(Qual è l’unico
tesoro che nessuno
vuol tenere per sé?
La conoscenza!)
Vuoi cambiare il mondo o fare solo chiacchiere?
Hai voglia di costruire la prima Comunità Ribelle ATTIVA?
Premessa 1
La vita sarebbe di molto peggiore e complicata se non esistessero al mondo tantissime persone gentili che ti aiutano dandoti informazioni utili.
Questo è uno dei modi più semplici e naturali per essere solidali con gli altri: offrire la nostra esperienza e le nostre conoscenze, condividere con gli altri quello che la vita ci ha insegnato.
La circolazione delle informazioni è la più grande macchina di solidarietà del mondo, condizione indispensabile per la felicità e il progresso.
Non a caso da sempre i malvagi hanno cercato di impedire che le conoscenze circolassero.
Lo strumento più efficace per tenere le donne sottomesse fu non insegnare loro a leggere e scrivere. I Papi vietarono per secoli la lettura del Vangelo a chi non era un prete.
Il potere di Internet, delle informazioni che veicola, sta facendo crescere la democrazia e la libertà nel mondo.
Ma oggi Internet ci permette di moltiplicare la nostra capacità di dare e ricevere informazioni, unendola a nuovi strumenti di relazione e di incontro.
Infatti, anche conoscere persone è sempre stata una fonte di potere. La Massoneria, ad esempio, è un modo per aumentare la propria capacità di contatti “garantiti” da un sistema circolare di referenze. Ma ognuno usa un sistema sostanzialmente massonico quando chiede a un amico del quale si fida di consigliargli un bravo avvocato.
Facebook è una sorta di sistema di generazione di circoli massonici. Ho usato il termine “massonici” ma è brutto. Potremmo usare il termine “gruppi di affinità etica e professionale”… Beh… anche questo nome è brutto. Va beh, spero ci siamo capiti.
Comunque potremmo costruire qualche cosa di molto più efficiente e avanzato di FB…
Premessa 2
L’Italia cambia quando cambiano gli italiani, e gli italiani cambiano modo di pensare quando cambiano il modo di vivere.
Il movimento progressista italiano sta raccogliendo grandi soddisfazioni nella battaglia per cacciare Berlusconi ma non riusciremo a cacciare pure il berlusconismo dalle teste degli italiani (comprese le nostre) se non saremo capaci di creare un diverso modo di condividere la vita. Abbiamo fatto progressi enormi nella controinformazione in rete, abbiamo strumenti straordinari, ma ancora nessuno ha inventato un sistema per creare una VERA COMUNITA’ WEB. Facebook è bello ma non ci basta.
Un nuovo modo di cooperare, condividere, conoscersi, giocare, aumentare il valore del nostro denaro.
In un viaggio con Gabriella abbiamo sviluppato un’idea e vorremmo discuterla e farla crescere insieme ai nostri insigni lettori.
Se socchiudo gli occhi e mi metto a fantasticare mi viene in mente qualche cosa che permetta di dare veramente un contributo al miglioramento del mondo traendone (una volta tanto) gradevoli vantaggi (il martirio è superato).
Penso a nuovi livelli di connessione: mettiamo insieme le nostre risorse e la nostra voglia di trascorrere il tempo in modo sensato, approfittando della meravigliosa occasione che abbiamo di vivere in mezzo a miliardi di meravigliosi esseri umani (ci sono anche gli stronzi, certo, ma quelli simpatici sono comunque tanti…).
Da dove cominciare?
Mai come oggi la conoscenza fa la differenza: il mondo oggi è sempre più complesso, allo stesso prezzo puoi ottenere cure mediche, scuole, prodotti e servizi migliori. Se hai le conoscenze giuste puoi conoscere le persone più interessanti invece di perdere tempo con gli stupidi.
Le conoscenze sono una ricchezza ma sono relativamente pochi quelli che riescono a trasformarle in utilità efficienti per sé e per gli altri.
Allora, innanzi tutto immagino una gioiosa macchina della condivisione basata su un gruppo di SAGGI che offrono informazioni. Una rete di specialisti e appassionati che aiutano gli altri ad orientarsi nella complessità.
Non voglio farla lunga ma spero sia evidente che solo fornendo un minimo di consulenza è possibile migliorare la condizione concreta di molte persone. Sono anni che vedo persone che in modo volontario e gratuito si rendono disponibili ad aiutare gli altri in settori complicati. Ma questo viene fatto in modo casuale ed episodico. Quanto di più potremmo fare se organizzassimo questa attività rendendola un servizio fruibile fuori dai ristretti circuiti delle amicizie individuali: FACCIAMO RETE!
Regalare qualche cosa fa bene.
Regalare informazioni permette anche di conoscere persone. Ma visto che regalare fa bene al sistema immunitario più degli antibiotici, quelli che regalano informazioni non devono essere egoisti e devono permettere anche a chi riceve questo regalo informativo di curarsi il fisico e l’anima regalando qualche cosa. E in effetti possiamo iniziare regalando il superfluo. Siamo la società dello spreco e possiamo liberarci di quel che non ci serve ottenendo il beneficio di fare un regalo a una persona che è stata tanto meravigliosa da regalarti informazioni. E se non hai oggetti da regalare puoi regalare il tuo tempo, quello che sai fare.
