Il Consiglio dei Ministri peruviano ha deciso di tagliare le spese del governo, dirottando i soldi risparmiati in un fondo dell'Uguaglianza, destinato a combattere la poverta'.
Verranno chiuse le ambasciate in Ungheria, Serbia, Giamaica e Ucraina, non saranno inaugurate quelle in Vietnam e Turchia, volute dalla precedente amministrazione. Anche la rappresentanza peruviana all'Unesco sara' cancellata, quando necessario interverra' l'ambasciatore del Peru' a Parigi.
Cancellata invece del tutto la rappresentanza all'Aviazione civile internazionale a Toronto, in Canada.
Da oggi in poi saranno inoltre autorizzati solo viaggi di rappresentanza strettamente indispensabili.
Con queste misure il governo conta di risparmiare circa 7 milioni di dollari.
(Fonte: Peacereporter.net)

Come in Peru' anche in Italia il Presidente del Consiglio e' stato appena eletto e la riduzione delle spese dello Stato e' una priorita'. Lo diremo anche a Prodi, appena torna dalla Cina con la sua delegazione formata da rappresentanti del governo, rappresentanti dell'Abi, l'associazione dei banchieri, Confindustria, Ice, l'Istituto italiano per il commercio estero e Assopiastrelle. Nel viaggio, si mormora, dovrebbero essere state coinvolte oltre 500 persone di 700 imprese, 26 associazioni imprenditoriali, 12 Regioni e 20 istituti bancari. Chissa' chi paga.