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La lotta alla droga del presidente boliviano Evo Morales

Amichevole. Per contrastare il traffico e soprattutto la produzione illegale di cocaina, il presidente della Bolivia Evo Morales non ha adottato il pugno di ferro o la tolleranza zero. Attraverso l'UMOPAR, Unita' di Pattuglia Mobile Rurale, il governo distribuisce vaccini e cure mediche ai coltivatori di coca, in cambio di informazioni sui laboratori clandestini per la produzione della droga (pasta di coca lavorata con idrocloruro di cocaina).
Vengono inoltre organizzate riunioni con i capi villaggio in cui si spiega come il governo intende condurre la lotta alla droga (senza distruggere i raccolti e confiscare le piantagioni, come qualcuno aveva detto) e quali pericoli ci siano dietro alla produzione della cocaina.
Nel frattempo il Presidente Morales sta portando avanti una campagna di informazione sui benefici delle foglie di coca in medicina. E' stato, almeno ufficialmente, il primo e unico a introdurre una fogliolina di coca all'Assemblea delle Nazioni Unite. Ne spiego' i possibili utilizzi per combattere la fame ma anche la febbre e tutti i benefici terapeutici.
In questi giorni Morales festeggia anche il primo anno di governo: in 12 mesi e' riuscito a fare cio' che i suoi predecessori non erano arrivati a fare in decenni.
Ha nazionalizzato l'industria degli idrocarburi mettendo fine allo sfruttamento delle risorse boliviane da parte delle multinazionali straniere, ha aumentato gli stipendi del personale sanitario del 5-7%, ha garantito il servizio sanitario gratuito a circa un milione e duecentomila bambini e ha stanziato fondi straordinari per l'istruzione scolastica. Grazie al programma cubano di alfabetizzazione "Yo si puedo" potrebbe riuscire a sradicare l'analfabetismo entro il 2008. I fondi per tutto questo sono stati recuperati grazie alla lotta contro la corruzione.

(Fonte: Goodnewsagency.org e Peacereporter.net)