Impatto sociale, sanitario ed economico dell'alcol in Europa
Inviato da Cacao Quotidiano il Mer, 06/07/2006 - 16:44La Commissione Europea ha reso noto uno studio di 400 pagine sull'impatto sociale, sanitario ed economico dell'alcol in Europa.
Riportiamo alcuni dati, estrapolati dal rapporto e pubblicati dal notiziario Vita.it.
- Le bevande alcoliche rappresentano uno dei maggiori problemi sanitari in Europa. Causano circa 60 differenti tipi di patologie e situazioni a rischio;
- l'alcol e' responsabile per il 7,4% di tutte le malattie e morti premature, 115mila persone all'anno;
- l'alcol e' responsabile della nascita di 60mila bambini sottopeso ogni anno;
- sono 10.000 le vittime dell'alcol "passivo" per incidenti stradali, mentre sono oltre 2.000 gli omicidi;
- i costi del "problema alcool" in Europa sono stimati in 125 miliardi di euro ogni anno (l'1,3% del Pil Ue), corrispondenti a 650 euro per famiglia (si considerano parametri come le malattie, gli incidenti, le ferite, i crimini e la perdita di produttivita').
Questi pochi dati danno gia' la dimensione del fenomeno, ma dopo una ricerca un po' piu' approfondita emerge un'altra serie di problemi legati all'alcolismo. Per cominciare la stessa informazione: non e' facile trovare dati aggiornati, e d'altra parte gli stessi sono spesso datati o contraddittori.
Alcune fonti, ad esempio, riportano il dato di 195mila morti all'anno in Europa per malattie alcol-correlate (prima causa dei decessi tra i giovani tra i 14 e i 25 anni) contro la cifra, che parrebbe dunque sottostimare il problema, di 115mila del rapporto europeo.
Non abbiamo trovato i dati in percentuale delle vittime da alcol, cosi' come invece presentano le statistiche riferite agli Stati Uniti, dove:
l'86% dei casi di omicidio si realizzano sotto l'effetto dell'alcool;
il 37% delle aggressioni si compiono dopo aver assunto alcolici;
il 60% delle aggressioni sessuali (57% dei mariti e 27% delle mogli che hanno avuto episodi di violenza domestica) si svolgono dopo aver bevuto.
Secondo alcune fonti sono circa 40mila gli italiani che muoiono per alcolismo ogni anno, secondo altri sono 20mila, la meta'.
Per fare un paragone, i decessi correlati al fumo in Italia sono stimati intorno agli 80-85mila all'anno.
La nostra legislazione, poi, e' senz'altro troppo indulgente. Qualche giorno fa la Polizia di Stato ha reso noto un comunicato in cui chiede che la guida in stato di ebbrezza sia punita dal Codice della strada con la confisca immediata dell'auto.
Attualmente infatti, benche' in Italia l'abuso di alcol sia correlato al 30% degli incidenti stradali, la guida in stato di ubriachezza e' punita con un mese di arresto, la sospensione della patente da 15 giorni a 3 mesi (guidare nella corsia di emergenza e' punito con la sospensione della patente minimo per due mesi) e una multa da 258 a 1.032 euro. Sono sanzioni meno pesanti rispetto a chi abbandona un animale sulla strada.
In tutto questo si inserisce la pubblicita': se oggi qualche spot consiglia di "bere responsabilmente", nelle etichette non compaiono ancora avvertenze sulla pericolosita' dell'abuso, anche se a livello europeo sembra che si stiano muovendo proprio in tal senso.
Continuano invece le pubblicita' dei softdrinks o alcolpops, mix di superalcolici e succhi di frutta (o altre bevande per abbassarne la gradazione), ideati apposta per avvicinare i piu' giovani all'alcool.
Continuano gli stereotipi secondo cui dove c'e' da bere c'e' gnocca e i 4 della pubblicita' del Montenegro seguitano a bere e poi a volare con l'aereo.
Ci stiamo abituando alle crisi isteriche dei non-fumatori e poi guardiamo con assoluta indifferenza o con invidia chi si beve il Cointreau in mezzo al deserto... e in molti paesi la birra costa meno di tante bevande analcoliche!
Per finire va detto che negli ultimi anni il consumo di alcool e' leggermente diminuito, anche se per contro si e' abbassata l'eta' del battesimo dell'alcol (11-12 anni in Italia) e si stanno diffondendo sia l'abitudine di bere lontano dai pasti sia la moda della "sbronza veloce": veni, vidi, sbronzolli.