Il Gruppo si racconta: comincia il Lazio

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Un paio di giorni fa Luciana, di Gallicano nel Lazio, ci ha scritto: "Ci piacerebbe entrare in contatto con chi, a Roma e dintorni, si è imbarcato in questo affare del fotovoltaico e confrontare le singole esperienze, nei rapporti con - per es.- la banca, il comune, l'enel ecc..."

Ovviamente senza il consenso dei diretti interessati non è pensabile distribuire a destra e a manca indirizzi e numeri di telefono, e così i primi conttatti si sono risolti in un gran giro di inoltri di mail che necessariamente passavano attraverso il Gruppo.

Oggi Ruggero e Jessica suggeriscono: "Organizziamoci in un canale di info; per esempio un bollettino settimanale, dove raccogliamo le nostre esperienze"... e allora abbiamo pensato di sfruttare questo spazio. Il titolo del blog è dedicato al Lazio ma non vuole certo essere un'esclusiva: se altre regioni avranno desderio di seguire le orme degli amici romani sarà sufficiente che inseriscano un commento o che ci scrivano chiedendo di aprire un contenuto dedicato.

Buona lettura (e buon Primo Maggio!)

Maria Cristina


Commenti

Buongiorno,anch'io come Luciana sono interessato a scambi di opinioni ed informazioni con altre persone del Lazio interessate al fotovoltaico.Tra l'altro vorrei la conferma che al di fuori della spesa  di 500,00 euro iniziale per lo studio di fattibilità,tutto il resto rientra nel  finanziamento rimborsabile con la produzione di elettricità che l'impianto fornirà.Mi chiedo nella nostra zona quanto può produrre un'impianto fotovoltaico da 3KW?Oltre ai KW che servirebbero per mandare avanti l'appartamento,quanto si può produrre in più per vendere energia? Io vivo a Pomezia a sud di Roma.La nostra zona gode di circa 320 giorni all'anno di sole,e credo che potremmo sfuttare a pieno la potenzialità dell'impianto.Vivo in una palazzina a due piani con 80 metri di tetto praticabile pavimentato.Saluti Ermes

Carissimi tutti,
seppure con ritardo plaudo alla iniziativa di Luciana e Tiberio, che -grazie alla solita cortese e preziosa Maria Cristina- mi consente il tentativo di chiarire molti dubbbi: spero di non disturbarvi se sottopongo le cose di mia conoscenza.
Ho ricevuto un preventivo per un impianto di 2,52Kw per una villetta in zona Cerveteri, costituito da 14 moduli di 180 Wp;
il costo che mi è stato richiesto di € 17.561 è pari ad € 6.968/per Kw è -a detta di alcuni- appare un pò alto;
  • Non riesco a capire se sia più conveniente un finanziamento a mezzo banca, di lunghezza media (10 anni) o se mi convenga un pagamento diretto da parte mia;

  • Amici sostengono che è preferibile un impianto leggermente sottodimensionato, piuttosto che superiore alle esigenze: nel mio caso, con un consumo di circa 3.500 Kw/anno il progetto di 2,52 appare conveniente, ma mi chiedo che, se in qualche modo prodrrò energia solare, non mi converrebbe incrementare l'uso di strutture a consumo elettrico (quindi più riscaldamento elettrico piuttosto che caldaia a gasolio o GPL, più scaldabagni elettrici piuttosto che altri sistemi), ovviamente sempre da fatovoltaico, quindi partire con un impianto più grande. O no?  

  • La questione dell'assicurazione appare molto importante, ma cosa significa la voce del mio preventivo, nel foglio detto "analisi dell'investimento" quando si cita la spesa annue, alla voce assicurazione, il costo (nel mio caso) di € 48,00  E' comunque il caso di provvedere ad altra diversa polizza, specie furto e danni?

     
Infine circa il contributo statale: ma esiste davvero? Sento parlare di circa il 75%, ma come si concretizza nel caso dei preventivi che stiamo valutando?
Se qualcuno di voi ha già affrontato tali questioni e se avrà la voglia di rispondermi, sarò molto grato.
Grazie e salutio a tutti.

Romualdo

 

Ciao Romualdo

 
Punto due: Per la prima parte ci trovi d'accordo mentre hai tutta la nostra "disapprovazione" sulla convenienza nel convertire i consumi per il riscaldamento con impinati elettrici. Usare l'elettricita' per scaldare l'acqua e' infatti molto inefficiente poiche' implica una doppia trasformazione dell'energia da calore ad elettricita' e poi nuovamente da elettricita' a calore, moltiplicando le dispersioni di energia. 
 
Noi pensiamo che La casa, la nostra abitazione deve essere plasmata e modellata secondo principi di virtuosita' nei consumi , nel comfort e nell'igiene.
 
Cordialita'
 
Ruggero e Jessica

 

Si va bene, avete ragione, ma quale è secondo Voi il metodo migliore per riscaldar casa cioè sostituire/risparmiare la parte di metano/gpl che viene usata per riscaldamento?

A me hanno consigliato proprio ieri una pompa di calore che classe A, 4 KW che produce acqua calda che con dei tubi diametro 14 va a dei radiatori ad aria, da installare nelle varie stanze di casa 100mq. In pratica è un secondo impianto di riscaldamento in casa perchè quello a metano consigliano di mantenerlo.

Chi ha idee economiche facilmente applicabili? Ho paura non ci siano.

Domenico

 

Carissimi tutti,
Ringrazio coloro che hanno voluto darmi alcune risposte, tra cui Sergio che ribalta le mie convinzioni circa il dimensionamento dell'impianto: lui dice (credo giustamente) che preferisce SOVRAdimensionare, perché così convertirà diversi suoi consumi, specie il riscaldamento verso il fotovoltaico;
Tuttavia Ruggero e Jessica, invece, mi sgridano perché parlano di dispersioni di energia ecc.
I dubbi del signor Domenico sono però anche i miei e cioè: come conviene riscaldarsi?
Premesso che se avessi la possibilità di rifarmi la casa la costruirei con ogni possibile congegno per il risparmio energetico, ma -nel nostro paese, a differenza (ad esempio) di Germania, Olanda ecc.- siamo molto soli e molto abbandonati: solo grazie al gruppo d'Acquisto, a questo scambio di e-mail e alla nostra buona volontà, ci stiamo pian piano facendo una "cultura"  energetica, fermo restando tutti i nostri limiti (specie i miei...).
Mi chiedo quindi e chiedo a Ruggero e Jessica: se produciamo energia pulita, perché non possiamo utilizzarla ad esempio per un condizionatore con pompa di calore o per uno scaldabagno ecc.? Dato per scontato che ci sono nuovi e straordinari metodi per produrre acqua calda, tra cui anche un solare integrato con il fotovoltaico, ma i costi?
Forse Ruggero e Jessica pensano al riscaldamento globale?
Tutti noi che stiamo affrontando questa iniziativa diverremo un pò più autonomi e inquineremo meno: ma se la maggior parte di noi cittadini, almeno gli abitanti di periferie e campagne, producessimo tutti energia fotovoltaica, non ridurremo fortemente il consumo nazionale? Non potremmo addirittura (in linea teorica) alimentare anche una nostra eventuale auto elettrica riducendo alla grande il consumo di sto cacchio di petrolio?
Io però da solo non posso andare oltre al fotovoltaico, di cui già capisco poco: mi scuseranno Jessica e Ruggero.
Romualdo  
PS: Intanto, qualcuno ha notizie confortanti circa l'assicurazione?

 

Carissimi amici,

rispondiamo al simpaticissimo Romualdo ... e in maniera veloce, ci scuserete, ti diciamo che per noi produrre energia pulita comporta anche consumare energia in modo "pulito". Rimanendo sul tema termico, riducendo gli sprechi aiutandosi con le tecnologie (ad esempio utilizzando valvole termostatiche nei radiatori del nostro impianto ad acqua calda) e con i comportamenti (ad esempio chiusura manuale dei radiatori se si apre la finestra per dare aria alla stanza). Ma i "tatticismi" possono evolversi utilizzando la produzione pulita di energia per progetti tipo: utilizzo dei sensori infrarossi per sentire la presenza delle persone nelle stanze e quindi passare da una bassa temperatura di mantenimento ad una confortevole e viceversa. Abbiamo citato solo due esempi e uno sviluppo da noi perseguiti.
Alcuni straordinari metodi per la produzione di acqua calda sono stati valutati e scartati.
Nel nostro caso l'utilizzo della pompa di calore ha un valore antieconomico in quanto il calore restituito non raggiunge il doppio di quello sottratto dalla sorgente. La sostituzione dei radiatori con i termoconvettori e' stata scartata per due motivi: 1) i nostri locali non sono grandi
2) funzionano egregiamente se hanno sempre a disposizione acqua calda nell'impianto (quando il termostato ambiente ferma la caldaia il termoconvettore non riesce a spegnersi, almeno nella ventola, e continua a mandare nell'ambiente l'aria che via via diventa sempre più fredda.).
Ne stiamo valutando altri e se vi interessa vi daremo news.
Vi dico una cosa che vi fara' ridere: abbiamo 3 figli (7, 5, 4 anni) e mi hanno detto che e' sbagliato riscaldarsi con il Tostapane o con il grill del forno (Stiamo seminando bene?!).
Un salutone a tutti
Ruggero & Jessica

