Casa del Diavolo, Jacopo Fo manifesta col velo islamico per la libertà d'abiti

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Questa mattina, alle ore 8,10 mi sono presentato al Bar Pannacci di Casa del Diavolo con il velo islamico in segno di protesta per quelli che non si fanno i cazzi loro e rompono i coglioni alla gente per come va in giro vestita.
(Silvia, la straordinaria barista, ha riso ininterrottamente per 17 minuti e 24 secondi.)

Breve trattato sulla stupidità dei ben pensanti, i ladri, i rapporti orali e le vostre figlie.

Capitolo primo
Titolo:
La Elisabetta Gregoraci ha fatto un calendario nuda. Milioni di italiani si masturbano sulle sue foto sconce immaginandola tra le grinfie di quel vecchiaccio panzone, quelle notti nell’ufficio del ministro… Una buona fetta di questi onanisti è convinta che tutti i guai derivino dall’Islam. (Scusate ma questo è il titolo di un capitolo più lungo che io abbia mai scritto. Volevo segnalare ai critici questa primizia letteraria. Probabilmente ho battuto un record, sono entrato nel Libro dei Record!!!)

Una volta i ben pensanti scassavano se avevi i capelli lunghi o ti scoprivi troppo le gambe, adesso alle minigonne si sono rassegnati e scassano la minchia a chi si copre troppo le gambe e la faccia. Non sono mai contenti!
Invece di entrare in paranoia per l’Islam questi trogloditi culturali dovrebbero occuparsi dello sfacelo che sta travolgendo la loro famigliola.
L’ideale delle loro figlie è farsi mettere le mani sotto le gonne per ottenere una particina in un varietà così da poter mostrare al mondo la loro cellulite risucchiata.
E le loro mogli darebbero l’anima per farsi sbuzzicare da un chirurgo estetico sotto le telecamere di “Tutta Rifatta Show!!!”.
Quel che dobbiamo chiederci è che tipo di persone sono quelli che hanno cacciato da una scuola una ragazzina islamica. Come scopano? Cosa insegnano ai loro figli?
Sono gentaglia che si sciroppa l’Isola dei Famosi dando sfogo ad attacchi di fame compulsiva.

Capitolo secondo.
Titolo:
In una società di moralisti i corrotti e le puttane sbancano!

Il pompino è illegale in alcuni stati Usa.
Ma Pamela Anderson e Paris Hilton sono diventate super star dopo che in rete è girato un video casalingo che documentava le loro capacità nell’arte della phellatio (o fellazio). Ma ben prima, nella cattolicissima Italia, Cicciolina è diventata parlamentare e Moana Pozzi un’icona nazionalpopolare praticando orge di sesso selvaggio.
Monica Lewinsky è diventata ricca e famosa per averlo fatto con un presidente.
Nonostante che Clinton e una studentessa americana (beccata a oralizzare un compagno nello scuola-bus mentre andavano a scuola) abbiano timidamente dichiarato che il rapporto orale non è un rapporto sessuale, non c’è stata nessuna liberalizzazione.
Semplicemente in questa fase storica la porcellona e il ladrone sono personaggi che vanno forte: piacciono!
Kate Moss ha visto quadruplicare il suo fatturato dopo che i giornali di tutto il mondo hanno pubblicato le foto delle sue tirate di coca. Moggi è anche lui uno che fa audience alla grande.
E la Gregoraci Elisabetta (quella che NON aveva avuto rapporti sessuali COMPLETI in un ministero) è stata ingaggiata da una compagnia telefonica per uno spot pubblicitario insieme a Pippo Baudo, anche lui inquisito per le mazzette televisive. E anche il fatto che al Parlamento tirino di coca come bestie in fondo è piaciuto... Adesso che sappiamo che sono solo dei poveri tossicomani ci sono più simpatici.
La ragazza facile, il corrotto, l’imbroglione, il cocainomane, sono i personaggi al top insieme al buzzurro latino che trionfa nei reality show.
Semplicemente una fetta della società è alla deriva, verticalizza il consumo di ansiolitici, sonniferi, antidepressivi e alcol e sogna di avere una figlia che diventi una letterina dandola a un cretino brutto e vecchio.
“Tua figlia la dà in tv? Come sei fortunato. Pensa che quella scema di mia figlia ha in testa solo di trovare un lavoro che le piace e mettere su famiglia!”

