Andrea ed Elisa Cecchetti, gestori del Bar Sant’Erminio in via Eugubina, a Perugia, Umbria, hanno detto basta alle slot machine e videopoker.
Al loro posto è stato allestito uno spazio con libri da leggere, poi per ammortizzare i mancati guadagni delle macchinette hanno iniziato a organizzare serate di cineforum, gare di cucina, corsi e laboratori, è stato installato il wi-fi e il locale è addirittura più frequentato di prima, grazie alla presenza di ragazzi che si ritrovano dopo la scuola.
Sentite cosa raccontano Elisa e Andrea: “Quando avevamo le slot machine, tre per la precisione, non eravamo mai sereni: dovevamo continuamente controllare che i minorenni non le usassero, che gli anziani del vicino circolo Arci non vi perdessero metà della pensione, rifiutare prestiti ad alcuni insistenti avventori che volevano continuare a giocare a ogni costo, allontanare persone con buste piene di monete e banconote, chiamare i carabinieri quando eravamo minacciati fisicamente. In due anni, oltre ai tanti avvertimenti, abbiamo subito tre rapine.”
Oggi, senza slot, il bar è un posto diverso, “una nuova fonte di aggregazione interetnica, una sorta di oratorio laico per il popoloso quartiere di Monteluce. Siamo fieri di aver creato un ambiente sano e pulito, rassicurante per le famiglie che non hanno timore a mandarvi i loro figli”.
(Fonte: RedattoreSociale.it)
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Un altro bar mette fuori le slot machine
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