Cari Amici
Ruggero e Jessica non hanno tutti torti nel dire che una doppia conversione sia uno spreco e hanno ragione per la produzione di acqua calda domestica (soprattutto d'estate)  alla quale si potrebbe arrivare con pannelli solari termici (con un costo tra i 3000 e i 6000 euro a seconda della dimensione); però d'inverno questi pannelli fototermici sono insufficienti a garantire una adeguata temperatura all'acqua, che in quella stagione puo' arrivare al max a 37 40 gradi e soprattutto per un numero lmitato di ore (giornate più corte) e di giorni ) e soprattutto la sera dopo le 17 quando si torna a casa e si desidera un maggior tepore.
Quindi sarebbe gioco forza utilizzare una energia integrativa e quale? Gasolio? Metano? GPL? Legna? o l'elettricità pulita che produciamo con il nostro impianto fotovoltaico?  Certamente io non sono un Ecologista a tutti i costi e cerco (egoisticamente se volete) di bilanciare le necessità dell'ambiente (che certamente rispetto) con le mie necessità e possibilità però in questo caso mi sembra che per produrre calore d'inverno sia forse meglio utilizzare l'energia elettrica (nei limiti di quella prodotta dai miei pannelli) che utilizzarne una energia  di altro tipo.
Forse mi si potrà obiettare che quando io consumo l'energia elettrica (ad esempio la sera o in una giornata piovosa) in quel momento preciso non la sto producendo, però la ho prodotta prima o la produrro dopo e quindi in fatto ad emissioni sarei quanto meno alla pari in quanto se è vero che provoco le emissioni quando consumo è pur vero che le ho evitate quando ho prodotto e non consumato.
 
Non so se sbaglio e quindi chiedo a Jessica e Ruggero una eventuale correzione a miei errori.
 
Cordiali saluti
 

Sergio

 

Cari Amici

 
Ci piace ed e' bello come Sergio inizia la sua e-mail ... cari amici ... 
ed e' bello notare la varieta' delle idee e "pensamienti" di tutti noi.
Partiamo da questa situazione: Casa , Riscaldamento , Ambiente.
Come assunto : Casa gia' costruita e Riscaldamento gia' installato, funzionante e a norma di legge.
Le domande che ci faremo sono:
 1)  La casa "respira"? Quale e' la struttura della casa, tipo di muro , vernici , tubature , impianti elettrici?
 2) Cosa possiamo fare per evitare perdite di energie termiche in questa casa indipendentemente dal tipo di impianto?  
 3) l'impianto termico installato e'  efficiente come posizione, capacita' , manutenzione ...?
 4) Quanto e' in "armonia" con l'ambiente? (Per coloro che ritengono che la casa sia anche il loro "biglietto" di presentazione al mondo e non solo un luogo confortevole dove vivere).
 
 Tutti noi abbiamo le nostre case in siti geografici differenti sia per distanza fisica sia per caratteristiche meteorologiche sia ambientali; per non parlare delle strutture ed impianti; per non parlare delle persone.
 
Non abbiamo la risposta per tutti ma abbiamo seguito l'elenco delle domande precedenti.
 
Nel caso di Sergio non pensiamo che commetta un "peccato" mortale utilizzando l'energia elettrica per il periodo invernale in modalita' riscaldamento.
Ricordiamo che in natura le specie si evolvono adattandosi all'ambiente ... pero' migliorando le proprie componenti.
 
Per noi non e' semplicemente virtuoso andare a Siracusa passando da Milano ma partendo da Bari ... 
 
Non siamo ambientalisti o ecologisti estremi e' solo adottare un metodo e luogo di coerenza.
 
