Carissimi,
questa settimana vi presentiamo un altro nuovo libro di Nuovi Mondi Media, la casa editrice del nostro cuore, che arriva nel momento piu' opportuno.
Si tratta di Iraq Confidential - Intrighi e raggiri: la testimonianza del piu' famoso Ispettore Onu, scritto da Scott Rider. La prefazione all'edizione italiana e' di Gino Strada (ad Emergency va parte del ricavato delle vendite del libro), quella all'edizione americana del premio Pulitzer Seymour Hersh.
Scott Ritter e' stato ispettore Onu sugli armamenti in Iraq tra il 1991 e il 1998. Prima di lavorare per le Nazioni Unite era un ufficiale dei marines e un consigliere del generale Schwarzkopf nella prima guerra del Golfo. Pur essendo stato vittima di numerose campagne di diffamazione e nonostante gli innumerevoli tentativi di emarginazione, Ritter ha mantenuto inalterata la sua credibilita' e la sua autorevolezza. Attualmente e' opinionista di 'FoxNews'.
In Iraq, Scott Ritter e il suo team erano determinati a scovare le armi di distruzione di massa. La CIA era altrettanto determinata a fermarli. La verita' era che l'Iraq non possedeva alcuna arma di distruzione di massa. Al tempo, se questa informazione fosse uscita allo scoperto, avrebbe impedito agli Stati Uniti l'intervento militare in quel paese.
Iraq Confidential trasmette la reale disillusione di un patriota che scopre le menzogne e le malefatte del proprio governo. Ritter racconta un mondo di sotterfugi e raggiri, in cui niente e' come sembra. Una schiera di personaggi (uomini del Mossad, dell'MI6, della CIA...) arricchisce una poderosa narrazione, che rende il volume intrigante come un thriller.
Un libro che assomiglia di piu' a un film di spionaggio. Solo che la fonte e' insindacabile e quanto scritto e' tutto vero.
Come consuetudine riportiamo un brano del libro tratto dall'introduzione dello stesso Ritter.
Buona lettura.
"Nell'agosto del 1998, lascia il miglior lavoro che avessi mai avuto in tutta la mia vita e che probabilmente non avro' mai piu'. Per quasi sette anni ero stato un ispettore Onu per il disarmo che, come centinaia di altri miei colleghi, aveva ricevuto l'incarico dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di sovrintendere alle operazioni di smantellamento delle armi di distruzione di massa irachene nell'ambito del programma della United Nations Special Commission, meglio nota come Unscom. In qualita' di ispettore di questa commissione Onu, mi fu data un'opportunita' unica: potevo non solo pianificare e mettere in atto le ispezioni, ma anche avere il controllo della direzione, raccolta e valutazione delle informazioni riservate che venivano utilizzate in ogni fase delle suddette operazioni.
Come membro con maggiore esperienza dello staff Unscom, ero anche a conoscenza degli intrighi politici ad alti livelli che circondavano il lavoro degli ispettori. Ero responsabile di alcune delle operazioni piu' delicate (e di alcune delle piu' delicate attivita' di collegamento) in cui era coinvolta la commissione.
Grazie a queste particolari circostanze fui messo al corrente di molti retroscena, tanto che ora mi trovo a poter raccontare la storia completa delle operazioni segrete di intelligence verificatesi all'interno dell'Iraq. Fino a oggi, questa storia non e' mai stata scritta e l'unica versione che ne e' circolata, e che e' stata accettata, e' quella della Cia.
Anche se le ispezioni dell'Unscom forniscono il contesto nel quale si sviluppa il racconto, questo libro non va confuso con la storia definitiva della commissione Onu e del tentativo per disarmare l'Iraq: esso include solo i dettagli rilevanti per comprendere la segreta guerra di intelligence che ebbe luogo in Iraq e in tutto il mondo, riuscendo a contrapporre ispettori a iracheni, ispettori a Cia..."
Commenti
Buona notizia
Sabato 29 aprile, diecine di migliaia di persone, hanno manifestato per le vie di New-York, per chiedere il ritiro dei soldati dall'Irak... L'hanno detto alla tv? perchè io la guardo poco... beh, spero abbino dato un bel risalto a tale notizia... fatemi sapere... grazie
Mi hanno detto che poco fa
Mi hanno detto che poco fa l'hanno passata al tg1. :)
Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale