Pannelli solari fotovoltaici: ECCO IL PRIMO IMPIANTO REALIZZATO!!!

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Finalmente siamo riusciti a prendere il via.
Ad Alcatraz abbiamo installato un impianto da 2,8 kw, rotante. Cioe’ i pannelli, montati a terra, vengono mossi da un motorino. Un sensore segue il movimento del sole e impartisce l’ordine di muoversi al motorino e cosi’ si ottiene che il pannello sia sempre inclinato in modo ideale verso il sole.
Dopo l’ondata di lavoro che ci ha sommersi con quasi 600 documentazioni per lo studio di fattibilita’, il gruppo di ingegneri di Fauri (Polo Tecnologico per l’Energia) ha realizzato un software di gestione e assunto due persone per potenziare l’organico.
Ci eravamo attrezzati per 50 valutazioni al mese e neanche il piu’ ottimista poteva pensare che fosse possibile ottenere un risultato dieci volte superiore.
Le prime 200 valutazioni sono gia’ realizzate e nel frattempo sono arrivate anche  le prime 21 richieste di progetto definitivo. AGGIORNAMENTO 3 AGOSTO: SIAMO ARRIVATI OLTRE I 650 STUDI DI FATTIBILITà ELABORATI!!! QUINDI ABBIAMO AZZERATO GLI ARRETRATI. IL GRUPPO DI FAURI HA FATTO VERAMENTE UN GRAN LAVORO!
Ovviamente stiamo attrezzandoci tramite accordi con installatori e progettisti per realizzare decine di progetti e impianti contemporaneamente.
Qualcuno ci ha telefonato preoccupato per i tempi delle risposte. Anche a me sarebbe piaciuto fare tutto in pochi giorni.
Ma siamo stati costretti a muoverci lentamente per riuscire a raggiungere risultati positivi.
L’attesa e’ stata premiata: abbiamo infatti chiuso l’accordo definitivo per l'assicurazione con prezzi davvero competitivi (parliamo di un massimo di 16 euro annuali al kilowatt!) mentre e’ gia’ all'orizzonte l'accordo con la banca disposta ad accettare in garanzia del finanziamento il contributo del conto energia. Grossi risultati che rendono ancora piu’ vantaggioso un impianto. Ma non era possibile arrivare a questo risultato in tempi piu’ brevi anche perche’ l’ente che eroga il premio del Conto Energia doveva ancora predisporre tutti i meccanismi burocratici.
E ad agosto questa gioiosa macchina solare non si fermera’ e le bandierine sulla nostra carta geografica dell’Italia inizieranno a cambiare colore.
Stiamo facendo progressi anche nel settore della formazione. E’ iniziato il terzo corso sul fotovoltaico, andato anche questo esaurito con 51 iscritti. In questo momento gli allievi dei primi corsi sono impegnati in stage di formazione in azienda. 12 di loro sono venuti ad Alcatraz a seguire la realizzazione del nostro impianto. Si e’ creata un’atmosfera veramente piacevole ed esaltante. 10 ore al giorno a lavorare con 42 gradi all’ombra e tutti che sorridevano felici. Il solare galvanizza gli animi.

