PANNELLI SOLARI GRATIS, il libro!!!

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Pannelli solari gratis libroQuando Jacopo si mette in testa di comunicare un messaggio, diventa inarrestabile. Dopo un video di 2 ore e 26 minuti http://www.jacopofo.com/?q=video_convegno_pannelli_solari , decine di post sul blog, un'apparizione da Santoro, arriva ora
PANNELLI SOLARI GRATIS, il libro!!!
Come produrre energia senza un investimento iniziale, tutto quello che c'e' da sapere sull'energia solare, le tecnologie fotovoltaiche, l'iter burocratico e relative leggi.
Un libro che ti da' tutti gli elementi per decidere se ti conviene veramente dotarti di un impianto che produce elettricita' dal sole.
Una parte del libro e' ovviamente dedicata al Gruppo di acquisto (http://www.jacopofo.com/pannelli-solari), che in questi mesi ha raggiunto risultati da capogiro:

Richieste primo studio di fattibilita': 1396
Richieste sopralluogo per installazione: 309
Avvio installazione: 152
Impianti installati: 51

E come dice GrauSam nel blog, impianto MD_001194, installato: “Posso solo invitare, chi e' ancora titubante, a iniziare al + presto l'iter per l'installazione, e' una sensazione indescrivibile.”

Pubblichiamo un breve estratto del libro. Buona lettura!

Il sole ci salvera'

