Nel 1994 Ray Anderson, presidente e fondatore della InterfaceFlor di Atlanta, specializzata nella produzione di tappeti e moquettes, annuncio' che entro il 2020 l'azienda sarebbe diventata a impatto zero: energie rinnovabili, riduzione dei rifiuti e riciclo di tutti i propri prodotti.
Ad oggi hanno ridotto del 71% le emissioni di gas nell'atmosfera, dell'80% il consumo d'acqua per unita' di produzione e del 43% il consumo di energia. Premiato anche l'aspetto economico: oggi la InterfaceFlor detiene il 30% del mercato globale di moquettes modulari e genera profitti per un miliardo di dollari all'anno. L'impatto zero avrebbe fatto risparmiare 433 milioni di dollari.
Illuminanti le dichiarazioni di Ramon Arratia, responsabile sostenibilita' dell’azienda: “Il riciclo vero consiste nel separare tutti i pezzi di un prodotto e nel riusarli per lo stesso prodotto. Per esempio riduciamo in polvere un tappeto e ne facciamo uno nuovo”. E ancora: “Il 90% dei Paesi non ha un contesto fiscale adeguato a far si' che le imprese siano innovative perche' non c’e' un sistema di gratifiche che premi la sostenibilita'. Inoltre i governi dovrebbero ridefinire la tassazione facendo in modo che i prodotti che lasciano una maggiore impronta di carbonio paghino di piu'”.
(Fonte: Ilsole24ore)
Fonte imm
La multinazionale a impatto zero
RESTIAMO IN CONTATTO!
PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK