Stati Generali dell'antimafia: io c'ero

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Spalanchiamo le porte di Cacao a una penna facile, quella del Professor Gaspare D'Angelo, che ci racconta due buone notizie emerse dagli "Stati Generali dell'antimafia" svoltisi a Roma.
Dopo il pezzo di Gaspare altre importanti comunicazioni di servizio, non spegnete!
Buona lettura.

Io c'ero...

I giorni scorsi si e' parlato parecchio di "Stati Generali dell'antimafia", l'importante manifestazione tenutasi a Roma dal 17 al 19 novembre, dove si sono ritrovate confrontate e ascoltate oltre mille organizzazioni richiamate da "Libera" di don Luigi Ciotti.
E agli amici di Cacao desidero raccontare di due buone notizie.

La prima e' che sono emerse tante idee e tante proposte per un rinnovato impegno da parte della societa' civile contro le mafie da consegnare al mondo della politica.
Per Prodi, i dolori arrivano subito perche' i presenti sono persone che l'antimafia la praticano tutti i giorni e al centrosinistra chiedono risposte che non hanno ancora avuto. Il Presidente del Consiglio ha appena iniziato a parlare quando viene interrotto da  una donna della platea che grida: "Fuori i corrotti dal parlamento!"
In effetti e' scandaloso che nella commissione antimafia della Camera siedano come rappresentanti del popolo due condannati con sentenza definitiva per corruzione: Cirino Pomicino e Elio Vito.
Anche dal palco parte qualche siluro per il governo. Tano Grasso dice che "non ci si puo' accontentare del meno peggio" e il procuratore Caselli attacca la politica dicendo che c'e' un "accantonamento della questione morale e troppi inviti ai magistrati a fare un passo indietro in un paese dove le dimissioni di chi e' coinvolto in inchieste non sono un'abitudine come in altre nazioni". E se il mondo della politica non capisce che la mancanza di legalita' e giustizia sociale sono il piu' grande ostacolo al decollo economico del Mezzogiorno, rischiamo solamente di parlarci addosso.
Prodi dice subito "si'" all'agenzia sui beni confiscati alle mafie e gli fa eco Forgione: "Abbiamo pezzi di legislazione superata, quindi si' al testo unico antimafia, antiracket  e antiusura".
Insomma, bisogna colpire le mafie nel cuore dei loro capitali.

Si parla anche di quanto gia' fatto, per esempio grazie alla legge n. 109, promossa da Pio La Torre e suffragata da un milione di firme, con la quale si restituiscono alla comunita' i beni della mafia per fini sociali. La cooperativa "Placido Rizzotto" di Corleone, che prende il nome dal sindacalista  ucciso dalla lupara, produce il vino bianco "Placido" e a breve anche il vino "Cento passi" per ricordare Peppino Impastato.
Don Ciotti chiede che la legge venga snellita e che l'utilizzo a scopi sociali diventi la norma, non la straordinarieta'. Forse non fa notizia una foresta che cresce ma una nuova spiga di grano che spunta in un terreno di Portella delle Ginestre, su quelle terre bagnate dal sangue della lotta dei contadini e dei martiri di mafia, si'.
Giovanni Brusca investi', proprio da quelle parti, i soldi provenienti da traffici e attivita' illecite. Oggi, invece, sui terreni confiscati si produce grano due volte biologico: pulito perche' prodotto senza l'uso di anti-crittogramici, pulito perche' strappato alle mafie e ai loro malaffari. E Libera terra (www.liberaterra.it) e' il marchio che diffonde negli scaffali di tanti supermercati olio, pasta, legumi e vino.

L'altra buona notizia e' che nelle aule scolastiche si ricerca insieme il gusto di sentirsi cittadini e non sudditi, titolari di diritti e non destinatari di favori.
Il mondo della scuola porta ancora qualche buona notizia: l'8 maggio 2007 a Cinisi "sbarcheranno" mille studenti della bergamasca per visitare "Casa memoria" e rendere omaggio a Peppino Impastato, per incontrare Rita Borsellino, Maria Falcone e il giudice Antonio Ingoia; e anche per scambiarsi le magliette coi ragazzi di "Anti-pizzo" perche', simbolicamente, ognuno indossera' i panni dell'altro.

A Roma e' venuta fuori una societa' civile sempre pronta a fare la sua parte. Senza retorica. E al mondo della politica chiede di affrettare i tempi. Niente speranza di cambiamento senza vera giustizia sociale.

Gaspare D'Angelo - Bergamo (Delegato a Roma)



Sempre dalla penna di Gaspare D'Angelo, che come un supereroe di giorno si finge un insegnante di inglese in un Istituto Tecnico di Bergamo, e' nato "Scuola, squola in mutande. Dintorni e contorni", un libro che in chiave ironica, con aneddoti,  fatterelli e storielle varie, racconta alcuni eclatanti "casi clinici" della scuola italiana. Come dice Domenico Starnone, in Fuori registro, "Tra tutti i ripetenti, l'insegnante e' il piu' ripetente di tutti".
Il testo ripercorre inoltre la "carriera" di informatore e osservatore alternativo di Gaspare.
Insomma... tutto la leggere.
Il libro si puo' acquistare direttamente online (pagando solo con carta di credito) dal sito del Centro Ghélawé (www.centroghelawe.org/eventienews/squola-in-mutande.htm).
Gaspare ce ne ha infatti regalato alcune copie da distribuire per finanziare la nostra iniziativa "Tutti all'école", per mandare a scuola i bambini del villaggio di Loto in Burkina Faso (www.centroghelawe.org/associati/finanziamenti/bambini-a-scuola.htm).
Tutti i 15,00 euro del prezzo di copertina andranno a finanziare questo progetto.
Ringraziamo fin d'ora tutti quelli che vorranno contribuire. E un ringraziamento speciale va a Gaspare, grande membro della tribu'.