L'arcivescovo Mahonis vende tutte le proprietà della chiesa di Los Angeles per indennizzare 656 minori molestati da 244 sacerdoti cattolici.E sulla pedofilia tra i preti irlandesi e Usa, salta fuori un video della Bbc (disponibile con sottotitoli in italiano su Google Video Italia) nel quale si accusa Papa Ratzinger, che ai tempi dirigeva la struttura preposta alla vigilanza sul clero, di aver stilato due documenti riservatissimi (pena la scomunica per chiunque li divulgasse) che invitavano i vescovi a insabbiare il tutto.
Alcuni cattolici sostengono che questo documento scoperto dalla Bbc sia un falso.
Ok. Mi dite cosa ha fatto Papa Ratzinger per smascherare i preti pedofili?... 244 solo nel dipartimento di Los Angeles.
Ma sì, hanno ragione loro!
I malvagi sono gli omosessuali, chi convive e quelli che si fanno le canne.
Chi si fa uno spinello muore o uccide bambini finendo in un burrone con l'autobus.
Bisognerebbe marchiarli tutti, i gay e i drogati. E anche dare dei kit per fargli le analisi del sangue, così uno capisce se c'ha il figlio depravato e lo picchia di più.
Meglio prevenire che fucilare.
Che sennò finisce che uno viene adottato da una coppia gay e poi non cresce bello come Casini.
E la chiesa non ha nulla da farsi perdonare.
Ratzinger l'ha detto in Sud America: la conquista europea dell'America "non ha visto in nessun momento un'alienazione delle culture pre-colombiane, né è stata un'imposizione di una cultura straniera."
I nativi "non vedevano l'ora di convertirsi."
Occhio, ne sono morti cento milioni, di selvaggi... Ma onestamente: era vita quella? Sempre a trombare dalla mattina alla sera senza un minimo di complesso d'Edipo?
Come bestie!!!
PS: Sono sicuro che il decreto Amato avrà effetti strabilianti sulla criminalità. Finalmente crolleranno scippi e rapine. AMATO: L'INCUBO DELLA MALAVITA!!!
E ho fiducia che Bassolino risolverà l'emergenza rifiuti. Anzi forse l'ha gia fatto.
Siete voi che siete distratti.
A proposito di distratti: ho capito bene che quell'ossigenato di Santoro ha detto che Dell'Utri è stato condannato a 2 anni per qualche cosa che ha a che vedere con della strana gente che vive su un'isola meridionale? Ed è vero che si è incazzato (il Santoro, no Dell'Utri) perché nessun telegiornale ha riportato la notizia?
Ma il Santoro se li fa mai i cazzi suoi?
E poi anche se fosse, che male c'è?
Ognuno riporta le notizie che vuole, mica devono per forza dare le notizie che piacciono ai comunisti!
Ce li hanno i soldi i comunisti? No? E allora via!...andare!!!...
Commenti
gridare dai tetti
C'è un desposta nel mondo, che per nessun motivo può scendere dal suo trono. Quello che dice è legge, perchè lui lo dice. Così hanno scritto gli altri despota prima di lui. Si arriverà mai a farlo abdicare?
La faccio breve: "cu è ch'iu locco? Carnevale? o cu ci va appresso?"
(chi è più stupido? carnevale? o chi lo segue?)
Non aggiungo altro, perchè rischierei di scandalizzare i piccoli!
Chi ha orecchie per intendere intenda.
Jacopino!
Riscontro una leggerissssssssima inflessione negativa nel tuo scritto di oggi!
Il problema e' che siamo pochi e disorganizzati. E il paese se lo sono preso i vecchi. Mia figlia a scuola ha partecipato ad un'assemblea assurda sulle ciunghe attaccate alla parete. In cui si e' rivelato chiaramentre il fallimento della nostra generazione come educatori.
In pratica genitori e preside si sono palesati come dei pagliacci. E tutto il carrozzone della scuola come una gran carnevalata.
Le ho suggerito invece di bigiare in massa come fa al solito, di inventarsi con i compagni un'ora di sciopero bianco. Solo stare fuori dall'aula un'ora, magari seduti sulle sedie in corridoio.
Mi spiace per loro. Anche piu' che per noi. Quando sei un cucciolo hai bisogno di conferme. Hai bisogno di guardarti alle spalle e chiedere "Ma sto facendo la cosa giusta? Questa cosa assolutamente strampalata che mi sta passando per il cervello ha un senso o sono fuori di melone?".
Loro a chi lo chiedono? Dovranno imparare la difficile arte di reggersi sulle proprie gambe e prendere le proprie convinzioni da se stessi e dalla storia. Dovranno imparare ad essere padri e madri di se stessi perche' gli adulti attorno a loro sono inaffidabili. Vivono nella schizofrenia piu' totale. Quando va bene una vita borghese del cazzo (quando va male anche la disperazione). In cui giudicano, dipendono dal giudizio degli altri, sono conformisti, arrampicatori... e poi...poi dovrebbero insegnare ai loro figli a essere nobili. Ma come si fa?
Vedete...e' tutto sbagliato. Tutto. Quando cerchi di prendere la questione da un capo si disfa dall'altro.L'uso del dialetto non e' mai stato cosi' esteso come dagli anni 50. E ci credo. Non e' che essere italiano sia tutto sto vantaggio.
Tanti anni fa....forse avremmo avuto la possibilita' di controllare le cose in questo paese. Non l'abbiamo sfruttata per molti motivi. Ora il paese e' in una regressione che non ci saremmo mai immaginati. Sta cambiando e diventando un incubo dal quale non c'e' nessuna marcia indietro. Gli anni 80 non ci sono piu' E l'Italia del 2000 e' un pezzo di roccia senza cuore.
Come si reagisce all'essere pochi e disorganizzati?
Semplice!
Ci si trasferisce tutti in massa in umbria e si vota per la secessione.
A tal proposito...avrei un raccontino!
(Certa gente e' invadente e non conosce le buone maniere)
E' tardi. E l'ultimo volo da Washington per Santa Clara parte solo ora. Arrivero' a casa per l'una.
Questo lavoro di consulente non va male, son bei soldi. Ma non sono mai a casa. Non che le mie figlie siano dispiaciute. Una e' tutto il tempo a San Francisco. Per l'altra vedermi una volta alla settimana e' piu' che sufficente.
Beh insomma, per farla corta. Stavo pensando ad altro, veramente ad altro. Un po perche' i miei genitori non so neanche piu' dove siano, cosi' come i miei fratelli. Un po perche' da quando ho la green card mi lamento dell'inflazione e del presidente come fanno tutti ma del casino europeo mi disinteresso alla grande.
Quella sera Abel si giro' verso di me e mi disse "Hai sentito della strage di Roma?"
Diversi anni fa si parlava di "Argentinizzazione" dell'Italia. Purtroppo pero' il destino del paese fu piu' prossimo a una Libanizzazione.
Dopo il rigurgito del terrorismo della fine dei primi anni del secolo, le pulsioni a liberarsi dello stato centrale, senza una guida vera e propria, cominciarono a scoppiare qua e la in proteste violente di vario tipo. Represse da una polizia ed un esercito sempre piu' svogliati e incapaci di obbedire ad ordini assurdi e ad uno stato con sempre meno credibilita'. Cosi' nel 2013 in autunno scoppio' tutto. Di fatto lo stato centrale perse di potere a scapito dei governi regionali. Che pero' non smisero di andare a Roma, probabilmente ad accapigliarsi per prendersi le risorse europee e i soldi del fisco. Usciti dalla moneta unica e con l'evasione fiscale divenuta la norma, non so a roma ancora cosa ci fosse. Penso poco o nulla.
I governatori delle regioni del sud montavano la propaganda anti nord. A nord il razzismo esplodeva ovunque. Non ci fu mai una vera e propria guerra civile. Ma in un paese dove lo stato era assente e fra i cittadini c'era un odio cosi' forte, ben presto una serie di fenomeni che prima erano solo embrionali (le guardie padane, le regioni controllate dalla mafia) cominciarono a prendere un peso diverso. E spesso a cozzare fra loro.
Curioso come in italia le cose che quando io ero un ragazzino erano solo pittoresche, col tempo fossero diventate preponderanti.
Come erano lontani i tempi dell'italia quinta potenza mondiale.
Insomma...il paese era veramente un casino.
E mentre anni fa mi affannavo a pensare come cambiarlo, oramai non ci pensavo piu'.
Abel mi porse il palmtop su cui stava guardando le notizie.
Sbiancai. In un attentato con autobomba 356 morti.
Lo guardai esterefatto. Abel e' Iraniano. Quando era piccolo era stato sotto le bombe irakene. Poi era venuto a vivere qui negli Stati Uniti. Ma aveva mantenuto un'attenzione costante sulle stragi. Mi diceva perche' fin da piccolo non si era mai potuto abituare al fatto che si potessero uccidere 10, 20, 50 persone tutte insieme.Era sempre informato su tutte le situazioni calde del mondo.
Lo guardai incredulo. "Ma come, non lo sai che praticamente e' scoppiata la guerra civile? Questa e' la quinta strage in poco meno di due mesi."
Telefonai a mia figlia grande.
"Cippo, hai sentito cosa accade in italia?" "No." "Cerca un canale di notizie." Rimasi in silenzio in attesa. "Oh cazzo." disse.
Parlammo un po sul che fare. Sarebbe venuta a casa per il weekend. Ciao ti voglio bene. Guardai il palm. Composi il numero di casa di mio padre.
"The number you dialled is disconnected. Please hang-up and try again."
Aereoporto di fiumicino.
Abbiamo provato a contattare il nonno. La nonna. I miei fratelli li ho evitati. Cosi' io e mia figlia grande abbiamo deciso e siamo partiti per l'italia.
Mi ricordo questo aereoporto nuovo di zecca, scintillante, con la gente che non aveva voglia di fare un cazzo e i bar con le suppellettili appena tolte dalla plastica e i prezzi assurdi.
Ora buchi vuoti nell'atrio del ritiro bagagli. Ora e' tutto vecchio. Lasciato a se stesso.
Sopratutto mi impressionano i militari in tenuta da combattimento, coi cani e le tute in kevlar.
Le procedure non sono computerizzate come in america ma il personale e' ridotto al minimo.
La ragazza al check in e' incinta di diversi mesi ed e' ammalata. Le dico che dovrebbe starsene a casa. e lei mi dice "Eeeeh!" che assomiglia a un "Magari". Evidentemente non puo'.
Andiamo all'imbarco. C'e' molta gente in giro. Molti stranieri. Molti giovani. I voli costano molto poco. E questo mi spaventa.Il brusio e' sommesso. I teleschermi trasmettono le ultime dichiarazioni del governatore del Lazio e del Papa. Pubblicita' di mobili benedetti da un prete e chat line erotiche. Avevo ragione sull'aereo. Credo che al mio sedile mancassero dei bulloni e siamo stipati come polli. Ma arriviamo a verona. Anche questo aereoporto lo avevo visto nuovo e scintillante.
Prendiamo un taxi scassato guidato da un marocchino e arriviamo in citta'. Mi sorprendo a tornare in un luogo dove sono quasi nato e dove sono tornato mille volte prima di andarmene via definitivamente. E' tutto uguale a sempre. Ma diverso. Mancano un sacco di sampietrini per strada. Decisamente il tutto e' un piu' squallido e scassato. Nessun bambino in piazza Bra. Piazza Bra era sempre piena di bambini il pomeriggio.
Passo davanti alla scuola di mia figlia. E' chiusa. Con le scritte spray sui muri e le finestre sfasciate. Viene usato come dormitorio di fortuna. In via mazzini non ci sono i vigili urbani. C'e' l'esercito pero', anche qui con le tenute in kevlar. Le divise sono le stesse dei soldati che ho visto a Roma. Nessuno ne qui ne la pero' ha un qualche cosa che rifletta l'appartenenza nazionale. Una bandiera tricolore, qualcosa. Sono solo soldati. Questi a dire la verita' hanno una piccola effige del veneto che pero' e' quella del corpo d'armata.
Mi sembra un paradigma. Piu' che la trasformazione in tante entita' separate, questo paese si e' trasformato in un non paese. Dove convivono delle differenze che pero' non hanno ancora delle individualita' autonome ben definite. E che si spaccano la faccia a vicenda. Maledetti Savoia.
Uno dei soldati lo riconosco. Ci guardiamo in faccia. Ci sorridiamo. Ci abbracciamo cordialmente. Siamo stati amici quando avevamo 16 anni. Tante canne insieme. Mi sorride e mi chiede se sto bene. Io gli dico si e gli chiedo come sta lui. Mi dice "Eh con tutto sto casino...Sei sempre in america tu? Beato te che te ne sei andato quando dovevi. Qua e' un buco senza fondo. E' tua figlia questa qua? ma pensa te. Come siamo diventati vecchi eh? Ma cosa fai qui? Beh vai adesso che oggi tira una brutta aria anzi se vuoi un consiglio chiuditi da qualche parte e stai barricato un paio di giorni. Ma mi ha fatto piacere vederti. Ciao ciao :)". Avevo il magone. Non ci ricordavamo piu' neppure i nostri nomi.
In albergo dormiamo qualche ora. E' tardi, e notte. Il portiere ci sconsiglia di uscire. Non usciamo. Cerco di dormire ma fra il fuso e tutto sto casino ho la testa piena di pensieri.
Il giorno dopo andiamo in comune, all'anagrafe. Che e' chiusa. Anche qui tutto sfasciato.
Torno in piazza. e mi avvicino ad un soldato. Non e' di qua. Improvvisamente una scarica di mitragliatore. E un'altra e un'atra ancora. Una battaglia in mezzo alla piazza. Ma di chi? contro chi? Scappiamo correndo a testa bassa, inciampiamo, cadiamo ci rialziamo, corriamo e non so neppure io come facciamo. Corrono tutti.
Verona e' sempre stata una citta' piccoloborghese di merda. Di fatti sono scappato via appena ho potuto. Piccoloborghese e conformista come poche, credo. Pero' e' stata la mia citta'. Le ho voluto bene. Questo casino mi lascia incredulo, allucinato. Non capisco chi come perche'. Da dove sia venuto fuori. Chi combatte contro chi.
Poi mi dicono che e' successo gia' altre volte. Gruppi di estrema destra. L'esercito praticamente non puo' fare niente. E' li messo come deterrente. Ma politicamente non ha la forza di imporre l'ordine. Non puo' effettuare arresti. E allora arrivano sti ragazzini che gli sparano addosso. Un po per provocare, un po per prenderli per il culo, un po per ferirne la dignita'. E qualcuno lo feriscono sul serio.
Ma che cazzo.
Il signore che ci spiega queste cose ci dice che se vogliamo trovare l'anagrafe forse in Borgo Roma e' ancora aperta. Grazie. Scappiamo. Prendiamo una macchina e andiamo a cercare la nonna. Che viveva in provincia. Sul lago. In macchina non diciamo una parola.
E cosi' scopro che mia madre e' morta. Mi dispiace non sono stato un buon figlio. Ne lei una gran madre. Mi sento una merda pero'. E' morta un anno e mezzo prima. La casa e' chiusa. Mi accorgo che e' da tutto questo disastro della mia vita che sono scappato. Non ne volevo sapere. In qualche modo ci sono dei debiti che ci vengono passati dai nostri genitori che volenti o nolenti dobbiamo accollarci.Io non l'ho fatto. Mia figlia alla nonna voleva piu' bene di quanto gliene ho voluto io.
La mancanza di sonno, le mitragliate, i sensi di colpa. La mia testa e' in subbuglio. Al ritorno ha guidato mia figlia. Quasi non ci siamo detti una parola tutto il giorno.
Ho dormito 3 ore. In una citta' in guerra. Con il mio passato che si sta dileguando. In un paese che non mi appartiene piu'e che sta vivendo i suoi ultimi giorni. Solo che non sapendo che cosa vuole diventare, continua a replicare i suoi ultimi giorni da almeno 10 anni.
Il portiere mi dice che non ha la minima idea di come potrei rintracciare qualcuno. "La polizia...l'e' come andar de notte! Il comune...il comune...si c'e' ancora qualche ufficio che funziona ma in generale...l'anagrafe l'hanno chiusa per mancanza di fondi. Provi qualche conoscente. Non so. Si ricorda di qualche amico qui? Qualche parente?"
Si forse, qualche conoscente. Il giorno dopo ritorno in centro. Mia figlia ha detto di non rompere i coglioni ed e' venuta pure lei. Abbiamo girato dappertutto. I negozi, i bar. Decisamente non e' piu' il posto dove sono nato. Penso che quei baristi, quei negozi , si siano tarsferiti altrove, magari in provincia, a Nogara, San Pietro.
Vado alla ricerca dei miei fratelli. Trovo il numero di mio fratello Pietro.
Io e mio fratello abbiamo smesso di parlarci quando avevamo 10 anni.
Telefono a casa sua. Anche qui non risponde nessuno.
Vado a casa di mia sorella Eloeonora. Non abita piu' li.In compenso e' pieno di naziskin quarantenni che che mi inquietano e ci guardano storto.
Io e mia figlia ci guardiamo negli occhi. E penso allo zio Giacomo.
Lo zio Giacomo e' un fratello della mia mamma, che vive in provincia quindi probabilmente fuori da questo porcaio. Aveva una grande e bella casa sul lago. E' stato vicesindaco anche con forza italia. Partiamo di nuovo e andiamo a cercarlo. E lo troviamo. Mi viene incontro senza dire una parola con un gran sorriso in faccia. Sorrido anche io. E mi stringe la mano.
Mi racconta di questi anni, di come il paese si e' dissolto. I partiti, i politici, il terrorismo, il parlamento, la mancanza di leadership, l'economia a rotoli, la fine della banca centrale, il turismo praticamente scomparso. La grande depressione europea. Mi racconta per ore. Arriva sua moglie e ci abbraccia e mi dice che sono vecchio.
E poi arriva mia cugina. E mangiamo. E loro raccontano raccontano raccontano. Io e mia figlia ascoltiamo in silenzio per ore. Noi sorprendentemente, ci ritroviamo a non avere quasi nulla da dire.
E cosi' mi racconta di mia madre che e' morta di ictus e del suo funerale. Di mia sorella che si e' trasferita al sud con suo marito e che non ha potuto esserci. Di mio fratello che e' venuto da solo. Lui vive in toscana. Dove, non so. E di mio padre. Mio padre non ci era andato. Ma aveva pagato lui il funerale, la bara, il loculo.
Tuo padre? Tuo padre vive in Umbria, vicino ad Assisi.
Che cazzo ci fa mio padre ad Assisi?
Saluto mio zio. Lo abbraccio forte e piango. Sono gli ultimi parenti che ho sulla faccia della terra.
Cosi' il pomeriggio del giorno dopo, in una bella giornata di primavera, io e mia figlia partiamo per Assisi. Il telefono del nonno non lo abbiamo trovato, ma assisi e' una citta' piccola, lo troveremo. Attraverso la val padana. In autostrada la gente fa quel cazzo che vuole e gli autogrill sono quasi tutti chiusi. Per la benzina ci arrangiamo. Le BMW sfrecciano ai 280 all'ora.
Facce posti persone. E' tutto diverso. Ma familiare. Io e mia figlia in italia non abbiamo mai fatto un viaggio cosi' lungo assime. Passiamo gli appennini. A un casello ci ferma l'esercito. Che ci chiede i documenti. Questi qui hanno un'effige sulla manica.
Guardia nazionale Umbra.
Il militare e' cordiale e allora glielo chiedo: Da quando esiste esiste una nazione Umbra?
Lui ridacchia e mi dice..."Diciamo che siamo in dirittura di arrivo, ancora un paio di mesi".
Ho la netta sensazione di avere passato una frontiera.
Dormiamo in una pensione di fronte alla basilica di Santa Chiara. Sul bancone della reception c'e' un cartello con su scritto "Festa dell'arcobaleno". Fanno ancora feste in italia?
Al mattino ci troviamo di fronte ad una folla di bambini vestiti di tutti i colori, che corrono come pazzi! Io mai, mai in vita mia ne avevo visti cosi' tanti tutti insieme! E Assisi e' invasa di bambini. Tutti i bambini dell'Umbria. Ma quanti cazzo di bambini ci stanno in Umbria?! La gente sorride, parla, scherza. I bambini ridono. Incredibile. Mi sembra di essere tornato indietro di 30 anni! Mi viene da piangere. Mi sento vecchio e mi viene da piangere. I bambini! Senza bambini non c'e' gioia! Io che avevo due figlie e che avevo combattuto come un leone per tutta la vita per averle avrei dovuto saperlo! I bambini! I bambini generano un circolo virtuoso. Senza bambini non c'e' speranza! Anche mia figlia piange. Giriamo per ore. Poi ci fermiamo a mangiare: risotto, cinghiale. E siamo inebetiti da questa domenica piena di sole.
"Come lo troviamo il nonno?" finalmente ricominciamo a parlare. L'umbria ha registrato un dominio internet tutto suo. .ub e c'e' un sito che si chiama paginebianche.ub.
Cerchiamo
Il mio cognome.
Sono in 10.
Uno e' mio papa'.
Vive nella vallata in uno dei villaggi nuovi.
Il campanello dice proprio il suo nome.
Mio padre cade quasi in ginocchio. E' sorpreso come non l'avevo mai visto. Mio padre quando ero un ragazzino era un craxiano di ferro. Poi ha smesso di credere in qualcosa di preciso ma e' sempre rimasto un tipo un po tutto d'un pezzo...che comunque non eravavamo mai abbastanza questo o abbastanza quello. Che alle cose per fortuna ci pensava lui.
Poi me ne sono andato.
Poi se ne sono andati via tutti negli anni.
Lui Adesso lo vedevo li mite come un agnello sorridere e piangere come un bambino. No. Come un vecchio. Come mia nonna. Si come mia nonna. Che quando l'andavo a trovare si sorprendeva sempre di chi fossi.
E cosi' mio padre.
Mio padre si fece raccontare tutto da mia figlia. E io lo guardavo sorpreso. Sorpreso di volergli anche cosi' tanto bene. Telefonarono all'altra, quella che era rimasta a casa. La piccola.
Poi si rivolse a me. Lo sapeva che avevamo avuto tanti screzi nel passato, sopratutto quando me ne ero andato.
"E tu?" E io niente, lavoro. Guardo loro che diventano grandi.
Lui ci prende , ci porta fuori, ci presenta ai suoi vicini. Sono tutti anziani ma sembrano tutti in gamba, in questo villaggio con le casette piccole e ben tenute, rosa pastello."E' mio figlio viene dall'America!".
................Papa'..................
Alla fine arriva la sera. E mentre si addormenta ci chiede di non andare via. E cosi' io e mia figlia dormiamo sul tappeto.
Al mattino mi sveglio e loro non ci sono, sono usciti. Mi guardo intorno. I vecchi mobili della mia casa, le foto della nonna, del nonno partigiano, le enciclopedie di quando ero un ragazzino.
Arrivano a casa con le cose per il pranzo. Ridono, scherzano.Io li guardo e sorrido in silenzio. Mio padre mi guarda ogni tanto. mi guarda e mi sorride. Come se volesse dirmi una cosa a me soltanto.
Cosi' pranziamo. E parliamo della mamma, di Emma la sua donna da tanti anni, dei mei fratelli e dei loro interminabili casini.
E tu?, gli chiesi? Che ci fai qui?
"Quando tu te ne andasti via e portasti via le bambine io...la mia vita smise di avere un senso. Tutto attorno a me si sfaldava, la gente si incattiviva, ognuno pensava a se stesso. Io ad un certo punto non ne ho potuto piu' di vedere tutti questi figli e figli degli amici che diventavano dei vecchi ancora a chiedermi come cazzo si facesse a stare al mondo. Poi un giorno ho sentito parlare dell'Umbria e di come negli anni un sacco di famiglie si fossero stabilite qui. Cercavano nonni. Capito? Cercavano nonni! Non ci potevo credere!
Beh ne ho parlato con Emma, abbiamo venduto tutto, distribuito un po di soldi e ce ne siamo venuti qui. Qui, 12 anni fa, un gruppo di giovani, tanti giovani, sono arrivati. E hanno deciso di ricomniciare da capo, quassu' su una montagna. Fino ad adesso e' andata bene. Io adesso faccio il bidello in una scuola elementare. Ci crederesti!? Il bidello! Lo faccio gratis, solo per la compagnia. Siamo in tanti e spesso ci prendono in classe per insegnare ai bambini. Qua siamo una piccola comunita', ci aiutiamo col mangiare, le pulizie, ci dividiamo le spese, siamo tranquilli insomma. Ogni tanto litighiamo".
Non avevo mai visto mio padre piu' felice in tutta la mia vita.
Poi la storia e' breve. Dopo una settimana e' arrivata anche la piccola. E poi le mie bimbe sostanzialmente non sono mai ripartite. Io ho continuato a scorazzare avanti e indietro per un paio di mesi. Poi ho trovato uno che si e' comprato la casa e anche io ho fatto le valige e sono venuto qua. Prima di andarmene ho guardato il cielo della California. E gli ho detto grazie per avermi adottato tutto questo tempo.
Era ora di tornare a casa, dopo molti molti lunghi anni. Forse c'era un posto dove avremmo potuto ricominciare. Tutti insieme.
Quell'anno alla presidenza del consiglio umbro votai Beppe Grillo perche' Jacopo Fo per i miei gusti e' troppo un'ecologista.
Fine.
solo un appunto...
Ciao Jacopo,
mi sembra che il documentario della bbc riguardi un caso di pedofilia avvenuto in Irlanda e non in USA.
sacra bibbia
"Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.
7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. 11 [È venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto]."
Vangelo di Matteo e Marco
Ma i preti e il papa la leggono la bibbia? Che schifo sta gente
Il video di google:
http://video.google.com/videoplay?docid=3237027119714361315
Non giustifico nulla
Ma non facciamoci giudici, e non dimentichiamo il perdono che anche per persone che commettono atti simili è possibile.
POF POF POF !!!
Scelgo di essere felice! :D
Fattelo buttare nel culo da
Allora fattelo buttare nel culo da un prete,così poi lo puoi perdonare.
Karma, calma...
Il perdono è un arma a doppio taglio!
C'è chi lo usa per continuare a commettere crimini, che dobbiamo perdonare. C'è chi lo usa per non vivere nella rabbia per le mille ingiustizie che sempre stanno innanzi agli occhi.
Penso che questo perdono si riferisse Patch.
Nel primo caso, direi che non bisogna perdonare, ma smascherare, isolare i colpevoli.
NO, certi orrori non vanno perdonati, perchè sapevano bene quello che facevano, proprio loro che dovrebbero essere esempio di opere di fede.
Hanno scandalizzato i piccoli, e sappiamo bene cosa ne pensa di questo crimine il maestro, non hai mai parlato di perdono a proposito, anzi! Leggete bene i cosidetti vangeli da loro approvati!
E a proposito di Missionari...
Don Marco Dessì,sardo, missionario in Nicaragua,è stato condannato oggi per reati di pedofilia
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/%C2%ABDon-Marco-e-colpevol...
http://www.61comenoi.it/omosex_e_religioni.htm
Il video sui crimini del Vaticano è stato oscurato su tutti i siti italiani, ora potete trovarlo qui http://www.61comenoi.it/omosex_e_religioni.htm
L'informazione deve essere libera