Per creare arte, imparare una professione, migliorare il mondo, bisogna affrontare dolore e sacrifici? L’essere umano cresce solo patendo e tribolando?
Nel mio ultimo post dicevo che la scuola italiana è estremamente noiosa e astratta dalla realtà, incapace di insegnare la passione.
In molti mi hanno risposto: “Allora sei contro la cultura!”
Il fatto che io scrivessi che la cultura è essenziale per la crescita umana e professionale non è stato recepito.
Non si tratta di sola distrazione. Discutendo di questo argomento con alcuni compagni mi sono reso conto di quanto sia diffusa l’idea che le grandi conquiste umane richiedano comunque sofferenza.
Quindi, sostenere come ho fatto che bisogna insegnare la passione per la conoscenza in modo divertente e affascinante è stato giudicato talmente assurdo da non essere preso neppure in considerazione.
Molti, dopo l’ubriacatura sessantottina del rifiuto del lavoro, ora credono che solo una via di sacrifici possa portare all’eccellenza.
Ma vi chiedo di considerare l’ipotesi che vi sia un altro punto di vista.
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