DAL MANUALE DI NONNA PAPERA
Giardinieri d'estate
La Coldiretti ha messo a punto un vademecum per quel 36,5% di italiani che, secondo l'Istat, si dedicano al giardinaggio o alla cura di un orto, ma sono sprovvisti di pollice verde. Per prevenire il triste destino di milioni di povere piante abbandonate dagli italiani in villeggiatura, la parola d'ordine e' "ombra": serve a diminuire la traspirazione e l'esigenza di acqua delle piante. Se non e' possibile tenerle all'ombra e' bene allora coprirle con delle reti ombreggianti. L'irrigazione va effettuata sempre dopo il tramonto del sole e l'acqua non va mai gettata diretta sulle foglie, che rischiano di bruciarsi, ma solo sulla terra. Il bisogno di acqua aumenta se le piante sono esposte alla luce del sole: in quest'ultimo caso il terreno perde tre o quattro litri di acqua al metro quadro, che devono essere compensati con almeno cinque o sei litri al momento dell'irrigazione.
Utile, nei periodi piu' caldi, anche l'uso di sottovasi che conservano l'acqua in eccesso e impediscono il contatto dei vasi con le superfici surriscaldate.
La concimazione va diluita per evitare che, con il caldo, i concimi (che vanno interrati e non esposti alla luce diretta del sole) rovinino i vegetali.
Prima di partire per le vacanze, infine, il consiglio e' di capovolgere le piante.
(Fonte: Repubblica.it)
Stefano Piazza
Commenti
Agricoltori
Ma prima di fare un manualetto per chi usa pochi litri d'acqua al giorno, non potrebbero insegnarle ai propri associati queste soluzioni intelligenti?
Vi capita mai di passare a fianco ad un campo coltivato? Sotto il sole cocente viene spruzzata acqua a getto!
La granparte resta in aria e si disperde, quel che rimane si poggia sulle foglie e le brucia (fa da lente per il sole), se ne resta ancora un po', si riesce anche a bagnare il terreno.
E poi "emergenza siccità", "non c'è più acqua", fanno proprio ridere.