Spariti i dati su schede bianche e nulle! Allegria! (Pioggia di balle sui dati elettorali, in realtà a voler essere ottimisti...

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I mass media italiani hanno dato forfait. I dati elettorali sono troppo complicati e i giornalisti buttano la spugna.
La concretezza gli fa male, lo sai…
E una volta tanto c’è da dire che se si rifanno i conti usando un po’ di logica la situazione sembra meno tragica. Almeno un po’ meno tragica.

Innanzi tutto il dato sull’astensionismo da solo non ha senso. I giornalisti amici della Casta fanno i furbetti. Ritoccano la realtà. Infatti lo capisce anche un ramarro che i dati dell’astensionismo vanno sommati al conteggio di quelli che hanno scritto sulla scheda: “Ma andate a ficcarvelo nel culo ladri di merda” che insieme a quelli che più sobriamente hanno imbucato la scheda bianca bestemmiando sono circa il 3,5% degli aventi diritto al voto.
Il che vuol dire che su 40 milioni e 800 mila aventi diritto più di 16 milioni non hanno votato o hanno votato in modo non valido.
Poco meno del 40%.
2 elettori su 5 hanno espresso il proprio disprezzo e/o disinteresse per la politica.
Questo è il dato essenziale che viene fuori da queste elezioni.
Ma attenzione l’aumento di questa fetta di italiani che rifiutano la politica è stato di poco rispetto alle precedenti elezioni europee.
Ed è da notare che quasi tutti i media, Repubblica compresa, non hanno dato i numeri relativi alle schede non valide: questo dato è semplicemente scomparso.

C’è poi da ragionare su come sono stati forniti i dati.
Che senso ha paragonare le regionali 2010 con le precedenti regionali?
Tocca fare il confronto con le europee di un anno fa per capire cosa è cambiato.
Da questo punto di vista ha ragione Bersani. (Cazzo per una volta sono d’accordo con Bersani! Sarà infettivo?)
E’ vero che c’è stato il tracollo della sinistra che perde 4 regioni: Piemonte, Lazio, Campania, Calabria. Tre di queste toccate dagli scandali della corruzione. Ma è anche vero che rispetto alle elezioni più vicine la situazione non è così tragica. Cioè il super tracollo c’è stato alle europee. Una buona notizia c’è:
il PDL perde il 2% dei voti
La Lega Nord avanza del 2%. Cioè
i voti al governo sono pari (in percentuale) e quel che perde il PDL lo guadagna la Lega. Sostanzialmente hanno tenuto.
Il che è allucinante dopo tutti gli scandali che li hanno travolti.
Ma a sentire i giornali pare che la Lega abbia sfondato… Non esageriamo… Su scala locale ha ottenuto buoni risultati… Ma su scala nazionale ha recuperato solo quel che Berlusconi ha perso.

Altra cosa buona il PD cresce del 2%. Perché è una cosa buona? Perché alla fin fine vorrei che alle prossime politiche Berlusconi non vincesse di nuovo.
E mi fa piacere che la distanza tra PDL e opposizione si sia accorciata. IDV perde lo 0,7%. In realtà avanza parecchio dove non ci sono le liste di Grillo ma perde dove ci sono. Udc perde quasi un punto percentuale
Le liste post comuniste-verdi guadagnano qualche decimo di percentuale.

C’è poi la grande affermazione delle Liste a 5 Stelle di Beppe Grillo in Emilia Romagna (7%) e Piemonte (4%) al 2,5% nelle altre regioni.

