Cosa stiamo facendo (ecotecnologie e dintorni)

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L’orda dei clown è pronta a attaccare bottone. Un mare di proposte operative sensazionali che potrebbero portare novità entusiasmanti nella tua vita. (Realizzare collettivamente un grande progetto è galvanizzante.) Udite udite, persone scellerate che amate cose inutili come l’ambiente. Abbiamo intenzione di costruire il più grande consorzio ecologico, di progettisti e produttori mai visto e ristrutturare dal punto di vista dell’efficienza energetica 8000 comuni, comprarci la Fiat, metterla a produrre auto ad aria compressa e caldaie a trigenerazione. Questa è la versione minimalista del piano. Se invece le cose vanno bene prendiamo il potere in Europa a colpi di mulini a vento, cancelliamo l’uso del petrolio, la guerra e la fame. Insomma salviamo il pianeta e lo trasformiamo in un immenso parco giochi per i bambini e i panda. LA STRATEGIA OPERATIVA Tutto il nostro progetto punta sul concetto di rete. banale dirà qualcuno, adesso tutti parlano di rete. Ma noi la rete la facciamo da decenni, tutta la gestione di Alcatraz si basa su una rete di liberi professionisti e micro società, insegnanti, organizzatori, consulenti, ditte costruttrici, manutenzione, pulizie, promozione. Ogni entità è indipendente, chi riceve un incarico di lavoro diventa il capofila di quel progetto. Ma nel prossimo lavoro i ruoli si invertono e il capofila diventa gregario… Niente a che vedere con una struttura aziendale piramidale. Una società acefala. Da secoli è questa l’unica struttura sociale che ha saputo opporsi al dominio degli imperi schiavisti. Lo impararono a loro spese i romani, quando scoprirono che le terre del nord est della Germania erano impossibili da conquistare. Lo scoprirono gli schiavisti in africa, gli inglesi e i russi in Afghanistan, e le truppe confederate americane contro i Seminole, l’unica tribù che non fu mai sconfitta. Il teatro e il cinema funzionano così da sempre. Fare un film significa innanzi tutto mettere assieme una gioiosa armata di operatori, fotografi, scenografi sceneggiatori, produttori, attori, eccetera. La qualità del film dipende innanzi tutto dalla qualità dell’esercito mercenario che hai messo assieme. E se la truppa non è gioiosa il film viene triste. Un grande regista è prima di tutto un grande costruttore di una rete professionale. No rete no film. Da 8 anni abbiamo portato questa logica nel settore delle ecotecnologie. Rapporti bilaterali, niente assemblee, riunioni veloci. Si fa un progetto, si trova la squadra, lo si realizza. Quando mettemmo in onda Ubu Bas va alla guerra, nel 2003, c’erano 2 reti satellitari 20 terrestri regionali, 2 sul web. 5 aziende lavoravano gratuitamente alla diffusone dello spettacolo Siamo convinti che la rivoluzione delle ecotecnologie porterà la democrazia energetica. Produrre la propria energia, trarre ricchezza in modo ecologico dalla natura sarà un fatto che modificherà i rapporti di forza tra cittadino e potere. Così come l’accesso di milioni di persone a internet ha dato potere di comunicazione cambiando il rapporto dei popoli con l’informazione e la comunicazione. Questo è l’obiettivo della nostra azione. Ci lavoriamo da anni: costruire una rete di professionisti che diano gambe al desiderio di energia pulita e nuovi rapporti di forza che la storia ci sta offrendo su un piatto d’argento. In un’Italia basata sulle parole noi vogliamo sbancare il tavolo con la forza dei fatti, che è lenta ad affermarsi ma poi è estremamente solida. Tre mesi fa annunciavamo l’inizio della ricerca di un manipolo di eroi ecologisti che dessero l’assalto al cielo della disinformazione energetica. 70 persone hanno risposto all’invito, abbiamo fatto decine di incontri individuali qui a Alcatraz e poi abbiamo radunato 30 persone per un fine settimana e costruito le basi per iniziare una campagna di comunicazione e vendita di un pacchetto straordinario di ecotecnologie. Una roba che se ci dessero retta potremmo tagliare il 10% dei consumi energetici nazionali in 5 anni. Abbiamo lavorato sodo per due giorni per spiegare come funzionano queste innovazioni, quanto costano e come mai il comune che le adotta non tira fuori neanche un euro e anzi ottiene un anticipo sui risparmi futuri (grazie ad un accordo con Banca Etica). Ma non abbiamo parlato solo di soldi e ingranaggi, abbiamo anche discusso di strategie di comunicazione. Arrivando nelle minuzie, ci siamo messi a fare teatro interpretando un incontro tra un sindaco e un comunicatore. Come ti presenti nel suo ufficio, come riassumi inizialmente la proposta? (poche parole, che si capiscano) Cosa gli rispondi se ti chiede come mai non chiediamo soldi? E come funziona l’appalto? Poi abbiamo creato un sito riservato dove stiamo formando un archivio di certificazioni, analisi, piani finanziari, schede tecniche. E c’è un blog dove si discute, si scambiano idee e si racconta come stanno andando i primi incontri