Caro Epifani, puoi far guadagnare uno stipendio in più all’anno ai lavoratori!
Non vengo certo io a dirti che molte famiglie italiane sono in grandi difficoltà economiche.
Lo sai benissimo. E sappiamo benissimo che in un momento di crisi come questo la forza contrattuale dei lavoratori è ridotta dai ricatti padronali.
Mi chiedo se si possa realizzare un’azione che sia capace di migliorare veramente le condizioni dei lavoratori.
Vorrei domandarti di considerare l’esperienza di 300 famiglie padovane di operai e impiegati che da più di dieci anni si sono date un compito notevole: redigere il loro bilancio economico famigliare.
Questo gruppo si chiama: “Bilanci di Giustizia” (http://www.bilancidigiustizia.it/). E collabora con alcuni parroci molto strani.
Quei preti si rimboccano le maniche e cercano di vedere se riescono ad affrontare i problemi uno per volta, partendo dalle cose semplici. Così, dopo aver studiato come si spendevano i soldi guadagnati a fatica, hanno iniziato a sperimentare correttivi nel loro modo di utilizzare il denaro guadagnato. Hanno costituito un gruppo di acquisto per i prodotti primari, dai cibi ai quaderni per la scuola. Hanno attivato momenti di baratto dell’usato e di scambio reciproco di aiuti, tipo banca del tempo. Hanno iniziato ad andare a comprare la verdura e il latte direttamente dai contadini e anche a organizzare pic-nic nelle aziende agricole. Quello che è venuto fuori, certificato da anni di contabilità tenuta in modo preciso, è che questo modo di comprare e di consumare permette di ottenere un notevole aumento della qualità dei prodotti e un risparmio dell’equivalente di un intero stipendio mensile.
Si sono raddoppiati la tredicesima da soli.