La bella favola di Corchiano

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C'era una volta una tranquilla comunita' di 4.000 abitanti. Un giorno arrivo' Bengasi Battisti, il suo carisma conquisto' tutti e fu subito eletto sindaco e amministratore.
Da quel giorno nulla fu piu' uguale.
I vigili ricevettero l'ordine di girare in bicicletta per inquinare meno mentre gli scuolabus vennero alimentati con biodiesel prodotto dall'olio di frittura usato.
La nuova moneta coniata dall'amministrazione e chiamata Ecoeuro, permetteva al popolo di acquistare prodotti sfusi e a km zero, risparmiando tempo, denaro e rifiuti.
La raccolta porta a porta della spazzatura fece balzare la percentuale di raccolta differenziata e riciclo all'85%.
1.500 famiglie adottarono una compostiera domestica mentre il Comune ne creo' una piu' grande per il resto della cittadinanza. Il compost ricavato alimentava gli orti urbani.
La fontanella pubblica che erogava l'acqua del sindaco permise di risparmiare 200.000 bottigliette in plastica all'anno.
Venne fondata la “Banca del racconto”, una specie di circolo di lettori che teneva in vita la narrativa locale.
Il Comune si doto' di uffici per promuovere le energie rinnovabili e di un nuovo regolamento edilizio che premiava l'efficienza energetica e il basso impatto ambientale.
La leggenda narra che questo posto dove tutti vivono felici, contenti ed ecologici esista ancora, provincia di Viterbo, seconda stella a destra.
(Fonte: marcoboschini.it)


Commenti

Ma di che film si tratta?
O di quale citta svizzera si sta parlando?
Ammesso che anche in svizzera ci siano paesi come quello da lei descritto.
l’unica cosa degna di nota è questa fantomatica BANCA DEL RACCONTO, che ha quanto leggo dovrebbe assumerla vista la qualità del suo racconto.
prima di affermare ” che tutti i sindaci d’Italia dovrebbero prendere esempio da Corchiano” bisognerebbe riflettere un attimino.
Ma lei è mai stato in questo paese?
O forse ha solo sentito che questo luogo delle meraviglie è stato il vincitore ASSOLUTO (cosa vorra mai dire) del fantomatico premio a 5 stelle!!! (premio fantoccio dato da una fantomatica associazione composta all’epoca del premio da 32 comuni…e che oggi ne conta 51)
Comunque è un posto cosi idilliaco anche perchè:
- le rilevanze archeologiche sono pressochè dimenticate, se non trasformate in aree edificabili
- i contadini locali continuano da decenni a immettere (SENZA ALCUNA REGOLA E CONTROLLO) quantità importanti ed altamente nocive di pesticidi e prodotti chimici
- la industrie locali immettono nei torrenti e nelle zone adiacenti di tutto, senza alcun controllo
- si continua a costruire indiscriminatamente anche in zone proibite, solo per determinate persone e grazie ai soliti escamotage
e poi lasciatemi finire……è forse l’unico paese in Italia nel quale alle recenti elezioni si è presentata un unica lista, la solita……
quella del racconto…..cosi abilmente orchestrato e veicolato.
Mi auguro vivamente per la nostra italia, che nel nostro paese ci siano cittadine dove veramente le amministrazioni hanno cura dei cittadini e del territorio e che il caso citato di Corchiano venga smascherato per quello che in realtà è “propaganda di bassa lega”