La struttura di base del Gioco dei Regali 2.0
Due anni fa proponemmo la prima versione del Gioco dei Regali, che ebbe un certo successo ma via via naufragò per l’avidità di pochi. C’era una lunga lista di regali, ne prendevi uno e ne lasciavi un altro… Io avevo messo, nel cesto dei regali, 10 fine settimana ad Alcatraz per due persone, 10 miei quadri, pacchi di libri, eccetera e anche altri iniziarono a offrire regali di un certo pregio… Poi arrivò una banda di giannizzeri che si prendeva una casa per una settimana in Sardegna, sul mare, e lasciava un cd di foto di quando avevano avuto il morbillo… Rapidamente il gioco si impoverì fino a soffocare…
Credo che per far funzionare una cosa così serva quindi un po’ di regolamentazione…
Allora immagino innanzi tutto un grande catalogo di specialisti (precedentemente valutati da una commissione di Saggi Fondatori e via via “votati” dai partecipanti al gioco, in base alla loro abilità nel dare consigli).
Poi abbiamo un catalogo di tutti i regali disponibili. E c’è una seconda commissione di saggi che giudica la congruità del valore dei regali offerti da chi riceve le informazioni.
Attenzione, non è esattamente un baratto, in quanto ricevi subito le informazioni e solo dopo decidi che regalo offrire, quindi se vuoi fregare il gioco puoi farlo, non c’è un obbligo CONTINGENTE come nel caso di un acquisto con contropartita in natura. Quindi essendo un atto volontario lo possiamo proprio classificare nella categoria dei regali che innescano il meccanismo sociale del RICAMBIARE IL REGALO. E’ la cultura della reciprocità del regalo, non si studia a scuola e non so se ci sono dotte disquisizioni filosofiche ma è così.
Il REGALO è un sistema circolare, ognuno viene festeggiato quando è il suo compleanno ed è considerato ovvio che se una persona non fa mai regali per i compleanni degli altri poi si trova che quando compie gli anni difficilmente lo coprono di regali.
Quindi una soluzione efficiente potrebbe essere che chi dà informazioni riceve in cambio dei Talenti, il denaro della Libera Repubblica di Alcatraz (che esiste, lo abbiamo veramente stampato insieme ai francobolli e ai passaporti), e con questi può comprare i regali lasciati da chi ha ricevuto informazioni.
Lo stesso meccanismo fin qui descritto potrebbe essere applicato ad altri settori…
Ad esempio, potrebbero esserci i COSTRUTTORI DI CONNESSIONI, che si occupano di costruire pagine web di un unico grande portale collettivo che offra tutti i link e i rimandi ragionati a tutto il mondo artistico etico.(1)
NOTA 1
Tanto per dare un’idea dello stato disastroso della situazione da questo punto di vista, basti osservare che non esiste una sola pagina internet che riunisca tutte le risorse della galassia progressista. Non esistono neppure portali che raccolgano tutto almeno di un settore, cioè rendano disponibili i link a tutte le agenzie di viaggio etiche o a tutte le associazioni che si occupano di commercio etico e solidale o il cartellone globale di spettacoli e manifestazioni culturali. Non esiste una connessione tra le migliaia di siti etici e solidali, culturali, artistici.
Siamo un popolo di gente divisa, rissosa, ossessionata dalle microdifferenze, preoccupata per il proprio orto.
Ma creare un simile livello di interconnessione sarebbe solo il primo passo. ANCHE NEL SETTORE DELLE RELAZIONI TRA GRUPPI E ASSOCIAZIONI POSSIAMO REALIZZARE QUALCHE COSA DI MOLTO PIU' GRANDE E NUOVO, CONDIVIDENDO CONNESSIONI E CONOSCENZE!
E ci potrebbero essere anche i VOLONTARI DELL’IMPOSSIBLE, capaci di arrivarti a casa e ripulirtela tutta, oppure diserbarti l’orto.
Persone che desiderano fornire aiuti manuali o comunque che richiedono un contatto diretto… E qui potrebbero venir fuori un gran numero di servizi potenziali...
Ma il meccanismo di gioco deve essere più appassionante se vogliamo divertirci e non solo compiere buone azioni.
Allora potremmo immaginare un terzo comitato, quello dei Saggi Burloni, che passano le notti a bere, mangiare e fare piani geniali per costruire sorprese per i Saggi che così generosamente si dedicano al bene del prossimo oppure per persone che si rivolgono a noi con estrema urgenza di coccole.
Così, anche a seconda della perizia, valenza ed eccellenza che il tal Saggio del Gioco dimostra, essi organizzano sorprese e celebrazioni coinvolgendo altri Saggi e anche semplici Affiliati (cioè coloro che ricevono ad esempio informazioni dai Saggi).
Un’altra attività del Comitato dei Burloni è quella di vivacizzare la vita sociale del gioco organizzando regalie a sorpresa per estrazione, feste, rinfreschi, mostre di pittura e concerti per pentole e piatti.
L’amore è il motore del mondo!
Ma come possiamo immaginare un gioco globale senza metterci l’amore?
Allora possiamo immaginare che le persone che hanno accumulato crediti nella Società del Gioco (quindi hanno avuto referenze positive, quindi sono persone umane) se si trovano a essere single, potranno usufruire dell’aiuto del Comitato Storie d’Amore e Affini, che passa intere notti di luna piena a vagliare i profili dei singoli giocatori immaginando trame amorose. Un servizio di aiuto sentimentale, non un semplice archivio di single inquinato da quelli che raccontano bugie sulle loro qualità. Ancora una volta è l’elemento del rapporto umano con un consulente in carne ed ossa a fare la differenza nel servizio offerto.
Provo a immaginare una struttura tecnica
Per gestire un tale arnese avremo sicuramente bisogno di un portale.
Provo a ipotizzare una struttura.
Fase 1
Pagina iniziale che propone i settori nei quali puoi richiedere una consulenza.
Potrebbe essere strutturato come forum. Suddiviso in aree tematiche (lavoro-salute-arte-benessere-bellezza-bambini-cucina-piante-animali-legge-costruzioni-prodotti e servizi).
