Edizione del sabato
Questa settimana e' dedicata alle ultime novita' dal Centro Ghélawé, in Burkina Faso, il piu' fertile progetto agricolo d'Africa (http://www.centroghelawe.org).
Anche se in tremendo ritardo, siamo finalmente venuti in possesso delle pagelle dei 25 bimbi iscritti dal CG alla prima elementare nel villaggio di Loto.
Tutti promossi, c'e' di che essere orgogliosi!!! Qualcuno vorra' il motorino... intanto abbiamo comprato un carretto per l'asino.
Trovate le pagelle su http://www.centroghelawe.org/bimbi-scuola/scuola.htm e nella stessa pagina c'e' anche la pagellina del corso privato di alfabetizzazione in francese che stanno frequentando i ragazzi che insieme a noi collaborano alla realizzazione e gestione del Centro.
Su http://www.centroghelawe.org/lavori-centro/allevamento trovate invece i progetti pressoche' definitivi delle prime due stalle che realizzeremo a breve: una struttura piu' piccola per ospitare i due asini e il pollaio.
Caratteristica hi tech del pollaio e' il sistema di aerazione forzata, che garantira' una naturale frescura e ricambio dell'aria. Abbeveratoi, mangiatoie e nidi per la cova saranno facilmente accessibili, in modo da garantire una corretta pulizia.
E senza usare cemento, saldature o ventilatori.
Se tutto va secondo i piani, dovremmo riuscire a terminare questi due lavori entro la prima settimana di gennaio... cosi' potro' portare a casa qualche fotografia aggiornata.
Fra un paio di settimane torno infatti in Burkina Faso: e' il mio quarto viaggio e se non mi bloccano all'aeroporto di Ouagadougou perche' sono un commerciante (per fare commercio serve un'autorizzazione dell'ambasciata, ma io non vado li' per fare commercio! Quello lo faccio in Italia!), posso ormai ritenermi un veterano del continente nero.
La missione di questo viaggio e' "conoscere": conoscere la storia di chi lavora con noi, conoscere la comunita' del villaggio e coinvolgerla il piu' possibile nel progetto.
Non c'e' sistema migliore che raggruppare le donne e fare, ad esempio, il pane tutti assieme.
Poi faremo scoprire loro la pizza e le torte dolci e salate, che verranno fatte con gli stessi ingredienti normalmente utilizzati per fare il povero to, in pratica il piatto unico burkinabe'. E per questo contiamo sull'aiuto anche di Pia e Cecilia che questa volta saranno in Burkina con noi... tra donne si crea quella strana alchimia fatta di millenni di gravidanze e parti, di cura e accudimento... insomma parlano un linguaggio fatto di altro che a noi maschi, a volte, non e' dato sapere.
Ascolteremo, osserveremo, prenderemo appunti per poi raccontarvi e, speriamo, farvi vivere attraverso le nostre parole le mille emozioni che ci aspettano.
Oggi il Centro Ghélawé e' una realta' che deve ancora trovare la sua strada, la stessa che percorrono ogni giorno i contadini e le madri di Loto.
Saranno loro stessi a indicarcela.
Simone Canova