il tasto "distruggi!". Urla quanto vuoi. Il computer non ti sente neanche. E prima o poi, se proprio non sei scemo, riesci a capire che devi stare un po' piu' attento e ragionare assicurandoti di aver prima acceso il cervello.
Forse il computer sta facendo si' che la mente umana stia realmente cambiando dentro, lentamente, con la velocita' di uno scanner. Il buon senso sta avanzando via via che milioni di esseri umani giungono a vedere con i propri occhi che e' vero che, se non fai una copia dell'hard disc, prima o poi piangi perche' ti e' saltato tutto e ti si e' cancellato il romanzo che avrebbe venduto un milione di copie e avevi finito di scriverlo giusto ieri cazzo!.
La mente umana sta finalmente imparando a pensare?
Verrebbe da dire di no.
Ma forse questo fenomeno sta accadendo sotto i nostri occhi senza che si riesca a vederlo. Forse il vecchio mostro culturale patriarcale e' sfatto, anche se da lontano pare integro.
Forse concetti come Cristianesimo o Islam sono stati disintegrati e noi vediamo soltanto il loro ologramma.
Chissa'. Speriamo che sia cosi', signora. Speriamo che il computer sia capace di resettarci il cervello. E magari anche l'anima. Speriamo che sia la medicina giusta. Speriamo che faccia effetto in fretta.

In caso contrario, non dovesse esserci un salto di qualita' nei cervelli, allora, signora, ci sara' solo da osservare come fa una civilta' quando crolla. E non crolleremo solo noi, crolleranno l'Islam, la Cina, l'India e il Giappone.
A lei e a me, restera' solo la magra soddisfazione di poter dire: "l'avevamo detto".
E non se la prenda, signora, per tutti quegli stronzi (me lo lasci dire) che l'attaccano in modo volgare senza entrare nel merito di quel che lei realmente afferma.
Alla fine sono feroci con lei piu' di quanto sarebbero con dei veri colpevoli. Non sopportano che lei dica quel che moltissimi pensano, non sopportano che lei venda tanti libri. Ma soprattutto non sopportano che lei abbia veramente vissuto. E questo e' un fatto che niente puo' cambiare: lei signora ha vissuto pienamente, vivendo con tutta se stessa, traguardo che pochi raggiungono.
E non le si puo' imputare nessun crimine, nessuna colpa, al massimo si puo' non condividere qualche sua idea...
Tanto di cappello, signora. Continui cosi', alla faccia dei falsi vivi.

La saluto porgendole i miei migliori auguri
Jacopo Fo

P.S.: Dimenticavo di porre anche una critica che sento pero' doverosa.
E non sarebbe segno di vera stima tacerla.
In alcuni passi dei suoi libri ho percepito una sorta di disprezzo verso le capacita' culturali dell'Islam. Una certa ironia verso alcuni intellettuali sinistrorsi che vogliono addebitare tutte le scoperte scientifiche all'Islam.
Ora concordo con lei che a volte si  esagera a voler dare agli arabi meriti che non hanno. Ma fuori dal furore polemico credo che sia sotto gli occhi di qualunque orecchiante di storia che l'Europa fino al 1600 ha dato al mondo ben poco in quanto a tecnologia e scienza.
Il teorema di Pitagora era noto agli indiani mille anni prima, la cultura greca rubo' tutto a egiziani e persiani. I romani furono svezzati dagli etruschi di provenienza proto semitica e dai greci. E non furono certo i frati benedettini a salvare la cultura romana e greca e a tradurre i testi arabi ma gli ebrei. Ma comunque fino al 1600 tutto, dalla polvere da sparo, alla bussola, dalla chirurgia all'arte della classificazione delle piante, alla metallurgia, all'uso dei mulini a vento e ad acqua, delle lenti e delle pompe, tutto, viene da Oriente. O direttamente dagli arabi o dai cinesi attraverso di loro. Sicuramente avra' letto le descrizioni inorridite che i chirurghi arabi davano degli interventi dei medici cristiani, compiuti senza nessun criterio e con un esito mortale nella maggioranza dei casi. Fino al 1600 perfino la medicina dei proto-Seminole della Florida era piu' avanzata di quella europea. Per non parlare degli indiani dell'India...
Ma se queste considerazioni non bastassero a convincerla vorrei aggiungere un'osservazione di tipo pratico che spero non potra' rifiutare.
Signora, non conviene mai, in nessun caso, soffiare sul fuoco del demonio. Lei forse non si rende conto che getta le sue parole, che hanno dentro un peso, un'etica, una meditazione e un'ironia, a cani feroci che le sbranano senza sentirne il sapore.
Signora lei viene fraintesa. Milioni di suoi lettori succhiano un veleno che lei non ha infilato nelle sillabe ma che loro sono in grado di estrarre sublimando la sua sintassi.
Ecco, credo, signora mi permetta di dire, che noi che usiamo la penna abbiamo il bisogno di spargere nei nostri scritti antidoti efficaci al possibile stravolgimento del senso delle nostre parole.
Dobbiamo intingere la penna nel calamaio della pace perche' il mondo ha il viso torbido e la mente febbricitante.
Guai, signora, a stuzzicare per incuria la bestia volgare del razzismo. Siamo tutti fratelli e sorelle, signora. E conosco almeno cento marocchini che sarebbero disposti a morire per proteggere lei o me, o chiunque altro.
Perche' c'e' tanto dolore nel mondo, signora, e lei lo sa meglio di me.
Ma c'e' anche tanto amore, e regge le colonne del cielo sulle spalle di persone che vedono la sacralita' della vita e la rispettano.
Quindi, signora, vorrei che lei, nel suo prossimo libro scrivesse un piccolo semplice labirinto filosofico in grado di disperdere le nuvole orrende dell'arroganza razzista.
Qualche cosa tipo:

Amo gli arabi.
Amo i mussulmani.
Amo le loro canzoni e come sorridono ai loro bambini.
Amo la loro cucina e come danzano. Amo la loro sincerita' e il loro coraggio. Li amo perche' viviamo sulla stessa terra, ci bagniamo nella stessa acqua e a ogni respiro io prendo dentro di me la stessa aria che hanno respirato per migliaia di anni arabi, indiani, americani africani e australiani.
E vediamo lo stesso sole e la stessa luna e forse il nostro Dio non e' poi cosi' diverso.
E questo mondo sara' un posto meraviglioso dove vivere quando avremo scacciato la guerra dai nostri cuori.
Forse arrivera' un giorno nel quale nessuno pensera' piu' che esista qualche cosa che valga piu' della pace.
Io sono tra quelli che ancora sperano.
Se coltivi l'idea della superiorita' o della vendetta non potrai mai essere d'accordo con neppure una delle
mie parole.
Perche' quel che scrivo con l'inchiostro della pace perde ogni senso se e' letto con gli occhiali della guerra.

P.P.S.: Un'ultima questione. La tortura. Lei che ha sperimentato gli effetti devastanti di questo orrore non potra' non convenire con me che sia agghiacciante questo continuo palese ricorso alla violenza piu' bruta e a pratiche di umiliazione a carattere religioso come costringere un credente a orinare sul Corano.
Siamo di fronte a una liberalizzazione delle violazioni piu' feroci dei diritti umani. E' ormai assodata l'esistenza di carceri extralegali ad Abu Graib come in Romania e in molti paesi arabi (paghiamo dei musulmani per torturare per conto nostro altri musulmani... Molto etico...). E nessuno cerca neppure di negare i sequestri extralegali compiuti dalle forze speciali Usa in mezzo mondo.
E addirittura assistiamo allo spettacolo degradante della legalizzazione della tortura quando e' utilizzata all'interno di un interrogatorio "moderatamente violento" contro prigionieri sospettati di terrorismo...
Ha idea che cosa stia succedendo in pratica? Penso che possa immaginarlo... Orrore puro, signora, orrore puro.
E certamente  puo' scorgere gli effetti di questo orrore. Gli effetti devastanti sulla nostra stessa cultura perche' la tortura e' un abuso contro l'anima, una contaminazione del male assoluto,
E ha pensato agli effetti devastanti che questa pratica massiccia della tortura ha sull'idea che i musulmani e tutti i popoli del terzo mondo, hanno di noi.
Al di la' dell'etica e della morale, signora, anche restando al semplice ragionamento sul vantaggio, non conviene mai, MAI, vivere in un mondo dove cinque miliardi di persone sono convinte che sei tu il porco assassino.
Signora, mettersi contro a cinque miliardi di esseri umani non conviene mai...
Puta caso che s'incazzino veramente...

Fonte dell'immagine 1: www.libreriauniversitaria.it