Io vi sfido, comunisti bastardi!

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Il Corriere della Sera sta conducendo una campagna di denuncia contro lo spreco di stato che lo porta a sinistra delle posizioni di Lotta Continua del 1977.
Il libro di Rizzo e Stella, "La Casta", e' in testa alle classifiche dei libri piu' venduti.
Montezemolo grida contro i costi della politica.
E grazie ai titoli cubitali di tutti i quotidiani ora anche i sassi sanno che la Camera dei Deputati ci costa 1 miliardo e rotti di euro. 2000 miliardi di lire.
Duemila miliardi di lire. Aggiungi i costi del Senato e del Quirinale e dei ministeri e arrivi a una cifra di denaro intorno ai 4000 miliardi di lire. Molto piu' del doppio dei costi di Francia, Germania, Inghilterra.
Un bilancio che offende qualunque buon senso, qualunque decenza, qualunque moralita'. E mentre milioni di italiani faticano ad arrivare a fine mese la classe politica brucia quantita' di denaro immense. A colpi di delirio: un pasto alla camera costa 90 euro a coperto, gli onorevoli pagano 9 euro. I cittadini 81.
I M P O S S I B I L E da credere, da giustificare, da comprendere.
E gli italiani che fanno?
Bofonchiano al bar, mugugnano in metropolitana, si lamentano in ufficio.
Patetico popolo di cazzoni senza spina dorsale, idee, volonta', ideali.
Troppo abituati a chinare la testa, chiedere una raccomandazione, una spintarella, un aiutino piccolino.
E sinceramente se tieni la testa sulle spalle e i piedi per terra, non puoi credere che si riuscira' a uscire da questa merda.
Non c'e' alcuna possibilita'. Il sistema appare perfetto e onnipotente. L'opposizione dei ribelli risibile e impotente.
Il sistema ha scavato un buco morale nella societa', una rete di complicita' nutrita da guadagni sibaritici, stipendi generosissimi, piccoli favori meschini, impunita', alleanze, regalie. Uscieri che non fanno un cazzo, difendono il loro stipendio insieme a funzionari pubblici che approfittano del loro posto nella rete merdona delle leggi impossibili che puoi aggirare ottenendo autorizzazioni, per legge negate, grazie agli amici. Scorciatoie, mangiatoie, tangenti.
Non sembra proprio che ci sia una via per uscirne.
I metodi della vecchia militanza, le strategie facili dei cortei di piazza, i volantini, i blog incazzati non sembrano proprio avere la forza necessaria per cambiare veramente la struttura di questa societa' italiana marcia e putrida, con un'evasione fiscale di piu' di cento miliardi di euro. Duecentomila miliardi di lire.
Abbiamo di fronte un costo della politica e dello spreco di stato, della burocrazia cretina e delle opere incompiute difficile da quantificare ma sicuramente nell'ordine di decine di miliardi di euro all'anno. E contempliamo raggelati un costo altrettanto enorme dei frutti avvelenati di uno stato che non funziona. Alla politica va imputato il costo della criminalita', del disfunzionamento della giustizia, degli incidenti stradali (altro record italiano), della malasanita', dell'inquinamento: altre decine di miliardi di euro.
All'anno. Tutti gli anni.

Una muraglia cinese di soldi nostri buttati al vento. Un oceano di difficolta' e sofferenze per milioni di cittadini che non riescono a sedersi alla tavola imbandita dei vincenti.

E tutto questo ormai e' chiaro, detto e ridetto da decine di eccellenti trasmissioni televisive, libri, giornali, pagine web.

E' chiaro che solo se succedera' qualche cosa di nuovo, solo se si fara' strada un'idea diversa della politica, dell'iniziativa, della protesta, della resistenza al sistema del dolore, solo allora potremo sognare un cambiamento.
Ma niente di questo si vede all'orizzonte.
Neppure si riesce a ipotizzare questo cambiamento di strategia e di tattica.

I partiti della sinistra sono parte del sistema della pappatoria totale.
I movimenti vivono un'era asfittica di opposizione senza fantasia e senza capacita' di incidere sulla realta': chiusi nei nostri ghetti ci lamentiamo.

Cari compagni, comunisti bastardi, sopravvissuti ai sogni di un mondo migliore, ribelli artritici, abbiamo di fronte una prova immensa.
E non sembra proprio che abbiamo la forza, l'energia e l'intelligenza per affrontarla.
Guardiamoci in faccia: siamo vecchi, siamo stanchi, siamo bravi a parlare e a litigare tra di noi e non abbiamo certo il fiato per metterci a scalare questa montagna di merda franosa.
Facciamo solo finta. Ginnastica.

Dalla nostra parte abbiamo solo un elemento: qualche cosa che ci ha contaminato la mente cancellando, inspiegabilmente, insieme a vecchi numeri di telefono di donne che abbiamo amato, anche la capacita' di smettere di incazzarci.
E allora e' inutile la manfrina di continuare a dire che tanto non c'e' niente da fare contro questa merda che abbiamo di fronte da quando siamo nati.
Allora prendiamo la situazione per quello che e'. Fino che saremo vivi continueremo a fare quel che vogliamo fare, qualunque cosa sia, e non potremo smettere di cospirare contro questo schifo, sperando che finalmente crolli.
Ma allora, se proprio non riusciamo a farne a meno, mettiamoci a ragionare sul serio sulle possibilita'.
E allora vi sfido, comunisti bastardi, amici miei, a spremere quel poco di cervello che ci e' restato dopo gli eccessi di consumi di sostanze psicotrope, alcool, notti in bianco sui treni verso i punti di raduno dei cortei e amori terribili e incompresi e disgrazie crudeli che ci hanno tagliato il fiato e impietrito l'anima.

E la prima mossa, come in tutti i grandi complotti che si rispettano, e' cominciare a discutere, scientificamente.
E quel che segue e' il mio contributo alla discussione.
E tanto per cominciare con il piede giusto vorrei circoscrivere questa discussione al cosa fare e come.
Se ci mettiamo a discutere di teoria, di filosofia, di Hegel e Marx siamo fottuti, lo sappiamo per esperienza.
E non partiro' neppure da zero in questa discussione. Ci sono una serie di punti fermi che do per scontati.
Non sto parlando a tutti ma solo ai miei compagni. A quelli che in questi due decenni durissimi hanno fatto la scelta dell'opposizione concreta, della costruzione di pezzi di alternativa: il consumo critico, il commercio equo e solidale, il boicottaggio economico delle multinazionali del dolore, la diffusione dei consumi etici, del biologico, delle ecotecnologie, la ricerca di nuove vie di comunicazione e organizzazione all'interno della rete, una nuova idea sulla vita, l'etica, l'amore, i sentimenti.
Su questi temi ho scritto gia' abbastanza. In particolare rimando a tre testi: "Pessimismo cosmico e gnocca globale" e "Perche' internet salvera' il mondo" e "La rivoluzione pigra".

Da dove comincia la nuova politica?

Tutta l'attenzione di sindacati, partiti e buona parte del Movimento e' incentrata su richieste di aumenti salariali, pensionistici, assistenziali eccetera.
Il ragionamento cardine della sinistra e': i lavoratori, i disoccupati, gli emarginati hanno bisogno di piu' soldi, facciamoceli dare.
In una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando questa strategia e' perdente.
Io credo che il centro della nostra strategia dovrebbe essere invece la lotta allo spreco, ai costi deliranti della politica alla burocrazia e all'inefficienza.
Come ho detto all'inizio, ogni anno l'Italia butta via una cifra di denaro nell'ordine di un paio di centinaia di miliardi di euro (400 mila miliardi di lire).
Quindi, non si tratta di chiedere aumenti salariali quanto di imporre un taglio dello spreco che realisticamente potrebbe raggiungere i cento miliardi di euro: duecentomila miliardi di lire.
Una ricchezza enorme che potrebbe liberare energie colossali e creare benessere e ricchezza per i lavoratori.
Tagliare i costi e i tempi della burocrazia, spuntare le unghie alla criminalita' vorrebbe dire rendere piu' competitivi i prodotti italiani. Far funzionare la macchina dello Stato vorrebbe dire cancellare una tassa nascosta che costa a piccole e medie imprese il 20% almeno del fatturato. Ma questo calcolo economico non rende l'idea della potenzialita' di un simile cambiamento.
In Italia siamo in testa alle classiche della corruzione, delle fatture non pagate, dei fallimenti, delle piccole truffe e camurrie messe in atto da banche, assicurazioni, aziende telefoniche eccetera. Sistematicamente le aziende disoneste e quelle infiltrate dai capitali mafiosi hanno piu' probabilita' di fare affari delle aziende che lavorano onestamente. I furbi ottengono facilmente quelle autorizzazioni e quelle facilitazioni che invece sono negate a chi lavora con qualita' e impegno. Quindi non solo le aziende gestite da persone onorevoli pagano una tassa supplementare del 20% (burocrazia, criminalita', disonesta' commerciale), devono pure pagare le tasse per chi non le paga e devono inoltre sprecare energie preziose (mentali ed economiche) per non annegare in un sistema che privilegia i peggiori.
Dare opportunita' agli onesti moltiplicherebbe per 3 volte la loro capacita' di iniziativa economica e di innovazione.
A questo e' da aggiungere che, a causa dell'inefficienza latrocinante della politica, in Italia i servizi essenziali funzionano male: mancano infrastrutture essenziali.
Ad esempio, il trasporto delle merci ha un costo enorme perche' non esiste un sistema di interfaccia tra il trasporto su rotaia (per le grandi distanze) e il trasporto su ruote (dalla stazione piu' vicina al punto di consegna). In molti altri paesi in ogni stazione esistono strutture che permettono di scaricare velocemente i container dai treni caricandoli sui camion.
Non esistono poi sistemi analoghi di interfaccia tra il trasporto su acqua e quello su ruote. Addirittura, la nostra meravigliosa rete di fiumi e canali, che fino a cento anni fa assorbiva gran parte del trasporto di merci, e' quasi impraticabile per il suo totale abbandono. Il trasporto su acqua e' quello meno costoso ed e' essenziale per le grandi potenze economiche.
Il fatto che in Italia cio' non esista provoca un aumento vertiginoso del trasporto su ruote intasando le autostrade e quindi creando un costo enorme in termini di rallentamento del traffico, di usura delle strade e di investimenti per lo sviluppo della rete stradale costantemente insufficiente. Sviluppare dell'1% la rete stradale ha un costo enormemente maggiore che ottenere lo stesso aumento di capienza, in termini di tonnellaggio, della rete ferroviaria o idrica.
Una rivoluzione in questa direzione porterebbe a una diminuzione dei costi di tutti i prodotti italiani, una diminuzione del costo al consumo di tutte le merci e di tutti i servizi, una diminuzione delle ore di lavoro (andare e tornare dal lavoro e' un lavoro e NON e' pagato).
Inoltre si otterrebbe una riduzione dell'inquinamento, delle malattie dovute ad esso, delle giornate perse e dei costi dell'assistenza medica e una maggior efficienza di tutto il sistema produttivo.
Infine, si otterrebbe una diminuzione notevole del consumo di carburanti e un conseguente miglioramento della bilancia dei pagamenti con l'estero, quindi una maggiore solidita' del Sistema Italia.
Discorsi analoghi li potremmo realizzare a proposito dei costi della telefonia e del mancato collegamento a internet veloce di parte del paese, della mancanza di garanzie sul sistema azionario (Parmalat docet), dell'assenza di controlli sull'inquinamento, sulla qualita' dei prodotti e dei contratti di massa (telefonia, assicurazioni, banche ecc), della cattiva qualita' della scuola e della formazione, della mancanza di mezzi per la ricerca, dei tempi biblici della giustizia e della mancanza di certezza della pena (viviamo nel paradiso dei cavilli legali che permettono ai delinquenti di salvarsi).
Un'azione intelligente, efficiente e decisa in tutti questi settori porterebbe a un aumento enorme del benessere degli italiani, una maggiore ricchezza reale a parita' di stipendio, uno sviluppo dell'economia, una diminuzione della disoccupazione, una diminuzione dei prezzi (visto che il 20% del costo di un qualunque prodotto italiano e' costituito dal costo della burocrazia e dei truffatori, grazie dell'inefficienza del sistema giudiziario). A questo 20% andrebbe poi aggiunto il costo dell'inefficienza delle infrastrutture e dei servizi (trasporti eccetera).
E' impossibile pensare oggi di ottenere un aumento degli stipendi dei lavoratori del 20%. E' invece possibile ottenere una diminuzione dei prezzi delle merci e dei servizi teoricamente superiore a piu' del 20%. Ovviamente, centrare interamente questo obiettivo e' improbabile ma e' realistico pensare di ottenere una diminuzione del 10% dei prezzi al consumo in 5 anni.
Abbiamo visto risultati di questo genere nel mercato dei computer, dei cellulari, dei viaggi aerei. Perche' non possiamo sognare un taglio dei costi di tutte le merci ottenuto grazie a una razionalizzazione del Sistema Italia?

Stiamo parlando di dare a tutti i lavoratori l'equivalente di uno stipendio in piu' all'anno.

Mettere al centro della nostra iniziativa politica la lotta alla burocrazia, allo spreco, all'inefficienza, alla disonesta' economica, alla corruzione, alla criminalita' cambierebbe completamente la nostra capacita' di incidere sulla realta'.
Riusciremmo a costruire un'alleanza tra i lavoratori e gli artigiani, i commercianti, i piccoli e i medi imprenditori capace di opporsi al blocco sociale costituito da classe politica, grandi gruppi economici e le caste privilegiate di funzionari pubblici, avvocati, notai, commercialisti, truffatori e delinquenti che hanno tutto l'interesse a continuare a vivere in un sistema che non funziona.
Vogliamo veramente liberarci dal giogo delle corporazioni e delle massonerie?
I leader della sinistra parlamentare e del Movimento lo dicono ma non vogliono capire che solo dando efficienza all'Italia possiamo riuscirci.

Tre stipendi in piu' all'anno per tutti i lavoratori e i pensionati!!!

Il secondo punto del nostro programma rivoluzionario dovrebbe essere la consociazione dei consumatori.
Oggi il sistema con il quale i lavoratori spendono i loro salari e' basato sulla debolezza dei consumatori e sulla pervicace prepotenza delle multinazionali che controllano il mercato.
Semplicemente organizzando acquisti collettivi di generi di prima necessita' e consociando servizi semplici (banche del tempo) possiamo ottenere un risparmio pari a uno stipendio all'anno.
Lo hanno dimostrato i gruppi di acquisto che stanno sviluppandosi ovunque.
Il movimento degli acquisti collettivi e' la spina dorsale della nostra strategia.
Si ottiene l'effetto immediato di pagare meno merci migliori e si diffonde la cultura della collaborazione. E la cultura della collaborazione innesca comportamenti che portano a ulteriori vantaggi economici e esistenziali.
Andare in discoteca costa 20 euro, organizzare una festa tra amici non costa quasi niente e ti diverti 6 volte di piu'.

Oggi i gruppi di acquisto soffrono per due scelte ideologiche che ne limitano fortemente la forza.
Innanzi tutto sono generalmente esclusi dagli acquisti collettivi tutti i servizi (banche, assicurazioni, telefonia, elettricita', viaggi ecc) e molti prodotti (auto, cellulari, computer, elettrodomestici). Non ha senso: consociamo tutti i consumi, non solo quelli elementari.
Ma alla scelta di comprare collettivamente solo i prodotti di base (cibo, vestiti, detersivi, ecc) e' collegata la scelta di gestire i gruppi di acquisto solo con il lavoro volontario. Il Movimento e' terrorizzato all'idea di costruire delle centrali professionali che gestiscano grandi contratti collettivi. Anche perche' si porrebbe automaticamente la necessita' di pagare questi professionisti che andrebbero a trattare contratti da milioni di euro.
E' inaccettabile, per il modo di vedere di molti compagni, che un membro di un gruppo di acquisto sia pagato per gestire il gruppo stesso, figuriamoci l'idea di dare 10 mila euro al mese a un manager che deve contrattare  e controllare centomila contratti telefonici.
Oggi un dirigente di una multinazionale supera facilmente le decine di migliaia di euro al mese di stipendio. Come e' possibile pensare di avere manager di grande livello offrendo loro 1500 euro al mese? Se chiediamo a un grande professionista di lavorare per una grande causa rinunciando al 90% del suo stipendio potenziale forse ci da' retta. Ma se gli chiediamo di rinunciare al 98,5% del suo stipendio potenziale ci mandera' affanculo.
Non possiamo pensare di trovare decine di santi che siano contemporaneamente grandi professionisti. Il massimo che possiamo sperare e' trovare dei grandi professionisti che siano disposti a lavorare per uno stipendio non esagerato.
Io sarei disposto a pagare anche 20 mila euro al mese uno capace di organizzarmi un contratto di telefonia collettiva che frutti un risparmio del 20% dei costi telefonici a milioni di consociati.
Il problema di quanto siamo disposti a pagare manager capaci e onesti, disposti a lavorare in modo trasparente sotto il costante controllo dei gruppi di acquisto, e' centrale.
Se riuscissimo a consociare 100mila persone potremmo anche decidere COME vogliamo i prodotti che acquisteremo. Ad esempio, potremmo comprare ogni anno 10mila auto ecologiche, che consumano meno di 2 litri di carburante per 100 chilometri, che sono coperte di pannelli solari fotovoltaici e hanno un sistema di propulsione ibrido (carburante-elettrico).
E potremmo contemporaneamente organizzare un sistema di acquisto basato sull'affitto delle auto ai soci compratori che sono disposti a condividere l'uso dei mezzi ottenendo ulteriori risparmi.
Ma e' chiaro che per gestire un'operazione di questa portata servono i migliori manager sulla piazza.
Possiamo cercare dei leader carismatici animati da illuminazioni divine oppure cercare professionisti di provata esperienza e pagarli il giusto non rispetto alle paghe medie dei lavoratori ma rispetto alle loro capacita'. Ricordo che il vecchio Marx diceva che dopo il capitalismo avremmo avuto il socialismo che e' la societa' dove ognuno viene pagato secondo le sue capacita'. Solo successivamente la societa' socialista avrebbe prodotto l'uomo nuovo capace di edificare la societa' comunista dove ognuno viene pagato in ragione dei suoi bisogni. L'idea di pagare oggi tutti allo stesso modo e' figlia del populismo cattolico non certo del marxismo.
Se riuscissimo a creare un sistema simile avremmo ottenuto il risparmio di un altro stipendio mensile all'anno. Piu' uno risparmiato con i generi di prima necessita' e fanno due. E sono tre se ci aggiungiamo un'eventuale diminuzione dei prezzi ottenuta razionalizzando il Sistema Italia e liberandolo da burocrazia, inefficienza e disonesta'.

Far crescere la cultura della gestione razionale del bilancio familiare.

La costruzione della consociazione di massa degli acquisti e la produzione conseguente di nuove tipologie di prodotti piu' intelligenti ed ecologici e' pero' solo un elemento di questa strategia.
Un altro passo essenziale e' la creazione di una struttura professionale capace di aiutare le famiglie italiane a razionalizzare la loro spesa. Grazie a una ricerca del Politecnico di Milano sappiamo che negli ultimi 30 anni le famiglie del centro nord hanno buttato dalla finestra l'equivalente del valore della loro casa perche' hanno sprecato energia.
Le famiglie italiane potrebbero risparmiare uno stipendio all'anno semplicemente razionalizzando i loro consumi energetici: e' necessario isolare i tetti, mettere doppi vetri e termostati, adottare caldaie efficienti che servano il maggior numero possibile di abitazioni, installare pannelli solari termici e fotovoltaici, lampadine ad alto risparmio e riduttori di flusso, usare filtri per l'acqua potabile invece di comprare acqua minerale in bottiglia.
Un altro risparmio verrebbe dalla razionalizzazione dei contratti assicurativi: la maggioranza delle famiglie e delle imprese ha contratti che sono mal congegnati e che non coprono i veri rischi. Paghi l'assicurazione per anni e quando subisci un disastro scopri che non sei coperto sufficientemente da quel rischio.
Lo stesso discorso lo potremmo fare sul modo nel quale le famiglie e le imprese gestiscono i loro risparmi. Oggi una cooperativa che investisse il denaro dei suoi soci in impianti fotovoltaici, idrici ed eolici potrebbe offrire un rendimento annuo superiore al 7% con una sicurezza imparagonabile rispetto a qualunque altro prodotto finanziario. Un simile prodotto finanziario in Italia non esiste ma esiste in molti paesi del nord Europa. Ad esempio, si tratta di uno dei punti di forza del sistema Germania. Li' sia lo Stato che i sindacati hanno lavorato in questa direzione offrendo alle famiglie la possibilita' di aumentare il loro livello di benessere economico gestendo in questo modo i loro risparmi.

Mettiamo insieme il risparmio ottenuto negli acquisti, con i tagli allo spreco energetico, con il miglioramento della qualita' e della convenienza dei prodotti che i gruppi di acquisto potrebbero commissionare, con la razionalizzazione del sistema di assicurazione e risparmio adottato, con la diminuzione dei prezzi delle merci ottenuto con la lotta all'evasione fiscale, alla burocrazia, alla disonesta' e all'inefficienza e otteniamo un aumento potenziale del potere d'acquisto dei lavoratori veramente notevole.
Nessuna lotta sindacale per l'aumento dello stipendio puo' ottenere un decimo di questo risultato.
Ma l'iniziativa sulla lotta allo spreco e la consociazione degli acquisti ha un vantaggio che supera qualunque considerazione meramente economica. Parlo di un aumento del benessere esistenziale: meno inquinamento, meno malattie, meno ore perse nel traffico, piu' fiducia nella cooperazione, migliori rapporti umani, meno criminalita', piu' serenita', piu' possibilita' per chi ha qualita' di farle fiorire e trarne soddisfazione, meno ingiustizie, meno privilegi, meno furbi.
Parlo di un aumento della qualita' totale della vita!

