Noi della montagna siamo esseri solitari, poco inclini a spostarci dal nostro habitat naturale, specie la sera, specie in inverno.
Ho provato in tutti i modi a non andarci a quell’appuntamento che Silvia continuava a spostare di giorno in giorno, finché mi sono resa conto che continuare ad accampare scuse sarebbe sembrato veramente troppo scortese.
E allora ho coinvolto i miei amici Armando, artista, grafico, illustratore, e Stefano-Bertea (sì, proprio così, lui si chiama con nome e cognome), artigiano, problem solver, detto anche il Cavaliere Nero per l’aria da orco e perché ci sono giorni in cui è meglio stargli alla larga. Ma sono pochi.
Insieme a noi anche Silvia col suo cucciolo, trattasi di un cane che già a tre mesi pesa 12 chili, sembra un orso marsicano ma ha il carattere di Heidi, a lui sorridono le colline, i mondi e pure la pianura. Un entusiasmo alla vita decisamente irritante.
Sembriamo più un gruppo di punkabbestia che la delegazione di Alcatraz.
L’Associazione “Fiorivano le viole” si trova a Perugia, appunto in via della Viola, praticamente in centro ma nascosta nei vicoli di questa città medioevale, bellissima e tutta salite e strade strettissime.
Dalle mille luci della piazza passiamo immediatamente ai vicoli bui, sembra di entrare in un altro mondo, com’è che son 21 anni che son qui e ‘sto posto non lo conoscevo? Tacito la mia coscienza che mi ricorda che a Perugia se va bene ci vengo una volta all’anno e sgrano gli occhi.
Ci sono alcune botteghe aperte: abbigliamento vintage, un laboratorio di non so cosa, sembrano sculture, foto, oggetti di cartoleria. Boh...
Poi un altro laboratorio di ceramica e arriviamo alla sede dell’Associazione dove in vetrina è esposto un presepe fatto con materiale riciclato: viti, fili elettrici, un tappo, una lampadina rossa (sarà uno dei re Magi...). A ricordare che presto sarà Natale alcuni alberelli appesi sopra le botteghe fatti di pigne, rami e un filo di luci. Ma sulle pareti esterne delle case sono stati appesi quadri raffiguranti i soggetti più disparati: uno enorme ritrae due bambini neri che giocano, un altro un albero, un altro una Madonna, nera anch’essa.
Arriva Pietro, specializzando in medicina, e ci porta un po’ in giro. Hanno appena aperto una galleria d’arte dove incontriamo Elisa e Valeria. Mi parlano di Josè, il pittore di molti dei quadri esposti. Sono in mostra anche le opere delle ragazze, oltre a delle magnifiche ceramiche.
Ok, finalmente ci sediamo in un ristorante che si chiama “La Fame” dove incontriamo anche Donatella, e mi raccontano che...
L’Associazione “Fiorivano le viole” nasce un paio d’anni fa a Perugia con lo scopo di riportare in vita un quartiere ormai abbandonato. Decine le botteghe sfitte, le case pur avendo molti residenti erano un po’ trascurate, i vicoli troppo bui.
Pietro, Donatella, Giovanni, Giuseppe vivono in questo quartiere e decidono che forse si può fare qualcosa: chiedono ai proprietari dei negozi abbandonati di concederglieli in comodato (vale a dire gratuitamente), ci avrebbero pensato loro ad affidarli a giovani artisti, artigiani così da far riprendere loro vita e con i negozi riprendeva così vita anche il quartiere.
Intanto, oltre al lavoro per rimettere a posto i negozi, parte anche tutta una serie di altre iniziative: corsi, laboratori, concerti, installazioni artistiche in giro per la via...
“La cosa più difficile” ci racconta Donatella “E’ stato convincere il primo proprietario ad affidarci il suo negozio, poi con gli altri è stato più semplice”. Nell’arco di due anni sono circa 15 i negozi gestiti dall’Associazione. In questo tempo alcuni sono stati affittati dagli stessi artigiani, altri da chi ha visto che la zona rifioriva... come le viole.
“Siamo indietro” dice Donatella e mi viene da ridere, in soli due anni questi ragazzi hanno fatto un lavoro incredibile, specie se si pensa che ognuno di loro ha un altro lavoro.
Due anni e l’Associazione conta 400 iscritti, 50 ci lavorano attivamente.
Ogni giorno nei vari laboratori si tengono corsi di disegno e acquerello per adulti e bambini, lezioni di pianoforte, chitarra, scultura, ceramica, carta, pittura e arredo, argilla. Poi ci sono i gruppi di lettura...
Ogni pomeriggio, fino a sera tardi, in via della Viola si può partecipare a qualcosa di interessante o anche semplicemente ludico.
Fiorivano le viole in una serata di dicembre
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