con amministratori e imprenditori. Intanto ingegneri e grafici stanno lavorando a prototipi di progetti, presentazioni, siti web. In particolare uno studio di fattibilità per la creazione del primo comune italiano che produca più energia di quella che consuma. Un intervento di ottimizzazione dei consumi a 360 gradi: pannelli solari termici e fotovoltaici, illuminazione pubblica con lampadine a basso consumo, biogas da fogne e rifiuti organici (biomasse umide), isolamento termico degli immobili, mulini a vento, impianti di produzione di elettricità a biomasse legnose, eolico, idrico eccetera. E’ quasi pronto anche il sito dove presentiamo il catalogo dei prodotti ecotecnologici che abbiamo selezionato, analizzato, certificato (marchio energia arcobaleno www.energiaarcobaleno.it) e che proponiamo con la nostra rete di comunicazione, in breve tempo immetteremo altre innovazioni, puoi vedere a che punto siamo arrivati andando su www.ecofiera.it. Stiamo poi costruendo un sito di informazione su quel che succede nell’innovazione a livello mondiale. Il ritmo delle scoperte è ormai talmente alto che vale la pena di creare un settimanale che parli solo di questo, ritorna quindi sulle scene Ecotecno, dopo due uscite episodiche su carta lo trovate ora anche in rete, www.ecotecno.tv. A breve avrai anche la possibilità di iscriverti alla mailing list Ecotecno, se vuoi riceverlo gratuitamente, a partire dal 16 novembre (aaa: segnalatori volontari di ecotecnologie cercansi). La campagna vera e propria partirà a metà dicembre. Raduneremo a Alcatraz una quindicina di persone e creeremo una centrale operativa centralizzata per due settimane. Poi continueremo mantenendoci in contatto via web. Rilanceremo www.stradaalternativa.it, sito di scambio banner e notizie Rss dal circuito, www.nonfartifregare.com, portale di recensione di prodotti (cerchiamo gestori di settori) . Poi ci sono www.trovasubito.it, www.comicoterapia.it, www.networketico.com. Sotto Natale daremo inizio a un massiccio attacco di regali, giochi e cacce al tesoro. Lo scopo è quello di divertirsi creando eventi in rete e verticalizzare gli accessi sulla strada alternativa per dare visibilità alla campagna sulle ecotecnologie. Il progetto poi prevede di riprendere l’edizione di Ecotecno cartaceo. Una serie di numeri tematici su casa bio e ecovillaggio, illuminazione stradale e paratie antirumore fotovoltaiche, gestione dei rifiuti. Mi rendo conto che ci sarebbe ancora moltissimo da dire volendo descrivere il progetto minutamente; ci vorrebbe un testo lunghissimo, e probabilmente noioso. Ma d’altra parte credo che sia interessante, almeno per alcuni appassionati di azione pratica, sapere come abbiamo architettato questa invasione di buone pratiche. Uno dei centri di questo progetto è l’idea di diverse iniziative che mirino tutte a creare un Rete Commerciale Indipendente e Aperta, con un forte indirizzo etico, umanistico solidale e ecologico. Aumentare la consociazione e la cooperazione (per rafforzare la visibilità di tutte le iniziative) tra i siti del movimento, i professionisti le associazioni. La parola d’ordine è CONNETTERE. Abbiamo bisogno di dar vita a una rete che sia al contempo una risposta alle nostre aspirazioni e una fonte di realazioni, acquisti sicuri e lavoro gratificante. Credo che sia molto importante che questo lavoro pratico venga raccontato. E’ una grande risorsa il fatto che ogni passo della nascita di questa rete, a partire dal primo gruppo d’acquisto fotovoltaici, si sia svolta in modo pubblico sul blog, lavando i panni sporchi in una camera di vetro. Lo puoi vedere se vai nella pagina del fotovoltaici: ci sono tutte le discussioni. Su 170 impianti realizzati abbiamo avuto due impianti con problemi. In tutti e due i casi le giuste lamentele dei soci del gruppo d’acquisto sono state pubbliche e tutti hanno potuto osservare come abbiamo reagito e in che tempi lo abbiamo fatto e verificare che alla fine le due storie sono andate a buon fine con ottimo esito per i nostri associati. Questa trasparenza è la più grande innovazione che abbiamo sperimentato e crediamo che siamo sulla strada giusta. E vogliamo andare avanti proponendovi anche documenti organizzativi interni, proprio perché ci interessa la possibilità di avere preziosi consigli da chi segue questo blog progettuale. Concludo questo lungo post pubblicando quindi l’ultima lettera inviata ai Promotori Ecologici che si sono riuniti intorno al sito www.ecofiera.it. E’ un piano d’azione dettagliato e tecnico. Ma sono anche orgoglioso di come è scritto. Mi ci sono impegnato come se fosse un romanzo. Raccontare il lavoro pratico è difficile e affascinante. Siete invitati a commentare l’efficienza del progetto. Obligado! Nota bene: la lettera che segue NON è una proposta aperta a tutti ma è rivolta al gruppo che abbiamo selezionato e formato. Passata questa fase iniziale prenderemo in considerazione la disponibilità di altre persone. Per contatti [email protected]