Ma il successo di questo gruppo di acquisto ha dato anche altri frutti: il nostro approccio pratico ha creato molto interesse e tra l’altro venerdi’ abbiamo incontrato il Ministro Pecoraro Scanio per discutere della possibilita’ che il ministero dell’ambiente ci aiuti in questa direzione semplificando ulteriormente gli iter burocratici per ottenere autorizzazioni e allacci all’Enel, che in alcune regioni e’ in ritardo con l’installazione dei contatori e con i collegamenti alla rete. E devo dire che Pecoraro si e’ dimostrato molto interessato a quello che stiamo facendo e disponibile in modo esagerato a impegnarsi per migliorare la situazione e spazzare via gli impedimenti insensati. Abbiamo convenuto che con una situazione di picchi nei consumi elettrici nazionali non e’ sensato tenere bloccati centinaia di impianti per mancanza di efficienza nell’installazione di questi benedetti contatori.
Ovviamente il Conto Energia parte dal giorno dell’allaccio all’impianto e il pagamento delle rate del finanziamento pure, ma fa incazzare avere un impianto e non vederlo attivo.
Questo pero’ non vale per impianti come il nostro che hanno la trifase. Non chiedetemi come mai ma si puo’ collegare l’impianto senza che esploda tutto. Impiegheremo un po’ di giorni ad avere il contatore dell’Enel che permette di incassare il Conto Energia ma intanto ci godiamo la nostra corrente libera. E devo dire che le lampadine fanno una luce piu’ simpatica.
Ovviamente su questa storia dell’Enel, oltre all’aiuto di Pecoraio, puntiamo a usare tutta la forza numerica del nostro gruppo di acquisto: se leggerete che abbiamo occupato la sede Enel di Perugia sapete gia’ perche’.
Tra l’altro segnalo che molti comuni non si sono resi conto che il decreto del 19 febbraio 2007 (Conto Energia) all’articolo 5, punto 7, stabilisce che in area non protetta da vincoli sia sufficiente presentare una DIA (dichiarazione inizio attivita’) e ancora chiedono un’autorizzazione edilizia con valutazione di impatto ambientale. Ma basta fargli leggere la legge per ridurli alla ragione.
Insomma, sembra proprio che ce la stiamo facendo.
Il solare fotovoltaico sta avendo un successo straripante e anche le altre proposte iniziano a trovare consensi. In piu’ di cento hanno gia’ aderito al gruppo di acquisto per la fornitura di energia prodotta da fonti rinnovabili. Non e’ un grande numero, considerando che Cacao ha almeno 100 mila lettori. Ma e’ un inizio.

Sapevo che far partire tutto questo progetto non sarebbe stata una passeggiata ma solo quando ti trovi davanti a tutti i problemi uno per uno ti rendi conto di quanto un lavoro possa essere complesso. Ma non credevo neanche che affrontare i problemi sarebbe stato cosi’ esaltante.
Questa e’ un’avventura ecotecnologica grandiosa e la trovo piu’ coinvolgente e gratificante delle grandi manifestazioni di piazza degli anni settanta.
Costruire qualche cosa di solido, concreto, discutere di questioni pratiche, tangibili induce a un rapporto completamente diverso con gli altri, con l’idea della politica… Da’ piu’ gusto.
Negli anni settanta il movimento usava le chiavi inglesi per combattere le truppe nemiche.
Usare le chiavi inglesi per costruire questa rivoluzione tecnologica e’ meglio.
Molto meglio.

Jacopo Fo


Commenti

Sempre meglio....... V 8 SETTEMBRE!!!!! Tornando a noi, prima di fare una domanda volevo farvi i complimenti...GRANDI!!! Volevo chiederti SIG. Fo se, per quanto riguarda le autorizzazioni, la DIA è applicabile e quindi unica autorizzazione occorrente per gli impianti superiori ai 20 kw posizionati a terra e in zona agricola?

Da quel che ne ho capito io, la DIA serve al Gestore per pagare il Conto Energia ed è obbligatoria per tutti i tipi di impianto, o sbaglio?
Ma le autorizzazioni necessarie paiono spuntare come funghi...
A)
Dalle mie parti, in provincia di Reggio Emilia, per impianti grandi e/o per puro gusto dell'impiegato di turno, hanno cominciato a chiedere anche la Valutazione di Impatto Ambientale. Una cosetta che costa alcune migliaia di Euro e il lavoro di un professionista per un bel po' di tempo.
Ora la domanda è... che impatto ambientale ha una cosa che
1) non fa fumi;
2) non fa odori;
3) non produce liquami;
4) non emette radiazioni nocive (e quelle elettromagnetiche sono minime dato che si tratta di bassissima tensione per ogni modulo);
5) non ha bisogno di particolari smaltimenti (dato che non ci sono batterie o cose simili);
6) non ostacola il volo di uccelli o lo spostamento di animali al suolo.
Che impatto ambientale potrebbe avere? A mio avviso io direi ZERO. NESSUNO. NADA. Ma non sono un biologo e non posso autocertificarlo...

B)
Con la nuova circolare (quella del 19 luglio 2007) dell’Agenzia delle Entrate, è saltato fuori che per l’autoconsumo, si deve comunque pagare un’accisa sull’energia prodotta di 11 centesimi.
Quindi, in pratica, l’ENEL:
a) ci vende l’energia a 0.18 euro;
b) ce la compra a 0.10 fino a che l’AEEG non deciderà di abbassare il prezzo grazie alla liberalizzazione (e meno male che il Conto Energia integra il prezzo di vendita).
c) quella che produciamo e usiamo noi, la paghiamo 0.11 Euro!!!