Il petrolio, il gas fossile e il carbone sono facili da estrarre e da impiegare.
Hanno permesso uno sviluppo industriale velocissimo e hanno fruttato immense ricchezze.
Ma i combustibili fossili hanno portato enormi problemi: guerre, inquinamento e una cultura alienante che ha fatto del concetto di “bruciare”, il simbolo di uno stile di vita distruttivo.
Per un secolo le parole d’ordine dei paesi industrializzati sono state distruggere, abbattere, cementificare, consumare, bruciare.
Non c’e' da stupirsi se oggi le persone abbiano poco tempo per se stesse, per gli amici, per far l’amore, ridere, giocare con i figli o fare arte.
Ma finalmente questo sistema e' andato in crisi: le guerre e l’inquinamento sono diventate un peso insopportabile per l’umanita' e il petrolio sta finendo. Quello che resta, poi, e' molto sporco e si trova a grandi profondita', quindi sara' sempre piu' difficile da estrarre e piu' caro.
Per fortuna oggi possediamo tutte le tecnologie necessarie per affrontare la fame di energia del mondo, sostituendo i combustibili fossili con fonti rinnovabili di energia. Possiamo cioe' produrre tutta l’energia che ci serve sfruttando i fenomeni naturali, senza bruciare niente e senza fare danni.
Il vento e l’acqua si muovono incessantemente producendo enormi quantita' di energia. Pensate a quanta acqua scorre ogni istante nei fiumi del mondo o alla potenza delle onde del mare e delle maree. Il sole poi, ci inonda di energia.
Abbiamo a disposizione una quantita' di energia migliaia di volte superiore a quella che ci servirebbe se tutti i Paesi del mondo consumassero quanto gli Stati Uniti d’America.
Dobbiamo solo trovare le tecnologie adatte a trasformare le forze della natura in elettricita'. Fino a ora non ci siamo riusciti pienamente solo perché i grandi gruppi economici hanno bloccato lo sviluppo di queste tecnologie con ogni mezzo.
La prima auto diesel costruita da Ford negli anni Trenta era alimentata ad olio di canapa e costruita in parte con fibra di canapa. A quei tempi l’olio di canapa era piu' conveniente della benzina e la fibra di canapa e la resina di canapa potevano sostituire con vantaggio alcune applicazioni della plastica derivata dal petrolio.
I fabbricanti d’auto e i petrolieri si consociarono per bloccare questa novita' e costrinsero Ford a adattare il suo motore diesel all’alimentazione a gasolio. Sempre in quegli anni la marijuana divenne il nemico numero uno dei petrolieri, che finanziarono una campagna stampa volta alla criminalizzazione di quest’erba. Da spettacolare fonte di carburante fu trasformata in pianta del diavolo e fu messa fuori legge in quanto potente droga che corrompeva i giovani costringendoli a uccidere i genitori e a dedicarsi alla perversione sessuale di massa.
Nei successivi decenni la lobby dei petrolieri ha agito allo scopo di limitare i fondi destinati alla ricerca di sistemi per ricavare energia elettrica da fonti rinnovabili. Diverse innovazioni eccellenti sono state sviluppate ma poi tenute sotto chiave.
Gia' negli anni settanta la Fiat aveva costruito un’auto a idrogeno che a tutt’oggi non e' stata messa in commercio.
In altri casi invenzioni formidabili sono state bloccate consciamente. E' il caso dell’automobile ad aria compressa, che da 8 anni e' in attesa di omologazione in Europa. Si tratta di un’auto leggerissima, monovolume, a 6 posti, e con ampio bagagliaio, che raggiunge i 150 km di velocita' e garantisce 500 km di autonomia, con un costo per 100 chilometri corrispondente a circa 2 litri di benzina.
Invece di stendere tappeti rossi e facilitare in ogni modo la messa in produzione di quest’auto si e' fatto di tutto per bloccarne la produzione. L’anno scorso finalmente l’azienda indiana Tata Motors ha acquistato i diritti per produrre questo veicolo che potra' cosi' essere lanciato sul mercato.
Sono innumerevoli le tecnologie che pur essendo disponibili non sono state appoggiate e quindi non hanno conosciuto il successo che meritavano.
Negli anni Ottanta, l’ingegner Palazzetti progetto' per la Fiat il Totem un generatore “simultaneo” di corrente elettrica e di calore. Era costituito dal motore di una 127 alimentato a gas che girando produceva energia elettrica. Il calore della combustione scaldava l’acqua dei caloriferi e quella dei rubinetti. Geniale, economico, con un costo iniziale contenuto. Ne furono venduti in quantita' irrisoria rispetto alle potenzialita'.
Lo stesso discorso vale per le batterie cinetiche, costituite da dischi di ferro contenuti in cilindri di acciaio sottovuoto, che vengono fatti girare vorticosamente, sospesi su cuscini calamitati. L’energia elettrica viene immagazzinata nel movimento rotatorio.
Attualmente vengono usati da decine di aziende con diverse applicazioni, ma non hanno mai raggiunto il successo che meritano.
Cio' dicasi anche per le turbine a bassa velocita', che misurano poco piu' di un metro e lavorano con le correnti d’acqua, senza aver bisogno di una cascata. Ogni turbina produce un kilowatt all’ora. Ne potremmo installare milioni in tutti i corsi d’acqua del pianeta. Essendo piccole non interferiscono neppure con la navigazione. La Corea del Sud ne ha installate 10.000 in un colpo solo.
Ma per ora sono tra i pochi ad aver capito la convenienza di questa tecnologia.
Nel settore delle caldaie sono molto interessanti anche i risultati ottenuti con gli ultrasuoni.
Le caldaie ultrasoniche producono un suono violento non udibile dall’orecchio umano, anche se vanno comunque isolate acusticamente in modo totale, perché non sarebbe salutare vivere in una casa dove si e' costretti a sorbirsi ultrasuoni tutto il giorno.
Si tratta di una tecnologia apparentemente fantascientifica perché questi ultrasuoni, prodotti elettricamente, scaldano l’acqua con un dispendio di energia bassissimo e permettono di risparmiare il 15% rispetto al costo di una caldaia a gas.
In realta' non si tratta di qualche cosa di nuovo. E' noto da piu' di un secolo che se si bombarda l’acqua con appropriati ultrasuoni, si ottengono delle bolle di vuoto che poi implodono nell’acqua scaldandola. Questo avviene perché il suono e' una vibrazione ed e' capace di scuotere l’acqua con tale violenza da generare simili fenomeni.
Ma anche tecnologie ben piu' note, come i pannelli solari termici, cioe' quelli che producono acqua calda per i rubinetti e per il riscaldamento, sono sottoutilizzate.
In Austria tre anni fa c’erano 200 m2 di pannelli solari termici ogni 1.000 abitanti, in Grecia 240, in Italia solo 10.
Oggi siamo in fase di sviluppo, ma certamente ancora lontani dalla potenzialita' di 1.000 metri quadrati di pannelli solari termici ogni 1.000 abitanti.