Ragionando su come andata sono molto sconcertato dal fatto che dopo tutto quel che è successo ancora tanti italiani abbiano dato il loro voto a Berlusconi. Ma complessivamente l’opposizione a Berlusconi è cresciuta. E qui dobbiamo iniziare a fare dei ragionamenti sulle prossime elezioni.
A sentire le televisioni di Silvio verrebbe da pensare che non ci sia nessuna possibilità di porre fine all’era Berlusconi fino al 2020. Ma invece qualche speranza c’è.
Deve succedere qualche cosa di improbabile: che il PD riesca a esprimere un leader che la faccia finita con i candidati inquisiti e con il sostegno agli inceneritori (l’alternativa tecnologica c’è i dissociatori molecolari: http://www.jacopofo.com/dissociazione-molecolare-peccioli-ecologia-pirol...), impegni chiari sulle riforme.)
Se succedesse sarebbe possibile immaginare una grande coalizione che comprenda anche le liste a 5 Stelle di Grillo.
In questo momento la coalizione di governo viaggia intorno al 48%, l’opposizione, UDC esclusa, intorno al 44%. 4 punti percentuali non sono la fine del mondo, se po’ fa…

BEPPE GRILLO
Molti accusano Grillo di aver causato la perdita del Piemonte. Certamente se non ci fosse stata la Lista a 5 Stelle molti voti si sarebbero riversati nell’Italia dei Valori. Il Piemonte è stato perso per 6.000 voti appena. E’ indiscutibile che la lista Grillo ha fatto un regalo a Silvio.
Ma io credo che questo calcolo sia limitato. Credo che per battere Berlusconi domani il PD debba capire che deve cambiare rotta, deve smettere di essere uno dei luoghi dell’inciucio. E deve smetterla con i candidati dell’apparato.
Bersani ha scelto di candidare personaggi inquisiti in Campania e Calabria, ha coperto una serie di furbastri, ha rifiutato un vero rinnovamento. Con questo PD non si riesce a trattare qualche cosa di decente e capisco bene gli Amici di Grillo che alla fine hanno scelto di rompere in Piemonte. Forse questo salverà il PD dall’allearsi con Casini (e Cuffaro), forse qualcuno farà qualche riflessioni sul fatto che la via dell’inciucio porta al disastro il PD e tutti i riformisti.
E l’esperienza di Vendola ci insegna che un’alleanza a sinistra può essere vincente e unire tutte le forze progressiste su programmi decenti e concreti.
LA LISTA IDEA IN VENETO
Visto che non mi piace far finta di niente sulle sconfitte devo dire che la lista IDEA, che ho sostenuto con tutte le mie forze, ha preso una batosta con uno 0,65% dei voti.
Ma ciò non vuol dire che il progetto di una coalizione riformista e etica che tratti con il PD non sia possibile (http://www.jacopofo.com/movimento_etico_solidale_video_presentazione_con...).
Creare un movimento progressista unitario è un passaggio fondamentale. In Francia e Germania coalizioni simili hanno avuto il potere di riportare a votare milioni di persone con risultati superiori al 15%. E’ necessario far germogliare un progetto che cancelli i micropartiti e coaguli il popolo delle buone pratiche sociali in una forza di rinnovamento gestita a rete, che esprima le migliaia di associazioni e comitati locali che stanno concretamente costruendo modi di vivere e relazionarsi antagonisti alla cultura berlusconiana.
Credo che dovremmo trovare il modo di far sentire questo grande desiderio che abbiamo tutti di unità.

Nota: nel caos pochi hanno notato che non è stata segnalata neppure una scheda contestata in Calabria. Possibile?
Cos’è successo?

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_europee_del_2009_(Italia) http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_regionali_italiane_del_2010 http://www.repubblica.it/speciale/2009/elezioni/europee/index.html?refre... http://www.repubblica.it/static/speciale/2010/elezioni/regionali/riepilo...


Commenti

Caro Jacopo, risiedendo in Veneto da sempre, posso dirti che la lista IDEA a mio parere ha ottenuto pochi voti per diversi motivi:

-Troppo giovane e conseguentemente poco conosciuta dalla stragrande maggioranza della gente, bisogna dargli tempo di crescere;
-Il Veneto, in passato dominio dei democristiani ed ora della Lega, non era certamente la regione più idonea per testare una lista del genere, non si poteva oggettivamente sperare in grandi risultati;
-I Veneti per cultura sono diffidenti alle novità, non amano rischiare, è difficile farli uscire dalle loro sicurezze, dal loro "caldo bozzolo".

Concordo con te che creare un movimento progressista unitario in grado di coagulare le migliaia di associazioni e comitati locali, sia un passaggio assolutamente fondamentale.
Come hai ben detto, siamo al germoglio, in una fase in cui bisogna stare attenti "alle gelate imprevedibili ed improvvise".
Sta alla coscienza di ognuno di noi fare il possibile per proteggere questo germoglio.
Un abbraccio

Non sono d'accordo nel criminalizzare le liste 5 stelle per aver "tolto voti" al PD o IDV.
Il movimento di grillo ha dato voce a persone che probabilmente in mancanza delle liste 5 stelle non sarebbero nemmeno andate a votare.
Non è automatico il fatto che i voti dei grillini sarebbero andati ad IDV o PD se loro non ci fossero stati!
La sinistra deve dare la colpa di questi risultati solo a se stessa, se avessero proposto programmi e candidati credibili e avessero fatto una campagna elettorale decente, i grillini sarebbero spariti dalla faccia della terra!
uno dei loro errori è stato quello di sottovalutare il movimento mentre credo che il grande pregio del movimento sia stato quello di parlare di temi concreti, reali, attuali, di proporre novità e di fare una campagna di informazione in mezzo alla gente.
Cio' non toglie che a parer mio i grillini (che politicamente devono fare ancora tanta strada) non sono la risposta alla crisi politica attuale, ma sono un segnale di quella voglia di cambiamento che c'è...
Le sinistre, tutte, dovrebbero captare e canalizzare questo malcontento, questa disaffezione, questo vento di cambiamento, ma sembra proprio che non ce la possano fare da soli. Forse i grillini saranno quella scossa, quello schock, che li farà sobbalzare dalle loro comode e calde poltrone.... forse.

mi sembra che tu dica lo stesso che ho scritto io. Sono d'accordo.

Mi chiedo, tra l'altro, quanto avrà contato la chiara indicazione di andare a votare le forze antiabortiste e contro l'eutanasia ecc. ecc., data dalla chiesa poco prima del voto...visto come adesso in piemonte e veneto si stanno accanendo contro la Ru486. Sembra non ci sia altro a cui pensare...

Scusa la mia ignoranza, ma c'é qualcosa che non mi torna in questo passaggio:
"...insieme a quelli che più sobriamente hanno imbucato la scheda bianca bestemmiando sono circa il 3,5% degli aventi diritto al voto.
Il che vuol dire che su 40 milioni e 800 mila aventi diritto più di 16 milioni non hanno votato o hanno votato in modo non valido.
Poco meno del 40%."

schede annullate e astenuti. Mi sembrerebbe che i conti tornino... Gli astenuti sono il 36,5%. Nell'insieme 16 milioni non hanno votato o hanno votato in modo non valido.

Volevo aggiungere una considerazione pratica alla lettura dei dati. Tutto giusto quello che dici Jacopo, ma nella percentuale di astensionismo, oltre al disinteresse evidente, c'è anche un problema pratico,secondo me, mai venuto fuori abbastanza, ma da non sottovalutare: l'impossibilità al voto di molti "emigranti" soprattutto del sud che vivono a nord.
Conosco molte persone, fra cui me, con domicilio in un luogo lontano dalla propria residenza, e impossibilitati a spostarsi per un fine settimana per motivi vari (lavoro,studio). Chiaramente il grosso di queste persone è composto da giovani e giovanissimi, fra cui molti studenti.
Mettici pure che le elezioni si sono svolte la settimana prima di Pasqua, questo complica ancora di più eventuali doppi spostamenti.
Allora io penso: ma è così complicato in Italia, organizzare un sistema chiaro e agile che permetta di votare dove hai il domicilio?
D'altra parte i voti degli Italiani all'estero, non funzionano con un meccanismo del genere?
Saluti.

Antonello.

La mia famiglia (6 voti) é proprio tutta in queste condizioni!
Per di più, a questo giro, i residenti esteri dovevano rientrare in Italia se volevano esercitare il loro diritto-dovere di voto!

http://eva.pescomaggiore.org/eva

so che ti interessi di costruzioni ecologiche
ciao Lalla