Cordialita'
Ruggero e Jessica  

 

COSTO
Il costo dell'impianto di norma non è comparabile fra due case diverse e  in diversi posti, l'unica sarebbe di avere un paio di preventivi (stando attenti comunque ai materiali che vengono impiegati); per quanto mi riguarda ho aderito al gruppo di Jacopo Fo' fidandomi delle loro scelte (nelle more comunque mi sono fatto fare un preventivo da EnelSi che oltre a non darmi fiducia costava anche più caro).  Inoltre il costo è legato anche alla potenza, più è piccolo e più il costo a Kw è maggiore (incidenza dei costi fissi e delle spese di montaggio). Considera inoltre che EnelSi mi aveva chiesto 7.000 € a Kw più iva per un impianto da 6 Kw.
 
IMPIANTO SOTTODIMENSIONATO
non capisco perchè sia conveniente fare un impianto sottodimensionato. Io ho fatto esattamente il contrario, attualmente consumo circa 3,200 Kw/anno e ho dimensionato l'impianto per una produzione di circa 7.500 Kw/anno proprio per sostituire/affiancare al riscalmento a Gpl un impianto di condizionamento con pompa di calore (visto che l'energia elettrica non la pagherò).
 
CONTRIBUTO STATALE
Il contributo statale per il fotovoltaico non è a copertura dell'investimento fatto ma viene erogato per 20 anni ed è in funzione dell'energia prodotta dall'impianto (a prescindere da quanta ne consumerai)  questo contributo è variabile a seconda della potenza dell'impianto e del tipo di istallazione ed è tra i 0,38 € ai 0,49 € per ogni Kw prodotto. Ad esempio nel mio caso con una produzione di circa 7.500 Kw annui e con l'impianto semiintegrato dovrei ricevere un contributo di 3.150 € l'anno. Oltre al contributo ci sarà il risparmio dovuto al non addebito dall'enel dell'energia consumata , naturalmente fino a quanta ne hai prodotta. Per l'energia non consumata ci sono 3 anni di tempo per consumarla altrimenti la perdi:
 
PAGAMENTO DIRETTO
Se si ha a disposizione la liquidità sufficiente (e si pensa che non se ne avrà bisogno per altre cose) per non accedere ad un finanziamento ritengo che pagare di tasca propria sia più conveniente. Gli interessi che si fanno pagare le banche (6% circa) sono sicuramente maggiori di quanto potrai ricavare investendo la somma.
 
ASSICURAZIONE
La sto cercando anche io e chi ha qualche notizia è pregato di riferirmela.
 
Questo è quello che io so' (se qualcuno ha dell'informazioni in contrasto le faccia sapere anche a me); spero di esserti stato di un minimo di aiuto e fammi avere le tue ulteriori riflessioni
 

Ciao Sergio

 

Carissimi "compagni di viaggio",

 

Vorrei raccontarvi come mi sto regolando.

Ho montato un impianto solare per la produzione di acqua calda con due pannelli ,per un totale di 2 mq., + un boiler da 160 lt, che può, in mancanza di sole, essere alimentato elettricamente. Per un costo di € 2.000. Vi assicuro che, con pieno sole, l'acqua supera di un bel po' i 70°. Questo è detraibile per il 55%, in tre o dieci anni, dall'irpef.

Ho acquistato un impianto fotovoltaico da KW 2,89, con un costo di € 22.000. E' un po' sovradimensionato, rispetto ai miei precedenti consumi, così da permettermi l'installazione di condizionatori e l'alimentazione del boiler, all'occorrenza. Ho aderito al "Conto Energia", per cui ricevo un incentivo governativo di 0,49 a kw prodotto, avendo integrato completamente l'impianto in una veranda, con contratto ventennale. Di tutta la parte burocratica, tranne la DIA, si è occupata la ditta installatrice. E' preferibile un'esposizione a sud. Non avendo fondi, ho chiesto ed ottenuto dalla mia banca l'intero finanziamento, che salderò in 5 anni a circa  € 425/mese. In questi giorni di bel tempo (abito a Nettuno (RM) sto producendo fino a kw 18 al giorno, mentre ne consumo, nei giorni peggiori, circa 7.

Naturalmente, non pago più bolletta enel, anche se hanno provato a farmi versare " per il consumo presunto", e senza considerare il "prodotto presunto", fino a dicembre prossimo, data della prossima lettura del contatore. Comunque è bastata una telefonata all'ufficio tecnico per sistemare tutto.

