Lampedusa: svelato il mistero del rifiuto di dare ai rifugiati tende per ripararsi. Con due articoli ho denunciato il fatto che a Lampedusa, stipati all’inverosimile nel “centro di accoglienza” (accoglienza!) i poveracci che sono sopravvissuti ai naufragi vengano tenuti come bestie. In gran parte dormono all’aperto riparandosi con cartoni, materassi marci e pezzi di plastica. Avevamo offerto un centinaio di tende ma abbiamo scoperto che il comune di Lampedusa ha le tende, e le ha messe a disposizione, ma sono state rifiutate. Anche il Papa ha offerto tende ma anche la sua offerta è stata rifiutata.
Una scelta incivile da parte dei poteri dello Stato che mi appariva un delirio burocratico senza motivo. Una cattiveria stupida. Ora, grazie a una dichiarazione confidenziale, rilasciata da un funzionario che desidera restare anonimo, sono riuscito a scoprire perché lo Stato sceglie di lasciare questi disperati in condizioni bestiali. Si tratta di una questione di ordine pubblico che discende da un ragionamento che ha dell’incredibile: siccome i rifugiati vivono in condizioni orribili si temono reazioni violente, e siccome le tende sono dotate di paletti tubolari di sostegno, si teme che gli extracomunitari organizzino un contingente di falange macedone grazie all’uso dei suddetti paletti come lance.
CONTINUA SUL BLOG DEL FATTO QUOTIDIANO