Un Blog per il Movimento mentale

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Il Movimento Mentale Sono sempre più convinto che viviamo un’allucinazione collettiva globale. Non credo più alle categorie classiche con le quali si è cercato fino ad oggi di rappresentare la situazione. Sono cresciuto pensando che gli oppressori fossero potenti e astuti. Ma mi sono ormai convinto che in realtà i potenti non hanno più veramente in mano il potere. La socetà dei consumi ha dato ai consumatori un potere (non utilizzato) che è ormai superiore al potere finanziario e militare. Solo che i consumatori (che non sono molto furbi) non se ne sono ancora accorti (vedi “Capitalismo cosmico e gnocca globale e "Internet salverà il mondo" http://www.jacopofo.it/pessimismo/index.htm Ma anche i potenti non sono poi molto intelligenti. La mancanza di sale in zucca e’ una questione genetica. E anche storica e culturale. Tutta la vita degli esseri umani è determinata da questo deficit mentale. Se l’umanità fosse un pelo più sensata la qualità della vita sarebbe stellarmente migliore… La mia idea è che ci sono le condizioni per un salto di qualità esistenziale planetario ma manca la capacità mmentale di capirlo. Vuoi un esempio? Cosa penseresti se ti dicessi che esiste una medicina gratuita, ampiamente disponibile, gradevole da assumere, in grado di aumentare la durata della vita, e la potenza orgasmica, potenziare il sistema immunitario, ridurre lo stress e lenire i dolori ma, chissà perché, quasi nessuno vuole usarla? Sto parlando del massaggio. Potremmo dedicare un’ora e mezza al giorno a scambiarci massaggi con la persona che amimamo o con un amico. E’ tanto facile da fare che puoi massaggiare o essere mpassaggiato anche mentre guardi la tv. L’efficacia terapeutica e l’influsso positivo sullo stato d’animo, del massaggio, sono certificati da centinaia di studi. E non serve aver fatto un corso, tutti sappiamo accarezzare, palpare, frizionare o grattare regalando sensazioni piacevoli. Perché non si pratica di più il massaggio? Semplicemente per una questione culturale: non siamo abituati a farlo, abbiamo difficoltà a toccarci, ad ascoltare il corpo, a concederci sensazioni piacevoli. In questo blog voglio occuparmi della grande, indispensabile rivoluzione delle cosienze, della cultura. Abbiamo dieci anni per cambiare il mondo sennò, come sostiene ormai perfino uno studio del Pentagono (1) dovremo affrontare un collasso ambientale di proporzioni apocalittiche. Ci sono tutte le tecnologie che potrebbero permetterci di risparmiare fino all’80% delle materie prime e dell’energia. Non lo dico io ma il team di ricercatori del Rock Mauntain Institute (vedi il libro “Capitalismo naturale” www;commercioetico.it). Anche qui c’è la possibilità di risparmiare denaro, essere più competitivi, vivere meglio e più a lungo, proteggere l’ambiente ma non c’è la cultura che permetta di comprendere queste idee. Ne discende che se vogliamo un mondo migliore non possiamo solo occuparci di ecologia, pace, giustizia sociale. Da tempo ormai molti, in tutto il mondo hanno capito questo punto focale. Se vogliamo cambiare veramente il mondo dobbiamo adottare una strategia che parta dalla comunicazione della necessità di un nuovo modo di pensare. Il primo passo in questa direzione è oggi quello di “indicare”, rendere visibile quest’idea. Proclamarla. Forse proclamare la nascita a fianco del movimento pacifista e ecologista di un Movimento Mentale sarebbe eccessivo ma bisogna inventarsi qualche cosa per porre questa questione al centro dell’attenzione. Io intanto inizio a fare un passo iniziando a scriverne qui. In questo blog voglio occuparmi di tutte le informazioni che riguardano questo nodo cruciale: i perché delle resistenze mentali al meglio e i successi che stà riscuotendo questo nuovo movimento che si occupa di trovare nuovi modi di pensare, comunicare, vivere. Voglio fornire dati, esperienze, metodologie mettendo insieme la rivoluzione comica di Patch Adams e lo Yoga Demenziale, le scoperte della modalità di Erixon e i fatti di cronaca che mostrano lo scontro tra il buon senso e