Qualche giorno fa la mafia ha incendiato un supermercato SISA di Palermo il cui proprietario si era rifiutato di pagare il pizzo denunciando l'estorsione.
Fortunatamente l'intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha evitato danni irreparabili ma il vero “miracolo” è successo dopo: per tutta la notte i volontari dell'Associazione Addio Pizzo hanno aiutato il gestore a rimettere in ordine e la mattina seguente si sono presentati in decine per promuovere e pubblicizzare quel supermercato che aveva detto “no” al pizzo.
E da subito molti, moltissimi, palermitani hanno affollato il negozio.
“Potremmo pensare che si tratti di un caso isolato ma i numeri dimostrano il contrario” scrive Michele Dotti nel suo blog: 493 negozi e 34 produttori locali “pizzo-free”, sostenuti da 10.044 consumatori, 18 associazioni sul territorio e 135 scuole dove si sta portando avanti la campagna antiracket.
Buon 150.mo anniversario dell'Unità d'Italia.
L'Italia s'è desta contro il pizzo
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