Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank, ha vinto il premio Nobel per la Pace 2006
Inviato da Cacao Quotidiano il Ven, 10/13/2006 - 17:10Un banca da Nobel
di Simone Canova
Segnate con un cerchio rosso sul calendario questo giorno, perche' oggi il mondo e' un posto migliore. Muhammad Yunus, il fondatore della Grameen Bank, la banca dei poveri, ha vinto il premio Nobel per la Pace 2006.
Con Cacao seguiamo le avventure di quest'uomo da oltre 6 anni e oggi ci sentiamo come se quel premio fosse un po' anche merito nostro, dall'esperienza di Yunus, e da quella di Thomas Sankara, abbiamo tratto l'ispirazione per il progetto del Centro Ghe'lawe'.
Insomma, noi a Yunus vogliamo bene perche' e' brava persona.
Nato nel 1940 a Chittagong, il piu' importante centro economico del Bengala Orientale, studia fino a conseguire il dottorato all'universita' Vanderbilt di Nashville, nel Tennessee.
Nel 1972 diventa capo del dipartimento economico dell'universita' di Chittagong e nel 1974 Yunus accompagna alcuni studenti in visita nelle zone piu' povere del Bangladesh, dove carestia e poverta' uccidono milioni di persone. Quel viaggio cambia la sua vita e decide di dover fare qualcosa: presta 27 dollari a un gruppo di 40 donne che facevano cesti in bambu', in modo da consentire loro di espandere l'attivita' e di uscire dal giro degli usurai. Fu l'inizio della Grameen Bank, un sogno che andava in senso contrario a tutte le altre banche.
La Grameen Bank avrebbe prestato denaro ai piu' poveri, e tra i piu' poveri ha scelto le donne, che in Bangladesh contano meno della terra che pestano. Persone che nella maggior parte dei casi non possedevano nulla e che quindi non potevano fornire garanzie sulla restituzione del denaro. Ma che raccolte in piccoli gruppi erano una forza, fosse anche solo quella della disperazione. Sono le donne che vedono i loro figli morire per colpa delle alluvioni, sono le donne quelle che lavorano tutto il giorno e la cui volonta' e' indistruttibile. Yunus le ha messe insieme, a gruppi di cinque, e ogni donna era la garanzia per il gruppo, insieme potevano affrontare i disagi di una, gli uomini che si spaventavano per queste novita' e per la loro indipendenza, i sacerdoti che vedevano nella Grameen Bank una minaccia alle tradizioni patriarcali.
Oggi la Banca dei poveri, anche se il suo nome significa la Banca dei villaggi, elargisce microprestiti a 6,6 milioni di "clienti" poveri. Ma sono nate centinaia le iniziative simili in tutto il mondo raggiungendo complessivamente 80milioni di persone.
In Bangladesh, dati aggiornati a agosto 2006, conta 2.226 filiali e piu' di 18.000 dipendenti che arrivano praticamente in tutti i 70mila villaggi del Paese. E' il quarto istituto bancario del Bangladesh.
9 clienti su 10 sono donne e la percentuale di restituzione dei prestiti e' del 98,85%, un sogno per le banche di stampo capitalistico.
Questo ha fatto si' che dal 1995 la Grameen Bank non riceve piu' contributi da donatori, ma si finanzia unicamente con i depositi dei suoi azionisti, gli stessi beneficiari dei prestiti. Dalla sua fondazione a oggi, tranne che per tre anni, e' sempre stata in attivo, con un giro di soldi di 5,72 miliardi di dollari.
Il prestito medio e' di 309 dollari, il piu' alto mai concesso e' stato di quasi 20mila, serviti al marito di una delle socie per acquistare un camion.
I prestiti sono di quattro di tipi e hanno interessi diversi: 20% per chi ha un'attivita' produttiva, 8% per finalita' abitative, 5% per gli studenti e senza interessi per i mendicanti. Non sono richieste garanzie patrimoniali, solo una promessa.
Ma il dottor Yunus ha fatto molto di piu' che prestare denaro ai poveri, ha dimostrato che si puo' cambiare il mondo, le tradizioni assurde, il modo di pensare e portare la pace senza intervenire militarmente, senza scontrarsi apertamente con il territorio ma trovando delle soluzioni trasversali che spostano il modo di vedere le cose...
Quella di Yunus rimane sempre una storia emozionante, anche solo a raccontarla. Lui sorride in tutte le foto ma, a ben guardarlo, nei suoi occhi c'e' qualcosa di particolare, sono gli occhi di chi ne ha viste piu' di quante potesse immaginarne e da queste trae tutta la sua forza. Solo negli occhi di un'altra persona ho visto quell'energia: era Gino Strada.
Vi consigliamo infine la rilettura di un articolo di Jacopo dell'8 novembre 2000, dal titolo "E' la fine della poverta'". Lo trovate su http://www.jacopofo.com/?q=node/2079
Il testo di un discorso di Yunus tenuto il 7 novembre 2005, a Milano, in occasione del ricevimento del premio Il Ponte da parte della Fondazione europea Guido Venosta.
http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=2669
E altri successivi
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