l’idiozia bestiale. Voglio prendere per il culo i professoroni e togliermi la soddisfazione di spernacchiare i sacerdoti del pensiero lineare. E soprattutto vorrei via via accumulare le prove del fatto che viviamo in un grande imbroglio. Il capitalismo prima ancora di essere una macchina per produrre dolore e ingiustizia è un sistema di convenzioni abitudini perverse e bugie che sembra creato apposta per impedirci di scorgere il vero senso della nostra esistenza: goderci il più possibile ogni minuto ascoltando l’incredibile sensazione di essere vivi e tutti i modi gradevoli che esistono per celebrare la vita insieme agli altri: mangiando, bevendo, giocando, festeggiando, cooperando, creando arte, soccorrendo il prossimo e facendo l’amore. E il modo migliore di ottenere questo risultato di “evangelizzazione mentale” è quello di riuscire a vivere di più la vita. Solo se ci invidieranno in modo cocente saranno disposti a mettersi in discussione. Quindi dovremmo mettercela proprio tutta: vivere degnamente è molto più difficile che insegnare agli altri come si fa a farlo. Il Movimento Mentale Sono sempre più convinto che viviamo un’allucinazione collettiva globale. Non credo più alle categorie classiche con le quali si è cercato fino ad oggi di rappresentare la situazione. Sono cresciuto pensando che gli oppressori fossero potenti e astuti. Ma mi sono ormai convinto che in realtà i potenti non hanno più veramente in mano il potere. La soicetà dei consumi ha dato ai consumatori un potere (non utilizzato) che è ormai superiore al potere finanziario e militare. Solo che i consumatori (che non sono molto furbi) non se ne sono ancora accorti (vedi “Capitalismo cosmico e gnocca globale http://www.jacopofo.it/pessimismo/index.htm e “Internet salverà il mondo”. Ma anche i potenti non sono poi molto intelligenti. La mancanza di sale in zucca e’ una questione genetica. E anche storica e culturale. Tutta la vita degli esseri umani è determinata da questo deficit mentale. Se l’umanità fosse un pelo più sensata la qualità della vita sarebbe stellarmente migliore… La mia idea è che ci sono le condizioni per un salto di qualità esistenziale planetario ma manca la capacità mmentale di capirlo. Vuoi un esempio? Cosa penseresti se ti dicessi che esiste una medicina gratuita, ampiamente disponibile, gradevole da assumere, in grado di aumentare la durata della vita, e la potenza orgasmica, potenziare il sistema immunitario, ridurre lo stress e lenire i dolori ma, chissà perché, quasi nessuno vuole usarla? Sto parlando del massaggio. Potremmo dedicare un’ora e mezza al giorno a scambiarci massaggi con la persona che amimamo o con un amico. E’ tanto facile da fare che puoi massaggiare o essere mpassaggiato anche mentre guardi la tv. L’efficacia terapeutica e l’influsso positivo sullo stato d’animo, del massaggio, sono certificati da centinaia di studi. E non serve aver fatto un corso, tutti sappiamo accarezzare, palpare, frizionare o grattare regalando sensazioni piacevoli. Perché non si pratica di più il massaggio? Semplicemente per una questione culturale: non siamo abituati a farlo, abbiamo difficoltà a toccarci, ad ascoltare il corpo, a concederci sensazioni piacevoli. In questo blog voglio occuparmi della grande, indispensabile rivoluzione delle cosienze, della cultura. Abbiamo dieci anni per cambiare il mondo sennò, come sostiene ormai perfino uno studio del Pentagono (1) dovremo affrontare un collasso ambientale di proporzioni apocalittiche. Ci sono tutte le tecnologie che potrebbero permetterci di risparmiare fino all’80% delle materie prime e dell’energia. Non lo dico io ma il team di ricercatori del Rock Mauntain Institute (vedi il libro “Capitalismo naturale” www;commercioetico.it). Anche qui c’è la possibilità di risparmiare denaro, essere più competitivi, vivere meglio e più a lungo, proteggere l’ambiente ma non c’è la cultura che permetta di comprendere queste idee. Ne discende che se vogliamo un mondo migliore non possiamo solo occuparci di ecologia, pace, giustizia sociale. Da tempo ormai molti, in tutto il mondo hanno capito questo punto focale. Se