Carissime e carissimi,

stiamo veramente lavorando a ritmo sostenuto.

Ad Alcatraz è un continuo di incontri con aziende e associazioni.

Alcuni di voi hanno già realizzato i primi incontri, www.ecofiera.it si sta riempiendo di prodotti e contenuti e stiamo entrando nella fase di lancio delle campagne.

 

La gioiosa macchina di pace inizia a partire

Dopo molte discussioni abbiamo anche sciolto il nodo delle percentuali.

La decisione è stata quella di semplificare al massimo i criteri e di offrire il massimo ai promotori, andando ben al di là di qualunque percentuale offerta dal mercato. Questo perché puntiamo tutto su di voi e crediamo che la misura delle gratificazione sia la motivazione più potente. Crediamo, inoltre, che vi debba essere riconosciuto il ruolo di cofondatori di questo progetto anche dal punto di vista economico. 

Abbiamo quindi pensato di aumentare le percentuali inizialmente previste dando il 90% del fatturato da noi ricevuto (cioè quanto Nuovi Mondi Sas percepisce dal produttore) per vendite singole fino a 350 euro e il 50% per tutte le altre vendite. Ovviamente, ripeto, dette percentuali non si applicano al costo complessivo del prodotto venduto ma alle nostre provvigioni.

Nel caso in cui la vendita sia condotta in team da più persone proponiamo che il 15% vada al segnalatore iniziale, chi ha aperto il contatto, il 35% a chi ha realizzato il primo incontro e condotto la trattativa fino al subentro dei tecnici. Questo discorso del 15% è riferito ad esempio anche ad una associazione locale eventuale che organizza manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sul risparmio energetico ed è comunque un rapporto gestito direttamente dal comunicatore.  

Stiamo poi stendendo il testo di una lettera di incarico: la pubblichiamo, la scarichi, la stampi in 3 copie, la firmi, ce la invii e ti facciamo riavere la copia firmata da noi.

Così è tutto regolare, semplice e chiaro.

 

Informazioni tecniche gare d’appalto

A giorni Fauri (e il suo studio di ingegneri) ci farà avere la lista degli interventi realizzati nei comuni, con un sunto delle caratteristiche e un documento riassuntivo sulle normative nelle gare d’appalto per questo tipo di interventi, compreso di una spiegazione tecnica del perché non c’è problema rispetto al patto di stabilità che vincola il bilancio dei comuni (il sistema delle società di tipo “Esco”, che rilevano il servizio di fornitura energetica, si configura come una riduzione di spesa corrente, per una fornitura, e non come un aggravio di bilancio).

