La confusione è il pane del Diavolo. Capire la natura del pericolo che abbiamo di fronte è essenziale.
Gli assalti di Parigi non sono frutto di un complotto internazionale dei servizi segreti, e non sono neppure il segno di uno scontro tra civiltà, né questi terroristi sono l’avanguardia di milioni di islamici pronti a attaccare l’Europa come sostiene Salvini.
A Parigi ha agito un piccolissimo gruppo di sbandati e come vedremo questo è ampiamente dimostrato dagli errori grossolani che hanno compiuto.
Il fatto che non siano guerriglieri super addestrati e organizzati è un punto essenziale da capire perché questo li rende molto più pericolosi e ci mette nella necessità di utilizzare sistemi di difesa diversi da quelli fin qui impiegati.
Inoltre, la dinamica degli omicidi di Parigi contiene una serie di casualità incredibili che ci danno la possibilità di ritorcere la violenza contro chi l’ha gestita e di svelare i vizi profondi sia del pensiero dell’ala violenta dell’Islam sia delle componenti razziste di casa nostra.
È come se colpendo la satira i terroristi siano stati contagiati e costretti a entrare dentro un fumetto satirico. Hanno vinto sul piano delle pallottole ma su quello della comunicazione hanno fatto un disastro.
Ma andiamo per ordine…
Attentati a Parigi: i 12 incredibili errori dei terroristi
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