Montezemolo e il Papa

Ciao,

Il mio commento non e' sulla notizia sul papa o montezemolo, ai quali non sono minimamente interessata.

Nel numero di cacao del giorno precedente veniva segnalata un'iniziativa lodevole: insegnare l'italiano agli arabi e allo stesso tempo insegnare l'arabo agli insegnanti per favorire l'integrazione soprattutto delle donne che non lavorando non vengono a contatto con la societa' italiana.

L'iniziativa potrebbe sembrare lodevole ma lo e' solo nelle intenzioni.
Vivo a londra da 5 anni. L'inghilterra e' piena di iniziative lodevoli come quelle segnalata da voi. Il problema e' che purtroppo gli arabi, i bangladesi, i somali etc etc etc non hanno nessuna intenzione di integrarsi. Londra in particolare e' lodata come il centro culturale dove le culture piu' disparate vivono in armonia. E' tutta una montatura. Un italiano puo' venire a londra e vivere e lavorare senza mai dover imparare una parola di inglese. E lo stesso discorso e' valido per tutte le altre nazionalita'. E il problema e' che nessuno ha la minima intenzione di vivere a contatto con le altre culture, nessuno e' minimamente interessato.

Lavoro in un'agenzia di traduzione, il proprietario e' bangladese e lavoro a stretto contatto con traduttori di tutte le lingue possibili ed immaginabili. Vivo in una zona di londra dominata dalla popolazione bangladese. Lo vedo tutti i giorni. Nessuno ha nessuna intenzione di comunicare e di uscire dal proprio ghetto. Gli italiani, i bangladesi i somali vengono in inghilterra a ricreare una piccola italia, un piccolo bangladesh, sono chiusi a qualsiasi contatto con la cultura che li circonda. Il regno unito ha completamente cambiato la propria identita' per adeguarsi, non il contrario.

Le traduzioni che noi facciamo qui in ufficio servono solo a creare ancora piu' razzismo per tutti. Il ruolo della donna bangladese e' a casa. Se al marito serve che la donna abbia la patente per fare un esempio stupido, l'istruttore di scuola guida non solo deve essere bangladese ma DEVE essere donna.

L'unica cosa che interessa a chiunque giunga in inghilterra e' come ricevere i benefits, cioe' registrarsi come senza tetto con famiglia per ricevere una casa gratuitamente, e assistenza perche' disoccupati e ancora piu' assistenza per ogni bambino che nasce. Cosi' l'inghilterra e' piena di immigrati che pur non conoscendo una parola di inglese si sta arricchendo sfruttando il sistema. Nel frattempo tutto e dico tutto sta andando a rotoli, assistenza sanitaria, trasporti, infrastrutture perche' i governanti hanno paura di sentirsi chiamare razzisti. Nel frattempo i pochi che lavorano e pagano le tasse non possono permettersi di pensare di comprare una casa perche' i prezzi sono allucinanti.

Queste famiglie che vivono di beneficenza dallo stato non solo hanno una prima casa, non appena il primo figlio/a raggiunge i 18 anni automaticamente chiedono una seconda casa che ovviamente non viene occupata dal neo-maggiorenne ma viene affittata a costi allucinanti. Tutta londra e' nelle mani del sottocontinente asiatico, le case i negozi tutto. Fortune accumulate sfruttando il sistema e odiando gli inglesi. E gli inglesi da parte loro odiano tutti gli stranieri. C'e' un livello di odio e di razzismo incomprensibile a chi vede le notizie al telegiornale, non parlano solo della regina in italia?

Ma non andiamo lontano torniamo agli italiani a londra. Non c'e' un ristorante italiano che non lavori con criteri italiani, sfruttando i camerieri e le cameriere senza mai assicurarli e pagando salari ridicoli - quando non trovi il viscido proprietario con la ferrari che si permette di toccare le cameriere quando ne ha voglia.

Tutte le culture sembrano aver portato il peggio qui a londra. E qui sono chiusi in un tunnel temporale. Gli immigrati italiani parlano dialetti antichi e si ancorano a tradizioni che sono state abbandonate in italia. L'italia forse si modernizza ma non gli italiani all'estero. E lo stesso vale per tutte le nazionalita' presenti a londra. Bambini uccisi perche' indemoniati, omicidi razziali, suicide bombers.

Anche a livelli piu' raffinati, gli italiani si recano solo ad eventi culturali italiani, arrivano in massa e non lasciano spazio a nessuno. Ieri ero ad un concerto di musica norvegese e il pubblico era prevalentemente norvegese. I Nigeriani frequentano un evento culturale solo quando fela kuti e i suoi figli vengono riesumati, i turchi sembrano uscire dal nulla quando la musica sufi sale sul palco. Perche'? Capisco il problema dell'identita' e solidarieta' in un posto straniero ma perche' non rimanere nel proprio paese se vivere all'estero e' un problema? Per me e' meraviglioso vedere donne anziane inglesi entusiasmate dalla musica di paolo conte, o per me con la mia influenza mediterranea ascoltare le armonie scandinave cosi' lontane dalla mia educazione musicale ma estremamente affascinanti.
Solo i giapponesi sembrano essere ovunque :)

Insomma, non vedo la luce alla fine del tunnel, le diversita' e l'odio per tutto quello che e' diverso si intensifica giornalmente, lo vedo quotidianamente.

Forse non sono riuscita a fare un discorso coerente ma sono estremamente stanca di tutta la situazione. L'unico motore che muove gli esseri umani e' greediness, possedere sempre piu' soldi, macchine piu' potenti, proprieta' dappertutto e gioielli, dimenticavo... ma si sono resi conto che tutti dobbiamo morire? E cosa faranno delle ricchezze accumulate una volta morti?

Se dovessi affrontare il problema ambientale in inghilterra, non finirei piu' di scrivere, ma forse e' il caso di ritornare a lavorare.
Buon fine settimana

Stefania