Ogni settore ha un Master responsabile del coordinamento che si assicura che tutti quelli che fanno una domanda ricevano una risposta, e dei Saggi esperti di quello specifico settore.
L’area prodotti e servizi potrebbe essere il sito sperimentale che abbiamo già creato ma non lanciato decentemente http://www.nonfartifregare.it/.
Anche qui servirebbero una decina di Saggi che diventino Master di ogni sottocategoria merceologica (in questo sito esiste un’area Recensioni Reparti di Ospedali che potrebbe essere annullata e sostituita con un link a www.pazienti.org che realizza già lo stesso servizio di orientamento nella scelta del reparto dove farsi ricoverare e lo fa meglio di quanto si sia riusciti a far noi…).
Esiste poi un’area del portale nella quale ci sono le pagine personali dei Saggi e dove gli utenti possono dare le loro referenze e giudizi sui servizi ricevuti, creando un sistema di controllo di massa sulla qualità delle consulenze offerte.
Poi dovrebbe esistere un’area riservata ai Saggi dove si trova:
Catalogo Dettagliato delle Competenze.
Catalogo delle competenze e disponibilità dei VOLONTARI DELL’IMPOSSIBLE (lavori pratici e servizi in carne ed ossa).
Catalogo dei Regali disponibili per i Saggi, con relativo Comitato di controllo sulla congruità dei regali offerti in cambio di informazioni e altro.
Conto Bancario in Talenti dove i Saggi accumulano i loro incassi per i servizi offerti.
Il Forum dei Saggi Burloni che organizzano sorprese e eventi.
Comitato Storie d’Amore e Affini.
Un blog gestito dalla Centrale Operativa per raccontare tutto quel che succede e raccogliere e ridistribuire proposte, convenzioni, opportunità eccetera, sponsorizzazioni, ecc.
Collateralmente dovrebbe esistere anche un catalogo delle risorse in rete, servizio parallelo che offre link su tutto quanto interessa il popolo dei progressisti allegri (arte, viaggi, sport, finanza etica, condivisioni, cooperazione, gruppi d’acquisto, ecovillaggi ecc ecc).
L’ideale è che questo gruppo riuscisse poi a collegare tutti questi siti coinvolgendoli in una rete di scambio di banner e di scambio di promozione: www.stradaalternativa.it
Fase 2
Tutto ciò, una volta partito, potrebbe svilupparsi rapidamente offrendo un servizio telefonico gratuito funzionante giorno e notte e un sito web presidiato da una persona che chatta con chi entra nel sito, o ci parla via Skype.
Come si finanzia il gioco
I più prosaici tra i cortesi lettori, osserveranno che queste attività hanno un costo.
Vero.
Ma è anche vero che se parte una cosa così avremmo un sistema con una quantità enorme di pagine viste. Con un po’ di pubblicità se ne potrebbero cavare dollari.
Ci sono diverse linee possibili per finanziare il gioco… Ci potrebbero essere aziende illuminate ed etiche, disposte a offrire prodotti o servizi in regalo (una pubblicità che funziona, crea buon umore e non costa nulla, ad Alcatraz la pratichiamo da anni: dove mangiano 30 persone mangiano anche 35 persone)
E si potremmo usare formule tipo quelle di Groupon, con vendite a prezzi super scontati, oppure offerte promozionali di prodotti da testare.
Per non parlare di convenzioni o carte-sconti che potrebbero fornire alla Centrale Operativa i mezzi economici per finanziare tutto l’ambaradam.
Ulteriori spaventosi sviluppi e un milione di posti di lavoro
Ora immagina che una tale organizzazione esista…
Oltre a essere meraviglioso darebbe anche la possibilità di offrire parallelamente servizi complessi a pagamento basandosi sulla stessa logica di eccellenza e certificazione: avvocati, commercialisti, notai, massaggiatori, artigiani, eccetera eccetera…
Su un’idea di questo tipo stiamo pensandoci da tempo: anche questa struttura non esiste oggi e se esistesse semplificherebbe la vita a tutti…
Avevamo soprannominato il progetto Mamma Service.
La domanda finale è: ti interessa far parte dei 72 Saggi Fondatori necessari a dar vita al primo step del gioco? Innanzi tutto dobbiamo discuterne un po’ (usa solo lo spazio dei commenti a questa news).
Poi dovremo incontrarci, dal 4 al 10 luglio, alla festa del compleanno di Alcatraz.
Poi c'è da fare il programma, creare il forum, ecc ecc. I problemi sono molti e le questioni tecniche importanti per chi come noi non ha ancora vinto la lotteria. Ma ci possiamo provare.
E poi si inizia a giocare!
Ok, mi fermo qui, per fare un abbozzo dell’idea mi pare sufficiente.
Commenti
Progetto geniale, visionario, impossibile... e dunque ci sto!
Caro Jacopo,
ho letto con attenzione la tua proposta di Macchina della Solidarietà. Bello! Mi piace! Per diversi motivi...
a) Ti seguo da molto tempo, con grande stima, e ti ho visto realizzare cose che sembravano impossibili. E questo mi piace...
b) So che sei un pazzerellone, ma sento anche che sei davvero in ascolto delle persone, e che cerchi davvero di realizzare qualcosa di buono per loro. E questo mi piace...
c) Ho sperimentato sulla mia pelle che aiutare le persone, con passione, mettendo a loro disposizione le proprie competenze, è bello e fa bene all'umore. E questo mi piace...
d) Ci sono un po' di cose che so fare, alcune molto bene, altre benino, altre così così, e renderle disponibili ad un gruppo di persone, anche sconosciute, anche al di fuori della solita cerchia di amici mi farebbe stare bene. E questo mi piace...
e) Questo progetto è agli inizi, ancora probabilmente da sgrossare, forse la sua versione finale sarà diversa da come qui immaginata, o forse no, ma mi sembra in sintonia perfetta con un onda di voglia di nuovo, di partecipazione, di cambiamento della gente. E questo mi piace...
f) È da tanto tempo che vorrei venire a farvi visita ad Alcatraz, e ho visto che c'è una festa di compleanno ad Alcatraz. E questo mi piace...
