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Napoli record di crimini e malattie. In aumento le malformazioni. Ricandidiamo la Jervolino?

Sono molte e pesanti le cose che ho da dire su Napoli.
Dodici anni fa l’elezione di Bassolino a sindaco di Napoli diede a molti una speranza di rinascita. E in effetti molto ha fatto Bassolino. Ma ahimè il bilancio di dodici anni di governo delle sinistre a Napoli e poi in Campania è negativo.
Pur migliorando la qualità del governo e dell’amministrazione pubblica non si è riusciti a incidere realmente il bubbone di una regione moralmente dissanguata.
E ora ci troviamo di fronte alla ricandidatura della Jervolino, sostenuta da Bassolino e D’Alema. Questi leader si trovano unificati in realtà dal desiderio di negare il perdurare dell’emergenza che è di per sè un’atto di accusa.
Essi minimizzano i problemi della Campania. E questo è grave perchè non permette di pensare una strategia che finalmente cambi le cose.
Un fatto molto semplice dà la misura del disastro.
Napoli e la Campania battono due record: la più alta criminalità e il più alto numero di omicidi d’Europa (dieci volte Palermo, quanto Milano, Roma e Genova messe assieme, quasi il doppio dell’intera Inghilterra) e un notevole aumento di tumori e malformazioni negli ultimi dieci anni, il che ha portato la Campania ai vertici delle statistiche sulle zone più malate d'Italia. Il tasso di mortalità (secondo l’istat 2001) è maggiore sia per gli uomini (è 122, ogni 10.000 abitanti) che per le donne (è 77, la media italiana 59). Napoli fa parte delle prime dieci province italiane per mortalità dovuta alle malattie polmonari croniche (donne : 1,95 ; la media italiana è 1,2 .Uomini : 7,17 ; la media italiana è 4,24) ,ai tumori dell’ apparato respiratorio e degli organi intratoracici (uomini : 13,3 ; la media italiana è 10) ,della trachea,bronchi e polmoni (uomini : 12,1 ; la media italiana è 9),delle ghiandole (donne : 4,06 ; la media italiana è 5,24 . Uomini : 4,8 ;la media italiana è 2,9),al diabete millito (uomini 4,4 ; la media italiana è 2,5 . Donne :4,81 ; la media italiana è 2,35) ,ai sintomi mal definiti (uomini : 2,7 ; la media italiana è 1) ,alle malattie del sistema circolatorio (donne : 36 ; la media italiana è 25 . Uomini : 50 ; la media italiana è 38 ) ,del cuore (donne : 10,1 ; la media italiana è 6,9 . Uomini : 18 ; la media italiana è 13,6),dell’ encefalo (donne : 12 ; la media italiana è 7,5 . Uomini : 14,3 ; la media italiana è 9,7) ,dell’ apparato respiratorio (donne : 3,4 ; la media italiana è 2,7 . Uomini : 10,1 ; la media italiana è 7,3) ,dell’ apparto digerente (donne : 4,95 ; la media italiana è 2,67 . Uomini : 7 ; la media italiana è 4,6) ,del fegato ( donne : 3,17 ; la media italiana è 2,15 . Uomini : 4,4 ; la media italiana è 2,3) ,dell’ apparato genito-urinario (donne : 1,28 ; la media italiana è 0,83 . Uomini : 2,3 ; la media italiana è 1,4). E’ importante notare che questi dati (criminalità e malattie) sono profondamente collegati: “250.000 abitanti sono stati esposti per decenni a sostanze tossiche. Sostanze inquinanti nell’ aria, nell’ acqua, e nei prodotti provenienti dalla zona sono molto al di sopra dei livelli accettati”. (www.epicentro.iss.it/focus/discariche/Rifiuti.pdf ).
Lo sostiene Alfredo Mazza,dell’ unità di fisiologia clinica del CNR di Pisa. (Vedi anche una ricerca sull’incidenza statistica delle malattie in Campania su: www.protezionecivile.it/minisite/index.php?dir_pk=253&cms_pk=1734&n_page=2),
E si sa che quest’aria malsana è intimamente collegata alle discariche abusive, grande business mafioso esploso nell'ultimo decennio. E come ci ha spiegato Ruotolo in un suo storico documentario su Rai3 (vedi articolo su questo blog) la storia delle discariche abusive della Camorra è legata all’incapacità di comuni e regione di gestire spazzatatura e territorio. Da una parte lo smaltimento dei rifiuti non funziona e gli amministratori buttano miliardi e si lasciano fregare da imprenditori furbi, dall’altra la camorra importa superveleni da mezza Italia. E non si può dire che Bassolino e la Jervolino non abbiano avuto il tempo di intervenire. Non hanno colto la gravità della situazione.
Sono andati avanti con operazioni placebo. Non hanno saputo né esprimere un progetto né far fronte all’emergenza.
Oggi alle porte di Napoli, a Acerra, c’è un’area dove è presente più diossina di quanta ce ne fosse a Seveso quando fu evaquata. Ruotolo lo ha documentato con immagini agghiaccianti di pecore malate.
E ha documentato anche che le analisi sulla diossina le ha fatte la Asl. Sono documenti ufficiali.
Ma cosa hanno fatto Presidente della Regione, della Provincia e il sindaco di Napoli?
A tutt’oggi non sono state rimosse le sostanze tossiche, non è stato bonificato il suolo, non sono state recintate le aree e evaquate le popolazioni?
Non so a voi, a me sembra semplicemente il delirio di una classe politica che ha perso il senso dell’umanità e della realtà.
Cosa volete che facciano questi leader contro la criminalità se non riescono neanche a gestire la spazzatura?...

Ringrazio Emmanuele Sinicatti per la ricerca sull’incidenza delle malattie in Campania.
Stiamo realizzando insieme, all’interno del Laboratorio Napoli della Città Segreta un libro bianco sui disastri di questa meravigliosa città.