Insomma siamo di fronte a un nuovo trend: vivere in modo immorale fa audience!
E tu cosa aspetti a cogliere le occasioni al volo?
Rubare e dar via il culo è meglio!
Milioni di italiani non si possono sbagliare!!!
Marcio è bello!

PS
Se certi giorni ti senti depresso pensa al povero benpensante che si accorge che sua figlia di 9 anni ha appeso nella sua cameretta il poster della Paris Hilton e della Gregoraci. Com’è portarla a Messa tutte le settimane, spendere una fortuna per Battesimo e Cresima e poi scoprire che il suo idolo è una donnaccia?
Fa male, sì fa male. Molto male.

PPSS
La città di Taranto, battendo un record del disonore, va in fallimento grazie una giunta impresentabile, di destra, che prosciuga le casse del comune. Il commissario che gestisce il comune ha dichiarato che non c’è più un soldo per la pubblica illuminazione, i pompieri, la nettezza urbana e tutto il resto.
Quattromila anni di storia nel cesso.

(Continua)

Partecipa anche tu alla Campagna: "Tutti al bar con il velo islamico!"
Fai divertire anche tu i tuoi compaesani!!!
(Pubblica le foto sul web e mandami il link!!!)


Commenti

jacopo sei fuori come un melograno!!!

ahahahahaah!

Caro Jacopo,
ti trovo molto in forma, il burka ti dona!
Credi che la paura e l'ignoranza sarebbero legittime se ci trovassimo
ad affrontare lo stesso discorso in qualsiasi paese che si
dichiari democratico, a maggioranza musulmana?
per esempio se mi presentassi col mio vestitino di stamattina
che sembro una fiorellino in primavera al Bar dello Sport
di Sharm el Sheik credi che potrei uscirne viva....?
Baci

Sei completamente pazzo Jacopo!
Le donne, le FORME della donna, sono un miracolo di dio o di chi per lui e il burqa è un modo odioso di nascondere la loro BELLEZZA.

Quindi, al massimo, tutti nudi!

vero,

varda però anche come stà bene jacopo,
con quel bel lenzuolino drappeggiato che lo fa un pò più ciccino...

Lo avvolge di misterico pudore
che è sempre meglio che vederlo in giro con sole calzette.... heheh

ewwiwaaaaaaaaaa jacopo col burkaaaaaaa olèèèèèèèèè olèèèèèèèèèèè!!!!

Io non credo che sia giusto etichettare come "donnacce" Paris Hilton o quella Gregoraci, del resto ognuno fa di sé ciò che vuole! Mi dispiace soltanto che queste quattro tette diventino icone e idoli.
Innanzitutto, come donna, mi rifiuto di sentire che vengano definite tali, perché per me non appartengono al mio genere: sono uteri vaganti nel tubo catodico e deficienti croniche allo stato brado!

Mi fa male sentire che ci sono ancora in giro "esseri"che preferiscono aprire le cosce o la bocca e mettersi a 90°, piuttosto che fare gavetta e formarsi culturalmente.
Mi fa schifo sapere che ci sono ancora in circolazione "esseri" che barattano una fellatio o una trombata per un posto in tv!
Mi fa schifo che in Italia vinca la mediocrità!

Io credo che queste pseudo-donne facciano disonore al genere femminile!Non parlo con aria da moralista, quale non credo di essere, anzi, ma credo che il sesso sia talmente emozionante e figo, che dare la passera (e annessi) a chiunque, mi pare un vero peccato mortale!

Io ho la fica, ma sono donna...è ben diverso!

Per quanto riguarda il burqa, io penso che ognuno debba avere la libertà di scegliere, come per qualunque cosa e che possa liberamente vestirsi secondo cultura, religione e modo d'essere!
Stiamo parlando di aria fritta...basta con 'sti salassi, ci lascino vivere in libertà e senza censure di sorta!

Jacopo, ti ammiro molto!