L'ingegner Fauri, inoltre, realizzerà un “piano tipo” di intervento sull’illuminazione pubblica e i semafori e un altro globale che espliciterà con un po’ di numeri esemplificativi il nostro progetto di intervento globale su un comune.

Massimo Capotorto, valente grafico, sta poi lavorando a una serie di immagini che riassumeranno visivamente gli interventi che realizzeremo.

Questi documenti, insieme alle validazioni realizzate dai nostri tecnici andranno a rimpinguare la CARTELLA DA LASCIARE AL SINDACO per rendere chiara e credibile la nostra proposta di RISPARMIO ENERGETICO A COSTO ZERO PER LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE.

 

LE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE DIRETTA

Abbiamo poi pensato di impostare il lavoro futuro per campagne.

L’idea è di strutturare la nostra attività per prodotti.

Apriamo un fronte, ci lavoriamo per 14 giorni e poi lo lasciamo lievitare e passiamo ad un altro target. In questo modo potremo fornivi un supporto rispetto alle iniziative da intraprendere proponendo un calendario di lavoro e indicazioni tecniche, inoltre potremo concentrare la discussione del gruppo su un prodotto per volta rendendola più ordinata.

 

Il primo prodotto sul quale proponiamo (non è un obbligo) di lanciarci è quello dell’illuminazione pubblica soprattutto per la sua semplicità di esposizione e valutazione. Se abbiamo il numero e il tipo di lampade per lampioni utilizzate e i consumi annui, possiamo subito fornire esattamente l’entità del risparmio perchè non ci sono le varianti che incontriamo, ad esempio, nell’isolamento termico dove il conteggio per forza è approssimativo (se mi lasciano le finestre aperte per una settimana l’effetto dell’isolamento termico scompare…).

 

Abbiamo bisogno ancora di qualche giorno per  mettere a punto i dettagli dell’operazione. Per lanciare questa campagna l’8 novembre invieremo 24 mila mail a tutti i sindaci e gli assessori all’ambiente e al bilancio dei comuni italiani. In questo modo prepareremo il terreno a chi prenderà appuntamento: “Buon giorno, dovrebbe esservi arrivata una nostra mail a proposito dei risparmi realizzabili sostituendo le lampadine dei lampioni. Si tratta di un intervento che al comune non costerebbe un solo euro, otterreste da subito un notevole risparmio. Abbiamo già realizzato un intervento simile a Padova. Vi interessa incontrarci per approfondire il discorso?”

 

Forniremo un kit con proposta, validazioni, piani finanziari e schede tecniche, esperienze realizzate, rassegna stampa.

In rete ci sarà una pagina specifica su www.ecofiera.it (con una nuova grafica) che spiega il progetto.

 

A partire da lunedì 23 novembre ci concentreremo invece sulla Casa Ecologica e sulla proposta dell’Ecovillaggio Solare Alcatraz (abbiamo ottenuto di raddoppiare la percentuale globale sulla casa eco, dall’1 al 2 %, di questa cifra ai comunicatori andrà il 50%!!).

Per proporre la casa eco seguiremo esattamente la stessa logica degli impianti di illuminazione pubblica ma in questo caso il nostro target non saranno le amministrazioni ma i costruttori e le famiglie.

Quindi avremo bisogno di andare in comune, chiedere chi ha licenze edilizie operative in ogni area e inviare a queste persone del materiale informativo via e-mail. Oppure i comunicatori potrebbero reperire un centinaio di indirizzi di aziende immobiliari, mandare una mail con la proposta di costruire case di alta qualità, e poi telefonare. 

Per quanto riguarda l’Ecovillaggio Solare non è certo un prodotto che può essere presentato ovunque, visto che sono le persone che già frequentano Alcatraz a poter essere interessate, almeno all'inizio, a comprare un appartamento qui. Però si tratta di un argomento che può essere usato per far capire la nostra logica. Il massimo che possiamo arrivare a ottenere (lasciatemi sognare!) è trovare una cooperativa immobiliarista che decida di costruire un gruppo di case non solo scegliendo i nostri materiali e le nostre tecnologie ma anche dando a noi l’incarico di progettare tutto il sistema di cohousing, cioè di gestione collettiva di spazi comuni: compri un appartamento e contemporaneamente hai la proprietà di una quota di lavanderia collettiva, sala feste, piscina eccetera.