Per quanto riguarda il riscaldamento, temo che con la sola produzione elettrica non ce la farei ( 246 mq. di casa ), così ho optato per due stufe a pettet, una per piano. A queste, se dovesse essere necessario, si può aggiungere un kit per la produzione di acqua calda sanitaria. Queste sono comodissime in quanto provviste di termostato, timer, manutenzione minima. Sono ecologiche perchè il pellet non è altro che residui di legno ( senza colle o intrugli vari ) compattati e che reimmettono nell'atmosfera solo l'anidride carbonica che ha assorbito la pianta, e che può essere riassorbita da un'altra pianta ancora in vita.

L'unico neo è il costo vivo della stufa, però anche queste ora beneficiano del 55% di sgravio fiscale.

 

                A questo proposito, perchè non fare anche un gruppo di acquisto di stufe a pellet?

 

Se posso essere utile per altre delucidazioni, contattatemi.

Ciao a tutti

Linda

 

Domenico ci scrive pregando di postare la sua mail su questo blog: volentieri! Ecco il suo testo:

La nostra compagna di viaggio Linda di Nettuno (RM) ha “raccontato” la sua esperienza pratica sul come ridurre i costi di gestione per riscaldar acqua ed ambienti in casa. Linda ha installato per produzione acqua calda due pannelli (totale 2 mq) + un boiler da 160 lt che può in mancanza di sole essere alimentato elettricamente al costo di € 2.000 detraibile per il 55% in tre o dieci anni dall'irpef. Per riscaldare casa stufa a pettet il cui costo è detraibile per il 55%.

Devo decidere cosa fare per casa mia ed ho molta confusione in testa, le esperienze degli altri sono utilissime per prendere la decisione più giusta.

Desidererei contattare Linda (abito a Pomezia, pochi KM da Nettuno) per avere informazioni su installatori, costi ed esperienza/grado di soddisfazione relativamente ai pannelli solari-boiler per acqua, e stufa a pellets.

Altre persone hanno da “raccontare ” come si sono regolate?

Grazie e ciao

Domenico

PER DOMENICO DI POMEZIA

 

Mi dispiace che sia passato tanto tempo da quando hai chiesto di contattarmi, ma non mi è stato possibile tornare prima nel blog.

Comunque, se vuoi scrivermi puoi farlo a questo indirizzo [email protected].

Poi, magari, ci possiamo anche incontrare per parlarne meglio.

Ciao,

Linda

Abbiamo richiesto a Terracina (Latina) l'installazione di tre impianti fotovoltaici tramite il gruppo acquisto, risultati dopo un anno e mezzo dal versamento di quasi 2000 euro a Merci Dolci:

-La ditta installatrice ha compilato solo due dei tre progetti richiesti.
(durante il sopralluogo ci consigliava di cercare altre banche.

-Banca Etica dice di non conoscere il gruppo d'acquisto, e comunque le condizioni come ad esempio le garanzie richieste sono altre e molto più gravose (chiedono di garantire COMPLETAMENTE l'acquisto con i nostri redditi.
L'ultima risposta dice che il sig Marco Brambilla della sede di Roma tornera a Maggio del prossimo anno. Sostiene inoltre che la documentazione preparata dal gruppo di acquisto non ha nessuna utilità.

-Merci Dolci nella persona della signora cristina dice che lei non può farci nulla e che i rapporti con Banca etica non riguardano il gruppo di acquisto pannelli fotovoltaici.

Possiamo affermare a questo punto che Alcatraz ci ha bidonato alla grande?

Mario Leonardi Carmen Lambertini

Come è noto, la crusca è un ottimo integratore alimentare. E forse non è proprio il caso di "sparare a zero" con questi toni, facendo affermazioni quanto meno equivoche, quando non anche false.

Cominciamo dall'inizio: ci dispiace che la ditta abbia presentato solo due progetti, vi è stata una serie di intoppi e di comunicazioni un po' confuse e probabilmente non sono riusciti a seguire e capire quali erano le Vostre intenzioni. A un certo punto il problema del reperimento di mezzi economici è divenuto prioritario e quindi abbiamo consigliato di sentire presso le Banche quali erano le possibilità di finanziamento.

Banca Etica - come tutti gli istituti di credito - si muove sulla base di istruttorie che prendono in considerazione reddito e patrimonio del richiedente.

