Signore e signori, siamo lieti di presentarvi nello splendore dei 78 millimetri, il più grande kolossal mai immaginato: anni di discussioni, studi, esperimenti, molti esperimenti, ci permettono ora di proporti un viaggio che fino a ieri era impossibile!
Non ci sposteremo verso remoti pianeti della via Lattea, bensì, pare quasi impossibile poterlo dire, ci sposteremo nel TEMPO!
Potrai vivere nel mondo che altri vedranno solo tra 20 anni!
E, vorrei farti notare, che il raffinato meccanismo che abbiamo messo a punto, non consente solo di spostarsi in un futuro maggiormente evoluto e gradevole, ma consente di farlo istantaneamente.
So che pensi che io stia solo giocando con le parole e che non abbia nulla di veramente utile da dire, ma, ti prego, dammi ancora un minuto del tuo preziosissimo tempo e io ti illustrerò cosa ti stiamo proponendo.
Innanzi tutto per rendere credibile questa proposta devo chiarire come funzionano i viaggi nel tempo. E per correttezza devo specificare subito che non tutti hanno la possibilità di spostarsi in un altro continuum temporale.
Ma abbiamo scoperto che in Italia vivono alcune migliaia di persone che hanno una particolare forma mentis. Specifiche circonvoluzioni cerebrali legate a una particolare concezione della realtà. Ad esempio, persone dotate di senso pratico, che sono convinte che se vuoi migliorare la situazione devi incominciare a costruire, tu, un pezzetto di questo miglioramento. Il resto sono chiacchiere. E chi chiacchiera e basta manca di alcune reti neurali indispensabili per agganciare le dentellature temporali.
Il popolo dei potenziali viaggiatori nel tempo ama la buona cucina, l'arte, il dialogo, la collaborazione. Siamo progressisti, e ottimisti, rispettiamo gli altri e desideriamo la pace.
E quando ci si incontra, dopo dieci minuti che si parla ci si rende conto che abbiamo un punto di vista particolare e condiviso sul mondo (ci piace vivo!) sulla capacità di mettersi nei panni degli altri, sulla sacralità della risata, sulla biodiversità culturale...
Ti identifichi con questa manciata di caratteristiche mentali?
Se rispondi di sì non hai nessun motivo per continuare a vivere in questo buco temporale che puzza di gas di scarico e di ferocia interpersonale.
Hai la possibilità di viaggiare nel tempo.
Con un limite: i viaggi nel tempo sono possibili solo per alcune ore, alcuni giorni al massimo. Poi si è costretti a tornare indietro per qualche ora. Ma poi puoi ripartire di nuovo.
A questo punto vorrai certamente sapere come funziona questa astronave temporale.
E io sono ben lieto di dirtelo.
Abbiamo scoperto che il tempo presente è in realtà privo di sostanza. Nessuno può darti un pezzo di tempo. Il tempo è una realtà connessa strettamente alle nostre sensazioni.
Abbiamo la sensazione che il tempo passi. Ma sai benissimo che ci sono giornate che trascorrono in un attimo e ci sono istanti che durano molto a lungo. E ci sono novantenni che sembrano sessantenni e cinquantenni che sembrano già morti.
Quindi il tempo può non essere considerato soltanto un evento meccanico scandito dalla velocità di movimento degli ingranaggi di un orologio.
Il tempo è anche uno stato della mente determinato dalle esperienze che viviamo.
Se vai nella giungla amazzonica, ti spogli e inizi a inseguire un tapiro, con un bastone in mano non sei dentro il continuum percettivo che è la sostanza della società industrializzata digitale. Sei dentro l'età della pietra. E hai pochissime probabilità di sopravvivere più di una settimana.
Quindi viaggiare nel tempo all'indietro, di per sé è facile. La cosa difficile è spostarsi nel futuro.
Con la nostra astronave riesci a farlo perché è un capolavoro di ingegneria percettiva.
Immagina di avere un lavoro ben pagato e appassionante, di abitare in mezzo al verde, di essere parte di una società collaborativa e solidale, di frequentare feste colossali durante le quali ognuno esprime liberamente la propria genialità. Immagina di prendere parte a discussioni nelle quali non si scontrano diversi punti di vista ma si cerca di costruire, con l'insieme delle diverse idee, un quadro più accurato della realtà.
Immagina.
Non sei già più qui nel mondo degli insulti, dello sfruttamento selvaggio, dell'inquinamento, dell'imbroglio generalizzato.
Ma oggi puoi andare oltre al sogno.
Puoi partecipare al viaggio che sta per iniziare.
L'astronave è pronta!
Se vuoi domani mattina puoi salire a bordo.
Abbiamo costruito un'astronave enorme, dentro c'è un'intera valle, case, boschi, un torrente.
Si sono già imbarcati tecnici, scienziati, artisti, artigiani, grandi chef e ricercatori del benessere.
I pannelli fotovoltaici e colonie di batteri simbiotici e amorevoli ci danno l'energia per viaggiare, e ognuno collabora alla gestione dell'astronave con quel che sa fare meglio. Abbiamo la nostra moneta, le nostre assicurazioni e le nostre banche.
Comunichiamo con galassie lontane nel tempo e nello spazio con incredibili impianti telematici. Commerciamo con realtà situate in diversi luoghi e epoche.
Nella nostra astronave non ci sono capitani, leader o sacerdoti. Non ci sono neanche assemblee.
Abbiamo creato collettivi di lavoro, gruppi di interesse e comitati comici che curano grandi progetti e gestiscono in modo caotico e amorevole le necessità collettive.
Quando si viaggia nel futuro poi si tende a perdere il senso dell'individualismo. Lo lasci in questa epoca perché ti accorgi che condividere e collaborare è molto meglio che competere e distruggere.
Spiegare cosa succede quando viaggi nel futuro è faticoso, è meglio se lo vedi con i tuoi occhi.
La nostra astronave è parcheggiata lungo la E45 tra Perugia e Umbertide, subito sopra le prime colline. È facile da trovare. Parte per il futuro quasi tutti i giorni, appena sale a bordo un numero sufficiente di persone disposte ad abbandonare il presente.
Ricordati di portare il costume da bagno anche se vieni in inverno. La nostra piscina coperta è sempre a 34 gradi. Da 18 mesi la scaldano i batteri alleati. Sono esseri provenienti da un'altra galassia ma sono simpatici. E se te ne stai in silenzio ad ascoltare ti raccontano aspetti commoventi della luce del sole.
Oggi avevo voglia di fantasy!
Jacopo Fo