Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Dio. Occhio non vede cuore non duole. La vita di un miliardario russo, che ha chiesto di rimanere anonimo, e' piena di questi luoghi comuni. Questo eccentrico signore, ricco proprietario di una societa' per azioni, si e' rivolto a un'agenzia per organizzare la sua morte e mettere alla prova la fiducia, l'amore e il rispetto di moglie e colleghi di lavoro.
Tutto e' stato preparato e curato fin nei minimi dettagli: l'uomo rimane vittima di un finto agguato e finisce in ospedale in un finto coma irreversibile. Alla moglie viene chiesto se vuole staccare la spina.
Lei piange un po' e qualche minuto dopo da' l'ok per l'eutanasia.
In due giorni viene fuori che la signora ha una relazione amorosa con il suo miglior amico, nonche' socio d'affari, e che il fedele segretario personale gli svuota la cassaforte e fugge. Altri manager della sua azienda non esitano a contattare la concorrenza.
In tutto questo gran fermento lui non ha ancora deciso se uscire dal coma.

(Da non crederci, se non fosse che la notizia e' riportata da piu' fonti, Tgcom e Giornale.it. Il primo a pubblicarla e' stato il russo Komsomolskaia Pravda)