Che dire di più? Quando iniziamo?
Marco.
Bene! Collaboriamo!
Grazie per la tua stima... Veramente... Sicuramente si tratta di un progetto da modificare, rimasticare e digerire... Sono conscio delle difficoltà e tutto dipenderà dalla capacità di SEMPLIFICARE... Generalmente le idee devono essere pensate per un po' perchè diventino veramente aereodinamiche. Ti incontrerò con molto piacere. Un abbraccio
e se partissi da una cosa più semplice
Sei un grande ed hai il dono di umiltà.
Ma se partissi da una cosa più semplice, che in malo modo e con arroganza, avevo già accennato in un altro post.
I saggi incominciano a selezionare le informazioni ed i siti che ci sono già e ne danno una recensione, in base alle categorie che hai abbozzato e che via via si aggiungeranno. Già questo sarebbe un lavoro non da poco.
In questo modo i saggi "imparano" cosa è già stato fatto e migliorano il prodotto-servizio che si andrà a realizzare.
E' anche un modo per verificare i saggi (prima che lo facciano i "clienti" !!!
Le meta informazioni funzionano bene anche per l'indicizzazione del sito che intanto scala i motori di ricerca.
Il meccanismo di essere, in qualche modo pagati, è fondamentale per ottenere una continuità. Un professionista non può permettersi di regalare informazioni in modo continuativo, ma solo a spot.
Credo che un libero professionista, se si deve prendere un impegno serio per uno o più anni deve essere certo di poter sopravvivere e avere un ritorno anche in parte in regali, ma pur sempre con una base finanziaria.
Per cui il sottolineare e definire il meccanismo finanziario che tiene in piedi il progetto è fondamentale.
Non so in che modo, ma mi piacerebbe partecipare a questa avventura.
Un caro saluto.
PS: Grazie. Mi stai insegnando ad essere migliore
Grazie per le tue parole...
Sicuramente hai ragione sul fatto che bisogna partire per gradi... E in effetti nel frattempo è nata l'idea di fare un primo test creando una comunity più semplice da gestire, ma pensata con lo stesso respiro... L'idea sarebbe di lanciare entro il 4 luglio un portale che raduni amanti del ridere, artisti comici, organizzatori di happening e flash mob... E dal 4 al 10 organizzare un web corteo... Ma qui le idee frullano ala velocità della luce... Comunque anche la tua proposta intermedia mi piace... dovremo progettare vari passaggi intermedi e la linea da te proposta mi sembra possa funzionare anche come criterio generale...
l'idea mi incuriosisce
avrei bisogno di esempi per capire meglio . l'idea però mi piace. Da tempo seguo il tuo blog e le tue riflessioni. Da parte mia faccio l'illustratore. il disegnatore di fumetti oltre che l'insegnante. Mi piace muovermi tra narrazione, arte e gioco. Può servire? Verrei alla festa di Alcatraz ma quasi sicuramente in quel periodo non potrò. In compenso potrei fare un salto in agosto in concomitanza con il convegno CEM(Centro di Educazione alla Mondialità di Brescia) che si tiene a Trevi dal 20 al 24 agosto. Come si gioca?
Ti aspetto quando puoi...
Son sempre qua. Ma per sicurezza telefona prima allo 0759229911, Alcatraz, Giuliana e Claudia hanno la mia agenda...
Incubatore
Caro Jacopo,
ti scrivo con grande rispetto per le tue idee e ti ringrazio per i tuoi consigli e opinioni che dai a tutti con amore.
Questa tua nuova idea è molto bella. Come dici anche tu c'è un problema di sostenibilità economica. I soldi non sono tutto però se c'è molto lavoro da fare e non ci sono soldi dopo un po' i progetti si possono squagliare in nulla, purtroppo!!
Io a Bologna sto realizzando una idea che ha qualche punto di somiglianza e possiamo contaminarci a vicenda:
Sto avviando un incubatore di impresa sociale, cioè un luogo fisico dove ospitiamo alcuni tipi di imprese, con un basso affitto (tipo coworking) e servizi comuni (amministrazione, marketing, ufficio stampa, sicurezza sul lavoro,...) e dalle 18 alle 23 circolo ricreativo per soci e clienti.
Tra queste imprese sociali ci sarà quella che fa MammaService e tante altre.
Alcatraz può fare l'incubatore e anche i servizi condivisi.
Io ci posso mettere fin da subito un mio impegno gratis: 1 giornata di formazione su come fare impresa sociale e su come avviare un incubatore.
Molto gradita la tua opinione, sia sull'idea in sé sia su come la vedi in relazione alla tua idea.
Molti cari saluti
Massimo
Molto bello.
E in linea di principio sono d'accordo. Resta il difficile conto di decidere come. se vieni a Alcatraz o ti skipcolleghi per il 4-10 luglio ne parlammo senp passa quando vuoi...
vengo anch'io!!!
ci sto anch'io, sono un programmatore e posso dare una mano per la costruzione del portale, spero di potere essere ad alcatraz tra il 4 e il 10 luglio, ma non ne sono sicuro, in ogni caso hai la mia mail nel mio profilo, usala per contattarmi quando vuoi.
L'economia del regalo esiste!
L'economia del regalo esiste!
O meglio! è esistita in un passato neanche troppo remoto, solo antico!
Jacopo si domanda se ci sono elaborazioni teoriche sulla sua idea.