E qui finisce questa proposta di programma strategico.
Solo due punti: razionalizzazione del sistema (no burocrazia, no costi della politica, no delinquenti e incapaci) e consociazione degli acquisti con la creazioni di prodotti di maggiore qualita'.

Tutte le altre battaglie, la lotta per la pace, contro lo sfruttamento del terzo mondo e la fame, contro l'inquinamento, per la difesa dei diritti dei piu' deboli, stanno completamente dentro questi due obiettivi essenziali. Vogliamo la pace? Per favore basta con i cortei, facciamo delle belle feste e smettiamo di comprare i carburanti dei petrolieri. 
Capire che centomila persone che fanno un corteo concludono mille volte meno di centomila persone che firmano un contratto per comprare solo energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e' un cambiamento di punto di vista totale sulla strategia del movimento (attualmente con il contratto di Alcatraz rispamiamo 0,25 centesimi di euro a Kw sulla bolletta dell'Enel. Abbiamo ottenuto questo accordo con 100 contratti firmati. Quanto risparmieremmo con 100mila contratti?).

Come arrivarci?

La grande domanda e' se l'Italia, legata con i cavi d'acciaio di un sistema tra i piu' corrotti del mondo, sia in grado di liberarsi.
Io credo che sia veramente difficile. Si calcola che direttamente o indirettamente vivano, grazie ai costi esorbitanti della politica, almeno 500mila italiani. Altrettanti sguazzano nel sistema furbesco delle ruberie e dell'evasione fiscale. Aggiungete le corporazioni che si avvantaggiano di privilegi vergognosi e i familiari di tutta questa gentaglia e otteniamo che almeno 10 milioni di italiani hanno tutto l'interesse a continuare a nuotare in questa cloaca.
Da questo punto di vista l'orribile governo Prodi ci offre una possibilita' che non possiamo perdere. Prodi rappresenta una lobby di imprenditori illuminati che ha compreso che il sistema Italia collassa se non si diminuisce il potere delle corporazioni e non si razionalizza il sistema alleggerendo la burocrazia, gli sprechi e i tempi della giustizia. Non sono buoni, semplicemente pensano di poter guadagnare di piu' lavorando all'interno di un sistema che funzioni.
La proposta di Prodi di tagliare 500 milioni di euro dei costi della politica in 3 anni, una cifra analoga nello spreco energetico e gestionale dello Stato e qualche punto percentuale sull'evasione fiscale, e' risibile a fronte di uno sperpero che come si e' detto e' nell'ordine dei 200 miliardi di euro.
Ma e' comunque un inizio, e il fatto che neppure questo primo timido passo riesca a superare il muro corazzato dei lobbisti del dissesto ci dice che Prodi e' oggi un nostro alleato fondamentale perche' rappresenta l'ala pragmatica della classe politica e gli interessi dei grandi gruppi industriali e finanziari che hanno deciso di guadagnare sullo sviluppo del paese, piuttosto che lucrare sul suo collasso.
E' un fatto che le spese della Camera e del Senato come dell'insieme della politica siano lievitate in modo spaventoso sotto il governo di Berlusconi che ha messo in scena un assalto selvaggio alle casse dello Stato. Il problema di Prodi e' che il suo governo e' pesantemente infiltrato dalle truppe degli sfascisti.
Quelli che hanno deciso di usare la potenza finanziaria delle cooperative rosse e bianche per oscuri giochi di potere invece che per i loro scopi originari di sviluppo della cooperazione tra i lavoratori e tra i consumatori.

Quello che possiamo fare in questo campo e' sviluppare l'aggregazione di un blocco sociale che comprenda il capitalismo non speculativo, le piccole e medie imprese (il settore piu' vessato da burocrazia, corruzione e inefficienza) e il popolo dei lavoratori e dei consumatori.

10 leggi per cambiare l'Italia
Da tempo portiamo avanti la proposta di individuare una serie di leggi basate sul buon senso che possano essere appoggiate anche da settori della destra.
Abbiamo gia' individuato un pacchetto di dieci leggi semplici capaci di creare un piccolo ma sensibile cambiamento nel Sistema Italia.
Parliamo della possibilita' di realizzare cause collettive, le class action americane, un indispensabile strumento di difesa dei consumatori che e' presente in tutti i paesi civili e non e' certo un obiettivo comunista, parliamo di elementari diritti civili che teoricamente dovrebbero essere alla base di qualunque sistema capitalista moderno.
Un altro gruppo di proposte contenute nella piattaforma delle 10 leggi per cambiare l'Italia riguarda la necessita' di rendere disponibili in tempi rapidi i beni sequestrati alla mafia e il denaro confiscato durante i processi.
Altre leggi che sosteniamo riguardano la responsabilita' dei pubblici dipendenti, la razionalizzazione di alcuni meccanismi giudiziari e le responsabilita' penali per l'inquinamento.
Abbiamo individuato poche leggi essenziali e ora stiamo costruendo un fronte trasversale di parlamentari e di associazioni che abbia la forza di imporne l'approvazione.
Questa iniziativa non ha per ora scaldato gli animi del Movimento. Manca la concezione di una strategia dei piccoli passi con poche bandiere che sventolano.
Ma si tratta di una proposta veramente potente. Se riuscissimo a spuntarla su questo piccolo pacchetto di leggi avremmo creato un precedente storico e reso concreta la coesione dell'Italia che non vuole affondare.
Riusciremmo inoltre a produrre una crepa nel muro della casta politica dando la possibilita' ai parlamentari che vogliono veramente servire gli interessi della nazione di trovare un modo di farlo e di costruire un forza politica trasversale ed esterna alle segreterie dei partiti.
Questa via e' inoltre l'unica che puo' permettere a Prodi di uscire dall'accerchiamento nel quale lo tengono le lobby delle corporazioni infiltrate nel suo governo.
Noi siamo l'unica speranza di Prodi anche se non sembra che lui l'abbia capito.
Pare invece che lo stia capendo qualcuno all'interno della maggioranza. Ad esempio Di Pietro sta tentato un'alleanza trasversale con Alemanno proprio sull'idea di sostenere insieme un pacchetto di leggi basate sul buon senso.
Si tratta di un segnale molto interessante e positivo, ovviamente passato sotto il silenzio della maggioranza degli osservatori politici.
Ma siamo solo ai primi passi.
Solo se iniziative di lobbing di massa come quella che stiamo proponendo insieme ad alcuni amici del meet up di Roma (www.adottaunparlamentare.it)
troveranno un sostegno massiccio potremo raggiungere un risultato.
Non mi faccio illusioni e non penso a decine di migliaia di militanti che da un giorno all'altro decidano di impegnarsi sulla via dei piccoli passi legislativi.
In questo momento basterebbero 5 persone disposte a lavorare 2 ore al giorno e qualche centinaio disposte a lavorare due ore alla settimana per darci una spinta mostruosa.
Questa e' la caratteristica interessante del nostro progetto. Per essere attuato non necessita della partecipazione di grandi masse popolari. Un piccolo gruppo di militanti, organizzati in modo efficiente, puo' ottenere risultati enormi.
Per maggiori informazioni sulle 10 leggi per cambiare l'Italia clicca qui

La politica dei piccoli passi

Se riusciremo a dimostrare con i risultati che questa via ci porta a cambiare realmente la situazione allora le grandi masse arriveranno.
Quando saremo riusciti a costruire un inizio di consociazione efficiente potremo ottenere condizioni di acquisto e qualita' talmente superiori a quelle del mercato capitalista classico che in molti comprenderanno cosa stiamo facendo.
L'esplosione del numero degli aderenti al gruppo d'acquisto dei pannelli solari fotovoltaici e' la prova che quando si riescono a costruire proposte che uniscono la convenienza economica all'ecologia e alla qualita', le persone rispondono in gran numero anche su proposte complesse come la costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica.
Cercando di sviluppare il successo ottenuto con il gruppo d'acquisto del fotovoltaico abbiamo lanciato altri gruppi di acquisto: solare termico, caldaie ad alto risparmio, prodotti finanziari legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, telefonia fissa, elettricita' da fonti rinnovabili. Sul blog (http://www.jacopofo.com) pubblichiamo un contatore che registrera' il numero di adesioni ad ogni gruppo di acquisto. Tenete d'occhio questi numeri perche' vi diranno se questo movimento sta crescendo o no.

Ovviamente non ho nessuna prova certa del fatto che questo movimento si sviluppera' e che sviluppandosi otterra' gli obiettivi che si e' prefissato e che questo potra' far uscire l'Italia dalla morsa della delinquenza, dello spreco e della burocrazia.
Mi rendo perfettamente conto che le probabilita' che questo avvenga sono scarse e che il potere dell'oligarchia pare invincibile. Ma visto che non ci sono altre vie vincenti non abbiamo altra possibilita' che sperare che un'ipotesi difficile da realizzare si concretizzi.
Quando non vi sono possibilita' facili restano solo quelle difficili.
Quindi ti prego di partecipare alla discussione su questa proposta non limitandoti a dire "non funzionera'", dimmi come potrebbe funzionare altrimenti.
Non credo che si abbia molto tempo da perdere ormai. Se non ci sono proposte migliori prendiamo quelle che ci sono e assumiamoci il rischio di fallire. Ne sara' valsa la pena comunque: se non succede niente di veramente nuovo l'Italia e' destinata a crollare economicamente e di finire sbranata dalla corruzione e dalla criminalita' organizzata.
E se a livello mondiale la tendenza alla pace, all'ecologia e alla liberazione economica del terzo mondo non prevarra' sul partito della guerra, della fame e dell'inquinamento, ci estingueremo nel giro di pochi decenni e prima del 2020 le condizioni di vita sul pianeta precipiteranno. Siamo di fronte a un'ecatombe, siamo pochi e siamo stanchi, ma siamo sempre i peggiori comunisti bastardi sulla piazza, i peggiori cristiani invasati di buoni sentimenti, i piu' fetenti idealisti romantici, i piu' sputtanati libertari compulsivi.
Uniamoci e rimbocchiamoci le maniche.
C'e' un mondo meraviglioso da costruire. 

