E tu che GAS vuoi? BIODINAMICO OPPURE BIOECONOMICO?
Inviato da Jacopo Fo il Lun, 01/18/2010 - 10:30Apriamo il dibattito. I GAS non si diffondono abbastanza perché spesso non mettono il risparmio al centro del loro lavoro? C'è troppa ideologia? Come mai i Gas non si pongono il problema di fare convenzioni anche per l'acquisto di auto, cellulari, lavatrici, assicurazioni eccetera? Quanto potrebbero risparmiare le famiglie consociando la maggior parte delle loro spese? Perché si organizzano così poche operazioni di acquisto e restauro collettivo di case? Perché non si organizzano fondi di investimento in impianti fotovoltaici collettivi? Perché la capacità di iniziativa di questo movimento che porta in piazza migliaia di persone poi diventa moscia quando si tratta di incrementare veramente il livello di ricchezza delle famiglie? In Trentino se ne sta discutendo... Il Trentino è sempre avanti. Pubblico questa lettera uscita su http://libera-mente.blogspot.com/2010/01/lettera-aperta-al-gruppo-di-acq... Lettera aperta al Gruppo di Acquisto Solidale di Lavis Ringraziandovi per l'ospitalità e la cordialità, con la presente vi comunico che ci ritiriamo dal Gas di Lavis per diversi motivi che di seguito elenco, pur sapendo di andare incontro a numerose critiche. Ritengo il gruppo di Lavis un gruppo, come altri Gas, troppo politico, chiuso, autoreferenziale. Un paragone per tutti: da un paio d'anni, acquisto l'energia elettrica verde dall'Agsm di Verona attraverso il gruppo di acquisto nazionale di Jacopo Fo. Un gruppo di acquisto costituito da migliaia di persone su tutto il territorio nazionale, accomunate dal fatto di acquistare energia verde. Chi per risparmiare, chi per puro ideale ecologico, chi per entrambe le cose... In ogni caso non ho mai ricevuto dal gas di Jacopo Fo, una mail o una comunicazione di alcun tipo. Migliaia di persone che in silenzio, forse, riescono a cambiare qualcosa. In questo GAS invece mi ritrovo la mail intasata da email su vaccini, inceneritore, centro commerciale, ecc. Probabilmente il contenuto sarebbe interessante ma vanno sempre inesorabilmente a finire nel cestino, come i santini elettorali dati dagli “amici” nel periodo di elezioni... Apro un inciso sul centro commerciale di Lavis. Io dico ben venga il centro commerciale. Anzi, non uno, ma molti centri commerciali. Io non lavoro in provincia, alle poste, né ho “il vecchio” con la campagna sulla quale aprire il solito agriturismo. Devo tirare la fine del mese con uno stipendio modesto e in questo non mi aiutano certo i piccoli negozi come quelli di Lavis, che magari manco ti fanno lo scontrino. Oppure le norme di igiene non sanno cosa siano come in qualche panificio. Allora evviva il centro commerciale, dove io che lavoro tutti i giorni, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 posso andare la domenica. Evviva le catene, dove le procedure fanno si che lo scontrino venga fatto e le norme di igiene rispettate. Sopratutto evviva il centro commerciale perchè posso risparmiare. Evviva il Prix, l'Eurospin e tutti gli hard discount! (Evviva il centro commerciale anche perchè, nonostante sia un po triste, di norma diventa un centro di aggregazione che funziona meglio della caneva autoreferenziale degli orsi trentini). Ricordo che in occasione di una serata di presentazione del Gas a Gardolo una coppia del sud, con figli, faceva notare che loro volevano entrare nel Gas per risparmiare/sopravvivere e che l'acquisto di prodotti biodinamici / biologici mal si coniugava con questa necessità. Da chi presentava gli fu dato ragione ma fu detto che il Gas di Lavis si era dato questa priorità, oltre ad una finalità educativa. Il problema è questo, come sottolineava un professore di Economia, dell'Università di Modena a Radio 24. I gas sono poco diffusi, poiché tranne alcune eccezioni, anziché preoccuparsi di acquisti pretendono di cambiare il mondo e questo limita tantissimo la loro diffusione. Al Gas di Lavis si continua a parlare di divisione, di dimensione ormai ingestibile... ma cosa può pretendere di cambiare un gas di una manciata di persone? E questo ci riporta all'esempio iniziale. Il mondo si cambia cambiando sé stessi, e dando l'esempio, non catechizzando gli altri su cosa è giusto e cosa è sbagliato. Condivido anche il pensiero di coloro che avevano descritto come impresa impossibile contattare il Gas di Lavis, un gruppo che, al di la delle parole, vuole rimanere chiuso. Incontri di presentazione che continuavano a saltare o ad essere spostati, riunioni nelle quali si doveva decidere se accettare dei nuovi entranti... Qui mi fermo, perché penso di aver messo abbastanza carne al fuoco! Con alcune persone stiamo valutando di dare vita ad un nuovo grande gas, apolitico, apartitico, aconfessionale, il cui scopo sia aiutare le persone ad arrivare "alla fine del mese" . Se interessati contattatemi! Pubblicato da ilgrillosparlante a 21.19 Etichette: Gas, Gruppo di Acquisto, Gruppo di Acquisto Solidale, Lavis, trentino, Trentino Alto Adige, trento