vogliamo cambiare veramente il mondo dobbiamo adottare una strategia che parta dalla comunicazione della necessità di un nuovo modo di pensare. Il primo passo in questa direzione è oggi quello di “indicare”, rendere visibile quest’idea. Proclamarla. Forse proclamare la nascita a fianco del movimento pacifista e ecologista di un Movimento Mentale sarebbe eccessivo ma bisogna inventarsi qualche cosa per porre questa questione al centro dell’attenzione. Io intanto inizio a fare un passo iniziando a scriverne qui. In questo blog voglio occuparmi di tutte le informazioni che riguardano questo nodo cruciale: i perché delle resistenze mentali al meglio e i successi che stà riscuotendo questo nuovo movimento che si occupa di trovare nuovi modi di pensare, comunicare, vivere. Voglio fornire dati, esperienze, metodologie mettendo insieme la rivoluzione comica di Patch Adams e lo Yoga Demenziale, le scoperte della modalità di Erixon e i fatti di cronaca che mostrano lo scontro tra il buon senso e l’idiozia bestiale. Voglio prendere per il culo i professoroni e togliermi la soddisfazione di spernacchiare i sacerdoti del pensiero lineare. E soprattutto vorrei via via accumulare le prove del fatto che viviamo in un grande imbroglio. Il capitalismo prima ancora di essere una macchina per produrre dolore e ingiustizia è un sistema di convenzioni abitudini perverse e bugie che sembra creato apposta per impedirci di scorgere il vero senso della nostra esistenza: goderci il più possibile ogni minuto ascoltando l’incredibile sensazione di essere vivi e tutti i modi gradevoli che esistono per celebrare la vita insieme agli altri: mangiando, bevendo, giocando, festeggiando, cooperando, creando arte, soccorrendo il prossimo e facendo l’amore. E il modo migliore di ottenere questo risultato di “evangelizzazione mentale” è quello di riuscire a vivere di più la vita. Solo se ci invidieranno in modo cocente saranno disposti a mettersi in discussione. Quindi dovremmo mettercela proprio tutta: vivere degnamente è molto più difficile che insegnare agli altri come si fa a farlo. Il Movimento Mentale Sono sempre più convinto che viviamo un’allucinazione collettiva globale. Non credo più alle categorie classiche con le quali si è cercato fino ad oggi di rappresentare la situazione. Sono cresciuto pensando che gli oppressori fossero potenti e astuti. Ma mi sono ormai convinto che in realtà i potenti non hanno più veramente in mano il potere. La soicetà dei consumi ha dato ai consumatori un potere (non utilizzato) che è ormai superiore al potere finanziario e militare. Solo che i consumatori (che non sono molto furbi) non se ne sono ancora accorti (vedi “Capitalismo cosmico e gnocca globale http://www.jacopofo.it/pessimismo/index.htm e “Internet salverà il mondo”. Ma anche i potenti non sono poi molto intelligenti. La mancanza di sale in zucca e’ una questione genetica. E anche storica e culturale. Tutta la vita degli esseri umani è determinata da questo deficit mentale. Se l’umanità fosse un pelo più sensata la qualità della vita sarebbe stellarmente migliore… La mia idea è che ci sono le condizioni per un salto di qualità esistenziale planetario ma manca la capacità mmentale di capirlo. Vuoi un esempio? Cosa penseresti se ti dicessi che esiste una medicina gratuita, ampiamente disponibile, gradevole da assumere, in grado di aumentare la durata della vita, e la potenza orgasmica, potenziare il sistema immunitario, ridurre lo stress e lenire i dolori ma, chissà perché, quasi nessuno vuole usarla? Sto parlando del massaggio. Potremmo dedicare un’ora e mezza al giorno a scambiarci massaggi con la persona che amimamo o con un amico. E’ tanto facile da fare che puoi massaggiare o essere mpassaggiato anche mentre guardi la tv. L’efficacia terapeutica e l’influsso positivo sullo stato d’animo, del massaggio, sono certificati da centinaia di studi. E non serve aver fatto un corso, tutti sappiamo accarezzare, palpare, frizionare o grattare regalando sensazioni piacevoli. Perché non si pratica di più il massaggio? Semplicemente per una questione culturale: non siamo abituati a farlo, abbiamo