Jacopo Fo


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Caro Jacopo, ho vent'anni e sono un studente Universitario. Ho alle mie spalle gli anni di liceo nella rossa Genova,tra manifestazioni divertenti quanto inutili, ed una più razionale partecipazione ad un circuito di difesa dei diritti degli studenti. L'italia ora come ora non mi va bene, c'è un mare di marciume, lo percepivo già qualche anno fa, ora però questo mare mi appare come un oceano sconfinato. Leggo il tuo blog e quello di Beppe grillo ogni giorno, leggo quotidiani locali ed internazionali e frequento forum online di politica. Gli scandali, le denuncie, la rabbia, è costante, è profonda. Il sistema del dolore è forte, poderoso, ben difeso non credo sia impossibile da abbattere, ma richiederà anni di sforzi, stenti e delusioni prima di ottenere i primi successi. Quest'anno sono a studiare all'estero, ho passato un anno in Finlandia ed ho viaggiato nel Nord d'Europa. Cosa ho trovato? Un sistema che funziona, una onestà intrinseca nella cultura, servizi per tutti, una devianza che è a livelli minimi, al punto che è perfettamente la sera si può camminare ovunque e sentirsi sempre completamente sicuri. Trasporti pubblici efficentissimi, piste ciclabili ovunque, strade pulite. L'università qui è stata un sogno, tra professori gentilissimi che si sono fatti in quattro per aiutarmi contro la tremenda burocrazia della mia facoltà che mi rifiutava le autorizzazioni agli esami ed un clima di ospitalità e scambio culturale fenomenale.Il paradiso? Beh no, anche qui hanno i loro problemi, alcolismo dilagante, un clima a cui non è facile abituarsici etc... Tuttavia dopo questa esperienza, a meno di un mese dal mio ritorno in casa c'è una voce dal profondo della mia testa: "Chi diavolo te lo fa fare di sprecare anni ed energie a cercare di rendere l'Italia un paese migliore,quando come tu giustamente dici, siamo fondamentalmente un popolo di cazzoni senza spina dorsale? Continua i tuoi studi, sputa sangue a dare esami ed a migliorare le tue competenze linguistiche, e vai a spendere il tuo tempo e le tue energie in qualche luogo del mondo dove puoi ottenere più gratificazioni".
Questo è il bivio in cui mi ritrovo ora, cosa sceglierò? Lo saprò tra un paio d'anni, ora devo comunque finire gli studi nella repubblica degli spaghetti. Stimo il tuo blog, e il movimento che stai cercando di costruire, il tuo spirito pratico mi è di ispirazione ma diavolo lo trovo solo nelle pagine del tuo sito! Non intendo più perdere il mio tempo ad urlare nei cortei e dare volantini a persone distratte, e leggere le tue proposte, pratiche ed attuabili con buona volontà, mi fa tornare la voglia di impegnarmi. Qualche ora settimanale del mio tempo per un causa che sento mia le dedicherei volentieri, quindi ora ti faccio una domanda, Come posso agire in modo da dare un contributo concreto? E questa domanda se la porranno penso in tanti che leggeranno i tuoi post. Il tuo sito offre un forum, ma ben poco attivo e manca uno spazio dove chi, giovane, incazzato, pieno di ideali e vicino all'essere un disilluso negli anni a venire, possa offire le proprie competenze. Serve un nucleo di persone motivate e con voglia di fare, bene io sono uno di quelli, dimmi come.
Un abbraccio
Andrea

caro jacopo, prima di tutto volevo porti i miei più sinceri auguri affinchè questa battaglia non resti solo un'utopia ma si realizzi in qualcosa di concreto.... purtroppo, credo che in Italia ciò che manchi, alla maggior parte della popolazione, sia un senso civico e di appartenenza ad una comunità,un orgoglio nazionalistico! questi credo siano presupposti fondamentali, non solo per creare un' identità nazionale,quanto e soprattutto per curare la cosa pubblica!! I nostri politici e rappresentanti più che curare l'interesse collettivo, guardano prima al "particulare", all'interesse di pochi! La casta esiste e siamo prima di tutto noi cittadini ad alimentarla....raccomandazioni e piccoli piaceri son diventate nel nostro paese la normalità, oramai chi non le chiede è etichettato come un fesso! Se vogliamo cambiare l'Italia cominciamo tutti quanti a cambiare comportamento e modo di pensare, non facciamo sentire chi ci governa un padreterno....non diamo a questi individui adito di credere che possono far quello che vogliono coi nostri voti e coi nostri soldi, questi soggetti dovrebbero agevolare la nostra vita presente e futura...non prenderci per il culo 24h su 24h....
scusami per l'irruenza delle mie parole ma è assurdo vedere come tutto quello che accade,scivoli nell'indifferenza, senza suscitare sdegno, riprovazione e schifo più totale.... SIAMO UN POPOLO DI COGLIONI; TIRIAMO FUORI LE PALLE A presto....ciao jacopo

L'idea di coinvolgere professionisti "non militanti" mi sembra buonissima: sicuramente ce ne sono che vorrebbero lavorare in questa direzione (almeno uno: io). Non credo occorrano grandi dirigenti: magari una squadra di "quadri intermedi" che costano meno e danno più garanzie di non mollarti tutti insieme a metà del processo per una offerta migliore....

IL mio campo è il marketing nell'Information Technology.

Il prossimo?

Ciao Jacopo, visto che la fai così lunga la faccio lunga anch'io.
Non mi metto a progettare come fare, che per ora sono sommersa da progetti del piano di zona. Qui voglio solo MOTIVARE, attraverso una testimonianza persa nella memoria storica: i moti carbonari del 1821, nel Cilento, protagonisti i tre fratelli Capozzoli, Patrizio, Donato e Domenico, le cui teste sono state poi, infilzate in pali di legno, e portate come trofei per tutti i villaggi del Cilento, ad intimorire la popolazione, e impedire nuove rivolte.
(PS: cavolo, la paura è stata tanta, che ancora c'è!)
“Martiri del risorgimento”, così li definisce Atto Vannucci nel libro “I martiri della libertà italiana.”
Di tanti sacrifici la famiglia Capozzoli è stata ripagata da alcuni, con il titolo di briganti, questo ha fatto si, che in molti libri di storia non vengono nemmeno nominati.
Sarebbe giusto venga restituita alla famiglia Capozzoli la dignità, visto che “è stata elemento innescante ed irradiante dei primi moti carbonari in Italia. Moti che hanno dato vita alle guerre di indipendenza”.
Questo per fare conoscere il prezzo pagato dagli allora giovani compagni, un esempio per le attuali generazioni che sembrano non avere ideali, a parte il consumo sfrenato delle risorse naturali!
Oggi, mentre l’Europa si unisce, c’è chi si permette di scrivere e dire di dividere l’Italia.
Che tristezza! Ricordare agli italiani i sacrifici dei padri sarebbe opportuno, visto che soffrono di poca memoria! Amare la patria, non è nazionalismo! E’ rispetto per la terra che ci nutre: se non si rispetta la propria terra, come si può rispettare quella altrui?

Questo che segue è un racconto che la memoria cosmica mi ha dettato!

“E’ inutile, tutto inutile” pensava fra sé Donato. “A che serve lottare per questo cosiddetto ideale di libertà? Abbiamo fallito, la costituzione è stata revocata, e ora non ci resta che scappare… perchè? L’ombra della mia gente che soffre mi perseguiterà, non mi lascerà dormire in pace. Non ce la faccio più. Sono stanco: Non voglio sapere più niente di nulla.. Mi farò una famiglia e dimenticherò le parole “libertà d’Italia”. A che serve lottare, se poi la stessa gente per chi sacrifichi gli anni più belli della tua vita, ti ride in faccia e ti volta le spalle? No. Sono stanco. Mi ritiro in esilio, e non torno più. Voglio vivere solo per me stesso e basta”.
Donato passeggiava nervosamente in giardino, agitato da questi pensieri quando, Domenico si avvicinò, lo toccò ad una spalla e lo fece sobbalzare.
-“Cosa vuoi?” gli disse Donato seccato.
-“Vieni, Patrizio ci sta aspettando per decidere cosa fare.”
Entrarono in casa: Patrizio li stava aspettando camminando avanti indietro per il salotto. Vedendoli entrare, si fermò.
-“Inutile aspettare ancora, dobbiamo decidere se fuggire con i compagni, oppure rimanere”.
-“E se stiamo qua, che facciamo?” disse Donato, “io direi di partire. Rimanere significa nascondersi, stare sempre all’erta, mai tranquilli. Io non me la sento di viver così!”
-“Hai paura?” disse Domenico, “non ti sapevo codardo! Credevo avessi giurato come noi, di lottare fino all’ultimo respiro!”
-“L’ho fatto, ma ora rischierei la vita inutilmente. Non era nei patti!”
-“Inutilmente? Qui si tratta del futuro dell’Italia! E tu parli di inutilità?”
-“Senti Domenico, lo so come la pensi. Tu hai il fuoco nelle vene. Io, invece sono stanco! Ma non ti rendi conto che a volere l’Italia, siamo in pochi? Non abbiamo nessuna possibilità di vittoria! Continuare significa, essere soli e probabilmente morire. Per chi? Per una massa di ignoranti, che oggi ti parla di fedeltà e domani ti tradirà per un pugno di denari? Io per questa gente non voglio spargere nemmeno un goccio di sudore!”
-“Smettila! Queste parole sulle tue labbra mi fanno rabbrividire. Tu, che fino a ieri gridavi: “Viva l’Italia libera”, oggi gridi “Viva me libero”. Non ti riconosco più Donato, e dissento dal tuo dire.”
-“Non credo che troverai parole per convincermi. Tutto è vano e le tue parole sono suoni vacui che riempiono l’aria per un attimo, ma che non sanno trasformare nulla, a parte il silenzio!”
-”Penso invece” disse Patrizio, “che queste parole agiscono: ci separano, perché io ho deciso di restare, e a quanto mi sembra di capire, lo ha deciso anche Domenico. I compagni saranno qui fra poco per sapere cosa abbiamo deciso. Tu ripartirai con loro.”
Donato si fece bianco. Il silenzio scese fra loro. Domenico si sedette vicino a Patrizio sul divano, mentre Donato, si avvicinò alla finestra e muto, si mise a guardare fuori le montagne: “Non posso abbandonarli, non sopporterei di saperli qui a rischiare la vita, mentre io passeggio per le vie di Parigi. Ma se non sento di nuovo l’ardore per la libertà d’Italia, sarebbe ipocrita rimanere con loro…”
La voce di Patrizio interruppe i suoi pensieri.
-“Cosa credi, che anch’io non sia deluso? Che anch’io non senta il desiderio di abbandonare la lotta? Chissà, forse hai proprio ragione tu: è tutto inutile. Ma fratello, pensa per un attimo alle nostre vite schiave dell’egoismo. Cosa diremmo ai nostri figli, quando domani ci chiederanno: “E tu, papà, cosa hai fatto per l’Italia?”. Sarei certo un padre meschino, se non ci pensassi. E non importa se è inutile! Perché sapere di costruire il futuro, mi fa sentire vivo. No, non morirò mai, perché se un giorno l’Italia sarà unita, io sarò vivo nel grido: “viva l’Italia libera”. Si, sono stanco di lottare, ma se molliamo ora, proprio mentre si stanno scavando le fondamenta, non ci sarà mai l’unità d’Italia.”
Domenico si asciugò una lacrima. “Patrizio ha ragione: la vita è vita quando l’ardore di un ideale ti scalda il cuore, anche se è solo utopia, come ora è l’Italia”. Si alzò, avvicinandosi a Donato.
-“Allora cosa hai deciso? Sei sempre pronto a partire?”
Donato si voltò con il viso solcato di lacrime, e si buttò su Domenico abbracciandolo. Anche Patrizio si alzò e si unì all’abbraccio.
-“Rimango con voi” sussurrò, stringendo forte a sé i fratelli.
La fiamma non era spenta.

non sono particolarmente illuminata ne tantomento ispirata dai grandi sistemi in questo periodo, sono più del "giorno per giorno" e tirare a campare.
Giustoappunto perchè da quando sono in gravidanza in casa c'è un solo stipendio, contribuisco con idee dal basso.
Ne parlavo ieri sera di stà cosa: inutile che gli italiani continuino a guardare al governo inveendo e aspettando che cambi, quando nel governo succede niente di diverso di quello che ognuno di noi fa in casa e famiglia. Il governo siamo noi.
Gli sprechi e gli spreconi SIAMO NOI.