Banca Etica conosce benissimo Merci Dolci, tant'è che nelle mail inviate ai richiedenti si fa riferimento alla documentazione da noi predisposta e inviata ai signori Lambertini e Leonardi.

I signori erano stati avvertiti che la Convenzione con Banca Etica vale per impianti fino ai 10 kWp e che comunque Banca Etica non finanzia impianti destinati alla sola vendita.

Banca Etica non ha richiesto garanzie gravose, se tali non si vogliono considerare la richiesta di apertura di un conto corrente su cui "passino dei soldi" (contributo GSE e, per esempio, lo stipendio).

Maria Cristina di Merci Dolci non ha mai affermato che "i rapporti con Banca etica non riguardano il gruppo di acquisto pannelli fotovoltaici". Ciò su cui il Gruppo non ha evidentemente parola è la valutazione nel merito delle richieste dei clienti. Quando è stato il caso, Merci Dolci è sempre intervenuta per capire se e dove vi erano intoppi non compresi dall'una o dall'altra parte.

Molto correttamente il sig. Stefano ci ha inoltrato la corrispondenza inviata dalla Banca: Banca Etica ha sempre risposto in modo molto gentile, esaustivo, spiegando tutto nei dettagli. Toni e contenuto ci sembrano ineccepibili.

Quanto agli acconti versati, prenderemo contatti in via privata con gli interessati.

La risposta alla domanda che chiude il post è, evidentemente, "NO".

Restiamo come sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Gabriella Canova - Amministratore delegato Merci Dolci srl

Certo la crusca è un ottimo integratore. Prova però ad alimentarti solo con la medesima, a meno che tu non abbia la digestione di un erbivoro non durerai molto. Il senso dell'affermazione era un tantino più cattivello. Ora bando agli scherzi ( uff! che blog conservatore ;-).

Cercherò di commentare puntualmente la garbata risposta onde evitare confusioni, chiedo scusa in anticipo per la forma un po' pedante! (il testo originale del tuo post è riportato tra virgolette)

"Cominciamo dall'inizio: ci dispiace che la ditta abbia presentato solo due progetti, vi è stata una serie di intoppi e di comunicazioni un po' confuse e probabilmente non sono riusciti a seguire e capire quali erano le Vostre intenzioni. "

-Il tecnico della ditta è molto simpatico e preparato, il sopralluogo si è protratto praticamente per tutto il giorno, intervallo con pranzo a base di pesce a pochi metri dal mare (grande location Terracina, devo tornarci più spesso). Purtroppo poi si è davvero dimenticato il progetto per la casa di residenza dei miei, se vogliamo il più utile, spero che non abbia smarrito gli appunti con conseguente eventuale necessità di nuovo sopralluogo, o forse sapeva già come sarebbe andata a finire.-

"A un certo punto il problema del reperimento di mezzi economici è divenuto prioritario e quindi abbiamo consigliato di sentire presso le Banche quali erano le possibilità di finanziamento."

-frase un tantino ambigua, spiegami meglio, Forse Banca etica ha dei "tetti" di spesa e non ve lo ha comunicato?-

"Banca Etica - come tutti gli istituti di credito - si muove sulla base di istruttorie che prendono in considerazione reddito e patrimonio del richiedente."

-ma allora la documentazione preparata in collaborazione con voi non è sufficiente? credo che Jacopo debba ridurre ancora di più questo spazio di discrezionalità bancaria oppure modificare il suo testo di presentazione del gruppo di acquisto riportato sul sito (cosa in buna parte già fatta, almeno rispetto a quando abbiamo presentato le domande a Merci Dolci)-

"Banca Etica conosce benissimo Merci Dolci, tant'è che nelle mail inviate ai richiedenti si fa riferimento alla documentazione da noi predisposta e inviata ai signori Lambertini e Leonardi".

-vi cito la e-mail della sig.ra Maura Isernia per Banca etica "Le confermo che in data 10 maggio abbiamo ricevuto le dichiarazioni dei redditi del Signor Leonardi  e della signora Lambertini unitamente alla lettera di presentazione di Merci Dolci  ma nulla di piu'.
Mi risulta pertanto difficile valutare la situazione senza capire bene cosa ha per oggetto la richiesta".

-Affermazione falsa, Mario ha allegato i progetti predisposti dal tecnico, -

"I signori erano stati avvertiti che la Convenzione con Banca Etica vale per impianti fino ai 10 kWp e che comunque Banca Etica non finanzia impianti destinati alla sola vendita."