difficoltà a toccarci, ad ascoltare il corpo, a concederci sensazioni piacevoli. In questo blog voglio occuparmi della grande, indispensabile rivoluzione delle cosienze, della cultura. Abbiamo dieci anni per cambiare il mondo sennò, come sostiene ormai perfino uno studio del Pentagono (1) dovremo affrontare un collasso ambientale di proporzioni apocalittiche. Ci sono tutte le tecnologie che potrebbero permetterci di risparmiare fino all’80% delle materie prime e dell’energia. Non lo dico io ma il team di ricercatori del Rock Mauntain Institute (vedi il libro “Capitalismo naturale” www;commercioetico.it). Anche qui c’è la possibilità di risparmiare denaro, essere più competitivi, vivere meglio e più a lungo, proteggere l’ambiente ma non c’è la cultura che permetta di comprendere queste idee. Ne discende che se vogliamo un mondo migliore non possiamo solo occuparci di ecologia, pace, giustizia sociale. Da tempo ormai molti, in tutto il mondo hanno capito questo punto focale. Se vogliamo cambiare veramente il mondo dobbiamo adottare una strategia che parta dalla comunicazione della necessità di un nuovo modo di pensare. Il primo passo in questa direzione è oggi quello di “indicare”, rendere visibile quest’idea. Proclamarla. Forse proclamare la nascita a fianco del movimento pacifista e ecologista di un Movimento Mentale sarebbe eccessivo ma bisogna inventarsi qualche cosa per porre questa questione al centro dell’attenzione. Io intanto inizio a fare un passo iniziando a scriverne qui. In questo blog voglio occuparmi di tutte le informazioni che riguardano questo nodo cruciale: i perché delle resistenze mentali al meglio e i successi che stà riscuotendo questo nuovo movimento che si occupa di trovare nuovi modi di pensare, comunicare, vivere. Voglio fornire dati, esperienze, metodologie mettendo insieme la rivoluzione comica di Patch Adams e lo Yoga Demenziale, le scoperte della modalità di Erixon e i fatti di cronaca che mostrano lo scontro tra il buon senso e l’idiozia bestiale. Voglio prendere per il culo i professoroni e togliermi la soddisfazione di spernacchiare i sacerdoti del pensiero lineare. E soprattutto vorrei via via accumulare le prove del fatto che viviamo in un grande imbroglio. Il capitalismo prima ancora di essere una macchina per produrre dolore e ingiustizia è un sistema di convenzioni abitudini perverse e bugie che sembra creato apposta per impedirci di scorgere il vero senso della nostra esistenza: goderci il più possibile ogni minuto ascoltando l’incredibile sensazione di essere vivi e tutti i modi gradevoli che esistono per celebrare la vita insieme agli altri: mangiando, bevendo, giocando, festeggiando, cooperando, creando arte, soccorrendo il prossimo e facendo l’amore. E il modo migliore di ottenere questo risultato di “evangelizzazione mentale” è quello di riuscire a vivere di più la vita. Solo se ci invidieranno in modo cocente saranno disposti a mettersi in discussione. Quindi dovremmo mettercela proprio tutta: vivere degnamente è molto più difficile che insegnare agli altri come si fa a farlo. Il Movimento Mentale Sono sempre più convinto che viviamo un’allucinazione collettiva globale. Non credo più alle categorie classiche con le quali si è cercato fino ad oggi di rappresentare la situazione. Sono cresciuto pensando che gli oppressori fossero potenti e astuti. Ma mi sono ormai convinto che in realtà i potenti non hanno più veramente in mano il potere. La soicetà dei consumi ha dato ai consumatori un potere (non utilizzato) che è ormai superiore al potere finanziario e militare. Solo che i consumatori (che non sono molto furbi) non se ne sono ancora accorti (vedi “Capitalismo cosmico e gnocca globale http://www.jacopofo.it/pessimismo/index.htm e “Internet salverà il mondo”. Ma anche i potenti non sono poi molto intelligenti. La mancanza di sale in zucca e’ una questione genetica. E anche storica e culturale. Tutta la vita degli esseri umani è determinata da questo deficit mentale. Se l’umanità fosse un pelo più sensata la qualità della vita sarebbe stellarmente migliore… La mia idea è che ci sono le condizioni