Avvallo pienamente la possibilità di ribaltare il sistema economico familiare - se preso singolarmente- e nazionale - se si raggiunge la massa critica - semplicemente cominciando a RAGIONARE, A FARE, A COLLABORARE.

Siamo drogati di cose che consideriamo giuste e necessarie e che non ci viene in mente di mettere in discussione se non in caso di tracollo economico. Ebbene non c'è bisogno di trovarsi sotto a un ponte per togliersi le velette da occhi e cervello e capire che abbiamo centomila possibilità per CREARE opzioni diverse e ottenere ciò di cui abbiamo bisogno in modi diversi, e anche più creativi e divertenti. E centomilamiliardi di possibilità per scoprire che tante cose che ci paiono necessarie e per cui spendiamo soldi e fatica, non ci servono assolutamente a niente.

Trattasi di sperimentare e creare dove non esiste, la collaborazione con amici, parenti, gruppi di acquisto, amici di amici di amici.
Di chiedere ciò di cui si ha bisogno e di dare quello che non ci serve più a chi ne ha di bisogno. Mi riferisco al riciclaggio e al riuso.
Diseppellire desuete capacità e possibilità di fare da se. Usare la testa per ragionare quando facciamo acquisti e capire come meglio e diversamente posso spendere gli stessi soldi., e quante volte scopri che:
1) ne puoi fare a meno
2) te lo puoi fare dare da chi non lo usa più
3) te lo puoi fare da te
4) puoi inventare un'alternativa

Mettere a disposizione proprie competenze e capacità, idee, modi di risolvere le questioni.
Abbiamo costruito laboratori dove donne di tutti i tipi, dalla casalinga alla ricercatrice universitaria, si siedono alla macchina da cucire e inventano e spiegano come fare i pannolini di stoffa ai propri bimbi, come fare mille altre cose, come riutilizzare magliette usate per fare oggetti che normalmente ti compri da chicco e co. ecc ecc....
Laboratori dove re-impariamo ad usare 4 cose semplici, essenziali e naturali, che sbaragliano da sole un mercato di centomila prodotti inquinanti e gestiti da multinazionali del potere e del dolore.
Ci facciamo girare pacchi e cose fino a che cadano a pezzi dallo stremo.
E ci divertiamo pure un sacco.
Perchè il bello è proprio questo: aguzziamo l'ingegno, re-impariamo a creare e a condividere, ricostituiamo una cultura di appartenenza e saggezza, spendiamo molto meno, ci divertiamo molto di più, mettiamo a disposizione di altri e altre i frutti del nostro lavoro e ne impariamo altrettanti.

Credo che la gestione e la mentalità casalinga sia la base entro cui si possa radicare un mondo nuovo, la radice dell'albero nuovo da cui possono nascere sistemi più vasti.
Il problema è che la parola "casalinga" è stata radiata da ogni accettabilità sociale, per questo non si riesce più a ritrovare la strada, credo.

Insomma auguri... scendo a cucire un Mondo Meraviglioso

ciao ciao

ele

Quelli che hanno raccolto la sfida... stanno lavorando su se stessi, con gli amici, condividendo modi rivoluzionari di vivere.
Oggi sono andato al bar per pranzare con alcuni amici e mi sono reso conto che da inizio mese non avevo ancora speso nulla della carta da 50 euro che mi porto in tasca.
Ho scelto di vivere in un modo leggermente diverso, mi è capitato di pensare che il denaro non da la felicità e che consumare non aumenta la mia qualità della vita. Ho separato mentalmente la mia felicità dal consumo e tendo a comprare solo cose di cui sento veramente la necessità. Ho condiviso con altre persone un piccolo percorso personale di consumo critico che tende ad infomarsi sulle conseguenze del proprio stile di vita... e mi capita di mangiare prodotti più buoni, usare detergenti naturali, utilizzare le risorse senza spreco e il tutto senza particolari fatiche o rinunce.

Devo ringraziare oltre Jacopo anche Elle (la 'casalinghitudine' mi lascia un po' perplesso... ;-)) le cui ribellioni spirituali stanno crando esempi virtuosi che sono contagiosi... ed arrivo al dunque: penso che non si possa fare altro che ripartire da se stessi. Essere esempio per sé significa diventare esempio per altri e quindi creare nuovi standard di comportamento. Non è faticoso è solo complicato...
... ma non ci si perde nulla per cui tanto vale tentare.

Ridurre lo spreco parte da sé stessi e la sfida è farne un valore negativo: spreco = fatica (alle spalle di uno spreco c'è sempre del lavoro inutile)...

... scusami Jacopo, sono scaduto nel "teorico" e filosofeggiante.
Ma è il cambiamento di mentalità che fa scattare meccanismi virtuosi di comportamento che possono cambiare il mondo.

Io non leggo il giornale, non guardo la televisione e sto diventando effettivamente molto ignorante in politica. Il mio supporto come al solito c'è. E sono pronto a lottare con i mulini a vento ma non mi chiedere di impegnarmi in faccende politiche perché non sono interessato. Sono invece molto interessato a portare avanti campagne di diffusione delle informazioni e di socializzazione... per i gruppi d'acquisto ci sono. Non mi sono ancora iscritto a tutti ma appena riesco mi iscrivo a tutti i gruppi...

Un paio di ore la settimana mi posso impegnare su un progetto e Daria penso altrettanto se non di più. L'esperienza del lavoro nel bosco di Alcatraz è stata molto positiva e mi ha reso più felice che consumare il mio tempo sprecandolo a fare shopping...

Saluto tutti con affetto...

M.

PS La guerra con le forze del male è in corso... siamo un esercito disarmato ma battaglia su battaglia stiamo resistendo e accrescendo di numero. Abbiamo vinto battaglie elettorali (Franca), ambientali (la sensibilizzazione mediatica nell'ultimo anno) e nonostante possa sembrare un gruppo scalcinato e poco coeso ognuno sta portando avanti le nuove idee con entusiasmo e soprattutto con risultati... Adelante.

ciao marco, ben trovato!
Dalle aste pazze sul tappeto volante se ne è fatta di balenga strada eh? ;-)

la casalinghitudine è in effetti un nodo difficile da digerire..
ma secondo me è alchemico! La più grande illuminazione che ho avuto ai tempi è che " non fa tanto strafiga del terzo millenio parlare di detersivi e cose casalinghe" e da lì è nato tutto il resto. ho intravisto la strada da calcare per trovare i pezzi perduti, e chi se ne frega se non fà tanto strafiga...

Più sperimento più capisco, nel concreto, che la rivoluzione interna, a se stessi e nelle propria casa, il cambiamento dei modelli pensiero e dei modi d'uso e abuso o riuso, altro non sono che un lavoro preziosissimo e radicale che CAMBIA.
Quando una persona cambia dentro di se e nel concreto, in questo modo, poi esce nel mondo e sà a chi dare sostegno, a quali progetti aderire, quale amministratore comunale votare, dove accendere il mutuo e dove impegnare i propri sforzi.

Lo so che paio vanesia e balenga quando a risposta dei grandi cambiamenti e sistemi metto queste cose semplici e capillari, dal basso, ma sono convinta che sono queste e solo queste AZIONI CONCRETE che creano familiariatà e presupposti affinchè poi si sappia aderire a modelli rivoluzionari più grandi.
Come sopra così sotto, come in alto così in basso

adelante quindi... abbracci grandi a te e Daria

Seguo a distanza i tuoi percorsi e non ti nascondo che abbiamo iniziato per imitazione delle cose che stai facendo primo tra tutti il grandioso lavoro sui detersivi bioallegri...
Sono d'accordo con te che è proprio una rivoluzione interna al singolo che consente il cambiamento. Quelli della nostra generazione sono stati condizionati mentalmente al consumo eccessivo rispetto alle proprie esigenze, oltre che essere biecamente truffati nelle aspettative.
In economia esiste un noto fallimento del mercato (= quando l'economia non può autoregolamentarsi) che prende il nome di asimmetria informativa: il produttore sa che ti sta vendendo una ciofeca luccicante e tu vedi solo il brillare e compri l'illusione di risplendere... tutto questo è perfino legale.

A questo punto le opzioni sono due: la prima è ridurre legalemente la soglia delle porcate che le aziende possono fare (il che mi pare difficile in un mondo politico che vive sempre di più di lobbismo); la seconda è il consumo critico (informarsi così bene che la scelta di consumo è informata sulle caratteristiche del prodotto).

I gruppi di acquisto sono sicuramente una prima risposta a questo diffuso problema (l'asimmetria informativa), ma non consentono di affrontare integralmente il problema. Per modificare il sistema la società civile deve cambiare l'approccio al consumo.

Sono d'accordo con Jacopo invece sull'associazionismo degli acquirenti per ottenere prodotti che rispondano alle proprie esigenze e non a quelle indotte dalla pubblicità.

Per esempio io sento il bisogno di un automezzo elettrico che faccia i 70/90, con un bel pannellino sopra il tetto e la spina per collegarlo in garage. Deve avere oltre al motore, 4 ruote, i freni, il volante e i fanali. Di tutto il resto, ABS, EBS, CCD, PDS, CDU ecc.. non me ne può fregare di meno perché tanto si rompono proprio nel momento del bisogno e portare in giro tutta quella roba che non serve ad una cippa a me non mi frega.

Comunque... si, sono d'accordo su tutta la linea. A proposito non ti ho fatto ancora formalmente le congratulazione per la gravidanza, spero stiate bene e che vi applichiate sulla sana ricerca della felicità. Io e Daria stiamo provando a fare una casa il più ecocompatibile possibile. E' una sfida interessante ma purtroppo costosa ed impegnativa... ma ad oggi possiamo partire da li.
A proposito le campanelle che hai messo nel pacco asta le abbiamo montate nel portico e fanno la loro gran bella figura ...