Addio sogni di “elettrificare” tutta la casa: scaldabagni, riscaldamento, cucina e illuminazione del vialetto o del pianerottolo :-)
L’idea di installare impianti da 4-5 Kw per evitare di pagare la bolletta del gas sostituendo il sistema di riscaldamento, con stufe elettriche è stata distrutta da questo nuovo balzello dell’ultimo minuto.
Come se non bastasse, quando arriva l’impiegato dell’ENEL, spesso viene seguito dalla Guardia di Finanza che mette i sigilli sui contatori, e ci avvisa che diventando soggetti ad accisa sulla produzione (come nel caso di alcool e benzine), occorre tenere apposito registro (e quindi pagare il relativo commercialista)!!!
Questo non succede nel caso di vendita totale all’ENEL… ergo, meglio fare impianti grossi e vendere tutto, piuttosto che piccoli e doversi sobbarcare anche una visita fiscale di controllo all’anno e i costi di contabilità!

L’energia elettrica prodotta da impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza fino a 20 kW, è esclusa dal campo d’applicazione dell’accisa (art. 52, comma 2, lett.a), del Testo Unico delle accise).

Caro Daniele questo vale per impianti INFERIORI ai 20 KW. Invece per impianti SUPERIORI serve la Valutazione di Impatto Ambientale;

L'ho già scritto e lo ripeto, con froza.
Quanto state facendo ha dell'esaltante, anche visto da qui. Anche oltre al pannello solare rotante che sei riuscito ad installare al Alcatraz (non vedo l'ora di vederlo, la prossima volta che passo di lì!).

E' la rivoluzione, prima di tutto culturale, a cui state contribuendo in modo determinante per un modo diverso di fare politica, di essere politica.

Divertendosi, mettendo il buon senso l'affetto e lo stupore ai primi posti, facendo cose concrete che toccano e cambiano, in meglio, la vita quotidiana delle persone (non solo quelle che partecipano per il momento al gruppo di acquisto).

Cioè è proprio un salto di qualità pazzesco. Stop alle parole, alle liturgie dei partiti, ai riti dei vertici e al gran galà delle contromanifestazioni. Largo alle idee, alle sperimentazioni fatte insieme, allo sporcarsi le mani mettendo in fila i problemi, costruendo giorno per giorno e superando le difficoltà.

Con te e Fauri vorrei capire se e come, oltre ai privati, si potrebbero coinvolgere nel gruppo di acquisto anche i comuni, non solo nel veicolare le informazioni dicendo cosa state facendo, ma metterci a farlo noi, come enti locali.

In questo senso l'Associazione dei Comuni Virtuosi potrebbe essere uno strumento da sfruttare per coinvolgere da subito qualche decina di comuni sparsi un pò in tutta Italia.

Forse dovremmo sentirci, verificando la cosa.

Perché potrebbe essere un altro modo per abbattere quel muro in cui ho cercato di infiltrarmi in questi anni, con fortune alterne: spazzare via (almeno nei comuni di media e piccola dimensione) quel triste atteggiamento comune che fa dei sindaci e della gran parte degli assessori semplici e grigi funzionari di partito, incapaci di fantasticare e tradurre in realtà idee diverse, progetti concreti e così spudoratamente belli da non sembrare veri...

Un brindisi al nuovo impianto solare, con affetto, da Colorno.
Marco

Per cortesia potreste confermare la ricezione della documentazione che vi ho inviato il 09/07/07 all'indizzo: [email protected] per la progettazione dei pannelli fotovoltaici.
E' più di un mese che sto aspettando una risposta in merito, grazie
Luca Guidarelli

comunque segnalo... In ogni caso è meglio telefonare allo 075 9229776,

leggo solo ora il blog. mi permetto alcune considerazioni. nella mia regione, la puglia, la giunta regionale, al fine di incentivare  la produzione da fonti rinnovabil, pare aver  consentito che gli impianti fotovotaici fino ad un mega in zona agricola possano essere realzzati con DIA. Pare a me che un fotovotaico da un mega sia un impianto industriale che occupa non meno di un ettaro. Qualcuno immagina il paesaggio pugliese senza gli ulivi e con i pannelli fotovoltaici per ettari ed ettari? E' impattante o no? Come si smaltiranno questi impianti al termine del loro ciclo vitale? preciso che io sono fortemente favorevole al fotovoltaico. dico solo che "est modus in rebus". grazie lia caldarola