Il fattore “mercato” nei patti sociali

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Il fattore “mercato” nei patti socialiCecilia Strada, figlia di Gino, su Facebook cita uno studio di Uri Gneezy e Aldo Rustichini, pubblicato da The Journal of Legal Studies, Chicago University, nel 2000. Una città, tanti asili nido. Come sempre, ci sono i genitori che arrivano a prendere i bimbi in anticipo e quelli che arrivano in ritardo. Le esigenze, ovviamente, si scontrano: gli insegnanti vogliono andare a casa, i genitori possono essere in ritardo, magari perché sono stati trattenuti al lavoro, o a causa del traffico. In metà degli asili si decide di effettuare un esperimento, introducendo una multa per i genitori ritardatari. Risultato: i ritardi aumentano quasi del 100%. Solo che, quando la multa viene tolta, i ritardi non diminuiscono. Il motivo è semplice: quando in un patto sociale (tra insegnanti e genitori, basato sulla comprensione delle reciproche esigenze, sul rispetto e sull'educazione) si è introdotto il fattore  "mercato", dando cioè un prezzo al ritardo e ai disagi, le relazioni sociali sono cambiate in modo irreversibile. "Quindi?" - si chiede Cecilia, in conclusione - "quindi niente, a me ha dato da pensare, e magari interessa pure a voi".
(Segnalata da Stefano Piazza)

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