M.

Un bacio.

la gravidanza è come tutto il resto: un percorso di consapevolezza dove la vita si presenta in tutti i suoi aspetti, luce e ombra, e dove presto ti accorgi che se non ti arrotoli le maniche, raddrizzi le antenne, e difendi il tuo Sacro Corpo e il tuo Sacro Bambino, se non ti affidi alla tua Sacra Saggezza, vieni presto fagocitato da un sistema di eccessiva medicalizzazione, di consumo, di falsi bisogni, di menzogne, di soldi, di deprivazione di Potere.
E ti tocca veramente tirare fuori la Tigre in te per avere la Forza di sovvertire ciò che non ritieni giusto, anche se "lo fanno tutti" e tutti ti danno contro perchè fai qualcosa di diverso.
Non fa niente se è più sano e più saggio, più ecologico ed economico, è solidale, è seme di speranza e possibilità.. : è diverso e tanto basta per passare dalla parte del torto.

Non cambia mai niente sotto il sole,
ma cambia tutto se lo vuoi....

Certo che l'occasione di mettere al mondo dei figli ti responsabilizza sul Fare l' Impossibile perchè abbiano un Mondo Possibile.
Almeno dovrebbe..

baci a tutti e due e gioia per le campanelle :-)

Caro Jacopo, mi permetto di condividere tutto quello che dici ma purtroppo molti dei colleghi di partito di tua mamma sembrano non capire che devono aiutare chi si comporta onestamente.
Voglio raccontarti la mia storia.
Nel 1999 nel mio comune vince una giunta di centrodestra, io, persona notoriamente figlio di un uomo di sinistra, vengo chiamato a fare l'assessore esterno all'ecologia e alle politiche giovanili in una giunta di centrodestra, accetto con molti risentimenti da parte di mio padre che però mi dice "Fa le cose giuste".
In cinque anni costruisco un informagiovani funzionante, le mie proposte in consiglio vengono votate a destra ed a sinistra, un successone politico, porto avanti una convenzione con 5 comuni di orientamento politico diverso per 16000 abitanti, sulla gestione dei rifiuti raggiungendo nel lontano 2001 il 60 ed oltre per cento di differenziata, vengo premiato da Legambiente a Roma ai comuni ricicloni e Matteoli e Realacci si stupiscono che sia l'unico presidente di un consorzio che non percepisce stipendio. Sì hai capito bene faccio tutto gratuitamente perdendo quasi la famiglia e lavorando notte e festivi per ore e ore per 137€ lorde al mese come assessore esterno. Risparmio con la differenziata 200mila€ su un milione e 200 di spesa dando ogni anno ai cittadini GRATIS i sacchetti per la carta , la plastica e l'umido. Forte di questo successo porto avanti la stessa esperienza sulla gestione calore e ottengo gli stessi successi. Alle elezioni cerco di far riunire le due liste di centrodestra e centrosinistra per arrivare alla gestione positiva della cosa comune, chiaramente non ci si riesce. Legambiente Lombardia intanto mi invita a qualche convegno ma arrivano le elezioni, i ragazzi che mi stimano per la fiducia accordatagli con l'informagiovani mi dicono che non possono votarmi perchè si presentano in una lista di sinistra che nel comasco puoi capire che non avrà mai successo ed ecco il patatrack. Io lasciando libero di votarsi chi mi poteva votare non vengo eletto, non ho nemmeno fatto campagna elettorale convinto che tutto quello che avevo fatto sarebbe stato ben giudicato. Il sindaco a questo punto mi propone ancora l'assessorato esterno all'urbanistica con un piano regolatore da varare e che io rifiuto e mi allontano definitivamente dalla politica. A questo punto scelgo il lavoro e punto tutto sulle mie capacità di interpretare questi mondi nel mondo dell'azienda che si occupa di servizi di energia legati al mondo dei comuni. Cosa voglio dire con queste due parole ? Che alla fine alla gente non frega nulla delle nostre battaglie e che chi vuol cambiare il mondo è osteggiato da continue pressioni di chi ha interessi e di chi ha pregiudizi ideologici che non gli consentono di cambiare il mondo.
Quindi ora faccio il responsabile commerciale di un'area di questa importante azienda e cerco di portare avanti le cose in cui credo facendole collimare con gli interessi dell'azienda in cui lavoro e dei miei clienti che spesso vengono presi in giro da veri e propri venditori di fumo.
Con cordialità e sperando che veramente il gruppo che stai costituendo e che è un po' di anni che seguo riesca a cambiare il mondo.
P.S. pensa che nel 2002 con il mio comune feci acquistare qualche migliaio di riduttori di flusso per darlo coi sacchetti dei rifiuti differenziati proprio attraverso il tuo commercio etico e lo distribuii gratis a tutte le famiglie. Quando dell'acqua discutevamo in quattro gatti ed oggi guarda caso !!!! Ma il mondo si vorrà svegliare, io ormai sono convinto di no.
Ciao

Jacopo, tu scrivi bene, hai una facilità e creatività di penna invidiabili. Ciò che dici analizzando la situazione è perfettamente condivisibile. Sto leggendo " La Casta", ancora non l'ho finito ma già sono al calor bianco, penso che dovrebbe essere un testo da divulgare in tutte le scuole di ordine e grado. Ti fa incazzare come una bestia. Il problema è un altro, dopo che ti sei incazzato che fai? Io come altri sono impegnato in lotte cruente, in Sicilia, vogliono fare quattro enormi inceneritori per i rifiuti, ma la popolazione non c'è, si fa fatica a contattare e sensibilizzare la gente su temi che riguardano la loro salute e quella della prole. Figuriamoci su problemi di moralità! Ci vorrebbe una bella rivoluzione d'Ottobre che spazzi via tutto, ma poichè questo è solo un sogno bisogna pensare concretamente a qualcos'altro.
Io condivido e cerco di partecipare ai modi concreti di creare delle alternative di comportamento, come i gruppi di acquisto, ma penso che per SMUOVERE qualcosa, specie la paciosa immobilità della privilegiata
casta politica, ci vuole un fatto eclatante, dirompente. L'unico linguaggio che capiscono, a tutti i livelli, è quello dei soldi, allora la mia proposta molto semplice è questa: NON PAGHIAMO PIU' NIENTE, TASSE, BOLLI, BOLLETTE. METTIAMO IL PAESE IN GINOCCHIO. E secondo me lanciando questo semplice slogan attraverso il tuo blog e quello di Beppe Grillo possiamo arrivare a tanta gente. Poi si vedrà.
E'un'idea nichilista? Distruggere per ricostruire, ormai non c'è altra possibilità. (P.S.) Ancora non ho ricevuto riscontro alla pratica per i pannelli. By By www.gianrelli.blogspot.com

-dimmiquellochedevofareeiolofaccio...-Trovo le due ore al giorno che si reputano necessarie e anche più, xchè non lavoro e dispero di trovarne x eta' -57-; madre, soldi pochi, energia tanta,. Sono capace di pensare con la mia testa e prendere decisioni e quant'altro ma per cominciare il TUTTO che dici ho bisogno di avvio. ECCOMI

TESTAMENTO SPIRITUALE...

.........

Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo, fate questo in memoria di me!

E’ una frase già sentita, ma, putroppo, sempre attuale…;

Una frase sempre nuova, per chi non conosce la storia...;

Non ha portato tanto bene a chi la pronunciò…, ma egli era già consapevole di stare offrendo il Suo massimo sacrificio: SE STESSO, in favore della pacificazione della sete di potere, di violenza, degli egoismi che allora imperavano dovunque, come adesso...!!!

Con forme e parole diverse questa frase e stata ripetuta in ogni angolo del mondo da uomini che si sono immolati sugli altari della storia, contro le violenze, contro gli abusi, per combattere le oppressioni, i fondamentalismi, le mafie, in tutte le sue espressioni... (camorre, ’ndranghete, triadi, tavolini, quartierini, furbettini, sacrestie, logge, malafinanza, malapolitica e malagiustizia, e chi più né ha più ne metta... )...

Credete che non sapessero quale era il loro destino, che non ne avessero paura???

Io dico che “LORO” sapevano, e che avevano PAURA, come io ho paura adesso..., ma questo non li ha fermati, perché in gioco c’era la credibilità di se stessi, la possibilità di sentirsi uomini dentro, anche per un solo momento.., uomini di fronte agli altri, di fronte ai propri figli, ai colleghi di lavoro, agli amici, UOMINI DENTRO senza altro premio che la propria consacrazione di UOMO;

Vi sono stati giornalisti, giudici, uomini delle istituzioni e uomini qualunque...;

Qualcuno ha visto indietreggiare il giudice GIOVANNI FALCONE, nel perseguire i suoi obbiettivi, nel porsi come argine al potere straripante dei mafiosi, già addentro ai massimi livelli politici ed istituzionali del paese???

– Egli, diceva: «Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana. »

Avete visto tentennare il giudice PAOLO BORSELLINO, nel fare il Suo dovere mentre diceva le seguenti frasi: « Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ne ha una volta sola. » / « La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.

Avete visto tentennare Martin Luther King, unanimemente riconosciuto apostolo della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, sempre esposto in prima linea contro ogni sorta di pregiudizio etnico.

Avete visto tentennare Ernesto “Ché” Guevara, emblema della lotta per la libertà e la dignità dei popoli del Terzo Mondo, eterno ribelle, sognatore, sempre contro un mondo pieno di ingiustizie…;

Avete visto tentennare Malcom X quando, arrivato a concepire l’Islam come una religione capace di abbattere qualsiasi barriera razziale. proclamò: - "I diritti umani sono qualcosa che avete dalla nascita. - I diritti umani vi sono dati da Dio. - I diritti umani sono quelli che tutte le nazioni della Terra riconoscono. In passato, è vero, ho condannato in modo generale tutti i bianchi. Non sarò mai più colpevole di questo errore; perché adesso so che alcuni bianchi sono davvero sinceri, che alcuni sono davvero capaci di essere fraterni con un nero. Il vero Islam mi ha mostrato che una condanna di tutti i bianchi è tanto sbagliata quanto la condanna di tutti i neri da parte dei bianchi. Da quando alla Mecca ho trovato la verità, ho accolto fra i miei più cari amici uomini di tutti i tipi - cristiani, ebrei, buddhisti, indù, agnostici, e persino atei! - Ho amici che si chiamano capitalisti, socialisti, e comunisti! - Alcuni sono moderati, conservatori, estremisti - alcuni sono addirittura degli "Zio Tom"!

Oggi i miei amici sono neri, marroni, rossi, gialli e bianchi!"

....