Cari internettari digitate MAUSS nel vostro motore di ricerca e se siete pazienti/curiosi e leggete con attenzione scoprirete molte cose.
Vi preavviso che i filoni sono due, ma in realtà uniti.
Uno è il cognome di un filosofo, antropologo ed economista francese.
L'altro è un acronimo che qualcuno ha voluto a lui dedicare e sta per
Movimento Anti Utilitarista nelle Scienze Sociali, che ovviamente attinge alle sue elaborazioni.
Lo sunto de li sunti è questo: prima dell'economia dello scambio è esistita l'economia del regalo che legava tra loro gli individui in modo molto più forte che l'economia dello scambio.
E questo regalo che vi faccio sta a simboleggiare la mia adesione al progetto.
Quali sono le mie competenze? Diciamo divagatore tuttologo (per modestia),ma posso dare consigli veramente utili, anche se l'utilitarismo non è ciò che cerco nella vita.
Baci
Aldo
economia del dono
ciao jacopo, caro aldo, so che è lunga, in effetti è la poesia più prosaica e più lunga del secondo libro che ho scritto, ma una cosa che mi riesce bene è riflettere sugli immaginari di futuri mondi possibili dove l'uomo vive in pace e amore,così rifletto su quest'economia dal '99, quando ho studiato Mauss per la prima volta proprio leggendo il "saggio sul dono", e sin da subito ho pensato: ma è geniale se viene compresa da tutti! e la sua legge è semplicissima. io credo in un dio universale e quindi è scritta in modo un poco profetico. un'ultima cosa...questa poesia esprime il lato economico del sogno del mondo che mi piacerebbe vivere, niente più, spero solo possa far sognare anche chi leggerà ed arriverà fino in fondo...
:-))))
un abbraccio,
nino
ps: sentito silvio che adesso dice che vuole puntare sulle rinnovabili? ;-D
Economia del dono
Marcel Mauss fu il primo qui da noi,
a sistematizzare in un saggio,
ciò che è stata la prima economia del mondo
e che tutt’ora è diffusa in gran parte di esso,
in alcuni casi come principale forma economica
e in altri persino, anche se rari, come unica.
Non è di certo nessuna forma di economia monetaria
vecchia, vecchissima realtà, già alla nascita,
che ha schiacciato l’Uomo con l’illusione di esser il progresso
per il piacere solo materiale di pochi uomini.
Non è nemmeno il baratto, che,
benché sia decisamente più evoluto della moneta,
dà comunque un valore all’oggetto e non al lavoro,
per cui una Porsche vale milioni di mele.
No! Niente di tutto questo!
L’economia del Regno è l’economia del dono,
che ha un’unica semplice, ma geniale, legge:
dono il mio tempo lavorativo e metto sul mercato il prodotto delle mie fatiche gratuitamente,
siccome ciascuno fa lo stesso, inevitabilmente ricevo,
questo mi euforizza a tal punto che la volta successiva dono un poco di più;
praticamente il contadino si tiene alcune mele per il suo fabbisogno e regala le altre
al fruttivendolo che se ne tiene a sua volta un poco per sé e regala il resto
all’operaio che costruisce macchine che ovviamente ricambia con la sua merce
sia il contadino che il fruttivendolo.
Utopia?
A parte che in TV una volta ho visto un prete, missionario in una favelas del Perù,
che diceva che l’utopia in Sud America significa speranza,
vorrei che voi rifletteste sulla possibilità di vivere
in un mondo globale dove tutto è gratuito e,
poiché tutti possono avere tutto,
la fame e la sete scompaiono in virtù del diritto alla vita dignitosa, che in questo mondo regna sovrano;
la disoccupazione non esiste più, ché tutti hanno da donare qualcosa;
la lotta di classe scompare, dato che nasce solo dal desiderio di chi non ha di avere;
la scusante di oggi, per cui se non ci sono soldi non si può lavorare, non c’è più.
Di fatto, pensateci, se tutto è gratis
e c’è da mettere in sesto il territorio non si aspettano i finanziamenti,
lo si fa subito e basta,
in cambio gli architetti, i geometri, i muratori avranno la loro Bugatti all’idrogeno
autolimitata dal satellite e dotata di radar,
per cui potrà correre solo in pista e nel resto delle strade rispetterà i limiti,
e le mele biologiche derivate dalla permacoltura sempre, ogni Santissimo Giorno della loro stagione.
Non solo, essendo tutto gratuito,
le migrazioni di qualsiasi genere scompariranno,
così resteranno solo tre tipi di spostamento sia di merci che di uomini:
il primo sarà dei pochi beni che non si possono produrre e ricavare a livello locale,
ciò vuol dire che la fabbrica di Rolls Royce sarà in ogni regione,
il paradosso è che non essendoci più brevetti, che servono solo per far soldi,
il bene “nuovo”, che sia un’automobile o la cura per il cancro,
è subito riproducibile e quindi diventa così universale:
precisamente appariranno in ogni paese,
piccoli ospedali, che avranno tutto il necessaire per riprodurre tali cure
e piccole fabbrichette, poco più che officine, dove lavoreranno
i meccanici, i carrozzieri, gli informatici, gli ingegneri meccanici,
dove si costruiranno macchine a mano e per il fabbisogno della comunità,
dove rinasceranno le mitiche automobili degli inizi secolo scorso, se qualcuno le vorrà ancora
ovviamente costruite con tutte le conquiste della tecnologia di oggi;
ci sarà poi il grosso degli spostamenti rimanenti,
che sarà quello per le vacanze, sarà l’esplosione del turismo,
e ogni sito archeologico, per esempio, sarà completamente intatto e pieno di gente,
perché archeologi, storici, conservatori dei beni culturali, guide e operai
potranno finalmente lavorare senza temere di non mangiare;
ma la vera stranezza di questa economia è l’ultimo spostamento,
che ricorda quello attuale della migrazione nelle sue motivazioni:
il bisogno di star bene.