Difficile?

Non poniamo limiti alla provvidenza divina. Vai a proporre la casa ecologica ma contemporaneamente proponi anche l’idea dell’ecovillaggio e hai l’esempio dell’Ecovillaggio Solare di Alcatraz come prototipo in costruzione. Meglio di un casco di banane sbattuto in testa!

 

A partire dal 7 dicembre ci lanciamo invece sui rifiuti ospedalieri. E non faremo prigionieri. 

Il 7 gennaio ci occuperemo delle paratie stradali antirumore che si pagano da sole grazie a pannelli solari fotovoltaici (orientabili!).

Il 21 gennaio inizierà la fase dedicata ai biodigestori (produzione di energia elettrica da biomasse umide, rifiuti organici, letame, etc.. i batteri si magnano tutto e poi scoreggiano, si raccoglie il gas e si usa per azionare un generatore di corrente).

 

E poi vedremo come butta il tutto. Faremo il punto e faremo un programma per altri tre mesi, imparando dagli errori e dai successi.

Ovviamente questo discorso non vuol dire che non ci si possa occupare di iniziative su altri settori del catalogo Ecofiera.

Vuol dire solo che in quel periodo forniamo un particolare supporto su quel tema, perché se ci sincronizziamo un minimo si può discutere nei dettagli con altri mentre stiamo affrontando gli stessi ostacoli. 

Ovviamente il centro del problema è gestire i contatti. Molti sono bravi ad aprire un contatto ma poi si dimenticano di seguirlo, perdono l’indirizzo, non si ricordano più a che punto sono arrivati nell’ultimo incontro.

Se si lavora con metodo e continuità entro febbraio ognuno avrà una trentina di contatti aperti. Si soccombe al caos se non si parte subito con un’agenda, chiara, con note riassuntive che sei capace di capire cosa vogliono dire anche dopo 6 mesi.

Chi si fida della propria memoria è un maniaco egoicentrico con poche probabilità di reggere oltre i sei mesi.

 

Ultima questione, siamo ormai circa 35 persone.

Non ci si ricorda le facce. Per comunicare è meglio se ti ricordi con chi parli. Ci serve la foto.

Chi non comprende questo concetto elementare si autoelimina.

 

Combatteremo contro ogni forma di burocratizzazione di questa rete ma un minimo tributo al buon funzionamento della macchina, su piccole questioni concrete, è discriminante.

 


Commenti

Bellissima ma ATTENTI l'auto ad aria compressa è una bufala, puoi fare carrellini anche trasporto persone ma non di più.

Rassegnati è una realtà storica

Ciao Jacopo,
non so come, a dire il vero dopo l'incontro e la pausa dell'ecovillaggio ho avuto bisogno di un pò di tempo per sbollentare e non vi ho seguito per un pò, ed infatti 'sta proposta me l'ero proprio persa... mannaggia ammè!
Ero rimasto a quella che avevate fatto a movimenti ed associazioni lo scorso 8 marzo a Firenze per la presentazione dei "Comuni a 5 stelle". E stavo lavorando su quella, tentando di creare un pacchetto di prodotti e servizi da aggiungere al vostro. Stavo trattando con un rigeneratore di cartucce e computer e un costruttore di case ecologiche, per mettere insieme un pacchetto di prodotti da vendere e da far vendere ai venditori etici. Stavo cercando di strutturare un corso per venditori etici, poi vi avrei contattato per mettere in piedi la cosa. Ma le idee, fortunatamente, vagano libere nell'aria e come molto spesso accade io e te siamo telepatici e tu ed il tuo team avete già fatto 3/4 del lavoro che io da solo affannosamente stavo tentando di mettere in piedi...
Beh, ho il permesso di rientrare nel progetto?
Sono pur sempre "L'agente Arcano, il virus benevolo!" forse l'unico collaboratore rimasto dal corso di ecologia e risparmio energetico del settembre 2005... e credo l'unico ad aver fatturato due o tre migliaia di euro... un pò pochino in effetti. Ma gli stimoli non erano gli stessi e manco la parcella!

Grazie e appresto!
A.