*Ero*

Caro Jacopo, premetto che intraprendere una discussione seria guardando le tue foto è un pò difficile eheeheh . Innanzitutto bravissimo perchè mi fai ridere e perchè non smetti mai di giocare e dare spazio al proprio lato giocoso è importante nella vita. Pochi ci riescono, chi lo fa vive sicuramente meglio. Il Superuomo di cui parlava Nietzche altro non è che un uomo che fa respirare il proprio lato "bambino", anche se poi il suo messaggio è stato distorto. Viva i superuomini e le superdonne!
Non sono comunque d'accordo con la tua protesta per due ragioni: una legale ed una filosofica. Il burqa non può essere tollerato nel nostro stato di diritto, perchè impedisce alle persone di essere riconoscibili. Se un poliziotto o un carabiniere mi ferma per strada e mi chiede la carta d'identità deve potermi guardare anche in faccia. Questa è la legge del nostro stato e deve essere valida per tutti, cittadini italiani e non.
La ragione filosofica è inerente al grande tema della LIBERTA'. Cos'è davvero la libertà? Vogliamo rifarci ad una concezione negativa, che identifica la libertà nella possibilità di ognuno di fare ciò che vuole senza incontrare ostacoli oppure vogliamo credere all'importanza di una libertà positiva che consiste nel reale riconoscimento ed ampliamento dei diritti di ciascuno?
Personalmente ritengo che la scelta di molte donne islamiche in Italia di portare il burqa non sia una libera scelta, semplicemente perchè non hanno possibilità di accedere a scelte di vita differenti a causa delle pressioni familiari. E per quanto riguarda le ragazzine italiane che hanno come unico sogno pesare non più di 50kg ed essere disposte a tutto pur di fare le vallette, anche in questo caso occorre sondare la loro libertà. Hanno avuto la possibilità di studiare ? Hanno avuto una famiglia alle spalle che insegnasse loro dei valori? E' possibile un cambiamento dei media che proponga dei modelli alternativi di donna? Al momento la televisione ne propone uno ed uno soltanto.
C'è da lavorare per questi due estremi - la musulmana oppressa con il burqa e la ragazzina con sogni di basso livello indotti dal tubo catodico- ma non è esaltando nè un estremo nè l'altro che troveremo una soluzione.

a me jacopo col burka piacce assai

perchè noi donne non lottiamo un pò per la vera rivoluzione del 3° millenio???

TUTTI GLI UOMINI SOTTO AL BURKA OLèèèèèèè OLèèèèèèèèè!!!!!!

Bravissimo, la tua foto con il lenzuolo in testa è veramente esilarante.
In effetti il problema vero è quello che dici tu - non tanto burqa sì o burqa no - ma quanto potersi vestire come ci pare.

Possibile che da noi l'alternativa per le donne sia o bigotte col burqa o mignotte con le mutande in vista? Perché nelle altre nazioni dove ho lavorato (Germania, Svezia, Inghilterra) la gente - e in particolare le donne - se ne frega della moda e va in giro come più le piace?

Nel 1994,ad un corso internazionale presso l'Università di Amsterdam, una ragazza era solita portare il velo e nessuno si sognava di dirle cosa doveva fare, l'accettarono. Un bel giorno la ragazza si presentò a lezione senza velo ... era molto carina e tutti accettarono il suo bel sorriso. La settimana successiva e quelle seguenti la tipa non si scopri mai più il viso, ma assolutamente nessuno ebbe da ridire.Contenta lei contenti tutti.
Davide Calabria

come fai a sapere se era contenta dato che aveva la faccia coperta? Può darsi che fosse il padre a pagarle gli studi e a imporle il burqa con intimidazioni della serie- o te lo metti o non ti dò nè i soldi nè il permesso di uscire di casa-. Questa la chiami libertà?

Per il molte di loro il burqa non rappresenta una costrizione, ma una cosa normale. Non concepiscono il velo come una negazione della libertà. Per loro è come vestirsi, come noi ci mettiamo una maglietta, una mutanda o cose simili per loro è mettersi il burqa. Ovvio che ci sarà qualcuno a cui non piace, ma non dobbiamo sempre ragionare dal nostro punto di vista culturale. :D

POF POF POF !!!
Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

Ti spiego patch. La libertà è la possibilità effettiva di scegliere tra il maggior numero di alternative possibili. Uno stato funziona se fornisce a TUTTI gli individui indistintamente , alla loro nascita, le stesse possibilità. Beh...Questa è un pò un'utopia, ma serve come modello a cui -aspirare- e - ispirarsi-. Se io non ho alternative e compio una scelta posso anche dire che ho scelto quello che volevo scegliere e che se anche avessi avuto alternative avrei fatto la stessa scelta.Ma questo non basterebbe a definirmi una persona libera. Chiaramente questo ragionamento non vale solo per le ragazze che "scelgono" di portare il burqa, vale per chiunque.

Ho capito cosa intendi. :D

POF POF POF !!!
Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

Angelo51
Caro Jacopo
Le tue performance sono sempre molto simpatiche e immagino, che per gli abitanti di CASA DEL DIAVOLO, sia stato un momento esilarante.
Quanto poi a quello che hai scritto, penso che pochi o nessuno dei quotidiani frequentatori del blog possa dirsi in disaccordo con te.
Allora qual è il punto?
Ne vogliamo parlare?
Se ne può parlare?
Naturalmente senza dimenticare in che razza di sistema di merda viviamo noi, e quindi non salendo su nessuna cattedra ma semplicemente cercare di capire: cos’è sto cazzo di velo e perché agita tante coscienze.

Riporto letteralmente un passo della bibbia….sì..sì…proprio della bibbia!
Il passo è tratto dal nuovo testamento e più precisamente dalla prima lettera che l’apostolo Paolo scrisse alla comunità di Corinto.
Tanto per cercare di capire il motivo che indusse Paolo a scrivere, bisogna sapere che la suddetta comunità era molto “vivace”, nel senso che mal sopportava regole morali troppo strette per il suo costume di vita. Erano allegri, mangioni e beoni e non disdegnavano il sesso in tutte le sue variabili.
Corinto era una città ricca e le donne godevano di una discreta libertà.
Detto questo (scusate l’estrema sintesi) riporto di seguito il passo in questione.

…..3 Ma io voglio che sappiate che il capo d’ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l’uomo, e che il capo di Cristo è Dio. 4 ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo; 5 ma ogni donna che prega o profetizza senz’avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo, perché è lo stesso che se fosse rasa. 6 Perché se la donna non si mette il velo , si faccia anche tagliare i capelli! (le donne con la testa rasata erano prostitute) Ma se è cosa vergognosa per una donna il farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo. 7 Poiché, quanto all’uomo, egli non deve velarsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è gloria dell’uomo; 8 perché l’uomo non viene dalla donna, ma la donna dall’uomo; 9 e l’uomo non fu creato a motivo della donna, ma la donna a motivo dell’uomo. 10 Perciò la donna deve, a motivo degli angeli, avere sul capo un segno dell’autorità da cui dipende.

Bene………questo è quello che scriveva circa duemila anni fa l’apostolo Paolo alla comunità di Corinto.
L’uso del velo quindi, non è semplicemente un aspetto cultural-folkloristico della tradizione mediorientale, ma un segno di cieca sottomissione per chi lo porta e di potere per chi lo impone.
Faccio notare che già duemila anni fa c’era chi esportava l’uso del velo.
Faccio notare che l’uso del velo è ancora molto sentito nei paesi del sud italia, in molte comunità cattoliche e in molte comunità evangeliche nonché fra i testimoni di Geova, e che tale uso è determinato ancora dal dettato divino della sottomissione della donna nei confronti dell’uomo.
Anche per gli ebrei ortodossi vale la stessa regola essendo l’ebraismo la religione madre del cristianesimo e dell’islamismo.
Poi chiaramente, come per tutte le cose, il velo ha assunto fogge diverse a secondo delle mode e del tempo.

A questo punto vorrei dire che a me personalmente non me ne frega un beneamato cazzo di come si veste la gente (tutta la gente del mondo), ma per favore…….non prendeteci per il culo con la storia che il velo, per le donne islamiche, è un segno di libertà.
MA PER FAVOREEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
Voi confondete il velo con il foulard.
AH AH AH AH AH AH

Jacopo è molto carino col suo velo che è, appunto, un velo. Mi sembra di aver letto/visto da qualche parte che un burka (burqa?) pesi qualcosa come una dozzina di chili suppongo non sia piacevole tenerlo in testa guardando, nel frattempo, il mondo da dietro le sbarre di una finestrella. Insomma vietato vietare va benissimo ma anche vietato obbligare non sarebbe male.
xox

L'imposizione "culturale" del velo islamico, in tutte le sue forme, fino al burqa, e' il primo passo di un percorso che poi porta fino alla lapidazione delle adultere o lo sgozzamento delle figlie che non vogliono "uniformarsi". Siamo tutti certi di voler avallare questo percorso "culturale"? Capisco che l'altro estremo e' poi quello di chi va in giro nudo ma in fondo e' piu naturale questo che la privazione dell'identita'.
Mario Barberini