Per acquistare il libro online http://www.commercioetico.it/libri/librijacopo/pannelli-solari-gratis.html

 


Commenti

Io sono molto interessato ad installare i pannelli, e sin dal primo momento seguo la vostra iniziativa, (che mi ha quasi convinto).
Ultimamente ho sentito o letto da qualche parte,
che l'ENEL non é molto disposta ad acquistare l'elettricità e a rispettare il contratto,
che i pagamenti non arrivano mai e
che addirittura il governo "eletto" vorrebbe annullare questi contratti.
Penso che voi come gruppo siate molto aggiornati su questa evoluzione e se fosse necessario anche più forti del singolo utente nel difendere i diritti.
Potreste parlarne, magari dissipare i miei dubbi?
Mi piacerebbe poter prendere una decisione prima dell'arrivo della buona stagione...

Con tanti saluti i miei complimenti per le vostre iniziative e tanti auguri
goldfinger

Davide B. (Fonte Live)

Se la banca finanzia il progetto, l'enel acquista per contratto, il sole è sempre lo stesso, l'assicurazione compre da furto, incendio e grandine, perchè non si fa un bel contrattino dove il cittadino è tirato fuori completamente dal lato finanziario, non rimane garante, e paga solo l'eventuale surplus ?
Qualcosa di simile a uno dei  "comuni a cinque stelle". In questo modo saremmo tutti invogliati a mettere i pannelli,  non caricandoci di rischi economici. Mentre le banche possono farlo, molto meglio che intraprendere la strada del nucleare, disastrosa economicamente anche per loro, a parte l' impossibile smaltimento delle scorie superadiottive soprattutto in un italia ad altissima densita di popolamento dove le nascondono nelle discariche vicino casa e nelle cantine dei centri medioevali. Addirittura in una fase di ricca recessione ho sentit Casini ad anno Zero che metteva da parte per cinque minuti la questione nucleare. Questa è vera politica flessibile.

Si fa questa proposta di legge che mette le rinnovabili al centro del piano energetico ?. Accollando le rinnovabili al sole e alle banche.  Abbiamo bisogno di energia non di colossi spremi casse statali.

 

Stiamo da tempo cercando una banca che faccia una proposta del genere.
Al moneto le offerte sul mercato ci sembrano poco convenienti. Chi infatti fa operazioni di questo tipo prende tutto il premio del Conto Energia e metà dell'energia elettrica prodotta. Comunque anche questa è una soluzione positiva in quanto laddove viene proposta porta a mettere i pannelli anche persone che non lo farebbero mai in proprio perché non si fidano.

Ho appena appreso dal TG3 che il governo con un decreto legge ha stabilito un budget di 80.000.000,00 di euro per gli aiuti a chi vuole installare impianti solari, e ciò vale anche per chi ha già fatto domanda.

Sto cercando in rete una fonte attendibile da indicare ma al momento non ne parla nessuno lo hanno detto solo al TG3 delle 14,30 andato in onda dopo la rubrica dell'Annunziata "In mezz'ora".

Merdaccia putrida valanga di vomit di can sifilitic, cagun, scuregiun, ma li mortac,∆ ººººœ¨@¬∆∞∞∂߆©√ƒ∂ dement †††scaraccho d'asen µ˜∫√© stracaz morbit, cangur segaiol, devastat psicologic, pisun, cerume auricolare marcio, te pigliass el brut, va 'n mona, scasaball, scemi.

Fonte: http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/CRISI-SGRAVI-PIU-DIFFICILI-PER-C...

Roma, 16:34

CRISI: SGRAVI PIU' DIFFICILI PER CHI RISPARMIA ENERGIA

Da oggi sara' piu' difficile ottenere gli sgravi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici previsti dalla legge 296 del 2006. Con l'entrata in vigore del decreto anti-crisi del governo, pubblicato questa mattina sulla Gazzetta ufficiale, diventa molto piu' complesso l'iter per avere accesso alle detrazioni Irpef e Ires del 55% delle spese sostenute, ad esempio, per installare un pannello solare o sostituire un impianto di climatizzazione o cambiare gli infissi alle finestre. Il decreto prevede infatti che per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007, i contribuenti debbano inviare, esclusivamente in via telematica, all'Agenzia delle entrate, "un'apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi". L'Agenzia delle entrate esamina le domande secondo l'ordine cronologico di invio e comunica entro 30 giorni l'esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino non potra' usufruire della detrazione. Per le spese sostenute nel 2008, in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell'Agenzia delle entrate, l'interessato potra' comunque usufruire di una detrazione dall'imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali.