per un salto di qualità esistenziale planetario ma manca la capacità mmentale di capirlo. Vuoi un esempio? Cosa penseresti se ti dicessi che esiste una medicina gratuita, ampiamente disponibile, gradevole da assumere, in grado di aumentare la durata della vita, e la potenza orgasmica, potenziare il sistema immunitario, ridurre lo stress e lenire i dolori ma, chissà perché, quasi nessuno vuole usarla? Sto parlando del massaggio. Potremmo dedicare un’ora e mezza al giorno a scambiarci massaggi con la persona che amimamo o con un amico. E’ tanto facile da fare che puoi massaggiare o essere mpassaggiato anche mentre guardi la tv. L’efficacia terapeutica e l’influsso positivo sullo stato d’animo, del massaggio, sono certificati da centinaia di studi. E non serve aver fatto un corso, tutti sappiamo accarezzare, palpare, frizionare o grattare regalando sensazioni piacevoli. Perché non si pratica di più il massaggio? Semplicemente per una questione culturale: non siamo abituati a farlo, abbiamo difficoltà a toccarci, ad ascoltare il corpo, a concederci sensazioni piacevoli. In questo blog voglio occuparmi della grande, indispensabile rivoluzione delle cosienze, della cultura. Abbiamo dieci anni per cambiare il mondo sennò, come sostiene ormai perfino uno studio del Pentagono (pubblico nel testo successivo i dettagli) dovremo affrontare un collasso ambientale di proporzioni apocalittiche. Ci sono tutte le tecnologie che potrebbero permetterci di risparmiare fino all’80% delle materie prime e dell’energia. Non lo dico io ma il team di ricercatori del Rock Mauntain Institute (vedi il libro “Capitalismo naturale” www;commercioetico.it). Anche qui c’è la possibilità di risparmiare denaro, essere più competitivi, vivere meglio e più a lungo, proteggere l’ambiente ma non c’è la cultura che permetta di comprendere queste idee. Ne discende che se vogliamo un mondo migliore non possiamo solo occuparci di ecologia, pace, giustizia sociale. Da tempo ormai molti, in tutto il mondo hanno capito questo punto focale. Se vogliamo cambiare veramente il mondo dobbiamo adottare una strategia che parta dalla comunicazione della necessità di un nuovo modo di pensare. Il primo passo in questa direzione è oggi quello di “indicare”, rendere visibile quest’idea. Proclamarla. Forse proclamare la nascita a fianco del movimento pacifista e ecologista di un Movimento Mentale sarebbe eccessivo ma bisogna inventarsi qualche cosa per porre questa questione al centro dell’attenzione. Io intanto inizio a fare un passo iniziando a scriverne qui. In questo blog voglio occuparmi di tutte le informazioni che riguardano questo nodo cruciale: i perché delle resistenze mentali al meglio e i successi che stà riscuotendo questo nuovo movimento che si occupa di trovare nuovi modi di pensare, comunicare, vivere. Voglio fornire dati, esperienze, metodologie mettendo insieme la rivoluzione comica di Patch Adams e lo Yoga Demenziale, le scoperte della modalità di Erixon e i fatti di cronaca che mostrano lo scontro tra il buon senso e l’idiozia bestiale. Voglio prendere per il culo i professoroni e togliermi la soddisfazione di spernacchiare i sacerdoti del pensiero lineare. E soprattutto vorrei via via accumulare le prove del fatto che viviamo in un grande imbroglio. Il capitalismo prima ancora di essere una macchina per produrre dolore e ingiustizia è un sistema di convenzioni abitudini perverse e bugie che sembra creato apposta per impedirci di scorgere il vero senso della nostra esistenza: goderci il più possibile ogni minuto ascoltando l’incredibile sensazione di essere vivi e tutti i modi gradevoli che esistono per celebrare la vita insieme agli altri: mangiando, bevendo, giocando, festeggiando, cooperando, creando arte, soccorrendo il prossimo e facendo l’amore. E il modo migliore di ottenere questo risultato di “evangelizzazione mentale” è quello di riuscire a vivere di più la vita. Solo se ci invidieranno in modo cocente saranno disposti a mettersi in discussione. Quindi dovremmo mettercela proprio tutta: vivere degnamente è molto più difficile che insegnare agli altri come si fa a farlo.


