Nella nostra incessante caccia alle buone notizie, vedi la newsletter di Cacao, ci siamo imbattuti in Laila Haidari, una donna molto, molto coraggiosa. 34enne, di origine iraniana, sposa a 12 anni, madre a 13, circa un anno fa si reca in Afghanistan per partecipare a un festival cinematografico.
Laila sogna di diventare una regista di documentari, ma una sera, passeggiando vicino al ponte Pul-i-Sokhta, che passa sopra il fiume di Kabul, vede un gruppo di tossicodipendenti, ragazzi e ragazze abbandonati a se stessi, denutriti e alcuni gravemente malati. Per capire la situazione bisogna sapere che in Afghanistan si produce il 90% dell’oppio di tutto il mondo e secondo stime dell’Onu i consumatori abituali afghani sono oltre un milione e mezzo.
Laila Haidari non riesce ad abbassare lo sguardo e tirare dritto, così fonda l’associazione “Life is beautiful”, la vita è meravigliosa, e apre un centro dove offre assistenza a 300-400 ragazzi. Ma decine di altri ogni giorno bussano alla sua porta...
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