(30 novembre 2008)

 

Altro articolo sempre da Repubblica:

http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/ambiente/efficienza-energetica/...

Efficienza energetica più difficile
il decreto anticrisi blocca gli sgravi

Il pacchetto approvato dal governo mette uno stop alle detrazioni fiscali

 

 

ROMA - Il concetto di efficienza energetica si conferma decisamente ostico per il governo. Dopo la battaglia per impedire l'obiettivo del miglioramento del 20% entro il 2020 imposto dalla apposita direttiva dell'Unione Europea e dopo aver cancellato l'obbligo di certificazione energetica nella compravendita degli immobili, Palazzo Chigi ha dato un'altra picconata alle misure per ridurre la bolletta energetica nazionale. Questa volta la misura è contenuta nel recente piano anticrisi approvato dall'esecutivo e va a colpire la possibilità di ottenere vantaggi fiscali in caso di interventi di riqualificazione energetica.

La normativa introdotta un paio di anni fa dall'allora ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani prevede infatti l'opportunità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 55% delle spese sostenute, ad esempio, per installare un pannello solare o sostituire un impianto di climatizzazione o cambiare gli infissi alle finestre. Ma ora, con l'entrata in vigore del decreto anticrisi, accedere a questo incentivo sarà molto più difficile.

L'iter per avere accesso alle detrazioni Irpef e Ires diventa decisamente più complesso. Il decreto prevede che per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007, i contribuenti debbano inviare all'Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, "un'apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi".

Il provvedimento stabilisce ancora che l'Agenzia delle entrate esamini le domande secondo l'ordine cronologico di invio e comunica entro 30 giorni l'esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino non potrà usufruire della detrazione.

Per quanto riguarda invece le spese sostenute nel 2008, in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell'Agenzia, l'interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall'imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro da ripartire in 10 rate annuali.

Un cambio di registro rispetto ai buoni risultati ottenuti sino ad oggi duramente criticato dall'opposizione e dalle associazioni ambientaliste. "Lo sconto fiscale del 55% sulle ristrutturazioni edilizie a fini ambientali - denuncia il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani - era una tipica norma di sostegno all'economia e all'ambiente secondo priorità universalmente riconosciute dal Protocollo di Kyoto in poi. Anche questo viene vanificato, addirittura con effetti retroattivi. Per stare al concreto, chi ha realizzato l'intervento sulla sua casa nel 2008 potrà rimetterci fino a 15mila euro".

"Lo sgravio fiscale del 55% introdotto dal governo Prodi - ricorda ancora il ministro ombra dell'Ambiente Ermete Realacci - è stato utilizzato da 230 mila famiglie e ha messo in moto un volano di affari superiore ai 3 miliardi di euro permettendo di ripagare lo sgravio fiscale previsto, attraverso l'emersione del sommerso e l'attivazione di una nuova economia".

Dura anche la presa di posizione di Legambiente. "Non si comprende - dice il responsabile energia Edoardo Zanchini - la ragione per la quale si è deciso di cambiare un provvedimento che ha avuto un grande successo e che permetteva alle famiglie di risparmiare sulle bollette elettriche e termiche grazie alla possibilità di installare impianti solari termici, caldaie a condensazione, interventi di efficienza energetica. A meno di voler proprio limitare il ricorso a questo tipo di incentivi". (v. g.)

(

30 novembre 2008

)

 

 

Allora le voci erano esagerate, ma fondate nella sostanza.
Ormai su questi sovvenzionamenti non si può più contare, mi sembra di capire...
Qualcuno può confermarmi la puntualità, la facilità, la precisione e la soddisfazione nei rapporti con l'ENEL, fino ad oggi?
Esiste ancora un vantaggio (oltre quello ecologico-etico-filosofico) nel procedere all'installazione?
Forse é meglio aspettare il crollo del regime o un intervento dell'EU...
Spero qualcuno abbia voglia di parlarne.
Ciao