Io Vi dico che anche loro avevano paura, perchè la paura è umana e che un uomo può e deve avere PAURA, come io adesso ho PAURA..., ciò non di meno mi impone di continuare a denunciare cosa mi stà accadendo..., cosa stà accadendo alla mia famiglia ed al paese...!!!

Non mi paragono certo agli uomini che ho citato, io non sono nessuno, ma le cose che stò vivendo, che stò affrontando, soprattutto per il bene della libertà, del libero esercizio del diritto, che è di tutti, mi rendono vicino a loro...;

Certo, ho il timore che questi poteri (neanche tanto occulti...) possano farmi del male e privare la mia famiglia della mia presenza, in qualche modo che non posso preventivare..., nè ostacolare, e questo mi spinge a lasciare una testimonianza, indelebile...;

Non vi voglio stancare…, sarebbero troppi gli esempi da citare e le pagine da scrivere…, ed alla fine non le leggereste…!

Parafrasando il giudice Giovani Falcone:

“Un uomo fa il suo dovere…”

- Il mio preciso dovere è quello di difendere la vita, il patrimonio è l’onore della mia famiglia…, a prescindere da qualsiasi minaccia o sacrificio sia esposto… e stò semplicemente facendo questo, senza eroismi, e, fin’ora senza grandi risultati;

Una signora che mi incontro mentre protestavo sotto la Procura della Repubblica di Napoli, vedendo che denunciavo dei giudici, tornò indietro per portarmi un santino..., la ringraziai piangendo dalla rabbia...;

Un’altra signora, presso la Procura della Repubblica di Nola (NA) mi disse che era tutto inutile..., tanto "Quelli" non avrebbero mai fatto niente..., le risposi che lo sapevo..., ma che non era un buon motivo per non protestare...

I gravi illeciti di cui la mia famiglia è vittima mi provengono non solo da chi ha commesso il reato di truffa, togliendoci ogni bene, ma da chi ha consentito e si è prestato affinché la TRUFFA diventasse frode giudiziaria e poi estorsione…, e, poi, sono vittima anche dell’indifferenza, della cosiddetta “SOCIETA’ CIVILE”…, con me sono vittime i miei familiari, moglie e figli…;

- Sono un genitore che (seppure stà scrivendo…) e stato già ucciso, nella figura di padre e di marito, delegittimato, nel suo ruolo, dal non avere la possibilità di farsi rispettare, nel giusto, dalla società civile;

I colpevoli di questa uccisione sono al loro posto, nei Tribunali, nelle poltrone amministrative di Casalnuovo di Napoli, nelle Prefetture, nelle Procure, negli uffici preposti alla sicurezza e prevenzione dei reati di abusivismo edilizio, presso i Carabinieri…non solo locali (di Casalnuovo di Napoli, ma anche Provinciali…;

I reati, già denunciati, sono pubblicamente conosciuti, documentati, (addirittura rilevati dal satellite…), ma non per questo vengono puniti…, mentre si sta consumando una tragedia, sempre uguale…;

Molti dei loro nomi sono sul mio Blog: www.luigiiovino.it

............

Prendete e bevetene tutti, questo è il mio sangue, fate questo in onore di mè…;

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All’avvocato ............................ del foro Napoli, esecutore della mia controparte, promisi che, piuttosto che soggiacere a quella violenza, mi sarei tolto il sangue dalle vene e lo avrei bevuto…;

Questo avvocato venne (Più volte ed in presenza della forza pubblica) presso il mio domicilio a pretendere l’esecuzione della sentenza ..... ..... ........ ...... .... Tribunale di Napoli), consapevole di stare consumando in concorso con altri una ESTORSIONE,

Ecco, io sono stato già ucciso dalla sentenza ... ............ ................. ............... e dalle meschinerie di giudici che ancora si servono della procedura giudiziaria per tentare di nascondere reati commessi da altri giudici…;

Contro questi reati, le omissioni e le omertà di un sistema giudiziario ostaggio di giudici corrotti, io non sono capace di violenze…, ma solo di denunce…, non per questo dirò che TUTTI I GIUDICI SONO COLPEVOLI dei reati di cui sono vittima, ma certo molti sono rei di debolezza e assuefazione all’ingiustizia!!!

Potete proseguire a nascondere gli illeciti, se volete, non potete farmi più del male…, e, per questo non mi fermerete…;

No, non stò cadendo dalle nuvole, dicendo che tutto questo fà schifo..., solo che ormai manca il rispetto dei ruoli..., da un ladro ci si aspetti che rubi, da un’estorsore che estorca, da un truffatore che truffi..., ma dai piu alti vertici istituzionali e cattolici del paese ci si aspetta fermezza e senso di responsabilità, non che si prestino a tacere e consentire ogni tipo di reato in nome del potere!!!

VI SPUTO IN FACCIA IL MIO DISPREZZO, SULLE VOSTRA TOGHE, SUI VOSTRI ABITI TALARI, SUI VOSTRI VESTITI DI INDUSTRIALI DELLA SOPRAFFAZIONE..., NON SIETE NESSUNO..., SOLO DEI MISERABILI...

Voglio, un domani quanto più prossimo possibile, che i miei figli abbiano l’opportunità di potere entrare in un Tribunale, anche a Napoli, ed avere ragione se hanno ragione e torto se sono nel torto…, e vedere in prigione i giudici, notai ed avvocati che si stanno comportando da criminali contro la dottrina ed il diritto...

Per la versione completa di questo scritto, con nomi , cognomi e sentenze potete andare sul Blog di LUIGI IOVINO - www.luigiiovino.it

VIVA LA LIBERTA’, SEMPRE!!!

GRAZIE ANTICIPATE!!!

Ho cercato su internet diverse volte, con curiosità, di andare a vedere chi e quanti erano gli "Amici di Grillo", nella mia città Viareggio e nella mia provincia di Lucca. Ne ho trovati molti, non ne conosco nemmeno uno, ma mi sono sembrati un buon segnale, qualcosa sta cambiando. Certo, non sanno ancora cosa fare, ma sono disponibili a fare qualcosa.
Faccio una proposta cominciamo a costruire gruppi simili in ogni città o paese e chiamiamoli "Gli amici di Grillo e Iacopo" vediamo quanti siamo e cosa siamo disposti a fare.
Di cose da fare ce ne sono anche troppe: io comincerei dal fotovoltaico perchè è la prima cosa che vorrei realizzare a casa mia e perchè penso che nel mio comune di Massarosa potrei avere difficoltà ad ottenere il permesso di installare l'impianto. Stanno approvando il nuovo piano regolatore e siamo nella fase delle osservazioni, ho visto che nella parte delle energie alternative si parla di solare, ma non di fotovoltaico. Qui forse non sanno neppure cos'è vista la dimenticanza........speriamo sia solo una dimenticanza.
Ho cercato finora di diffondere tramite email, l'iniziativa del fotovoltaico in Versilia, qualcuno mi dovrebbe aver seguito, conto di aggregare qualcun altro e poi vedremo. Cercherò di costruire un gruppo di lavoro coordinato tramite e-mail e poi se parte anche per mezzo di un blog e un sito internet. Sarebbe interessante conoscere le adesioni al fotovoltaico comune per comune, non so se questo è già possibile, faciliterebbe la possibilità di incontrarsi per superare le difficoltà che potremmo trovare nella burocrazia locale.
Ciao e diamoci da fare.

Uniamoci e rimbocchiamoci le maniche , c'è un mondo meraviglioso da costruire. Si può iniziare con l'avere un riassunto di quello che hai scritto, Jacopo? Grazie ,peace en lò

Si consociandosi e mutando gli orientamenti del mercato e creando un capitalismo non speculativo possiamo fare qualcosa. Ma questa strada è la più difficile perchè chiede il cambiamento della mente.
I gruppi di acquisto gestiti da capaci manager possono diventare altre centrali di potere, forse per questo c'è paura, come organizzare senza cadere in queste situazioni? Oltre ai gruppi colletivi ci devono anche essere dei servizi di difesa del singolo, pagare un avvocato è per la maggior parte delle volte impensabile, anche se sarebbe necessario. Ma più di tutto come fare a togliere la sicurezza dell' impunità e sostituirla con la certezza della pena?
Di Pietro idealmente ha fatto bene, ma FINI ed Alemanno hanno fatto parte del devastante governo precedente. Per loro non sarà solo un make up? Comunqu elo capisco che si può fare solo così
Per quanto riguarda la richiesta di collaborazione io ci sto cosa devo fare?
Per dire ho anche fatto una preadesione al fotovoltaico, ma abito in condominio e molto probabilmente è troppo complicato o impossibile da attuare. CI vorrebbero normative chiare per i costruttori che invece di continuare a speculare dovrebbero essere obbligati a costruire secondo i canoni del risparmio energetico. simonalba

Io credo che ciò che dici, non solo è condivisibile, ma è l'unica strada perseguibile!!
I "gruppi di interesse (o passione, o entusiasmo, che dir si voglia)" oltre che "gruppi di acquisto" potrebbero diventare spontaneamente come delle "circoscrizioni distribuite" non legate alla collocazione geografica, ma appunto a specifici "gruppi d'entusiasmo".

Procediamo pure.

Io ne propongo uno legato al supporto pratico di una ricerca applicata sull'energia, in cui l'italia è all'avanguardia mondiale: il plasma elettrolitico.
Per saperne un po' di più: http://www.progettomeg.it/FFredda_plasma_elettrolitico_2007.htm

Roberto Germano

«Mai, in effetti, fosse anche per un solo istante,
nessuno è rimasto senza compiere qualche azione;
perché, suo malgrado, ciascuno è costretto a rendersi attivo
sotto l'effetto dei fattori costitutivi della natu

