L'iniziativa si chiama "One laptop per child", ideata al Massachussets Institute of Technology diretto da Nicholas Negroponte, e' nata per informatizzare i paesi poveri, e prevede la vendita di un pc portatile per soli 100 dollari. Il laptop e' equipaggiato con schermo a colori, connettivita' Wi-Fi, un processore da 500Mhz e 1Gb di memoria, sara' ricco di software e utilizzera' il sistema operativo Red Hat Linux. I laptop possono essere acquistati solamente da enti governativi, che a loro volta regaleranno i computer ai bambini in eta' scolare. Per il momento, nella lista degli acquirenti, anche India, Cina e Brasile.
Commenti
Ma che c....
Abbiamo forse perso il senso della misura? Con milioni di persone che muoino di fame ci preoccupiamo di dargli un computer anzichè cibo, medicine, alfabetizzazione, "lavoro" per i loro genitori.
100 dollari per un computer a persone che vivono con meno di un dollaro al giorno? E' come se io, che ho un reddito giornaliero di 50 euro ne spendessi 5000 per un computer che ha solo 1Gb di memoria e che va a 500Mhz.
Vi sto scrivendo da un Mac che ha 80Gb di memoria e che va a 1 Ghz, schermo piatto da 27" e mi è costato circa 2500 euro. Ma io con questo Mac ci lavoro.
Siamo peggio degli spagnoli che obbligavano gli indios a battezzarsi!
Paperoga
Alfabetizzazione
"alfabetizzazione" APPUNTO!
Alfabetizzazione informatica...con cosa la fanno sennò, col tuo mac da millemila euro?
Sai cos'è il digital divide? Sai che la prima a metter il bastone tra le ruote al progetto di Negroponte è stata Microsoft?
Prima di reagire in maniera così istintiva avresti potuto farti un giro in rete, eppoi l'Africa soffre anche dei luoghi comuni che hai ben sintetizzato con "milioni di persone che muoino di fame..."; l'Africa è anche un paese pieno di risorse, in cui ci si laurea e si studia proprio come in Occidente, in cui si coltiva la terra, ecc.
ricordati
Dai da mangiare un pesce lo sfamerai per un giorno, insegnagli la pesca è lo sfamerai per tutta la vita !
Idea non male, ma moooolto nordista
In realtà la verità sta nel mezzo, a mio parere. Questa iniziativa è tarata da un virus molto "nordista", ossia dalla convinzione che il problema principale del sud del mondo sia la mancanza di PC.
La situazione del nostro paese, per prenderne uno, dimostra il contrario. L'Italia è stracolma di macchine potentissime, alcune sono già nelle discariche, le altre sono in mano ai nostri adolescenti, trasformate in raffinate console da gioco.
Le esperienze dei telecentros brasiliani, venezuelani e argentini mostrano che la cosa di cui il sud ha più bisogno non sono le macchine, ma piuttosto le conoscenze per usare queste macchine. Detto altrimenti: SOLDI per contrattare tante tante persone e per formarle a formare la popolazione all'uso responsabile e autodeterminato delle nuove tecnologie.
Quando questo avviene i risultati sono molto, molto positivi.
Inutile dire che la disponibilità a far questo è assai meno spiccata...