Quindi non stupitevi se nel Regno ex-broker votati ai soldi,
che, quando lo erano,
frustrati hanno sempre segretamente sognato di aprire un bar ai caraibi
tanto per passare il tempo
una volta raggiunta la sicurezza economica,
e per far questo hanno scatenato anche guerre,
che migreranno a vivere là, a fare la loro vita finalmente felici e senza più bisogno di far e farsi male:
esisteranno in pratica aborigeni, che nati nella loro tribù,
si trasferiranno a lavorare a New York e che andranno in giro con il bell’orologio d’oro al polso e
newyorchesi, nati ad un passo da Wall Street,
che se ne andranno a mangiare succulenti larve degli alberi e a ballare davanti al fuoco
nel deserto australiano.
Ovviamente le banche non servono più,
così come la finanza e le tasse,
la borsa sarà solo un posto dove si calcolano le domande di un certo bene
e l’unico compito del settore produttivo è per l’appunto raggiungere un’offerta pari alla domanda.
Un mondo del genere ha un andamento bulimico all’inizio,
con una crescita immensa, dato che bisogna soddisfare una domanda enorme,
considerando che proviene da una realtà in cui l’80% della popolazione
può attingere solo al 20% delle risorse,
20% che comunque è suddiviso con inumana disparità
(teniamo conto che attualmente
le 500 persone più ricche del pianeta hanno una ricchezza pari al Pil svizzero),
il che significa che ci sarà una tale offerta di lavoro che forse dovremo
per forza
far lavorare tutti,
perché non solo c’è da garantire un frigorifero ecocompatibile in ogni casa del mondo
che adesso non ha nemmeno l’energia elettrica,
ma c’è da convertire in ecocompatibile tutto il resto del mondo che il frigorifero già ce l’ha!
Tuttavia questa crescita raggiunge un piano di mantenimento,
una volta che il bene-essere materiale è stato raggiunto da tutti.
Ognuno quindi è proprietario di beni, tale economia difatti è l’esaltazione della proprietà privata
poiché tutti hanno e il bello è che tutti possono, se lo vogliono, essere ricchi sobriamente.
Tutto ciò è possibile perché la parola SOBRIETA’ in tale sistema
significa che tutti hanno compreso che i beni replicabili li possono avere,
ma non c’è la necessità di cambiarli sempre, per cui quando l’operaio
regala la Ferrari al contadino,
sa che la prossima gliela regalerà tra minimo dieci anni
e in cambio avrà ogni giorno una mela,
mentre per i beni scarsi c’è la condivisione,
per cui la piccola barca si usa solo quando se ne ha bisogno e il resto del tempo la si presta
e la grande villa in montagna si coabita con gli amici.
La storia ci insegna che gli scambi commerciali sono iniziati
come doni all’interno di piccoli gruppi,
gli animali sociali fanno lo stesso
e tutta la natura è un dono frutto del lavoro del soggetto
(il leone caccia la preda che gli viene poi donata, non la compra di certo con i soldi).
La vita stessa è un dono e l’umanità è sufficientemente evoluta
per poter fare un accordo globale in piena coscienza e
accettare di annullare qualsiasi transazione monetaria a favore del dono,
ché è assurdo che oggi si possa persino morire se non si hanno i soldi.
Sento manager affermare che è nella competizione che si diventa ricchi e produttivi:
errato, totalmente fallimentare, misero sistema, infatti, è quello che risponde a tale legge,
giacché c’è un primo e poi tanti ultimi spalmati sulla piramide sociale
che saranno sempre dei frustrati.
No! Il sistema del Regno prevede che tutti siano primi e cooperino
per il benessere personale e collettivo senza privilegiare né il primo né il secondo,
bensì soddisfacendoli entrambi contemporaneamente,
e l’unica economia che può realizzare ciò è proprio quella del dono.
Inoltre c’è il discorso spirituale,
infatti dobbiamo considerare che proprio perché l’oggetto donato
è il risultato del nostro lavoro, quindi della nostra energia,
noi trasferiamo tale energia nell’oggetto,
il che è come dire che trasferiamo il nostro Spirito nell’oggetto,
che a questo punto diventa anch’esso un soggetto, quindi degno d’essere considerato sacro,
che con tale virtù viene donato, ecco perché quando lo riceviamo
saremo sempre grati di questo regalo e ci sentiremo in dovere,
che è onere, quindi lavoro, più piacere, quindi euforia per i doni ricevuti e che riceveremo,
di ricambiare.
Ma soprattutto c’è l’aspetto affettivo,
solo quando si riceve un dono riconosciuto tale
si prova gioia:
perché frutto del lavoro dovuto alla società,
perché frutto dell’impegno che ci appassiona,
perché frutto della creatività geniale delle infinite potenzialità di ogni animo umano,
perché frutto della libertà finalmente riconquistata,
perché frutto del Regno finalmente vissuto da tutte le donne e gli uomini,
che hanno imparato a vivere in sorellanza e fratellanza,
perché frutto sinceramente sentito dal cuore di ciascun essere umano,
perché frutto della relazione sana che si basa sull’ama tutto ciò che ti circonda come te stesso,
perché frutto dell’Eccellenza Umana che si migliora sempre,
ché il mito della perfezione è la vera utopia,
ciò che è veramente gradito a Dio è la passione di una vita intera
vissuta sulla via della perfettibilità, che non prevede una misera meta irraggiungibile,
bensì la gioia di riconoscere i propri errori, le proprie debolezze, i propri vizi
come non uno stato eterno, ma come una risorsa per migliorarsi sempre,
cosicché tutti possano crescere fino all’ultimo giorno della propria vita,
con la stessa voglia del primo.
03/12/2010
La società del gioco
Va bene Jacopo ci sto. Io mi occupo da oltre 15 anni di energia rinnovabile. In questi anni ho potuto sperimentare che vi e' da parte di chi propone tali energie una approccio alle soluzioni troppo legate ai prodotti da essi trattati . Penso invece che si debba avere una visione Piu ampia ed integrata, e che nella proposta si sappia guardare a tutte le soluzioni in campo che le varie tecnologie per l'utilizzo di fonti rinnovabili ci offrono con uno sguardo libero dai propri interessi e' in questo senso che mi propongo, tral'altro vivendo in Sardegna mi pongo in questo senso anche geograficamente essendo lontano. Volevo inoltre complimentarmi con te per la corretta e semplificata informazione che stai dando sui temi del risparmio energetico in particolare sui sistemi integrati centralizzati e contabilizzati, che aiuta ad evitare la tendenza a concepire gli impianti in maniera autonoma. Spero tanto di potermi fare il regalo di venire ad Alcatraz. Se non dovessi essere utile in tal senso mi propongo per regalare Poesie su misura.
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Ti invito a Alcatraz, telefona prima per sapere se ci sono 0759229911 ciao e auguri
mi interessa!
Ciao! Non sono mai stata ad Alcatraz, ma ti seguo da tempo. trovo i tuoi siti/blog un po' farraginosi, con tante cose che mi interessano e che mi portano di volta in volta a saltare senza troppo approfondire, ma questo progetto prende in pieno le mie convinzioni in materia di presente e futuro e mi piacerebbe farne parte.
cosa so fare?
- so risolvere problemi, so organizzare, so gestire, vedo/faccio spesso le cose prima di altri, ho un sacco di idee!
ci sono dei settori in cui ho più competenze e conoscenze (viaggi, cultura e spettacolo, comunicazione, accoglienza) ma sono una curiosa e sono molto versatile quindi...
posso venire ad Alcatraz venerdì pomeriggio e ripartire domenica (al momento ho un lavoro stabile che richiede la mia presenza a Roma ma che mi lascia parecchio tempo per eventuale lavoro al pc)
qual è il passo n°2?
Vieni a Alcatraz
Telefona prima per sapere se ci sono. 0759229911. A presto, auguri
Costruttori Rinnovabili
Caro Jacopo
Io mi occupo di Energie Rinnovabili e da un po’ di tempo faccio parte di un gruppo chiamato “Costruttori Rinnovabili” che ha come fondatore Fabrizio Borriello.
“Costruttori Rinnovabili” è composto da volontari appassionati, che vogliono imparare nella pratica a sfruttare le fonti di energia rinnovabile presenti nel nostro ambiente. Attingendo all'intelligenza collettiva, da quella antichissima come la teoria degli specchi ustori di Archimede, a quella attualmente condivisa in Rete. Una caratteristica imprescindibile di questa attività è l'utilizzo di materiali semplici, per la gran parte reperibili in un comune negozio di ferramenta.
Una seconda fase del progetto prevede che, una volta che il gruppo dei Costruttori sarà diventato sufficientemente numeroso, si costituisca un GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE, attraverso cui potremo acquistare a basso costo le parti che comporranno il sistema integrato per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Nel frattempo, i componenti del gruppo avranno imparato a costruire, ognuno si adopererà per fornire la manodopera necessaria all'assemblaggio e all'installazione degli impianti.
Tutti i suoi progetti li puoi trovare all’indirizzo
http://www.facebook.com/group.php?gid=120729561275596
ed all’indirizzo web
http://costruttoririnnovabili.wordpress.com
http://www.youtube.com/watch?v=7EVG1PQZzng
http://www.youtube.com/watch?v=SAavK3yYnVc
http://www.youtube.com/watch?v=dws3NO0NvzY
Io, Fabrizio e tutti i sostenitori di “Costruttori Rinnovabili” saremmo molto lieti di poter portare il nostro ambizioso progetto all’interno di Alcatraz.
Un forte abbraccio
Nicoletta
Intervista Fabrizio Borrello:“Comuni cittadini che vogliono imparare ed applicare nella pratica il metodo per sfruttare le abbondanti fonti di energia rinnovabile del nostro Paese, divenendo così indipendenti dalla fornitura di acqua, metano ed energia elettrica” così si definiscono su Facebook e il loro modo di essere e di presentarsi non smentisce, anzi conferma la disponibilità ad allargare le proprie esperienze a chiunque lo voglia; l’obiettivo dichiarato è di giungere a creare gruppi di acquisto solidali per reperire il materiale necessario alla realizzazione di impianti civili ad uso privato: un sistema domestico integrato per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili direttamente nelle nostre case. Lo stand aperto dal 19 al 22 agosto a Catona di Reggio Calabria, uno dei pezzi forti di Ecomusia, è un via vai di persone affamate di sapere sull’argomento, giovani e meno giovani, tutti attenti alle spiegazioni dei “comuni cittadini” (dicono loro, ma in realtà si tratta di gente che conosce approfonditamente la materia, anche su aspetti poco conosciuti perché volutamente occultati dalla “grande scienza”). Tra i progetti esposti spiccano la “Parabola Termodinamica”, utilizzata per ricavare energia dal calore solare sfruttando il principio degli specchi ustori di Archimede, ed “Eolone”, un apparecchio dalla forma originale, atto a ricavare il moto dall’energia eolica e trasformarlo in energia elettrica. A questi progetti per la produzione di energia elettrica si aggancia un altro obiettivo: quello di fornire alla popolazione Eritrea un impianto per la produzione di acqua potabile ricavata dall’aria. Può sembrare una bufala, ma in realtà l’ “acqualizzatore” esiste già e lo hanno realizzato i “comuni cittadini” dei Costruttori Rinnovabili. Sfrutta un fenomeno conosciuto, quello della condensa che si crea dal funzionamento dei condizionatori d’aria, ma lo ottimizza facendo diventare la produzione di condensa l’effetto primario del processo. Tramite un vecchio climatizzatore industriale opportunamente modificato, i Costruttori Rinnovabili sono riusciti ad ottenere, con una percentuale di umidità dell’aria del 50%, 20 litri di acqua potabile l’ora. In un paese come l’Eritrea, con un alto tasso di umidità (anche il 100%), la produzione di acqua è potenzialmente anche maggiore.In autunno Fabrizio Borrello effettuerà un sopralluogo in Eritrea per l’individuazione del sito, a cui seguirà l’installazione dell’apparecchio; il Governo Eritreo tramite l’Ambasciatore in Italia S.E. Zemede Teclè ha espresso apprezzamento per l’impegno e fiducia nell’esito del progetto. Sia i progetti di cui ho parlato che l’attività dei Costruttori Rinnovabili non si esauriscono certo nella mia descrizione, sono ben più complessi.
Molto interessante.
Certamente potremmo trovare il modo di collaborare. Vi invito a Alcatraz per parlarne oppure telefonami 0759229911. Auguri e ciao
riciclo e ampliamento soluzioni pre esistenti
ciaoo, uno strumento incredibile cé´giä', andrebbe ampliato e tradotto in piu´lingue, e pubblicizzato. www.ecobasa.org , date un occhiata´..
``eocbasa is a directory of sustainable communities and ecovillages, already established or under construction, that can accomodate, teach, and employ people looking for these opportunities.
Ecobasa supplies the ressources for comunication, cooperation and financing to co-create planning groups for eco-sustainable villages, communities, projects, organizations and events working towards sustainability. There is the ``alternative ways of living wiki`` giving you the knowledge you need to lead an indipendent , alternative life. ``
Torte,shakespeare e tanto altro...
Ciao Jacopo!
E' un pò che seguo questo blog, e devo dire che da quendo lo faccio mi sento più rincuorata per ciò che riguarda le sorti del mondo e dell'umanità tutta...
Grande idea il nuovo sistema dei regali,trovo non si possa prescindere dal naturalissimo sentimento di amore verso l'altro per migliorare l'universo, almeno fino a Saturno.
Tra l'altro,da queste parti,in alcuni sperdutissimi paesini del sud, fino a qualche decennnio fa esisteva un sistema di liberi doni molto simile a quello ideato da te...
Dunque,dovrei essere quantomeno geneticamente portata a farlo.
Tornando un momentino seri, mi occupo spesso di teatro,e posso offrire consulenze per quanto riguarda parecchi dei suoi aspetti,o contatti vari.
Poi sono vicina a diverse associazioni che si occupano di rendere la vita meno difficile a immigrati e a senzatetto, se potesse servire.
Faccio delle torte che a detta di chi le mangia son molto buone, e potrebbero essere un altro bel dono.
Faccio doposcuola ai bimbi delle elementari, e mi piace un mondo.
Purtroppo essere ad Alcatraz in questo periodo è un pò complicato, causa università e problemini vari,quindi srebbe complicto unirmi ai fondatori...vi auguro di avere un incontro il più possibile bello e utile.
Ciò non toglie che prima o poi verrò a trovarvi....una domanda Jacopo,saranno un problema i pasti visto che sono vegetariana?
comunità: cum munus
è verissimo questa tradizione si è persa (si sta perdendo) in quest'era del pil.
il professor pallante, analizzando lucidamente l'abitudine delle società di donare "il di piu" e la conseguenza di ricambiare con un dono piu cospicuo, fa risalire la formazione delle comunità proprio a questa pratica. infatti il termine comunità deriverebbe da "cum munus" ovvero con un dono.
è palese che questa abitudine a scambiarsi doni ha la conseguenza di stringere i rapporti fra le persone e di portarle a collaborare con beneficio.
ortopedico presente!
salve a tutti, questa idea mi piace molto. faccio l'ortopedico e traumatologo, se può servire metto volentieri a disposizione la mia consulenza per chi ne abbia bisogno. quindi mettetemi pure nel novero dei volontari.
la prossima settimana vado a vedere un po di cose interessanti in giro per il centro italia, se sono in zona passo a vedere anche il vostro ecovillaggio. se qualcuno dei presenti malauguratamente avrà bisogno iniziamo a inaugurare la buna pratica.
link interessante
ciao jacopo, ciao a tutti...aprendo la mia pagina faccialibro ho trovato sto link molto interessante...è bello che anche gli dei indiani consiglino all'uomo l'economia del dono...:-D
"La terra parlò un tempo all’eroe solare rama, figlio di Jamadagni, e quando egli udì il suo canto, la donò tutta intera allo stesso rsi Kacyapa, essa diceva nel suo linguaggio antico: Ricevimi Dammi Donandomi mi otterrai di nuovo"
http://www.ilcambiamento.it/moneta/dono_principio_scambio_filosofia_indi...
un abbraccio, nino
Io ci sono:)
Ma come potrebbe la mia competenza tornare utile?
Qui la mia attività: www.tiandihe.org
Ho molto apprezzato il tuoi lavori sulle arti marziali (di tanti anni fa... il Karamè) ma in questo progetto faccio fatica a vedermi inserito, al massimo come regalo potrei proporre lezioni di Taiji, di difesa personale per solo donne o qualcosa di più inquietante come la difesa da coltello, visto che per difendersi bisogna prima saperlo usare bene!
Il resto è materia troppo specialistica e di settore... però se può interessare il ventaglio nelle arti marziali cinesi...