-certo, difatti per Mario Leonardi 3 kw (autoconsumo prima casa) e 2 Kw (autoconsumo casetta con orto e pozzo),
per Carmen Lambertini ed il suo stanzone affittato a palestra: la sig.ra Cristina di Merci Dolci si era sentita comunque di proporre un quasi 20 kw visto che non era sufficiente a coprire il consumo annuale, inoltre aveva proposto di intestare l'utenza elettrica alla sig.ra Carmen Lambertini per farle avere il contributo energia. La produzione di elettricità sarebbe stata utilizzata dagli affittuari gratuitamente per non avere alcun problema. Quindi Merci Dolci sapeva benissimo che attualmente l'utenza elettrica è intestata agli affittuari, cosa comunicata da subito a Merci Dolci sin dalla prima e-mail, inoltre, prima di inviarvi i 480 euro relativi a questo progetto ho chiesto personalmente conferma della fattibilità del tutto alla sig.ra Cristina via telefono. Più chiari di così. Dove sarebbe l'impianto destinato alla sola vendita? In ogni caso va bene anche il 10 kw.
Due nomi per tre impianti ed il sottoscritto come intermediario per le comunicazioni via web, non mi pare una situazione così complicata, potete sempre telefonare direttamente agli interessati-

"Banca Etica non ha richiesto garanzie gravose, se tali non si vogliono considerare la richiesta di apertura di un conto corrente su cui "passino dei soldi" (contributo GSE e, per esempio, lo stipendio)."

-Ti cito direttamente la e-mail inviataci da Marco Brambilla per Banca etica
"L'accesso al finanziamento e la possibilità di erogarlo è condizionato alla valutazione della capacità reddituale del richiedente/i + garanti: si valuta, indipendentemente dal contributo in conto energia se il richiedente/i + garanti riesce a sostenere la rata del prestito ( ovvero la somma degli impegni mensili per prestiti rimane entro il 35% del reddito netto mensile documentato)."
che dire.......forse non capiamo bene l'italiano! In ogni caso i miei genitori sono pensionati e non hanno capacità reddituali tali da sopportare tali rate, certo averlo saputo prima di inviare il denaro a Merci Dolci!.

"Maria Cristina di Merci Dolci non ha mai affermato che "i rapporti con Banca etica non riguardano il gruppo di acquisto pannelli fotovoltaici".

-Telefona a Mario (ore pasti) e chiedi chiarimenti in merito.-

"Ciò su cui il Gruppo non ha evidentemente parola è la valutazione nel merito delle richieste dei clienti."

-di nuovo, affermazione che era in aperto contrasto con quanto riportava il testo di Jacopo sul sito e nella documentazione che si deve scaricare dallo stesso ed intestata Merci Dolci-

"Quando è stato il caso, Merci Dolci è sempre intervenuta per capire se e dove vi erano intoppi non compresi dall'una o dall'altra parte."

-Non ancora nel nostro caso purtroppo! Sono sicuro che potete fare di meglio-

"Molto correttamente il sig. Stefano ci ha inoltrato la corrispondenza inviata dalla Banca: Banca Etica ha sempre risposto in modo molto gentile, esaustivo, spiegando tutto nei dettagli. Toni e contenuto ci sembrano ineccepibili."

-vedere la e-mail di Marco Brambilla ( Banca Etica ), "la somma degli impegni mensili per prestiti rimane entro il 35% del reddito netto mensile documentato".

-Ma come non era sufficiente il contributo del Conto Energia come garanzia? certo il tono è molto corretto ma la sostanza dei comportamenti? Questo dato non lo riportate da nessuna parte, è questa l'informazione Cloun?-

"Quanto agli acconti versati, prenderemo contatti in via privata con gli interessati."

-Non capisco se pensate ad una restituzione dei medesimi o se volete proseguire con il curare l'installazione degli impianti fotovoltaici per Mario e Carmen.-

Colgo l'occasione per salutare la sig.ra Gabriella e tutti i soci del gruppo di acquisto, (romani, laziali, e della nazionale ;-)).
Non occorre che mi rispondiate, questa difesa era necessaria per far capire la nostra perfetta buona fede, sarà io che vi invierò un post di ringraziamento una volta risolti i problemi in un modo o nell'altro.

Ciao, a presto.
P.S. : A proposito dei comportamenti di Banca etica ne potremmo dire ancora!