Commenti

Sar

Leggerò con interesse il tuo blog :-)
Attimo di pignoleria: c'è un errore di formattazione..il testo del blog è ripetuto un paio di volte di fila
Ciau!

..anche qui allora, maledetto utopista!

Certo viviamo una grande menzogna... e comunque queste non sono utopie...
qui sta nascendo in tutto il mondo un grande movimento per una nuova cultura...cioè sta nascendo una nuova cultura, la stiamo costruendo...e di conseguenza costruiremo anche un nuovo mondo... anch'io su alcuni siti tratto queste tematiche... del resto anche molte antiche profezie ne parlano... i Maya ad esempio, la fine del ciclo... non significa fine del mondo... ma la fine di un modo di vedere il mondo...una metamorfosi...
Sciamano77...

Vivere la vita potrebbe essere molto più semplice e gudurioso di quanto ora sia per la maggior parte di noi.
Sono d'accordo con te.
Su tutto.
Tranne che sull'ultimo punto.
E' vero sì, che è molto molto difficile vivere degnamente, godendo appieno di noi e delle persone che amiamo, delle passioni che ci infervorano e dei sentimenti che suonano il ritmo del nostro tempo.
Con onestà e con rispetto.

Ma è molto , ma molto più difficile insegnare questa capacità mentale di cui tu parli agli altri; poichè è solo dal profondo di ciascuno che può nascere il desiderio prima e la consapevolezza poi, di poter realizzare una vita migliore.
Tu , noi possiamo solo aiutarli indicandogli la strada ed invogliandoli a percorrerla; ma per imparare ognuno deve arrivarci da sè.

Ho la sensazione che le resistenze che troviamo, sono le stesse che trovano i medici che vogliono curare un malato che non si sente tale e che pensa di godere di ottima salute.

Tu con questo blog, con Internet potente strumento di informazione, con tutte le tue attività, la tua famiglia con la sua energia e il suo impegno, le altre voci forti e coraggiose che sussurrano alle coscienze di ribellarsi; sì, potete - possiamo - farcela!

Puoi fare capire ai malati qual è la loro malattia, puoi indicare loro la strada per guarire.
Ma ahimè saranno solo loro a poter imparare la nuova cura e a decidere se seguirla!

Dieci anni non sono tanti, per prevenire lo sfacelo!!
Ma ce la metteremo tutta e ce la faremo!
Sono contenta di essere capitata qui,
Ci sono anche io.

ahhhhhhhhhhhhhhhhh valentinaaaaaaaaaaaa!!!!!!
Ma tu sei proprio una bella persona mandata dal cielo e caduta dentro quàààààààààààààààààà!!!! benarrivata si sentiva la tua mancanzaaaaaaaaaaaa!!!!!!

:ò)) ellena

Grazieeeeeeee Ellen!

L'atterraggio della caduta è stato più che morbido: direi avvolgente!!

:-)) Vale

L'ho sempre pensata come te: sei sacrosanto! ma quando vedo troppi ex rivoluzionari ricovertiti a Forza Italia per quattro centesimi, sento persone terrorizzate dalle tassazioni comuniste, che tuonano contro la magistratura (secondo loro capeggiata da Kim il Jong), che non vedono l'ora di azzerare la Costituzione, e privatizzare pensioni e Sanità (licenziato?, oltre al posto perdi la salute e la pensione e, ti rimane solo la carità cristana...), dove i ricco sarà sempre + ricco ed il povero sempre + povero..., mi sento scoraggiato.
Ditemi che non devo...

aetius99

-I soldi non servono più a fare le cose,sono soltanto le cose che servono per fare i soldi. Karl Polany