Caro Jacopo, non ho capito se tu ti rivolga solamente ai tuoi amici compagni in quanto gli unici a poterti comprendere o in quanto fra i pochi a non aver ancora capito. Io non sono comunista, non lo sono mai stato, ma potrei esserlo tranquillamente, se essere comunista significa essere come te. Ti seguo con molta attenzione da diverso tempo, da quando ti ho visto rappresentare e proporre l’anima concreta, ottimista, costruttiva, della tua (nostra se preferisci) parte politica.
Aver dato il mio voto prima a Berlusconi e poi alla Lega non vorrei che fosse per te e per quelli che leggono questo blog una discriminante insuperabile (vedo già le vostre facce schifate) ma anzi la dimostrazione che da sempre sono sensibile a chi mi si propone con cose concrete da fare rispetto a chi si impantana nelle ideologie e nei grandi discorsi aleatori. Sono un elettore deluso ma non pentito, l’alternativa era quella che tutti quanti adesso, finalmente, hanno visto all’opera.
Ma il tuo stile mi piace. Approvo e sottoscrivo molto di quello che dici. Ti trovo vicino al mio modo di pensare e mi sento pronto a seguirti su molte delle tue iniziative.
Ma lasciami esprimere qualche perplessità (credimi voglio essere costruttivo e non distruttivo).
Credo che il periodo migliore in Italia sia stato quello in cui il mercato ha consentito una equa distribuzione di ricchezza attraverso un brulicare di tante piccole e medie attività economiche prevalentemente a conduzione familiare (piccoli negozi, imprese artigiane, laboratori, grossisti, …). Era la nostra forza. La forza della libera iniziativa. Il lavoro era garantito per tutti, imprese a misura d’uomo in cui era più semplice far valere le proprie capacità, la spesa si poteva fare sotto casa con risparmio di tempo, di energie, favorendo i rapporti umani e la distribuzione della ricchezza (oggi nelle mani di grossi detentori di centri commerciali). La prospettiva oggi è di fare la cassiera con turni di lavoro massacranti, o essere un numero all’interno di una grande azienda quando non sei un precario. Ci hanno costretto a credere che piccolo equivalesse a costi alti, incapacità di competere sul mercato. A me non sembra che le cose stiano andando meglio, soprattutto per le tasche dei cittadini e non ci diano a bere che i prezzi sono lievitati a causa di negozi troppo piccoli!
Lasciando perdere la seconda parte della tua lettera (che non poteva essere diversa visto la tua formazione politica e il pubblico alla quale si rivolge: collettivismo a go-go!) credo sia condivisibile per rompere con l’immobilismo di questi anni partire e coinvolgere tante più persone possibili (anche di destra) in progetti importanti e operazioni concrete. Ma se il gruppo d’acquisto deve estendersi in tutti i campi d’azione la mia domanda è: quanto lavoro se ne va perso se ci si rivolge per ogni acquisto direttamente alla fonte saltando tutti i passaggi intermedi? Non è questo un modo per concentrare ancora di più la ricchezza nelle mani di pochi?
Un’ultima curiosità, forse tu sei in possesso di informazioni che io non ho, ma da cosa hai capito che Prodi vorrebbe alleggerire i costi della politica e dello Stato? Io faccio un po’ fatica a seguirlo quando parla e a rintracciare il succo dei suoi discorsi, e poi tutte quelle poltrone che ha continuato a distribuire …!! Su questo blog (che vorrei meno politicizzato per le ragioni che ho già detto) noto che si parla molto volentieri dello sfacelo della destra e della “cultura Berlusconide” che va superata, si giustifica il governo Prodi poverino accerchiato dalle lobby, e si soprassiede volentieri ai disastri attuali (vedi Giustizia, Alitalia, Fisco, Scuola, …)
Comunque ti ringrazio per quello che fai e per l’energia positiva che ci trasmetti. Più stai sulle cose da fare e meno mi parli di Mortadella e più saremo in tanti a cambiare questo mondo.
Mauro

Omaggio a Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Mauro de Mauro(Cugino di mia madre), Peppino Impastato e a tutti i caduti di mafia...

Paolo Borsellino, prima di essere ucciso, stava indagando sulla MAFIA oltre la mafia..., sul livello più alto..., stava toccando livelli insospettabili...;

...

La MAFIA oltre la mafia
non bacia i santini...
non ha rituali col sangue...
non spara...
demanda...

e ci gode...

La mafia oltre la mafia
è pianta maligna
che alligna gramigna
nei pensieri dell'uomo...

e lo corrompe...

La mafia oltre la mafia
non porta coppole,
non grida,
non...

La mafia oltre la mafia
è l'omertà,
l'omissione,
è il non esserci quando DEVI ESSERCI...
è il non fare quando DEVI FARE...

e lo fanno molto bene...

e il non spazzare se sei spazzino...
è il non dare il documento se sei impiegato pubblico...
è il nascondere il VERO se sei giornalista...
e il non adoperarti se sei un politico...
è il non arrestare se sei Carabiniere...
è il non emettere sentenze se sei giudice...

e molte attività non si fanno...

La mafia oltre la mafia
è pianta gramigna
che attecchisce violenta
nelle pubbliche amministrazioni...

e fiorisce dappertutto...

La mafia oltre la mafia
è lì..., nei posti di POTERE...
dove decidere, o meglio il NON DECIDERE...
vale più di godere...

e hanno orgasmi infiniti...

Oddio...,

con un pò di fantasia
avrebbero potuto mettersi
un dito nel culo...
guardando dei porno...

Ma hanno scelto la mafia...

Qualcuno ha un diserbante efficace???

...

MI RACCOMANDO... FIRMATE TUTTI IL MANIFESTO PER LA REPUBBLICA DEI CITTADINI... -

VI ASPETTO TUTTI AL V-DAY!!! - GRAZIE

LUIGI IOVINO - www.luigiiovino.it

VIVA LA LIBERTA', SEMPRE!!!

Signori, i tempi che viviamo sono estremamente tristi. I partiti e gli uomini che ne fanno parte, cioè coloro che dovrebbero rappresentare la Democrazia e permetterLe di prosperare e compiutamente realizzarsi, non solo non sono in grado di soddisfare tali basiliari prerogative, ma vivendo da tempo una realtà estremamente distaccata dai bisogni comuni dei cittadini italiani e legiferando in modo da non rispettarne gli interessi, stanno velocemente e incosapevolmente dando origine, all’interno del tessuto sociale del Paese, a quelle condizioni di totale mancanza di fiducia verso l’istituzione della Democrazia, che non possono che prima o poi, degenerare in un totalitarismo o comunque in qualcosa di simile a ciò che già nel nostro Paese è stato tristemente sperimentato nei primi decenni del XX secolo, con le conseguenze che tutti conosciamo.
Il dissenso è enorme e cresce giorno dopo giorno. Nonostante ciò questi politici di mestiere continuano ad impedire l’avvio di quelle riforme utili a ridare credibilità nelle Istituzioni; credibilità quasi irrimediabilmente perduta agli occhi di tutti i cittadini italiani, e che potrebbe essere ricostituita solamente rinnovando totalmelmente l’intera classe politica italiana.
Prima di arrivare all’irreparabile preghiamo perciò tutti coloro che sono portatori “sani” di dissenso di unirsi e di ricreare quelle condizioni utili a ridare speranza alla Democrazia e a tutti gli italiani. Unirvi perché le vostre parole hanno il “potere” di risvegliare la massa dormiente degli italiani e portarli a reagire agli angoscianti tempi che stiamo vivendo. Unirvi perché agli occhi degli italiani rappresentate quei valori di moralità, trasparenza e onestà che la nostra classe politica non è assolutamente più capace di esprimere. Unirvi infine, perché da soli per quanto seguiti non riuscirete mai a concretizzare ciò che da tempo predicate; non riuscirete mai a scalzare i partiti oramai schierati in difesa a riccio contro ogni forza veramente riformista. Difesa che voi solo se tutti uniti potrete facilmente distruggere.
Signori, il dissenso è dissenso e non ha nessuna collocazione ideologica, perciò preghiamo ognuno di voi di lasciare perdere le ideologie che magari vi hanno formato.
Ciò che vi chiediamo è ancora e solo di unirvi per portare avanti, politicamente e soprattutto concretamente le battaglie sugli argomenti che vi stanno più a cuore (che ci stanno più a cuore): L’acqua come bene pubblico, il trattamento biologico dei rifiuti e la raccolta differenziata con l’annullamento dell’incenerizzazione, un reale sviluppo per un uso diffuso delle fonti rinnovabili, un’informazione e una tv pubblica veramente libera, l’eliminazione di qualsiasi forma di lavoro precario, la cancellazione di tutte le mafie e camorre, il diritto dei cittadini ad una class action, la possibilità di avere in Parlamento rappresentanti non pregiudicati, una reale regolamentazione dei conflitti di interesse e tantissime altre azioni utili al concreto sviluppo del nostro Paese.
Il dissenso è enorme ma non è organizzato e sopratutto è estremamente diviso. I tempi sono maturi per un reale cambiamento, per una rivoluzione pacifica, ma solo unendo questo frammentato dissenso si potrà avere una concreta speranza di scalzare l’ indegna classe politca che tiraneggia il Paese. Per questo vi chiediamo di smetterla di pensare al prossimo libro o al prossimo spettacolo teatrale o televisivo (e agli introiti che ne possono derivare) o al prossimo post del vostro blog e per una volta di pensare al popolo italiano. Pre questo vi chiediamo di lasciare perdere ogni personalismo e di unirvi con convinta coesione in un movimento in modo da combattere e mandare a casa una volta per tutte questi politici farabutti. Solo così in verità il nostro Paese potrà rinascere e diventare finalmente una nazione moderna libera dai potentati ed interessi più o meno occulti che da decenni ne hanno impedito un reale sviluppo relegandola a zimbello d’Europa, a paese di Pulcinella.
Sperando che ognuno di voi si riveda in questo messaggio e agisca in modo da realizzare questa preghiera vi salutiamo rispettosi.

Comitato contro l'indulto
http://noindulto.blogspot.com

Caro Jacopo è sacrosanto il proposito di ridurre i costi della burocrazia, è anche vero che in Italia la politica costa più che in qualsiasi altro paese al mondo. Sappiamo quanto ci costano i parlamentari, ma tu credi mai che,( salvando tu madre), possano fare delle leggi per rinunciare ai propri privilegi? La democrazia non esiste, c'è l'oligarchia al potere.VOGLIAMO DIMOSTRARE CHE INVECE SIAMO IN DEMOCRAZIA?VOGLIAMO ESSERE PROPOSITIVI ED USARE L'UNICO NOSTRO STRUMENTO DECISIONALE?E' IL REFERENDUM. ALLORA perchè non raccogliamo le firme per indire un referendum sull'abolizione dei privilegi dei parlamentari? Facciamolo e vediamo che succede...Io scommetto che semmai arrivasse alle urne la gente andrebbe a votare anche il 14 agosto.

Scusate se sono fuori argomento (o off topic che dir si voglia), volevo solo segnalare che su "il Venerdì di repubblica" di oggi, alle pagg. 28-29 si trova un articolo che parla di Alcatraz e di Jacopo: "Dallo yoga demenziale all'ozio creativo: chi aiuta i lavoro-dipendenti".

FORSE SONO FUORI TEMA…

MA ANCHE IO STO’ FACENDO RESISTENZA CONTRO GLI OPPRESSORI E MI SENTO PARTIGIANO…

VI PROPONGO L’APPELLO DI UN SUOLO VIOLATO, VIOLENTATO DA 7 FABBRICATI SOTTO GLI OCCHI E CON LA COMPIACENZA DEL BRANCO...

http://www.youtube.com/watch?v=Cm-5VwNMDI8

NON CAPISCO PERCHE’ la GUARDIA DI FINANZA, tanto solerte per la denuncia di EMILIO FEDE…,

NON INTERVIENE!!!

MI FACEVO QUESTA DOMANDA PERCHE’ CI SONO IMPLICATI DEI CARI AMICI DI FAMIGLIA DI CLEMENTE MASTELLA…

E NON SOLO…

VISITATE IL BLOG www.luigiiovino.it , ne scoprirete delle belle…